FONTE: http://asia.usb.it/index.php?id=20&tx_ttnews[tt_news]=23870&cHash=fba3d3fc2a&MP=63-875
"I Comitati dei residenti negli alloggi di proprietà degli enti hanno indetto una manifestazione sotto alla Prefettura per Mercoledi pomeriggio (10 aprile 2010). La protesta degli inquilini è motivata dall’esasperazione delle famiglie che non riescono più a pagare gli affitti né ad accettare le proposte di acquisto a prezzi di mercato.
Così, mentre il Piano “Regalatore” consente ai più noti “palazzinari”
di ottenere guadagni stratosferici, anche tramite le banche di loro proprietà (che erogano i mutui), grazie ai vantaggi ottenuti dai politici che sono ben soggetti ai mezzi economici e di informazione di loro proprietà (sui loro giornali non si legge una riga su questi argomenti), il popolo viene ridotto alla fame dagli speculatori e dai politici che hanno ben altri interessi da difendere.
Infatti questo giochetto è di una gravità ed illegittimità inaudita: gli Enti, che hanno costruito con soldi pubblici su aree pubbliche (ci riferiamo a tutti gli alloggi costruiti sui Piani di Zona di Edilizia Economica e Popolare soggetti alle Legge 167/62 e successive 10/77 e DPR 380/2001 Testo Unico per L’edilizia) sono obbligati, anche se si privatizzano, a rispettare i prezzi massimi di cessione o i canoni di locazione stabiliti nelle Convenzioni Che il Comune stipulò per concedere il diritto di superficie o di proprietà superficiaria: tali prezzi sono vincolanti anche per gli aventi causa successivi dal costruttore per tutta la durata della Convenzione (99 anni rinnovabili). Il Comune però non controlla e non applica le pesantissime sanzioni previste dalla Legge riportate nella Convenzione (revoca della Concessione del diritto di superficie o di proprietà superficiaria). Aggiungiamo un altro particolare: lo Stato o la Regione erogano i finanziamenti agevolati previsti per l’edilizia popolare e spesso le Banche (sempre le stesse) vanno in caso di fallimento delle imprese o cooperative a pignorare gli immobili dei poveri acquirenti che, truffati sui prezzi massimi, si vedono pignorare una casa già pagata e a un prezzo ben più alto di quello massimo previsto. Comune e Regione, nonostante le diffide degli avvocati degli utenti non intervengono e omettono i dovuti atti di Ufficio, favorendo i truffatori e consentendo che le oneste famiglie rischino di perdere casa dopo averla strapagata. Ecco come la politica si occupa del popolo. E allora gli utenti più che elemosinare “accordi sindacali” stipulati in violazione della Legge sull’edilizia popolare devono denunciare alla Procura e chiedere il risarcimento danni agli autori e ai complici di tali vergognose speculazioni perpetrate ai danni delle famiglie .
- PS "Ogni pattuizione stipulata in violaizone dei prezzi massimi di cessione o dei canoni di locazione è nulla per la parte eccedente" (Legge 10/77; DPR 380 /2001)
- "Ogni pattuizione stipulata in violazione dei prezzi massimi di cessione o dei canoni di locazione è nulla per la parte eccedente" (Legge 10/77; DPR 380 /2001)
Silvio Talarico - Giornalista esperto di edilizia urbanistica e viabilità.
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