Una multa da 3,6 milioni di euro è stata comminata dall'Autorita' garante della concorrenza e del mercato all'Atac per la cancellazioni delle corse e mancata informazione ai passeggeri nelle ferrovie suburbane. L'Antitrust, si legge in una nota, ha concluso l'istruttoria avviata d'ufficio nei confronti di Atac lo scorso mese di novembre, accertando una pratica commerciale scorretta nell'offerta del servizio pubblico di trasporto ferroviario nell'area metropolitana di Roma consistente nella falsa prospettazione, attraverso l'orario ufficiale diffuso presso le stazioni e nel sito internet www.atac.roma.it, di un'offerta di servizi di trasporto frequente e cospicua, a fronte della sistematica e persistente soppressione di molte corse programmate, nonche' nella omessa informazione preventiva ai consumatori in merito alle soppressioni previste.
Bersagliata dai debiti l'azienda ha individuato l'avvocato Carlo Felice Giampaolino quale esperto che supporterà la società nel complesso processo di ristrutturazione e rilancio aziendale. Il Consiglio, per ragioni di efficienza e efficacia, e per la necessità di non frammentazione e responsabilità aziendali, in vista soprattutto dell'importante percorso di ristrutturazione avviato, e per consentire un risparmio di costi, ha inoltre deciso, anche per ragioni d'urgenza, di non individuare all'esterno il direttore generale, affidando tale carica al Presidente/AD, che ha rinunciato ai compensi previsti per l'incarico amministrativo, il tutto nel pieno rispetto delle normative vigenti.
Questo servizio - offerto da Atac in regime di esclusiva lungo le direttrici Roma - Lido di Ostia, Roma - Civita Castellana - Viterbo (le due piu' importanti tratte pendolari italiane) e Roma Giardinetti - Pantano - interessa complessivamente un'area di circa 140 km, trasportando quotidianamente oltre 200.000 utenti
Intanto proprio oggi sono state consegnate le 33mila firme raccolte dai Radicali per il referendum 'Mobilitiamo Roma' per la messa a gara del trasporto pubblico della Capitale.
A bordo dei due minibus della campagna di comunicazione 'Se non firmi t'ATtaCchi', il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi e di Radicali Roma Alessandro Capriccioli, hanno depositato le firme in Campidoglio, presso gli uffici del segretariato generale, insieme ai militanti e ai volontari della campagna.
"Siamo qua per la consegna di oltre 33 mila firme dei cittadini romani che hanno firmato negli ultimi 3 mesi il referendum 'Mobilitiamo Roma' promosso da Radicali Italiani e Radicali Roma. Ben più dell'1% che è necessario per fare indire un referendum. È una conquista non solo Radicale ma è una conquista popolare, democratica", ha detto Magi. "Nei prossimi mesi, grazie a questo lavoro avremo un dibattito serio che affronterà uno dei punti centrali del governo della Capitale e non solo perché tutte le forze politiche saranno costrette a prendere una posizione, prosegue Magi. Questo è un referendum per l'efficienza dei servizi pubblici per il recupero da parte del Comune del suo ruolo, di pianificare il servizio e di controllare, conclude, che chi lo gestisce lo faccia bene".
"Aprire ai privati non è la soluzione per il trasporto pubblico di linea, non è quello che serve a Roma e ai cittadini" Linda Meleo. "I Radicali fanno campagna elettorale sulle pelle dei romani e sui circa 11.700 dipendenti che lavorano in azienda. Il referendum sponsorizzato da Magi non collima con il percorso che stiamo portando avanti per avere un’azienda pubblica e forte. Puntare alla liberalizzazione del servizio è un grave rischio e parlarne oggi rappresenterebbe solo la morte della municipalizzata." Aggiunge l'assessora alla Mobilità sulla sua pagina Facebook.
"La sanzione oggi comminata dall'Antitrust conferma e rafforza il nostro intento
"Ora Atac si impegni a lavorare immediatamente per migliorare il servizio, garantendone il livello di qualità pattuito, informando adeguatamente e con tempestività i cittadini", conclude
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