domenica 4 gennaio 2009

LA NOSTRA ACQUA DEVE RESTARE PUBBLICA ! RIFLETTENDO SULL'ESEMPIO DELLA GRAN BRETAGNA

CARI CITTADINI, RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE COMUNICATO DEL CENTRO DI CULTURA POPOLARE DEL TUFELLO:

I"Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica.
Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 5 giugno 2008 n. 112 del ministro Tremonti, che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Il decreto viene trasformato in legge il 5 agosto, e mentre tutti sono al mare, tra l'art.23 e il 24 viene aggiunto l
'art. 23 bis che titola "Servizi pubblici locali di rilevanza economica".

Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del Pd, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali)".

SU QUESTO NON SIAMO, E NON POSSIAMO ESSERE D'ACCORDO: in Inghilterra, dove questo è successo i prezzi dell'acqua sono saliti alle stelle, l'acqua è finita nella proprietà di una società australiana (!!!), che controlla ora una risorsa strategica della nazione inglese, con cittadini che sono costretti, per disservizi, guasti, e quant'altro, a telefonare un call-center ubicato in Australia, e a pretendere -con gravissime difficoltà- servizi DALL'ALTRA PARTE DEL MONDO !

STA QUINDI MONTANDO IN INGHILTERRA UN FORTE DIBATTITO SULLA NECESSITA' DI RIPORTARE SOTTO CONTROLLO PUBBLICO UNA RISORSA COSI' FONDAMENTALE PER LA STESSA VITA DELLE COMUNITA' !

"Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300%. Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armatati e carabinieri per staccare i contatori.

La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita.

L´acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto.
L´acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre.
Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
Acqua in bocca".

CONOSCIAMO BENE LA SITUAZIONE FRANCESE, E NEI PROSSIMO GIORNI VI DOCUMENTEREMO IN PROPOSITO.

PROPRIO IN FRANCIA, DA DOVE PROVIENE LA FAMIGERATA VEOLIA, LE COMUNITA' LOCALI SI STANNO RIVOLTANDO CONTRO IL SUO MONOPOLIO SULL'ACQUA, E LE MUNICIPALITA' STANNO RIPRENDENDO L'ACQUA SOTTO IL CONTROLLO PUBBLICO !

CARO SINDACO ALEMANNO, CARO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, DOBBIAMO ARRIVARE A QUESTO ANCHE IN ITALIA ???

VIA LE MANI DALLA NOSTRA ACQUA !

CONCLUDE IL COMUNICATO:
"Il Centro di Cultura Popolare Tufello ha deciso di non acquistare e consumare più acqua minerale in bottiglia, ma solo quella del rubinetto.

Un modo per affermare il diritto all'accesso gratuito all’acqua per tutti.

Un modo per non dare in pasto alle multinazionali la gestione dell'acqua.

Un modo per evitare lo spreco di bottiglie di plastica (produzione, trasporto, smaltimento)".