Ricordate la
lettera che il 16 febbraio scorso il
Comitato Promotore della Delibera di iniziativa
popolare per la Tramvia
Saxa-Rubra-Togliatti- Laurentina ha scritto alla
Sindaca Raggi chiedendone, dopo 11 anni, l’attuazione?
Cosa è successo dopo?
La Sindaca Raggi
non ha risposto. Era troppo occupata con lo Stadio a
Tor di Valle.
Invece le striminzite risposte del Presidente della commissione comunale per la mobilità Enrico Stefàno sono preoccupanti e, come minimo, non consapevoli della questione sollevata dal Comitato promotore della Delibera comunale 37/06 per la realizzazione della tramvia Saxa-Rubra-Togliatti- Laurentina.
Invece le striminzite risposte del Presidente della commissione comunale per la mobilità Enrico Stefàno sono preoccupanti e, come minimo, non consapevoli della questione sollevata dal Comitato promotore della Delibera comunale 37/06 per la realizzazione della tramvia Saxa-Rubra-Togliatti-
Perciò abbiamo
deciso di scrivere il 22 febbraio scorso una seconda
lettera aperta alla Sindaca Raggi, qui di seguito
riportata.
Insistiamo.
Vorremmo una risposta dalla Sindaca Raggi nel merito
dei problemi posti. Come cittadini pensiamo di
averne il diritto.
Marcello Paolozza.
Comitato Promotore
della Delibera C.C. 37/2006
SECONDA LETTERA APERTA ALLA SINDACA VIRGINIA RAGGI
On.le Sindaca Virginia Raggi,SECONDA LETTERA APERTA ALLA SINDACA VIRGINIA RAGGI
il Presidente della
commissione mobilità dell’Assemblea capitolina l’on Enrico
Stefàno, avendo letto la lettera aperta che Le abbiamo
scritto il 16 febbraio u.s. cui Lei non ha ancora
risposto, ha inviato il 17/02/2017 alle ore 17,10 una
e-mail scrivendo: “… stiamo lavorando sul tema, l’opera
sarà inserita nel redigendo PUMS, a seguito del quale
andremo a richiedere i fondi necessari agli Enti superiori
(Ministero, Regione ecc.) …”.
Successivamente alle 17,26
dello stesso giorno l’on.le Enrico Stefàno in una seconda
e-mail ha scritto: “ … Cominceremo a lavorare sul primo
tratto (Ponte Mammolo – Subaugusta) dove c’è già un
progetto definitivo realizzato da Agenzia della Mobilità.
Per i tratti ulteriori, stiamo valutando diverse opzioni,
se vuole posso coinvolgerla nel gruppo di lavoro di
Agenzia. Mi faccia sapere …”.
Dunque, se l’on.le Stefàno è
degno di fede, la Sua Giunta ha deciso di non attuare la
Delibera 37/2006, ma, all’insaputa dei cittadini, dei
comitati di quartiere, delle Associazioni ambientaliste
che l’hanno promossa, dei Municipi interessati, e,
presumiamo, della stessa Assemblea capitolina che l’ha
approvata, di fare, esattamente il contrario di quanto
essa prescriveva : “… (avviare ndr) la progettazione
partecipata di un sistema sostenibile di mobilità pubblica
per la periferia Est di Roma, da Saxa Rubra alla
Laurentina …”.
Leggendo le parole dell’on.le
Stefàno si può evidenziare in particolare quanto segue:
1)
“ … è già stato redatto un progetto, solamente per il
tratto Ponte Mammolo – Subaugusta … Per i tratti ulteriori
stiamo valutando diverse opzioni …”. La Delibera in
questione prevede invece la progettazione preliminare e di
massima dell’intera opera perché le sue caratteristiche,
le soluzioni tecniche da adottare per la sua
realizzazione, alla luce di ciò che offre la più moderna
tecnologia, la progettazione dei singoli tronchi, potranno
essere stabilite solo dopo aver risposto a le seguenti
domande:
a)
Quale bacino di utenza questa infrastruttura di mobilità è
destinata a servire? Quali territori, con quanti abitanti,
quali attività produttive, servizi e uffici pubblici,
quali realtà culturali, sociali, ambientali è destinata a
connettere?
b)
Quale carico di utenti essa sarà destinata a servire?
c) Con quale rete cittadina, metropolitana, regionale di trasporto pubblico e collettivo, e come è destinata ad integrarsi?
c) Con quale rete cittadina, metropolitana, regionale di trasporto pubblico e collettivo, e come è destinata ad integrarsi?
d)
Come essa si dovrà integrare con la rete della mobilità
dolce (ciclista e pedonale) a livello comunale e
municipale?
e)
Quale percorso potrà seguire, tenuto conto del tessuto
urbano, della rete stradale esistente, della necessità, di
superare i fiumi Tevere e Aniene, di attraversare il Parco
dell’Appia ed altre riserve e parchi?
f)
Quale frequenza dovranno avere i vettori che la
utilizzeranno?
2) “ … c’è già un progetto
definitivo realizzato da Agenzia della Mobilità …”.
La sua
Giunta ha deciso, cioè, di affidare la progettazione a
uffici che in questi ultimi anni hanno prodotto progetti
che troppo spesso non hanno tenuto in alcun conto le reali
esigenze dei cittadini e dei territori, sollevando la loro
giustificata opposizione, hanno creato così le condizioni
per ritardi nella realizzazione delle opere e per aumenti
dei costi previsti, ed infine non hanno prodotto i
necessari cambiamenti verso una nuova mobilità
sostenibile.
Prescrivendo la progettazione partecipata
dell’opera, la Delibera invece, vuole evitare questi
errori coinvolgendo, accanto ovviamente all’Agenzia della
mobilità, le tante competenze presenti nei nostri
territori, nelle tre università, in istituti come l’INU e
l’Ordine degli ingegneri, gli amministratori, i tecnici
dei Municipi e degli altri enti pubblici, singoli studiosi
ed esperti di mobilità sostenibile. Affinché i loro
contributi possano essere valorizzati appieno, ricalcando
le pratiche dei processi partecipativi condotti con
successo in altre parti di Italia e d’Europa, chiediamo
che la gestione del processo partecipativo sia affidata a
un ente esterno all’amministrazione capitolina, per
esempio a dipartimenti universitari, individuati per la
particolare esperienza maturata nel campo della
progettazione partecipata e/o della mobilità sostenibile.
3) “… a seguito del quale andremo a richiedere i fondi necessari agli Enti superiori (Ministero, Regione ecc.) …”. Con quale credibilità e capacità di convincimento la sua Giunta potrà chiedere i finanziamenti necessari e assicurare il loro proficuo utilizzo, per realizzare un solo tratto di un’opera ancora indefinita nella sua totalità e nelle sue caratteristiche?
3) “… a seguito del quale andremo a richiedere i fondi necessari agli Enti superiori (Ministero, Regione ecc.) …”. Con quale credibilità e capacità di convincimento la sua Giunta potrà chiedere i finanziamenti necessari e assicurare il loro proficuo utilizzo, per realizzare un solo tratto di un’opera ancora indefinita nella sua totalità e nelle sue caratteristiche?
(ANCORA UNA VOLTA, LA GIUNTA RAGGI, CHE DOVEVA RINNOVARE PROFONDAMENTE L'AZIONE AMMINISTRATIVA DEL COMUNE, FA RIFERIMENTO IN MANIERA ACRITICA ALL'AZIONE AMMINISTRATIVA DI UFFICI COMUNALI CHE ABBIAMO GIA' VISTO ALL'OPERA IN PASSATO....venendo così meno agli impegni presi con la cittadinanza che l'ha eletta !)
4) Per quanto sinora detto,
appare chiaro che la Giunta da Lei guidata, in piena
sintonia con l’operato delle Giunte Veltroni, Alemanno e
Marino, si accinge a somministrare ancora una volta ai
cittadini romani la caricatura della “partecipazione”,
chiamandoli alla discussione di un progetto calato
dall’alto, preconfezionato e, magari, perfino già
finanziato, per il quale, forse, sarà loro concesso di
decidere al massimo i colori delle vetture tramviarie.
5) “ … se vuole posso
coinvolgerla nel gruppo di lavoro di Agenzia. Mi faccia
sapere … “. Con l’offerta, offensiva e che ovviamente
rispediamo al mittente, di uno strapuntino nel gruppo di
lavoro dell’Agenzia, l’onle Enrico Stefàno si illude di
soddisfarci e di chiudere così dieci anni di lotte dei
cittadini per essere protagonisti nelle scelte di governo
della nostra città. Le parole dette dall’on.le Stefàno,
certamente contando di non rappresentare solo se stesso,
mostrano in realtà quanto un’idea antiquata e ristretta
fino al limite dell’”autismo politico”, si sia già diffusa
e rischi di prevalere tra coloro che il 67% dei romani ha
votato, chiedendo discontinuità rispetto ad un passato
fatto di partecipazione negata e tradita.
Confidiamo che ella voglia
prendere le distante dalle affermazioni dell’on.le
Stefàno, ed invece confermare e dimostrare che la sua
Giunta intende agire non in contraddizione ma in piena
coerenza con il programma elettorale del M5S, rispettando
e garantendo il diritto dei cittadini romani alla
partecipazione.
Con questa nuova lettera aperta, dunque,
sollecitiamo il suo intervento affinché il processo
descritto dall’on.le Stefano non si sviluppi ulteriormente
e le chiediamo, altresì, un incontro immediato, insieme
all’assessora Linda Meleo (che riceverà anche questa
lettera per conoscenza), per discutere come dare
attuazione subito alla progettazione partecipata prevista
dalla delibera 37/2006, assicurando che essa si sviluppi e
si concluda in tempi certi, cosicché il suo esito sia
prima presentato e discusso pubblicamente e poi sottoposto
alla approvazione dell’Assemblea capitolina.
Roma, 22/02/2017
per il Comitato Promotore
della Delibera C.C. 37/2006
Marcello Paolozza
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