IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) -
Dopo il pastrocchio del IX Municipio, ora si fa sul serio:
la proposta di delibera Grancio/Fassina che prevede l'annullamento in autotutela della delibera Raggi sul pubblico interesse alla costruzione dello Stadio della Roma, inizia l’iter nelle varie commissioni consiliari.
Si parte oggi, alle 10.30, con la Commissione Sport dove, almeno su carta, i grillini sono 7 contro 5 consiglieri di opposizione...
In Commissione Sport ci sono almeno due consiglieri grillini che potrebbero spostare gli equilibri: Gemma Guerrini, da sempre contraria, e Carlo Maria Chiossi, che, prendendo il posto di Marcello De Vito, si è schernito sul tema ribadendo la sua “fede” calcistica laziale.
Oggi, quindi, si avrà un primo assaggio della reale capacità di Virginia Raggi di tenere unita e coesa la sua maggioranza.
Alcuni giorni fa, in una riunione con tutti gli eletti grillini, l'Avvocatura comunale ha definita come tecnicamente sbagliata la delibera Grancio/Fassina: non si può procedere con l’annullamento in autotutela, poiché sono scaduti i termini di legge e più che rischio sarebbe certo l'annullamento da parte del Tar.
Semmai, ma occorrerebbero motivazioni di ferro, occorrerebbe una delibera di revoca, strumento giuridico diverso dall’annullamento. Da un punto di vista di sostanza, la proposta di delibera Grancio/Fassina contiene una serie di errori interpretativi delle norme.
Si parte con la questione dell’approvazione della variante urbanistica nella «prima seduta utile» che non è, come vorrebbero Grancio e Fassina, la prima in ordine temporale ma la prima dopo che si siano compiute le operazioni di pubblicazione degli atti di variante.
Si prosegue con la querelle sull’adeguamento delle tavole progettuali che Grancio e Fassina vorrebbero fatte prima del voto sulla variante e che, invece, avverà dopo per evitare un aggravio della procedura.
Ancora: la questione della società sportiva utilizzatrice dell'impianto, tema tanto caro alla Grancio: nella Convenzione con il Comune sarà obbligatoriamente inserito il contratto trentennale registrato comprese le fidejussioni a garanzia.
Quarto punto: il presunto rischio idrogeologico. L'Autorità di Bacino del Tevere ha sancito che la deperimetrazione delle aree (l’eliminazione del vincolo, ndr) avverà solo dopo la conclusione delle opere di messa in sicurezza idraulica.
Non bastasse, il Comune ha vincolato all’ok dell'Autorità di bacino il rilascio del certificato di agibilità...
LINK: https://www.askanews.it/cronaca/2019/04/12/stadio-roma-berdini-no-penali-comune-se-revoca-interesse-pubblico-pn_20190412_00187/
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