Ansa
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Di
Emanuela De Crescenzo
"Martedì in quel letto matrimoniale che è diventata la sua tomba,
dovevo esserci anch'io. Mia madre mi ha salvato la vita, martedì ha
insistito come non mai perché rimanessi a Roma. Un presentimento? Forse,
non lo so. Sono cose inspiegabili". A parlare è Valentina Gatti, 27
anni, nel terremoto di Amatrice ha perso sua madre Tiziana Lo Presti, 60
anni, funzionaria del dipartimento della Protezione civile: laureata in
statistica si occupava di emergenze e sismi in via Vitorchiano, a Roma,
e viveva con la figlia nel quartiere Talenti.
"Lei che studiava i terremoti - constata amaramente la figlia - ne è rimasta vittima. Mia madre era stata un anno a L'Aquila dopo il terremoto e tornava a Roma solo per i fine settimana. Aveva aiutato i terremotati a recuperare i loro oggetti nelle case pericolanti e aveva lavorato nelle tendopoli. Mi diceva che era un'esperienza dura stare vicino a chi aveva perso tutto, ma era molto felice di poterli aiutare. Un'esperienza - spiega ancora - che le aveva fatto capire quanto era fortunata ad avere me. La chiamavano tutti 'Sorriso', perché era sempre allegra anche se la vita non era sempre stata generosa con lei".
ALTRO LINK:
http://www.today.it/cronaca/morta-tiziana-lo-presti-terremoto-amatrice.html
"Lei che studiava i terremoti - constata amaramente la figlia - ne è rimasta vittima. Mia madre era stata un anno a L'Aquila dopo il terremoto e tornava a Roma solo per i fine settimana. Aveva aiutato i terremotati a recuperare i loro oggetti nelle case pericolanti e aveva lavorato nelle tendopoli. Mi diceva che era un'esperienza dura stare vicino a chi aveva perso tutto, ma era molto felice di poterli aiutare. Un'esperienza - spiega ancora - che le aveva fatto capire quanto era fortunata ad avere me. La chiamavano tutti 'Sorriso', perché era sempre allegra anche se la vita non era sempre stata generosa con lei".
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