domenica 11 dicembre 2016

Drammatico attentato al Cairo in Egitto alla storica cattedrale copta di S. Marco, con oltre 20 morti ! Tutta la nostra solidarietà al martoriato popolo dei Copti d'Egitto, una delle comunità cristiane più antiche del mondo.

SE VOLETE SAPERNE DI PIU' SULLO STORICO POPOLO CRISTIANO DEI COPTI, DISCENDENTI DEI FARAONI E DEGLI ANTICHI EGIZIANI, E SULLA LORO MILLENARIA BATTAGLIA PER CONSERVARE LA LORO FEDE CRISTIANA:
LINK:  https://it.wikipedia.org/wiki/Copti

 I copti sono i cristiani egiziani nativi, un importante gruppo etnoreligioso nel paese. Il cristianesimo era la religione predominante nell'Egitto di epoca romana tra il IV e il VII secolo, fino alla conquista da parte dei musulmani, ed è rimasta la fede di una significativa minoranza della popolazione fino ad oggi. La loro lingua copta è la diretta discendente della lingua egizia, di cui rappresenta l'ultima fase; in seguito alla conquista araba nel VII secolo e la conseguente islamizzazione dell'Egitto, fu gradualmente sostituita dall'arabo ed è oggi una lingua estinta utilizzata solo in ambito liturgico.

I copti in Egitto costituiscono la più grande comunità cristiana del Medioriente, nonché la più grande minoranza religiosa della regione, rappresentando circa il 15% della popolazione egiziana. La maggior parte dei copti aderisce alla Chiesa ortodossa copta; il resto del gruppo è spartito tra la Chiesa cattolica copta e varie confessioni cristiane protestanti.

LINK:  http://www.treccani.it/enciclopedia/copti/


Copti Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà autonoma fortemente orientata in senso religioso. Il passaggio dalla religione tradizionale a quella cristiana avvenne sotto la dominazione romana, in un contesto culturale e amministrativo di lingua greca. In seguito gli Egiziani fecero una scelta teologica autonoma nell’ambito del Cristianesimo (monofisismo) sviluppando una letteratura e forme d’arte proprie.

1. Religione
La Chiesa copta è la principale Chiesa cristiana d’Egitto, teologicamente caratterizzata dalla confessione monofisita, che la distingue dal cattolicesimo e dalla confessione cosiddetta ortodossa, ma la unisce alla Chiesa siro-giacobita. Trae origine dallo scisma dei monofisiti dopo il Concilio di Calcedonia (451) e da essa sono derivate la Chiesa copta di Nubia, ora scomparsa, e la Chiesa copta di Etiopia, rimasta gerarchicamente dipendente fino al 1959. Conta circa 10 milioni di fedeli, residenti soprattutto in Alto Egitto, ma anche nel Sudan, in Palestina, a Gerusalemme e in altri paesi del Vicino Oriente. La gerarchia ecclesiastica è formata dal patriarca (titolo ufficiale: papa di Alessandria e patriarca del seggio di s. Marco), residente al Cairo, da una sessantina di metropoliti e vescovi membri del Santo Sinodo, da altri vescovi con incarichi speciali o residenti fuori d’Egitto; conta ca. 1500 sacerdoti sposati e alcune centinaia di monaci, tenuti al celibato. È membro del Consiglio ecumenico delle Chiese e di altri organismi ecumenici, ha inviato osservatori al Concilio Vaticano II e avviato un dialogo dottrinale con la Chiesa cattolica (nel 1973 il suo patriarca Shenouda III ha reso visita ufficiale a Paolo VI).
Esiste anche una Chiesa copta cattolica, il patriarcato cattolico di Alessandria, eretto nel 1824, ristabilito nel 1895 e governato da un patriarca. Comprende 6 diocesi con circa 200.000 fedeli.

2. Lingua
Ultima evoluzione dell’antica lingua autoctona egiziana, abbandonati i caratteri originari (geroglifici) o da essi derivati (ieratici e demotici), la lingua copta utilizzò l’alfabeto greco con l’aggiunta di 7 segni demotici per rendere suoni ignoti alla fonetica greca. L’adozione (dal 3° sec.) della grafia greca nei testi copti ha messo in evidenza una differenziazione dell’egiziano in dialetti non documentati in precedenza: geograficamente da N a S, boheirico, fayyumico, ossirichita, licopolitano, akhmimico, saidico (lingua letteraria di tutto l’Egitto dal 5° al 9° sec.). Caduta in disuso nel 12° sec., rimase confinata all’uso liturgico.
 




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