LINK: https://it.wikipedia.org/wiki/Copti
I copti sono i cristiani egiziani nativi, un importante
gruppo etnoreligioso nel paese. Il cristianesimo era la religione predominante
nell'Egitto di epoca romana tra il IV e il VII secolo, fino alla conquista da
parte dei musulmani, ed è rimasta la fede di una significativa minoranza della
popolazione fino ad oggi. La loro lingua copta è la diretta discendente della
lingua egizia, di cui rappresenta l'ultima fase; in seguito alla conquista
araba nel VII secolo e la conseguente islamizzazione dell'Egitto, fu
gradualmente sostituita dall'arabo ed è oggi una lingua estinta utilizzata solo
in ambito liturgico.
I copti in Egitto costituiscono la più grande comunità
cristiana del Medioriente, nonché la più grande minoranza religiosa della
regione, rappresentando circa il 15% della popolazione egiziana. La maggior
parte dei copti aderisce alla Chiesa ortodossa copta; il resto del gruppo è
spartito tra la Chiesa cattolica copta e varie confessioni cristiane
protestanti.
LINK: http://www.treccani.it/enciclopedia/copti/
Copti Nome (dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della
voce copta che è un’alterazione del gr. Aἰγύπτιος «Egiziano») con cui sono
designati gli Egiziani cristiani. I C. hanno sviluppato una loro civiltà
autonoma fortemente orientata in senso religioso. Il passaggio dalla religione
tradizionale a quella cristiana avvenne sotto la dominazione romana, in un
contesto culturale e amministrativo di lingua greca. In seguito gli Egiziani
fecero una scelta teologica autonoma nell’ambito del Cristianesimo
(monofisismo) sviluppando una letteratura e forme d’arte proprie.
1. Religione
La Chiesa copta è la principale Chiesa cristiana d’Egitto,
teologicamente caratterizzata dalla confessione monofisita, che la distingue
dal cattolicesimo e dalla confessione cosiddetta ortodossa, ma la unisce alla
Chiesa siro-giacobita. Trae origine dallo scisma dei monofisiti dopo il
Concilio di Calcedonia (451) e da essa sono derivate la Chiesa copta di Nubia,
ora scomparsa, e la Chiesa copta di Etiopia, rimasta gerarchicamente dipendente
fino al 1959. Conta circa 10 milioni di fedeli, residenti soprattutto in Alto
Egitto, ma anche nel Sudan, in Palestina, a Gerusalemme e in altri paesi del
Vicino Oriente. La gerarchia ecclesiastica è formata dal patriarca (titolo
ufficiale: papa di Alessandria e patriarca del seggio di s. Marco), residente
al Cairo, da una sessantina di metropoliti e vescovi membri del Santo Sinodo,
da altri vescovi con incarichi speciali o residenti fuori d’Egitto; conta ca.
1500 sacerdoti sposati e alcune centinaia di monaci, tenuti al celibato. È
membro del Consiglio ecumenico delle Chiese e di altri organismi ecumenici, ha
inviato osservatori al Concilio Vaticano II e avviato un dialogo dottrinale con
la Chiesa cattolica (nel 1973 il suo patriarca Shenouda III ha reso visita
ufficiale a Paolo VI).
Esiste anche una Chiesa copta cattolica, il patriarcato
cattolico di Alessandria, eretto nel 1824, ristabilito nel 1895 e governato da
un patriarca. Comprende 6 diocesi con circa 200.000 fedeli.
2. Lingua
Ultima evoluzione dell’antica lingua autoctona
egiziana, abbandonati i caratteri originari (geroglifici) o da essi derivati
(ieratici e demotici), la lingua copta utilizzò l’alfabeto greco con l’aggiunta
di 7 segni demotici per rendere suoni ignoti alla fonetica greca. L’adozione
(dal 3° sec.) della grafia greca nei testi copti ha messo in evidenza una
differenziazione dell’egiziano in dialetti non documentati in precedenza:
geograficamente da N a S, boheirico, fayyumico, ossirichita, licopolitano,
akhmimico, saidico (lingua letteraria di tutto l’Egitto dal 5° al 9° sec.).
Caduta in disuso nel 12° sec., rimase confinata all’uso liturgico.
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