venerdì 5 luglio 2019

Il gruppo M5s di Roma si rifiuta di sfiduciare De Vito. E Stefàno si dimette

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Il volto storico dei grillini nella Capitale lascia l'incarico di vicepresidente vicario dell'assemblea in piena crisi rifiuti. "Maggioranza spaccata in due fazioni".
 
 Quaranta gradi, piena crisi rifiuti, c’è pure Putin sulle sue strade, Roma è nell’occhio del ciclone. E in una giornata come questa, ad altissima tensione, come se non bastassero i cassonetti pieni di spazzatura, la maggioranza capitolina si spacca. “La verità è che in Campidoglio si sono create due fazioni”, spiega una fonte interna M5s di primo livello: “C’è chi voleva presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Marcello De Vito e chi no”. E queste due fazioni hanno portato proprio oggi alle dimissioni di Enrico Stefàno da vicepresidente vicario. Volto storico dei grillini romani, in questi tre mesi non è riuscito a convincere l’intero gruppo a sfiduciare l’ex presidente dell’Aula Giulio Cesare che, pur essendo in carcere, agita ancora i consiglieri comunali.

Alla base della scelta di Enrico Stefàno di dimettersi dopo appena tre mesi, secondo diverse voci raccolte in Campidoglio, ci sarebbe la constatazione della difficoltà di svolgere il ruolo di presidente dell’Aula Giulio Cesare non avendo pieno titolo per farlo e non potendo costituire un ufficio di presidenza. La ragione? Marcello De Vito non si è dimesso da consigliere dopo il suo arresto e l’Aula non ha votato la surroga in base alla legge Severino. Dunque, qualora venissero meno le misure cautelari nei suoi confronti, potrebbe riprendere il suo incarico.

In questi mesi tramite gli uffici legali del Campidoglio la maggioranza aveva cercato un modo per poter arrivare alla sua sostituzione senza però riuscire ad individuarlo mantenendo così Stefano alla guida dell’aula ma con il ruolo di vicepresidente vicario. Fino all’ultimo ha insistito per presentare comunque una mozione di sfiducia ma quasi tutti i pentastellati, compreso il sindaco Virginia Raggi, hanno preferito evitare per non esporsi alla possibilità di contenzioni. Stefano scrive solo poche righe su Facebook rimandando spiegazioni più chiare a un altro momento: “A mente fredda vi spiegherò i motivi. Ovviamente resta il mio pieno e incondizionato appoggio alla maggioranza e a Virginia, che in questi tre anni sta facendo un lavoro straordinario e merita il supporto di tutti, amministratori e soprattutto cittadini”.

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