Tornano di nuovo davanti al vaglio del tribunale del Riesame le misure cautelari emesse nei confronti di Marcello De Vito, presidente dell'assemblea capitolina, e dell'avvocato Camillo Mezzacapo, finiti in manette in 20 marzo scorso (e da pochi giorni ai domiciliari) per il reato corruzione nell'ambito dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma in relazione a presunte utilità (sotto forma di incarichi professionali) ricevute o promesse dal costruttore Luca Parnasi.
Lo ha deciso la sesta sezione penale della corte di Cassazione che ha annullato con rinvio, accogliendo il ricorso delle difese, il provvedimento con i quali i giudici della libertà avevano confermato l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Maria Paola Tomaselli.
Lo ha deciso la sesta sezione penale della corte di Cassazione che ha annullato con rinvio, accogliendo il ricorso delle difese, il provvedimento con i quali i giudici della libertà avevano confermato l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Maria Paola Tomaselli.
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