L'assemblea capitolina è ormai un caos. Le opposizioni chiedono a gran voce le dimissioni di Virginia Raggi e anche dentro i 5 stelle aumentano i mal di pancia. L'arresto di Marcello De Vito, che presiedeva quell'Aula, e l'indagine su Daniele Frongia (a stretto giro archiviata) non sono passaggi indolori. Non può più far finta di nulla il numero due del Campidoglio, Luca Bergamo, vice sindaco e assessore alla Cultura, già uomo di sinistra e di esperienza nelle istituzioni, che in un'intervista al Messaggero ammette le difficoltà di Roma e con i romani.
"Che la città sia in difficoltà è innegabile, ma dissento sulla narrativa del collasso" [...] "La cosa di cui mi stupisco è che non ci sia un'alleanza in città su Roma Capitale: qui ci sono 1.200 km quadrati di superficie e 2,8 milioni di abitanti. Per decenni si sono accumulati debiti, poi per carità c'è anche l'incapacità del Comune.Per il vice sindaco è impensabile uscire dalla crisi di Roma con la bacchetta magica, spiega che Milano impiegò 15 anni per uscire da Tangentopoli. Lo stato dei servizi pubblici è però gravemente deficitario: rifiuti, trasporti, buche stradali... Davanti alla domanda se ritenga che i cittadini siano contenti dell'amministrazione Raggi, Bergamo ammette:
"No, penso che si aspettassero di più. Ci sono ambiti nei quali diverse cose sono state fatte, ma la prestazione è al di sotto di quello che doveva essere. Di sicuro il racconto dell'incertezza sulla solidità della Giunta ha influito. Quanto ha pesato il fatto che la sindaca potesse essere condannata per il processo Marra? Quanto è durata quella fase?".
2 commenti:
ma va, se ne è già accorto??? dopo solo 3 anni??? veramente sveglio questo personaggio
Incompetenti, andate a casa prima di subito !
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