lunedì 20 maggio 2019

Allo Spin Time, un palazzo occupato in via Santa Croce in Gerusalemme, vivono ancora oggi ben 450 persone tra cui 98 bambini, moltissimi dei quali italiani, e molti dei quali hanno perso la loro casa a causa della perdita del lavoro, dell'impossibilità di pagare più il mutuo, di spese eccezionali legate a seri problemi sanitari ! Potrebbe capitare in futuro anche a noi, e dunque appare urgente che si riattivi il circuito dell'edilizia popolare, per dare risposte ai più sfortunati ! Ebbene, in questa vicenda, su cui vi preghiamo di riflettere, arriva su mandato di papa Francesco il cardinale polacco Krajewski, nella vita civile già esperto di tali problemi, che si cala nel tombino, e riattiva l'energia elettrica allo stabile ! A difendere le ragioni dei più deboli, a tenere un atteggiamento che un tempo si sarebbe definito di "sinistra"...è rimasto solo il Papa...

LINK:http://www.carteinregola.it/index.php/perche-il-gesto-del-cardinale-elettricista-e-rivoluzionario/

Il gesto del Cardinale elettricista è molto più di un gesto. E’una rivoluzione, che rende improvvisamente sbiadite  le figurine Panini della nostra classe politica.
Una riflessione personale sulle regole della presidente di Carteinregola a proposito dell’intervento del cardinale  Krajewski, che ha restituito personalmente la luce elettrica  a una palazzina occupata, al buio dal 6 maggio per il mancato pagamento delle bollette da parte dell’ente proprietario dell’immobile.
Sembra una favola quella di un porporato, il cardinale  Krajewski, che dopo aver inutilmente  sollecitato azienda elettrica e autorità cittadine a ridare la corrente allo Spin Time,  un palazzo occupato in via Santa Croce in Gerusalemme dove vivono 450 persone tra cui 98 bambini, si è calato lui stesso in un tombino e,  ricorrendo alle sue competenze professionali risalenti a prima di prendere i voti  in Polonia, ha armeggiato con la centralina togliendo i sigilli messi dall’ azienda elettrica (1) e ha fatto tornare la luce, prendendosi la responsabilità del suo gesto (2).
Un gesto semplice e straordinariamente rivoluzionario, che resterà nella storia della città e non solo, come  quegli episodi che andando a ritroso dei grandi cambiamenti si rivelano la prima scintilla, quella che ha diviso il “prima” dal “dopo”. Come quello di Rosa Park, la donna di colore che rifiutandosi di cedere il suo posto sull’autobus  a un bianco, innescó una reazione che avrebbe portato alla fine della segregazione razziale sui mezzi pubblici (3) e anche di tante altre discriminazioni sancite dalle leggi.
Perché le leggi e le regole non devono essere  indiscutibili.
Se così fosse,  sarebbero ancora vigenti la schiavitù, o, per fare esempi più recenti, il carcere per le donne adultere, abolito nel 1969 (4).
L’unica regola democratica, sancita dalla nostra Costituzione, art.3, è che  le regole devono essere  uguali per tutti : “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua  di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, ma perchè non resti un’uguaglianza formale, che lascia immutati  gli svantaggi di partenza,  l’articolo  aggiunge: “E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Legge  uguale per tutti quindi, ma  legge che può e anzi deve cambiare nel tempo,  per rispondere ai bisogni di  una società  in continuo cambiamento, nello sforzo di perseguire una sempre maggiore equità e giustizia sociale.
E molte regole e leggi sono state modificate grazie  al coraggioso e testardo  strappo di chi ha clamorosamente mostrato quanto quelle norme  fossero  umanamente inaccettabili. Qualcuno che si è sacrificato di persona, senza sottrarsi alle conseguenze di leggi ingiuste, perchè l’ingiustizia fosse  sanata per tutti gli altri. Basti pensare ai primi obiettori di coscienza che rifiutavano il servizio militare, che costò il carcere a molti di loro e una condanna per apologia di reato a don Milani, per l’opuscolo “L’obbedienza non è più una virtù(5).
Forme di disobbedienza civile, che non vuol dire aggirare le leggi che non si condividono, ma  violare  consapevolmente  una “precisa norma di legge, considerata particolarmente ingiusta, con una “violazione che si svolge pubblicamente, in modo da rendere evidenti a tutti e immediatamente operative le sanzioni previste dalla legge stessa(6)
Perchè  le regole dell’umanità vengono prima delle regole della legge. 
Legge che peraltro prevede che  rubare perchè si ha fame sia  un “esimente”, cioè, che se si agisce per un reale e grave  stato di bisogno,  non si viene perseguiti (7).
Difficile capire se l’azione del cardinale –  ridare la luce elettrica a un edificio dove vivono bambini, anziani, malati, lasciati al buio per giorni, con il frigo staccato e gli sciacquoni inagibili –  possa essere considerato un “esimente” (8).
Naturalmente le occupazioni abusive non sono mai una soluzione auspicabile nè avallabile tout court (9). Come  non è accettabile quella ignava tolleranza che spesso accomuna le istituzioni di ogni colore che non hanno il coraggio di prendere delle decisioni e che lasciano le persone per anni  in uno  “status quo” di precarietà senza diritti, come quello di poter pagare le bollette e non rischiare di far stare i propri bambini  per giorni senza luce.
 Ma  finché le Amministrazioni preposte – Stato, Regione, Comune –  non sapranno/vorranno  affrontare e risolvere con giustizia ed efficacia il problema di chi  che non ha casa  perché non è  in grado di pagare affitti a prezzi di mercato e  non riesce ad avere  una casa popolare, le persone che vivono in situazioni di disagio e precarietà non dovrebbero essere vessate. Che vuol dire che non dovrebbero essere sgomberate con la forza, messe in mezzo a una strada, vedere distrutte le loro cose, accettare proposte abitatative con  le famiglie divise – madri e bambini da una parte e padri dall’altra – essere sradicati  dal territorio in cui faticosamente si sono inseriti – attività lavorative, scuola per i bambini – e nemmeno essere messe in condizione di grave disagio togliendo loro un servizio essenziale come la corrente elettrica.
RICORDATEVI:  Molti dei residenti nel palazzo occupato di via di S. Croce in Gerusalemme, hanno perso la loro casa a causa della perdita del lavoro, dell'impossibilità di pagare più il mutuo in ragione di ciò, di spese eccezionali legate a seri problemi sanitari ! 
Potrebbe capitare in futuro anche a qualcuno di noi...anzi  a qualcuno di noi è capitato....quando ha scoperto che la casa l'aveva persa la famiglia dell'amichetta preferita di nostra figlia.... NON dimenticatevelo....

LINK: https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/05/14/lelemosiniere-del-papa-rischia-di-essere-indagato/5176655/

LEGGETE BENE QUI SOPRA - Possibile infine che certa sinistra debba occuparsi di sofferenza sociale, che tocca ampi strati di popolazione a Roma, solo quando interessa, con episodio evidentemente indegno, solo una famiglia rom  che viene minacciata ??
NON una parola sui tanti italiani rimasti senza casa che sono stati costretti a rifugiarsi allo spin off ??

Nessun commento: