Allarme rosso: lo “sbloccacantieri” è in Gazzetta Ufficiale
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 aprile 2019 il Decreto cosiddetto “Sblocca Cantieri”, Decreto-Legge 18 aprile 2019, n. 32 recante “Disposizioni
urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per
l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione
urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici“, dopo
l’approvazione in seconda deliberazione da parte del Consiglio dei
Ministri n. 55. Sono confermate le modifiche apportate dal decreto al D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti) e al DPR n. 380/2001 (c.d. Testo Unico Edilizia) (1).
Se deregolamentazione significa
semplificazione, siamo d’accordo; se invece significa lasciare mani
libere… credo sia una scelta legittima della politica ma anche
pericolosa. Non mi va di dire che è una norma sblocca tangenti, è
esagerato, ma non va nella giusta direzione. E non credo che servirà
davvero a sbloccare gli appalti”.
Raffaele Cantone, Presidente dell’ANAC Autorità nazionale anticorruzione Radio Capital 19 aprile 2019
“Siamo l’unico Paese che ha un ente
ulteriore contro la corruzione, sembra che diamo per scontato che siamo
tutti corrotti e dobbiamo curarci, io penso che sia il contrario: siamo
tutti persone corrette fino a prova contraria”…”Smettiamola di prendere
medicine per curare una malattia che ha bisogno invece di buonsenso e di
meno burocrazia“….“Per curare la malattia della corruzione
abbiamo scatenato degli anticorpi che non solo non riescono a curare la
malattia, ma hanno distrutto l’organismo, quindi è stata una reazione
eccessiva“
“Così come disposto con l’inserimento
nell’articolo 216 del comma 27-octies del Codice dei contratti pubblici,
tutte le linee guida vincolanti sino ad oggi predisposte dall’ANAC
cesseranno di essere in vigore entro 180 giorni dall’entrata in vigore
del decreto legge”
da lavoripubblici.it 19/04/2019 Modifiche al D.Lgs. n. 50/2016 (Codice dei contratti)
“Lo
scenario che si delinea dalla futura applicazione dal decreto sblocca
tangenti somiglia dunque all’Eden della corruzione futura, degli accordi
collusivi tra imprenditori, delle incontrollabili infiltrazioni mafiose
nei subappalti. Tutto in nome di un presunto “buon senso”. “.
Alberto Vannucci Professore di Scienza politica presso l’Università di Pisa
Sul decreto avevamo già lanciato l’allarme un mese fa, quando era stato approvato in CDM “salvo intese”:
in queste settimane sono state sollevate da più parti critiche e
obiezioni, a cominciare da Raffaele Cantone, che ha denunciato i rischi
dell’innalzamento “da 150mila a 200mila euro la soglia sotto la
quale è possibile affidare lavori senza gara, con procedura negoziata,
dopo aver consultato “ove esistenti almeno tre operatori economici“,
mentre prima era previsto che ne venissero consultati dieci” (2): “il
rischio concreto è che le imprese si mettano d’accordo fin da prima
della gara, prefigurando una turbativa d’asta a tutti gli effetti”. E anche il frazionamento, soprattutto nelle zone dove la criminalità organizzata è più radicata: “basta
dare due appalti da 39.900 euro per non dover ricorrere alle gare e
assegnare lavori per 80mila euro”, con la soglia innalzata a 200mila
euro, è possibile arrivare a quasi 400mila euro di appalto senza dover
fare le gara“(2). Aggiunge Alberto Vannucci su LiberaInformazione (3) altre modifiche assai rischiose: “percentuale
più elevata di lavori liberamente subappaltati dalla ditta vincitrice –
coi subappalti del tutto liberalizzati nei consorzi di imprese;
riduzione dell’aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa
e ritorno in pompa magna del prezzo più basso (integrato da astrusi
calcoli delle medie delle offerte con soglie di esclusione, da sempre
pane quotidiano dei cartelli collusivi di imprenditori che truccano le
gare); abolizione delle linee guida dell’Autorità anticorruzione;
cessazione dell’obbligo di progetti esecutivi per andare a gara;
cancellazione dell’albo dei professionisti cui attingere per la
formazione delle commissioni aggiudicatrici – ogni ente farà da sé – ed
eliminazione del divieto di affidare lavori in subappalto a imprese
partecipanti alla gara (spesso semplice contropartita negli accordi per
concordare le offerte). Per finire, ciliegina su una torta maleodorante,
moltiplicazione indiscriminata a discrezione dell’esecutivo di figure
commissariali con ampi poteri in deroga alla legislazione ordinaria e
allo stesso codice degli appalti“.E conclude: “Si tratta, per
chi si fosse distratto, del modello criminale della “cricca della
protezione civile” moltiplicato all’ennesima potenza”. (in calce tutte le modifiche da lavoripubblici.it 19/04/2019)
Anna Maria Bianchi Missaglia
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
Vai al testo DECRETO-LEGGE 18 aprile 2019, n. 32
Disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici,
per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione
urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici. (19G00040) (GU Serie Generale n.92 del 18-04-2019) https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/04/18/19G00040/sg
FORTE LA DELUSIONE ANCHE NEL MONDO VICINO AL MOVIMENTO 5 STELLE, in un momento in cui -come a Roma- si è lasciato che a comandare restassero le burocrazie comunali e ministeriali, mentre i vari politici M5S saliti ad incarichi di grande responsabilità NON si facevano affiancare da personaggi CAPACI....
http://www.carteinregola.it/index.php/cari-cinquestelle-avete-perso-il-treno-e-lanima/
Un decreto che è già sulla Gazzetta Ufficiale, che cancella molte di quelle garanzie volute dall’Autorità Anti Corruzione,
proprio perchè siamo un Paese in preda a una corruzione endemica che
divora il suo futuro, un Paese che per un terzo è sotto il controllo
diretto delle Mafie e per due terzi è terreno di affari delle Mafie, un
Paese prono ai desiderata delle lobbies e dove ogni aspirazione deve
fare i conti con il clientelismo, politico e non.
Invece, anzichè fare leva sulla
trasparenza e sugli anticorpi civici, il Governo pentaleghista ha scelto
di tornare al medioevo dei commissari e dei poteri speciali, delle
deroghe alle tutele dell’ambiente, dei beni culturali e della salute dei
cittadini, stabilendo che, per “gli interventi infrastrutturali ritenuti prioritari” ,”l’approvazione
dei progetti da parte dei Commissari straordinari” “sostituisce, ad
ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta
occorrenti per l’avvio o la prosecuzione dei lavori”; poteri
speciali che bypassano anche la tutela di beni culturali e
paesaggistici, a cui si concede solo un piccolo margine in più, “non superiore a sessanta giorni”, “
decorso il quale, ove l’autorità competente non si sia pronunciata,
l’autorizzazione, il parere favorevole, il visto o il nulla osta si
intendono rilasciati” ( per la tutela ambientale i termini sono addirittura di 30 giorni).
http://www.carteinregola.it/index.php/cari-cinquestelle-avete-perso-il-treno-e-lanima/
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