RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA M. PAOLOZZA:
Luigi Argenziano (www.rrrlazio.it) ci invita a leggere con attenzione quest'importante articolo che sintetizza sulla "mala"gestione dei rifiuti a Roma e sulla bomba ecologica che sta per scoppiare nella Capitale e dintorni.
http://www.rivistaonline.com/Rivista/ArticoliPrimoPiano.aspx?id=5346
"Nel frattempo da La repubblica del 4 novembre u.s.apprendiamo che..... Malagrotta,rifiuti specialicondannato gestore Un anno di reclusione per Francesco Rando responsabile della Giovi srl di Marino Bisso «La discarica di Malagrotta è una "zona franca" per l´inosservanza di leggi italiane e comunitarie in materia di smaltimento dei rifiuti...». È l´accusa lanciata dal pubblico ministero Giuseppe Corasaniti che ha chiesto due anni di carcere per Francesco Rando, responsabile della Giovi srl, la società che gestisce la maxi-discarica capitolina. Ieri il giudice del tribunale monocratico Francesco Patrone gli ha dato ragione ma ha accolto a metà l´istanza della procura. Francesco Rando, responsabile della Giovi srl, infatti, è stato condannato a un anno di reclusione a 15mila euro di ammenda e al risarcimento, per i danni patrimoniali e morali, da liquidare in separata sede alle parti civili (Verdi ambiente e società, due comitati di cittadini di Malagrotta e Wwf ). Non avranno nulla invece Regione, Provincia e Comune che avevano rinunciato a presentarsi come «parti lese» nel processo. Rando è stato ritenuto responsabile della violazione dei decreti legislativi 22/97 e 36/2003, in quanto nella discarica di Malagrotta sono stati smaltiti «senza alcuna autorizzazione rifiuti pericolosi derivanti dal trattamento chimico-fisico del percolato e dei fanghi conferiti dall´Acea nell´ottobre 2004». Inoltre Rando è accusato di aver violato, nel maggio 2005, le procedure di ammissione in discarica «di rifiuti speciali senza che vi fosse la documentazione e senza alcuna verifica degli stessi rifiuti, di cui lo stesso sarebbe anche stato produttore». Soddisfatto l´avvocato di parte civile, Francesca Fragale, che ha definito «esemplare» la pena inflitta a Rando ed ha annunciato la preparazione di un dossier per sollecitare la magistratura a verificare se alcune morti avvenute nelle vicinanze della discarica possano essere in qualche modo ricondotte al tipo di inquinamento contestato al responsabile della discarica. La sentenza verrà invece impugnata dai difensori di Rando, gli avvocati Franco Giampietro e Fabio Anile. «Un precedente procedimento - obiettano - aveva già stabilito che l´attività svolta da Rando era autorizzata sin dal dicembre 2002». (04 novembre 2008)"