mercoledì 31 marzo 2021

Una riflessione sul cosiddetto "Decreto legge Sostegni" del Governo Draghi: nella sostanza è abbastanza simile al cosiddetto 3° Decreto Ristori a suo tempo elaborato ma non approvato dal Governo Conte per la crisi di governo provocata da Renzi ! Ma, con una importante differenza: ben più fondi vanno alle grandi imprese, e non alle piccole......

 



Parrocchia di San Ponziano: orario delle celebrazioni della Settimana Santa 2021

 


La privacy e i dati ai tempi delle big tech. Un articolo di Papernest

 RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO QUESTO ARTICOLO:

Vi siete mai chiesti che cosa sanno su di noi le grandi multinazionali della tecnologia che dominano il mercato globale? Scoprite con la nostra infografica tutti i dati che le cosiddette big tech ammettono di sapere su di noi scritto nero su bianco nelle loro politiche di privacy. 

Le big tech e i nostri dati

In un mondo odierno sempre più tecnologico, sempre più interconnesso, sempre più digitalizzato. La stragrande maggioranza delle persone è online e una fetta considerevole della nostra vita ormai è sempre più legata al digitale. Le cosiddette big tech, ovvero quello grandi aziende multinazionali che dominano il mercato della tecnologia, diventano l'interfaccia obbligato con cui interagiamo ogni giorno.

Nell'utilizzare i tanti servizi e le tante offerte internet digitali infatti dobbiamo inevitabilmente fornire tutta una serie di nostri dati  personali che, nelle mani sbagliate, possono avere ripercussioni. Grazie ad uno studio di Papernest scopriamo quali dati precisamente 6 delle maggiori aziende del settore (Google, Amazon, Twitter, Facebook, Apple, e Microsoft) raccolgono e conservano per capire ciò che sanno di noi.

Innanzitutto notiamo che le 6 grandi big tech che andremo ad analizzare per vedere quali dati immagazzinano su noi utenti. Classificheremo dunque le tipologie di dati prese in considerazione.

Le sei grandi aziende tecnologiche che analizzeremo sono in ordine: Google, Amazon, Twitter, Facebook, Apple e Microsoft. Queste 6 imprese big tech sono state scelte nel rapporto per la loro enorme quota di mercato e per l'influenza che esercitano nei rispettivi campi e perché costituiscono dei giganti del mercato digitale mondiale.

Che dati diamo inconsapevolmente alle big tech?

Salvo Twitter, tutte le altre aziende raccolgono i nostri nome e cognome e tutte registrano il nostro n° di telefono quando lo forniamo, mentre il nostro sesso e il nostro compleanno sono di interesse per Google, Facebook e Microsoft.

Altre tre tipologie di dati sono raccolte all'unanimità: email, posizione e indirizzo IP. Il nostro indirizzo fisico viene invece raccolto da Facebook (immesso solitamente nella creazione del profilo), Apple e Microsoft.

Un dato particolarmente sensibile che viene raccolto da tutte le aziende big tech eccetto Google (salvo se si utilizza Google play) è la carta di credito che viene registrata e memorizzata.

Google ugualmente non raccoglie le nostre chat e messaggi a differenza di tutti gli altri attori di mercato. Tuttavia mantiene un elenco dei siti visitati per meglio tracciare il nostro profilo monitorando la nostra ricerca come Amazon e Microsoft. Per lo stesso scopo, Google, Amazon, Facebook e Microsoft immagazzinano la nostra cronologia di ricerca. Al fine di classificarci meglio creando un profilo per ognuno di noi proponendoci annunci e ricerche personalizzate.

Tutte le aziende analizzate mantengono nota delle foto caricate sulle proprie piattaforme così come di quali dispositivi usi, delle cui caratteristiche e informazioni prendono nota. Tramite Android, Google memorizza i documenti che andiamo a caricare su Drive. Così come Microsoft ricorda i documenti posti sul drive. Ben 4 delle 6 big tech (tutte salvo Twitter ed Apple) tengono conto delle pubblicità online su cui fai clic per renderle sempre più completi gli annunci.

Che conclusioni trarne?

Come emerge dall infografica proposta, queste sei grandi aziende della tecnologia fanno largo uso dei nostri dati. Su cui basano i loro strumenti di competizione e mercato e che spesso i consumatori ne sono inconsapevoli.

FONTE: ALESSIA DI PAPERNEST - LINK: https://internet-casa.com/privacy-dati-big-tech/

 

L'Assemblea Capitolina ha finalmente approvato il Regolamento del Verde pubblico e privato e del Paesaggio Urbano per Roma Capitale. Un risultato di particolare importanza, atteso dalla città da troppi anni !

 LINK: https://www.carteinregola.it/index.php/il-senso-degli-alberi-di-anna-maria-bianchi/

L'Assemblea Capitolina ha approvato il Regolamento del Verde pubblico e privato e del Paesaggio Urbano per Roma Capitale

Carteinregola si è battuta per dotare la Capitale di un Regolamento che mettesse fine al far west fin dal 2012, interloquendo con ben tre Amministrazioni,  e insieme a  molte associazioni e ordini professionali ha partecipato al tavolo istituzionale che l'ha elaborato. In attesa della pubblicazione sull'albo pretorio del testo integrato da tutti gli emendamenti approvati, rimandiamo alla sezione sul nostro sito con i materiali relativi alla Proposta di delibera e i link alle informazioni predisposte dal Gruppo di lavoro per spiegare ai cittadini tanti passaggi del testo, compresi alcuni che sono stati oggetto di allarmi infondati. Un gigantesco ringraziamento a tutti i membri delle associazioni (e anche degli ordini e delle istituzioni), che con un impegno di dieci anni, senza farsi scoraggiare dai tanti fallimenti, dalle sempiterne riscritture, dal confronto spesso emotivamente faticoso con le tante anime del gruppo di lavoro, sacrificando tempo libero e tempo di lavoro, sono riusciti a raggiungere questo traguardo.

vai alla sezione Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano per Roma

Vai a Il Coordinamento del Regolamento risponde punto su punto alle obiezioni (infondate)

Vai a Regolamento del Verde, focus sui Pini di Roma

Vai a Regolamento del Verde: così fanno gli altri…

Vai a Regolamento del Verde: il dibattito in Aula

Vai a Il senso degli alberi – di Anna Maria Bianchi Una riflessione personale a margine del Regolamento del Verde

 


 

Pedonalizzazione Piazza Sempione, parla il presidente del Municipio III Giovanni Caudo: “Paura della movida non fermerà progetto” . Si, ma caro presidente, le preoccupazioni dei cittadini vanno tenute presenti ! In altre aree della città queste forme di cosiddetta "gentrificazione" hanno reso interi quartieri invivibili !

 LINK: https://www.romatoday.it/zone/montesacro/pedonalizzazione-piazza-sempione-caudo-spostamento-madonna.html

Pedonalizzazione Piazza Sempione, Caudo: “Paura della movida non fermerà progetto”
Il minsindaco nelle commissioni capitoline congiunte Urbanistica e Mobilità: “Su spostamento statua della Madonna dialogo con Vicariato”. Lega all’attacco: “Progetto irricevibile, va rivisto”

 


Pedonalizzazione Piazza Sempione, Caudo: “Paura della movida non fermerà progetto”

Sulla pedonalizzazione di Piazza Sempione nessun passo indietro, ma dopo l’avvio del confronto con il territorio e le istituzioni religiose qualche proposta di modifica al progetto originario potrebbe essere accolta: soprattutto per quanto riguarda lo spostamento della statua della Madonna che tanto sta facendo discutere. 

Piazza Sempione, braccio di ferro sulla pedonalizzazione

Nel progetto di restyling della piazza di Montesacro la Madonna della Misericordia è prevista non più al centro della piazza, nell’isola di traffico in cui si trova dal 1948, 
ma di fronte alla scalinata della Chiesa Santi Angeli Custodi, in asse con la facciata. Un cambiamento che ha scatenato l’ira di molti dei parrocchiani, dei movimenti ultracattolici ma anche di parte dei residenti contrari alla nuova collocazione “di uno dei simboli del quartiere”. 

Piazza Sempione, dialogo con Vicariato su spostamento statua Madonna

"Non c'è l'indirizzo di spostare per forza la madonnina. C'era opportunità di valorizzare ma anche questo lo abbiamo rimesso nel dialogo che stiamo avendo col Vicariato" - ha detto il presidente del Municipio III, Giovanni Caudo, nelle commissioni capitoline congiunte Urbanistica e Mobilità.



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Nonna Maria, l'appello a Zingaretti dal quartiere Talenti : “A 94 anni ancora in attesa del vaccino”

 LINK: https://www.viagginews.com/2021/03/16/nonna-maria-appello-zingaretti-94-anni-in-attesa-vaccino/

Maria è una donna di 94 anni, originaria della provincia di Potenza, a che da più di 70 anni vive e risiede a Roma, nel quartiere Talenti. La donna ha ...


Da ieri a sabato 3 aprile si gira a piazza Primoli un film di argomento "americano". Attori, maestranze, mezzi d'appoggio, auto americane, insomma nei cruciali giorni di Pasqua piazza Primoli è invasa.

 






Roma, la banda del coprifuoco: boom di furti nei negozi dopo le 22, anche a Talenti. «Saracinesche abbattute"

 LINK: https://www.ilmessaggero.it/roma/news/roma_banda_coprifuoco_boom_furti_negozi_cosa_succede_ultime_notizie_news-5840433.html

. «In aumento anche i furti negli appartamenti da Settebagni a Montesacro, e non solo. Prese di mira le auto parcheggiate attorno a Parco Talenti».


Nel 1979 usciva un noto film del gruppo inglese Monty Pithon, nel quale un giovane della Giudea, Brian di Nazaret, veniva scambiato contro ogni sua volontà per il Messia tanto atteso, tanto che qualsiasi cosa facesse, qualsiasi banalità dicesse, veniva trattata da oro colato e fatta oggetto di grande venerazione....da parte delle autorità, dei personaggi eminenti, e dei giornaloni dell'epoca.. Vi ricorda qualcuno oggi all'estrema attenzione delle cronache ?

 



Municipio III. davanti alla chiusura con recinzione in corso della parte di Parco Talenti ancora non presa in carico dal comune si intentificano le proteste. Giunge anche la protesta di Fdi: no alla chiusura di Parco Talenti

 Municipio III. davanti alla chiusura con recinzione in corso della parte di Parco Talenti ancora non presa in carico dal comune si intentificano le proteste. Giunge anche la protesta di Fdi: no alla chiusura di Parco Talenti

Roma – “Da qualche giorno i cittadini del III Municipio hanno avuto la brutta sorpresa di scoprire che sono stati avviati i lavori di recinzione della parte di Parco Talenti che ancora non e’ stata presa in carico dal Comune di Roma. Questo preclude l’accesso proprio alle migliaia di residenti che lo frequentano.”

 “Chiediamo, quindi, alle istituzioni di fermare immediatamente la recinzione della porzione di parco finche’ non sara’ approfondita la questione con tutti gli uffici competenti. Proprio per questo ho convocato per venerdi’ mattina una riunione urgente della commissione municipale trasparenza per cercare di fermare questa soluzione.”

“É incomprensibile, infatti, pensare di chiudere proprio adesso un polmone verde che, con l’arrivo della primavera, in situazione di pandemia, rimane uno dei pochi posti sicuri dove i cittadini possono passeggiare in tranquillita’”. È quanto dichiara la capogruppo di Fratelli d’Italia in Municipio III, Giordana Petrella.