domenica 29 settembre 2013

Palazzinari senza scrupoli e politici irresponsabili e collusi hanno travolto con il cemento il nostro amato quartiere Talenti ! Guardate dalla rete, in un colpo solo ben 6 appartamenti offerti in vebdita a via Fucini

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Ancora a proposito della mozione votata all'UNANIMITA' CONTRO la nuova Delibera Bufalotta dal Consiglio del nostro Municipio III, un altro milione di metri cubi di cemento fra Bufalotta e Porta di Roma, di cui si chiede la revoca al sindaco Marino: chiosando un articolo di Roma Today vi proponiamo la vera storia della mozione presentata in Municipio...

Ancora a proposito della mozione CONTRO la nuova Delibera Bufalotta, un altro milione di metri cubi di cemento fra Bufalotta e Porta di Roma, di cui si chiede la revoca al sindaco Marino: chiosando un articolo di Roma Today, che trovate QUI, vi proponiamo di seguito la vera storia della mozione presentata in Municipio...


CDQ-Salviamo Talenti-Comunicato - Nuova DELIBERA BUFALOTTA (delib. G.C. n. 127/2013) - un altro bel milione di edilizia residenziale fra Porta di Roma e Bufalotta: importante risultato della battaglia condotta in Consiglio Municipale da CDQ del Municipio III e Movimento 5 Stelle. La mozione che chiede al comune di Roma la revoca della devastante delibera, elaborata da un gruppo di lavoro congiunto CDQ-Municipio III (Salviamo Talenti, Porta di Roma, altri) e Movimento 5 Stelle, fatta propria anche dal PD, VIENE APPROVATA ALL'UNANIMITA' !!! Presentata inoltre anche l'opposizione formale di Italia Nostra !! Cosa farà ora il sindaco Marino, che ha dichiarato di voler ascoltare i territori ??? Fermerà finalmente la devastante Delibera Bufalotta ed i grattacieli a Casal Boccone ? LA GENTE LO ATTENDE....

COMUNICATO STAMPA
Nuova DELIBERA BUFALOTTA (delib. G.C. n. 127/2013) - un altro bel milione di edilizia residenziale fra Porta di Roma e Bufalotta: importante risultato della battaglia condotta in Consiglio Municipale da CDQ del Municipio III e Movimento 5 Stelle. 
La mozione che chiede al comune di Roma la revoca della devastante delibera, elaborata da un gruppo di lavoro congiunto CDQ-Municipio III (Salviamo Talenti, Porta di Roma, altri) e Movimento 5 Stelle, fatta propria anche dal PD, VIENE APPROVATA ALL'UNANIMITA' !!! Presentata inoltre anche l'opposizione formale di Italia Nostra !!
 
Martedì 24 settembre 2013 nella seduta del consiglio municipale il consiglio all'unanimità ha votato ed approvato due mozioni contro la memoria di giunta 127 a firma alemanno che prevedeva una modifica alla convenzione urbanistica Bufalotta da non residenziale e residenziale per altri 3000 nuovi residenti, la prima elaborata da un gruppo di lavoro congiunto dei CDQ del Municipio III, che ha visto particolarmente attivi il NOSTRO CDQ ed il CDQ Porta di Roma, con il Movimento 5 Stelle (Link ai ringraziamenti del M5S QUI), che evidenziava alcuni chiari elementi di illegittimità della delibera stessa, e la seconda che il PD ha  sostanzialmente copiato dalla prima....ragionevolmente, in quanto NON vi sarebbe stato certo tempo per altri approfondimenti !

Questa di oggi è una vittoria dei cittadini tutti e della società civile che, operando fattivamente e trasparentemente all'interno del Consiglio Municipale d'intesa con le forze ed i consiglieri più  impegnati per l'indispensabile rinnovamento, hanno messo la nuova amministrazione municipale davanti alle sue responsabilità, costringendo giunta e consiglio a prendere atto dell'esistenza di questa devastante memoria di giunta, ed assumendo  una posizione politica CHIARA contro ogni ulteriore ed inutile intervento di cementificazione del nostro municipio, già devastato negli anni scorsi da milioni e milioni di metri cubi di edilizia residenziale.
Attendiamo ora che la Giunta Comunale Marino ed il gruppo consiliare del PD raccolgano in Consiglio Comunale l'Ordine del giorno già presentato dal Movimento 5 Stelle, direttamente derivato da questa mozione,  e procedano all'annullamento della contestatissima delibera.
Un messaggio forte DEVE arrivare alle forze politiche rappresentate in Consiglio Municipale e ai tutti i consiglieri:
anche se le giunte in comune e municipio sono cambiate i cittadini ed il loro CDQ, in particolareil nostro, ci sono, ci saranno, e saranno sempre pronti, decisi e combattivi contro tutti quegli atti che andassero contro il bene comune dei nostri quartieri e della cittadinanza.
Ringraziammo cordialmente il Movimento 5 Stelle per aver dato fiato e spazio nella sua azione amministrativa all'impegno dei nostri CDQ.
 CDQ Salviamo Talenti.

ULTIMO AGGIORNAMENTO DA ITALIA NOSTRA.
Grazie all'impegno del nostro CDQ, in particolare nella puntuale documentazione in rete, in collaborazione con il Blog TG Roma-Talenti, della situazione dei nostri quartieri, ITALIA NOSTRA Roma ha fatto in tempo a presentare al comune di Roma la sua ferma opposizione formale a questa vera e propria NUOVA DELIBERA BUFALOTTA, ricostruendo esemplarmente anni di battaglie della gente del Municipio III (ex IV) CONTRO la selvaggia cementificazione e a difesa della qualità di vita nei nostri martoriati quartieri.


Cosa farà ora il sindaco Marino, che ha dichiarato di voler ascoltare i territori ??? 
Fermerà finalmente la devastante Delibera Bufalotta ed i grattacieli a Casal Boccone ? 
LA GENTE LO ATTENDE....
E cosa intende fare il presidente del Municipio IV Paolo Marchionne ?
Da cui attendiamo ancora risposta alla nostra lettera aperta di una settimana fa......

lunedì 23 settembre 2013

Domattina ore 10 il presidente Marchionne riceve in Municipio-piazza Sempione il nuovo assessore all'urbanistica Caudo (sarebbe vicino a SEL...). Gentile presidente, assessore Caudo, guardate che il Dipartimento Urbanistica STA ANDANDO AVANTI COME SE SINDACO FOSSE ANCORA ALEMANNO !!! COSA ASPETTA CAUDO A PRENDERE IL CONTROLLO DELLA SITUAZIONE ? Ripubblichiamo una sua recente incredibile intervista ! Ma davvero pensa che serve ancora cemento per rilanciare l'economia ??? La situazione di Banca Marche e Monte Paschi di Siena non ha insegnato nulla ??


CI INFORMA IL CDQ SALVIAMO TALENTI A PROPOSITO DELLA DEVASTANTE NUOVA DELIBERA BUFALOTTA: Il Movimento 5 Stelle, con l'aiuto di associazioni e CDQ del Municipio presenta in Consiglio Comunale un ORDINE DEL GIORNO nel quale si chiede con forza al sindaco Marino la REVOCA della delibera di giunta capitolina n. 127/2013, l'ennesimo regalo ai palazzinari della Giunta Alemanno, un ALTRO MILIONE DI METRI CUBI DI RESIDENZIALE al posto di servizi nel Piano di area Bufalotta !!! Ora vedremo se il sindaco Marino raccoglie veramente l'appello CONTRO ALTRO CEMENTO che sale dalla cittadinanza !!!!

UN COMUNICATO DEL CDQ SALVIAMO TALENTI:

DICIAMO NO AD ALTRO CEMENTO LUNGO VIA BUFALOTTA !!!
Il Movimento 5 Stelle, con l'aiuto di associazioni e CDQ del Municipio presenta in Consiglio Comunale un ORDINE DEL GIORNO nel quale  si chiede con forza al sindaco Marino la REVOCA della delibera di giunta capitolina n. 127/2013, l'ennesimo regalo ai palazzinari della Giunta Alemanno, un ALTRO MILIONE DI METRI CUBI DI RESIDENZIALE al posto di servizi nel Piano di area Bufalotta !!! Ora vedremo se il sindaco Marino raccoglie veramente l'appello CONTRO ALTRO CEMENTO che sale dalla cittadinanza !!!!

ECCO DI SEGUITO L'ORDINE DEL GIORNO:

MOZIONE - Ex art. 109

L’ASSEMBLEA DI ROMA CAPITALE
PREMESSO CHE

• la direttiva del Parlamento e del Consiglio Europeo n. 42/2001/CE (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee del 21.07.2001, L 197/31), ha introdotto l'obbligo per gli Stati membri di introdurre la Valutazione Ambientale Strategica obbligatoria a partire dal 21 luglio 2004, nei programmi urbanistici;
• il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii., recante "Norme in materia ambientale", da ultimo in particolare integrato con D. Lgs. 16 gennaio 2008 n. 4, D. Lgs. 29 giugno 2010 n. 128 e D. Lgs. 10 dicembre 2010, n. 219, recepivano la predetta direttiva comunitaria e, in particolare l'art. 7 comma 4 del citato D. Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii. prevedendo che "sono sottoposti a valutazione ambientale strategica… i piani e i programmi di cui al comma 2 che determinano l'uso di piccole aree a livello locale", e che "le modifiche dei piani e programmi di cui ai commi 2 e 3 che siano già stati approvati - OSSIA ANCHE QUELLO IN ESAME - sono sottoposti a valutazione ambientale strategica solo se possono avere effetti significativi sull'ambiente";

TENUTO CONTO
• del Regolamento in materia di partecipazione della cittadinanza alla trasformazione urbanistica approvato dal Comune di Roma con delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 2 marzo 2006;
• del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii. - Testo Unico degli enti locali, ed in particolare l'art. 34, recante "Accordi di programma";
• del testo del suddetto D. Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii. come da ultimo modificato a seguito dell'approvazione del D. Lgs.14 marzo 2013 n. 33, recante norme in materia di "trasparenza della pubblica amministrazione";

CONSIDERATO CHE
• il testo del suddetto D. Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii. è stato da ultimo modificato a seguito dell'approvazione del citato D. Lgs.14 marzo 2013 n. 33, recante norme in materia di trasparenza della pubblica amministrazione";
• Roma Capitale ha approvato con la delibera di Giunta Comunale in oggetto imponenti ed impattanti modifiche all'accordo di programma in oggetto senza sottoporre tale modifica né a Valutazione Ambientale Strategica né eventualmente allo strumento della Verifica di Assoggettabilità a V.A.S. di cui all'art. 12 del citato D. Lgs. 152/2006, in violazione della citata direttiva n. 42/2001/CE, dello stesso D. Lgs. 152/2006 e del "Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana" del Comune di Roma approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 2 marzo 2006;
• nelle premesse della stessa delibera di G.C. in oggetto n. 127 del 5 aprile 2013 sono addirittura errati i riferimenti di legge, in quanto è erroneamente citato l'art. 34 del D.Lgs. 142/1990, recante "Ordinamento delle autonomie locali" ed in particolare "Elezione del sindaco e del Presidente della Provincia" e non correttamente l'art. 34 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 e ss.mm.ii. - Testo Unico degli enti locali, recante appunto "Accordi di programma";
• le cogenti modifiche introdotte nel citato D. Lgs. 267/2000 dal citato D. Lgs. 33/2013 prevedono l'istituzione dell'obbligo di pubblicità degli atti dei procedimenti di approvazione dei piani regolatori e delle varianti urbanistiche, fra cui rientra a tutti gli effetti la consistente modifica dell'Accordo urbanistico in questione;
• fra tali cogenti modifiche è prevista all'art. 5 l' introduzione del nuovo istituto del c.d. "diritto di accesso civico", nuova forma di accesso che mira ad alimentare il rapporto di fiducia tra cittadini e PA e a promuovere il principio di legalità (e prevenzione della corruzione), a seguito di cui tutti i cittadini hanno diritto di chiedere e ottenere che le PA pubblichino atti, documenti e informazioni che detengono e che, per qualsiasi motivo, non hanno ancora divulgato;
• nella delibera di giunta in oggetto n. 127 del 5 aprile 2013 si fa riferimento ai seguenti atti e documenti non allegati che rivestono particolare rilevanza per una corretta valutazione dell'impatto in termini di carico urbanistico delle modifiche che si vorrebbero apportare alla Convenzione in oggetto, in particolare:
• nella "verifica trasportistica in merito alla variante oggetto di approvazione", nell'ambito della quale risulta si sia proceduto a "un'analisi dettagliata della domanda generata/attratta da ogni singola struttura, sia dal punto di vista della quantità degli spostamenti generati/attratti che da quello degli intervalli orari" (Delibera in oggetto - p. 3);
• nella "Stima e differenziato monitoraggio sulla più ampia distribuzione oraria degli spostamenti degli addetti (circa 10.450) e dei residenti (circa 10.500) si è considerato anche - non è dato comprendere su quali basi - un movimento medio giornalieri di circa 53.000 visitatori del centro commerciale" (Delib. in oggetto - p. 3);
• viene dichiarata come "effettuata con esito positivo, nel senso di un minore impatto sulla mobilità, la ricostruzione della domanda di trasporto in funzione delle nuove destinazioni d'uso residenziali in luogo di quelle non residenziali", evidentemente nell'ambito supponendo apposito doveroso e documentato studio (Delib. in oggetto - p.3);
• pur non essendo stato condotto alcun intervento partecipativo e pur non essendo stata messa a disposizione della cittadinanza ai sensi della normativa succitata fondamentale documentazione per una valutazione della reale incidenza delle modifiche di cui alla delibera in oggetto, la delibera stessa dichiara:
1. "la proposta di modifica al programma di interventi Bufalotta ha richiesto l'acquisizione di molteplici pareri di uffici interni ed esterni all'Amministrazione di Roma Capitale" (Delib. in oggetto - p. 4);
2. "pertanto ai sensi dell'art. 14 della legge 7 agosto 1990 n. 241e s.m.i. è stata convocata una conferenza di servizi per sottoporle modifiche proposte al Programma degli Interventi Bufalotta all'esame degli uffici competenti" (Delib. in oggetto - p. 4);

CONSIDERATO ALTRESI’ CHE
• la succitata conferenza di servizi è stata chiusa con la determinazione dirigenziale n. QF/575/2012 del 10 agosto 2012 - protocollo Dipartimento Programmazione ed attuazione urbanistica N. GQ 17238 del 10 agosto 2012" (Delib.in oggetto - p. 4);
• “con determinazione dirigenziale n. QI/826/2012 del 3 agosto 2012 la U.O. Lottizzazioni Convenzionate ha perfino approvato una variante tecnica alle opere di urbanizzazione primaria" (Delib.in oggetto - p. 4), ancora una volta senza alcuna forma di partecipazione;
• è stato addirittura stipulato l'atto di obbligo a rogito Dottor Pietro Mazza in data 17.12.2012, con il quale la società contraente "Idea FIMIT SGR S.p.A. si è ulteriormente impegnata a ottemperare a tutti gli impegni ed oneri previsti dalla modifica in oggetto";
• le modifiche da non residenziale a residenziale di ben il 30% dell'edificazione contemplate della delibera in oggetto comporterebbero un devastante e non sopportabile aumento di popolazione residente nelle aree interessate per circa 20 mila nuovi residenti";
• l'art. 5 comma 1 del citato D. Lgs. n. 33/2013 che ricorda "l'obbligo previsto dalla normativa vigente in capo alle pubbliche amministrazioni di pubblicare documenti, informazioni o dati comporta il diritto di chiunque di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione";
• la delibera in oggetto prevede quali oneri compensatori una articolata serie di opere pubbliche ricadenti nell'intero Municipio III - ex IV per le quali non è stata mai condotto alcun iter di partecipazione nei confronti della cittadinanza, come di seguito elencate:
1. "recinzione lungo il confine fra il Parco delle Sabine ed il Viadotto Gronchi";
2. "una nuova adduttrice idrica potabile per far fronte al fabbisogno degli abitanti della centralità " (a dimostrazione del fatto che ancora una volta è il comune di Roma, ossia tutti noi cittadini, a doversi far carico di insufficienze nel rifornimento idrico dell'imponente carico urbanistico residenziale già realizzato dagli operatori privati);
3. non meglio precisate "opere infrastrutturali generali esterne al perimetro di Convenzione consistenti in interventi urgenti richiesti dal governo del territorio, Municipio IV (ossia la giunta precedente !), su edifici di proprietà dell'Amministrazione Capitolina, sul verde pubblico, sulla viabilità";
4. "un asilo nido per 60 bambini nell'area S3, un asilo nido per 60 bambini ed una scuola materna da tre sezioni dell'area S6, un centro anziani-bocciofili ed una scuola materna da sei sezioni nell'area S7, un complesso di attrezzature sportive nell'area S9";

VISTO CHE
• la delibera in oggetto riprende nella sostanza precedenti previsioni della Delibera di G.C. n. 218/2007, su cui aveva a suo tempo espresso in data 19.12.2007 parere contrario il Municipio IV - oggi III;
• la delibera in oggetto riprende previsioni di aumento dell'edilizia residenziale nelle aree lungo l'ipotetico prolungamento della linea Metro B1 Jonio-Bufalotta che sono state oggetto di una ferma ed accanita opposizione della cittadinanza e suoi Comitati di quartiere ed associazioni, in particolare in occasione del Procedimento Partecipativo per l'approvazione di tale prolungamento, a seguito del quale l'iter per la realizzazione dell'opera è stato sospeso da parte del comune di Roma nel Luglio 2012;
• l'originaria Convenzione urbanistica Programma degli Interventi Bufalotta è stata approvata con deliberazione del C.C. di Roma n. 167 del 9 settembre 1998,
• la delibera in oggetto comporta modifiche sostanziali ed estremamente impattanti sul territorio alla suddetta Convenzione;
• le competenze in materia spettano ai sensi dell'art. 42 del citato D. Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii. al Consiglio Comunale di Roma;
• nella delibera in oggetto è stata inserita una clausola sospensiva, quando in chiusura della delibera si prevede che "la presente modifica alla convenzione urbanistica relativa al Programma Bufalotta viene approvata dalla Giunta Capitolina, ferma restando la competenza dell'Assemblea Capitolina in ordine alle opere pubbliche da realizzare ed alla finalizzazione del contributo straordinario dovuto", e che "la relativa clausola sarà inserita quale condizione sospensiva nella Convenzione urbanistica da stipulare";
• l'iter di cui alla delibera in oggetto risulta attualmente sospeso in attesa che Roma Capitale si esprima pertanto in proposito;
• la Delibera di Giunta viene approvata ai sensi dell'art.1 della Legge Regionale 36/87 e che invece andando a modificare una convenzione urbanistica non ancora scaduta (perché prorogata al 2014) doveva essere approvata ai sensi dell'art.1bis in quanto la stessa risulta essere un piano attuativo già approvato;
• l'art.1bis della legge 36/87 prevede che sia competenza della Giunta Comunale il mutamento delle destinazioni d'uso che non comporti diminuzione nella dotazione di aree per servizi pubblici o di uso pubblico prevista dai piani attuativi e sia contenuto, per ogni singola funzione prevista dal programma, entro il limite massimo del 10 per cento perché tale mutamento non costituisce variante.
• la volumetria della funzione residenziale viene incrementata del 30% e che quindi una tale incidenza risulta essere una variante al piano e di conseguenza di competenza dell'Assemblea Capitolina.
• la volontà espressa dal Sindaco in sede di campagna elettorale e nel proprio programma è quella di “stoppare il consumo di suolo”.
TUTTO CIO’ PREMESSO
L’ASSEMBLEA DI ROMA CAPITALE
IMPEGNA IL SINDACO E LA SUA GIUNTA
• ad annullare con procedimento immediato in via di autotutela la deliberazione di Giunta n. 127/2013 in oggetto;
• ad avviare l’iter per il relativo procedimento partecipativo, rendendo disponibile per la cittadinanza, le sue associazioni e comitati di quartiere, tutta la fondamentale documentazione, anche per quanto attiene gli studi trasportistici prodotti;
• Ad avviare una adeguata fase di valutazione ambientale strategica, in alcun modo derogabile;
• A concludere il procedimento con atto da assumersi da parte dell’Assemblea Capitolina, nel rispetto delle sue competenze.
Roma, 18 settembre 2013
I Consiglieri del Gruppo Capitolino “M5S” 

IL CDQ SALVIAMO TALENTI appoggia con forza l'iniziativa del Movimento 5 Stelle in COnsiglio Comunale, e lancia un appello a tutti i CDQ ed associazioni del Municipio III - ex IV, perchè venga ripresa la storica battaglia della DELIBERA BUFALOTTA !!!!

CDQ SALVIAMO TALENTI

domenica 22 settembre 2013

APPELLO DEL CDQ SALVIAMO TALENTI: Martedì 25 settembre 2013 ore 17 - Consiglio Municipale aperto alla cittadinanza. Interveniamo in massa. DICIAMO NO AD ALTRO CEMENTO LUNGO VIA BUFALOTTA !!! Chiediamo con forza al sindaco Marino ed al Presidente del Municipio III Marchionne la REVOCA della delibera di giunta capitolina n. 127/2013, l'ennesimo regalo ai palazzinari della Giunta Alemanno, un ALTRO MILIONE DI METRI CUBI DI RESIDENZIALE al posto di servizi nel Piano di area Bufalotta !!!

CONTRO QUESTO PERICOLO DI NUOVO CEMENTO SULLA NOSTRA CITTA': 

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA PARTE DEL CDQ SALVIAMO TALENTI:
ANZITUTTO UN COMUNICATO DEL CDQ SERPENTARA.
Martedì 24 settembre alle ore 17.00 consiglio municipale con all'ordine del giorno due atti (del M5S e del Pd). Il consiglio è aperto al pubblico.
questo passaggio in municipio è importante vista la consistenza della memoria di giunta n. 127 che prevede una modifica alla convenzione urbanistica quindi una modifica al PRG di Roma mascherata come una mera richiesta di cambio di destinazione d'uso.
Sono state presentate due mozioni, una da parte del M5, ed una da parte del PD che sostanzialmente la riprende .
Se l' intento del municipio e quello di dare un segnale forte contro il cemento era forse più forte la presentazione di un unica mozione condivisa da tutte le forze che compongono il consiglio municipale.
  “Cancellare e ritirare tutti gli atti dell’amministrazione Alemanno che aggravano il consumo di nuovo suolo agricolo”. Questa la promessa fatta in campagna elettorale dal candidato sindaco di Roma del centrosinistra, Ignazio Marino. “La città – recitava ancora il programma elettorale ‘Roma è vita’ – deve sapere con assoluta chiarezza che quel modello di sviluppo urbano è definitivamente concluso”.
Ed effettivamente uno dei primi provvedimenti dell’ex senatore Pd, indossata la fascia tricolore, è stato – insieme alla discussa pedonalizzazione dei Fori imperiali – proprio quello di cancellare una delle scelte urbanistiche più contestate all’amministrazione Alemanno: il bando per il reperimento di aree agricole per la realizzazione di alloggi per l’housing sociale.
 CDQ Serpentara
Cari amici,
E’IMPORTANTE LA PARTECIPAZIONE IN MASSA DEI CITTADINI PER DIRE NO AL CEMENTO.
IL NOSTRO CDQ HA DATO UN CONTRIBUTO QUALIFICANTE PER LA FOCALIZZAZIONE DELLE PROBLEMATICHE DI ILLEGITTIMITA' DELLA SUDDETTA DELIBERA. 
Il Movimento 5 Stelle del Municipio III ha presentato in proposito una qualificata mozione:
CHIEDIAMO CON FORZA A MARINO E MARCHIONNE CHE LE LORO PROMESSE, CONTRO ALTRO CEMENTO, NON VENGANO DISATTESE !!! 

Scaricate la mozione contro altro cemento:
la seconda versione presentata dal Movimento 5 Stelle è la mozione originale, la prima versione, copiata dalla prima da parte del consigliere PD Francesco Coronidi, è quella presentata dal PD, in una versione "alleggerita ed edulcorata"....
 http://municipio3.files.wordpress.com/2013/09/atti-conv-consiglio-del-24-settembre.pdf

 CDQ SALVIAMO TALENTI

sabato 21 settembre 2013

INCREDIBILE !!! Come segnala il consigliere in comune del Movimento 5 Stelle Daniele Frongial, la Giunta Marino, a seguito di una sostanziale e vergognosa intesa bipartizan PD - PDL si avvia a pubblicare le delibere PRO CEMENTO di Alemanno, contro le quali si sono tanto battute associazioni, comitati di quartiere e cittadinanza nei mesi scorsi ! A parole si batteva contro anche il PD....

FONTE:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/18/roma-delibere-pro-cemento-dellera-alemanno-rischiano-di-essere-pubblicate-con-marino/714680/
https://www.facebook.com/daniele.frongia.roma?fref=ts

Delibere pro-cemento di Alemanno a rischio pubblicazione con Marino

…… L’ignobile schifezza delle “compensazioni“ difesa da un accordo bipartisan nella maggioranza consiliare che dice di sostenere Ignazio Marino mentre difende il lascito del devastatore Alemanno. Poi dichiarano di voler contrastare il consumo di suolo e difendere la legalità. ……………. 
Continuate a leggere, sul sito Eddyburg  http://www.eddyburg.it/2013/09/lignobile-schifezza-delle-compensazioni.html,   il seguito dell’articolo di Gabirele Paglino apparso su Il Fatto quotridiano di oggi 18 settembre e che riprende il drammatico allarme lanciato dal Comitato cittadino “Carte in regola” secondo il quale se ……se venisse confermata – paventa il comitato Carte in regola – la delibera costituirebbe un precedente in grado di innestare un “effetto domino” devastante, perché autorizzerebbe tutti gli esclusi dalle “compensazioni” derivanti dalla Variante delle Certezze e previste dal PRG a pretendere dal Comune lo stesso trattamento”.
INSOMMA, UNA ULTERIORE DEVASTANTE ONDATA DI CEMENTO !!!!!!!!!! 
A parole....si batteva contro quest'ondata anche il PD......
 

Intervista de La Repubblica di ieri 20 settembre 2013 all'assessore Caudo il quale, invece di occuparsi dei problemi urbanistici dei quartieri e della ormai generalizzata contrarietà della cittadinanza ad altro cemento, si occupa del "problema" dei palazzinari, che NON ritirano ben 700 permessi di costruire già rilasciati !!! NON CI SI CREDE !!! E la soluzione quale dovrebbe a suo avviso essere ? "Maggiore disponibilità delle banche al credito...." SI, COSI' FALLISCONO ANCHE LE BANCHE !!! Ma all'assessore non è nota ad esempio la situazione di istituti quasi falliti come Banca TERCAS e soprattutto Banca delle Marche, un caso eclatante di "sistema regionale" che ha continuato a finanziare i palazzinari sino al 2012 ??? ??? DEMENZIALE !!!

UN'ANALISI DELL'INCREDIBILE INTERVISTA DELL'ASSESSORE CAUDO, COME MINIMO DISINFORMATO.....

Come ben insegna il caso del "Sistema Regionale" Marche.....

Progetto casa - Roma, III Municipio. La costruzione delle nuove “opere per la Difesa” nel 2013. Un articolo rivelatore di Maurizio Ceccaioni da di-roma.com. Qui - NONOSTANTE LE NUOVE GIUNTE MARINO E MARCHIONNE, NONOSTANTE IL NUOVO ASSESSORE ALL'URBANISTICA CAUDO SIA VICINO A SEL- va ancora tutto avant come prima !!! Nei nostri quartieri CONTINUANO A COMANDARE I PALAZZINARI !!!! NON SE NE PUO' PIU' !!!

LINK: http://www.di-roma.com/index.php/cronaca/728-progetto-casa-roma-iii-municipio-la-costruzione-delle-nuove-opere-per-la-difesa-nel-2013

Nel III Municipio si scava, si richiude e si scava ancora. Ma non è la vulgata popolare sulla teoria di Keynes, ma scavi archeologici per nuove costruzioni. Come i 270 appartamenti previsti del “Progetto Casa” dell’Aeronautica Militare, nel «nuovo modello di riferimento per la costruzione di opere per la Difesa». Ma con migliaia di case invendute in tutta Roma, tutto questo, a chi giova?
(editoriale del direttore responsabile a fine articolo)
di Maurizio Ceccaioni
Se non di contrarietà, si può parlare di pura diffidenza, ascoltando i mugugni della gente, in una domenica di agosto nel centro commerciale Porta di Roma, davanti a quei bellissimi, anonimi mosaici di una villa romana portata alla luce durante gli scavi e poi sommersa dal cemento. Specie se sul muretto che delimita quei pochi resti di storia cancellata dalla modernità, capita di imbattersi nei discorsi sui “massimi sistemi”, di cui il popolo italiano è maestro. Ma vi sono anche storie che non possono restare inascoltate alle orecchie del cronista.
Come quella trattata da alcuni pensionati: gli scavi archeologici per le case dell’Aeronautica.

Parlammo di queste case ben prima di quel 19 ottobre 2012, quando l'assessorato all'Urbanistica annunciò l'avvio della prima fase del processo partecipativo per la cosiddetta “Area A del Programma Urbanistico Bufalotta”, nel Parco delle Sabine. Argomento trattato dalla gente con passione e diffidenza. Di «colpo di coda dei “padroni del mattone”», diceva uno e di «Un’eredità del “Modello Roma” della giunta Veltroni», diceva un altro. «Qui c’hanno intinto il pane tutti i politici e noi ancora non lo capiamo», chiosava infine un signore basso e paffuto, per tagliare corto sul discorso.
Forse qualche ragione per essere arrabbiati l’avevano. Perché siamo nel III Municipio di Roma (ex IV), il più popoloso della capitale, dove negli ultimi 15 anni si è riversato qualche milione di metri cubi di cemento, con molte case ancora invendute, spesso frutto di piani di edificazione previsti da altre parti poi dirottati proprio nel Municipio Monte Sacro. Come quelle del gruppo Caltagirone su via Di Mitri (dall’ex municipio VI) o le decine di “torri” del gruppo Mezzaroma a Talenti (compensazione del Borghetto Casilino).
Tutte uguali e attorniate da altre recinzioni in lamiera e cumuli di terra fresca: futuro cemento che andrà a ridurre quegli iniziali 170 ettari destinati a verde pubblico, dei 332 del «Progetto urbano Bufalotta».
Se nella convenzione firmata a gennaio 2001 fra la Società Porta di Roma Srl, Comune di Roma, Regione Lazio e Anas, per “aree libere” si poteva intendere “verde pubblico attrezzato e servizi” (vedi pianta progetto Porta di Roma), verso la seconda metà del 2012, qualcosa cambiò, come il coniglio estratto dal cilindro dell’illusionista.
 Ma a cambiare non era solo la destinazione d’uso della “Torre di Roma”, quell’albergo nato a ridosso di Porta di Roma e oggi messo in vendita come appartamenti privati dalla società Altavista Re. Con la pubblicazione sul sito dell’assessorato all’Urbanistica del Comune di Roma del documento intitolato "Un nuovo modello di riferimento per la costruzione di opere per la Difesa" nel Parco delle Sabine, la storia diventa intrigante, perché niente farebbe pensare a delle case.
Ironizzando, ci si potrebbe domandare: «Conterrà forse le mappe per la dislocazione segreta degli F35 che ci accingiamo a comprare per svariati miliardi di spesa?» Oppure: «Ci faranno una base di missili “Patriot” contro le invasioni aliene?».
Nulla di tutto questo, perché in un paese di creativi, il dubbio è presto risolto e a un occhio attento e un po’ diffidente, basta poco per capire l’escamotage usato: l'articolo 84 delle Norme Tecniche di Attuazione del Prg del 2003, che spiega come in aree di questo tipo, ci si possono fare anche insediamenti militari.
Sì, avete capito bene: insediamenti militari che nell’immaginario collettivo fanno pensare alla Cecchignola o Forte Braschi. Invece questo “nuovo modello” significa 270 appartamenti, alloggi di servizio ad uso del personale dell’Aeronautica Militare, con 15 palazzine di 4 piani ognuna e servizi vari. Eppure l’area doveva servire per «attrezzature di livello urbano, ovvero finalità di interesse pubblico», ma da quanto è dato sapere, l’area avrà l’accesso interdetto ai comuni cittadini, trattandosi di “insediamento militare”.
Se dall’assessorato confermano che per loro l’opera è di interesse pubblico, a guardare meglio i documenti presentati dai proprietari del terreno, a parte le grossolane manipolazioni sulle mappe (appaiono diverse da quelle base della Centralità Bufalotta), si capisce che da tempo tutti sapevano, dato che quanto presentato risponde al bando del “Progetto Casa” lanciato dall’Aeronautica Militare per «verificare la possibilità di far acquistare al personale militare immobili privati, nelle vicinanze delle sedi di servizio, ad un prezzo più vantaggioso rispetto a quelli di mercato».
E i proprietari dei terreni, che potrebbero essere proprio il duo Toti- Parnasi (attivissimo a Porta di Roma), ha casualmente colto la palla al balzo, con un iter che ha avuto una rapidità insolita, quasi quanto quella messa nel richiudere gli scavi archeologici e rimuovere le recinzioni di cantiere dopo l’allarme lanciato dai cittadini. Un’ipotesi avvalorata dai residenti e da chi stava scavando nei giorni scorsi.

«Arriva in ritardo» fa Carlo, un signore che porta a spasso il cane. «L’ho vista fotografare l’area, ma ormai hanno chiuso tutto con le ruspe».
Chiedo se è quella delle case dell’aeronautica: «Sì. Fino a pochi giorni fa era tutto uno scavo a scacchiera e qui – indica un luogo vicino al palazzo bianco che si affaccia sull’area - hanno trovato una villa romana ma l’hanno subito ricoperta». Se le tracce del lavoro appena terminato sono ben visibili, altrettanto non lo è il cartello di cantiere sul container lungo strada.
Guardi l’area di fronte all’inserimento dell’A1 sul Gra e pensi che dalle immagini nel progetto presentato, quella valletta con la terra fresca degli scavi, un domani sarà sommersa dal terreno di risulta (vedi foto a inizio articolo).
C’è tanta la diffidenza verso il “potere”, anche in quei cittadini stanchi dei continui “cambi di destinazione d’uso” dopo l’approvazione, della delibera 218/07 per “Centralità Bufalotta”, ulteriore sfregio a un Prg nato già morto e “forzata” dagli allora assessori comunali Claudio Minelli (Casa) e Roberto Morassut (Urbanistica), ma osteggiata da municipio e cittadini. Gli stessi che hanno usato come amplificatore la stampa locale, le associazioni e i comitati di quartiere come il Cdq Serpentara, molto attivo nel III Municipio nel portare avanti battaglie per la difesa dell’ambiente, del territorio e della legalità.
 Un comitato che, rifacendosi al “processo partecipativo” previsto dalla delibera del comunale 57/06, aveva sollevato più di qualche dubbio su tutto il progetto presentato, avvalorato dalle documentazioni presentate da alcuni suoi membri. Tanti cittadini trasformati in “Sherlock Holmes” dell’urbanistica, per documentare in rete quello che accade, cercando di fermare quella “discreta” Cecchignola dell’aviazione.
La domanda allora sorge spontanea: ma con tanti appartamenti invenduti, non si potevano reperire sul mercato queste abitazioni, invece di fare l’ennesima forzatura dei potenti di turno?
Maurizio Ceccaioni

Difesa, l'incertezza dell'abitare. Pasticci di casa nostra
di Giuseppe Grifeo
È una vicenda singolare questa del fabbisogno di alloggi da parte della Difesa, al centro di parecchi miei articoli sul quotidiano Il Tempo dal 2003 a oggi.
Da anni il problema vede contrapposti gli stati maggiori dei corpi militari da una parte e gli utenti delle case della Difesa dall'altra (una volta considerati “sine titulo”, termine poi bocciato dalla Corte dei Conti) pensionati militari o ancora in servizio o vedove di militari che, anche da 40 anni, pagano affitti maggiorati (sempre comunque più bassi del comune mercato) di cui una parte doveva essere destinata a un fondo per costruire nuove case (o per ristrutturare quelle esistenti abbandonate o per accendere mutui in favore di giovani militari). Questo fondo è risultato sempre vuoto. Sottolineo che la larghissima maggioranza degli affittuari è a bassissimo reddito, non è fatta da alti graduati in pensione.
Il ministero spesso si è trovato fra opposte spinte e per decenni non ha mai posto riparo alla questione.
Qual è il nocciolo della vicenda?
«Un fabbisogno di 50.600 immobili quantificato dalla Difesa, mentre si fa la guerra contro 3.200 “sine titulo” dicendo ai militari in servizio che sono senza casa perché è colpa di questi che non se ne vanno da case che “occupano” (invece pagano affitti regolati da precisi articoli di Legge)». Queste le parole dell'onorevole Francesco Bosi dell'allora Udcptp, pronunciate l'anno scorso, a ottobre, nell'Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei Deputati, quando la vicenda esplose in tutta la sua evidenza. Avvenne durante l'evento organizzato da Casadiritto, associazione dei residenti del demanio militare guidata da Sergio Boncioli e dal Giornale dei Militari. Parteciparono rappresentanze varie da tutta Italia, insieme ad alcuni osservatori dello Stato Maggiore e a rappresentanti del Cocer, il COnsiglio CEntrale di Rappresentanza, l'organo/sindacato nazionale e interforze che rappresenta il personale dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Insieme a loro alcuni onorevoli dell'epoca.
«Cinque anni fa si disse che le forze armate avevano bisogno di 50.600 alloggi, eppure non s'è costruito nulla, non è stata tirata su nemmeno una pietra - disse il tenente colonnello Botacchiari, vicepresidente del Consiglio centrale di rappresentanza dell'aviazione militare/Cocer – E dove sono finiti i 50 milioni del Fondo Casa istituzionalizzato nel 1994, fondo che doveva servire anche per dare case ai militari in servizio?».
Pasticcio sul patrimonio immobiliare della Difesa come allo stesso evento evidenziò l'allora senatrice ApI-Fli Maria Ida Germontani che pose l'accento sulla confusione anche perché, prendendo in considerazione solo le vendite degli immobili da alienare, non si è potuto procedere perché sussistono situazioni paradossali, «come la sola situazione alla Cecchignola, dove metà degli edifici non sono accatastati».
Quindi, lotte contro uno sparuto drappello di affittuari quasi a giustificare un blocco all'edificazione di case che invece servirebbero, un pastrocchio di tantissimi immobili non accatastati e, aggiungerei, anche le oltre 4.000 abitazioni vuote perché da ristrutturare... Sì ci sono pure queste.
E adesso si voglio fare tante belle case nuove a Monte Sacro? Ma ce bisogno di farne così tante e per la sola Aviazione?
C'è già tanto posto per i militari in servizio, basterebbe intanto rimettere in servizio i tanti appartamenti vuoti perché da ristrutturare: nella sola Capitale sono circa 600. Poi ce ne sono tantissimi altri vuoti e non necessitano di riparazioni.
Infine, se dal 1994 la Difesa non ha messo da parte nulla di quei 50 milioni estrapolati dagli affitti degli attuali utenti per l'istituzionalizzato Fondo Casa... che provveda. Magari con un bel risparmio tagliando l'acquisto dei nuovi caccia F-35, non solo sospendendolo.
Potrebbe aiutare.


sabato 14 settembre 2013

Lettera aperta al nuovo presidente del Municipio III -ex IV Paolo Marchionne, a proposito dell'ondata di procedimenti per cambiamento di destinazione d'uso in altro INUTILE RESIDENZIALE, fra cui i grattacieli di Casal Boccone ed un altro milione di metri cubi a Porta di Roma, attualmente istruita a tempo di record -NONOSTANTE IL NUOVO ASSESSORE CAUDO- presso il solito ORMAI FAMIGERATO Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma... Con preghiera forte di farla avere al sindaco Marino !

 Lettera aperta al nuovo presidente del Municipio III -ex IV Paolo Marchionne, a proposito dell'ondata di procedimenti per cambiamento di destinazione d'uso

Gentile Presidente Marchionne
come forse lei già ben saprà, o avrà recentemente appreso, PRESSO IL DIPARTIMENTO URBANISTICA DEL COMUNE DI ROMA STANNO ANCORA ANDANDO AVANTI nell'intera città di Roma PROCEDIMENTI PER AUTORIZZAZIONI A CAMBI DI DESTINAZIONE D'USO PER BEN 5 MILIONI DI METRI CUBI DA SERVIZI-UFFICI AD IMMOBILIARE !!! 
In particolare il Municipio IV è interessato da almeno due casi, quello a lei ben noto dei FAMIGERATI grattacieli targati MPS a Casal Boccone, e quello che si è appena appreso del milioni di metri cubi del Piano Bufalotta, una insopportabile eredità della tanto combattuta Delibera Bufalotta (Delb. G.C. n. 218/2007).
Come Le ben sa, tutto questo NON ha senso !!!
Sono oggi decine di migliaia gli appartamenti nuovi ed invenduti nell'intero Municipio IV Per non parlare dell'intera città di Roma....
Come Lei ben sa, e come tutti i cittadini, in realtà queste autorizzazioni servono solo a tanti palazzinari per chiedere ancora prestiti presso le banche !!!!
E' anzitutto tutto da vedere che li ottengano, ma come Lei ben saprà, anche se dovessero ottenerli, il rischio è che vada a finire come sta ad esempio andando nelle Marche per la Banca delle Marche (Fondazioni Bancarie di Pesaro-Iesi-Macerata, insomma la spina dorsale del credito nella Regione..), ove dal 2010 al 2012 la Banca ha continuato ad erogar INUTILE ulteriore credito al settore immobiliare, ed ora RISCHIA DI FALLIRE !!!
Nel continuare a supportare, rilasciando le NON DOVUTE autorizzazioni al cambiamento di destinazione d'uso per NUOVI interventi, tuttavia l il comune e la giunta Marino rischiano di ottenere alcune cose: 
1) che si avviino nuovi cantieri di edilizia residenziale , ORMAI ODIATI DALLA GENTE, con i soliti fortissimi disagi, tanto che ben presto si riverbereranno anche sulla giunta Marino l'arrabbiatura ed il sempre maggiore disagio nei quartieri già abbattutosi sulle giunte Vetroni e Alemanno; 
2) che le tante opere d'obbligo, come a Parco Talenti, VADANO AVANTI PER ANNI, SEMPRE CHE VENGANO MAI COMPLETATE !!! (Parco Talenti DOCET !!!) 
3) Che quando alla fine, questa maledetta crisi dovessere essere in qualche modo passata, in tanti quartieri le aree per servizi ed uffici NON CI SAREBBERO PIU' !!! 
RIFLETTA BENE PRESIDENTE MARCHIONNE !!! 
E FACCIA RIFLETTERE BENE IL SINDACO !!! SAPPIAMO BENE CHE, NONOSTANTE IL NUOVO ASSESSORE CAUDO !!!
 AL DIPARTIMENTO URBANISTICA STANNO ANDANDO AVANTI COME TRENI A MANDARE AVANTI QUESTI CAMBIAMENTI DI DESTINAZIONE D'USO !!!!

Cordialmente

TG Roma Talenti - CDQ Salviamo Talenti

E poi, perchè la gente di Talenti dovrebbe andarsi a comprare un appartamento a Rione Rinascimento quando ci sono decine di offerte di appartamenti in vendita nella parte storica del nostro amato quartiere ? Si tratta di appartamenti degli ultimi 50 anni, in genere molto ben costruiti, che necessitano solo di una adeguata manutenzione ! Rifletteteci sopra, guardando quante nuove offerte ci sono in rete a fine di questa estate.

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 La giunta dell'ex Sindaco Alemanno ha approvato una delibera che prevede a Porta di Roma ancora un milione di metri cubi di edilizia residenziale su aree in origine destinate a servizi, quando ci sono ormai fra Talenti e Porta di Roma decine di migliaia di appartamenti NUOVI ed INVENDUTI !!! 
LINK: ROMA TODAY.

NON HA SENSO !!! 
COSI' NON SI RILANCIA L'ECONOMIA !!!
Guardate solo in queste due settimane solo dalle aree di Rione Rinascimento quanti appartamenti vengono offerti in vendita !!!

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 E come pensa il Gruppo Mezzaroma di salvarsi vendendo 100 appartamenti a Rione Rinascimento quando sono i privati che hanno già acquistato suoi appartamenti e/o stipulato compromessi a rioffrirli in vendita ???
Il Gruppo è oggi "puntellato" da un finanziamento di 60 milioni di euro garantito da Banca Unicredit, mentre ha "rinegoziato" anche gli imponenti debiti con Banca MPS e la sua società MPS Capital Services (ossia  CON TUTTI NOI, considerato che in Banca MPS è stata investita TUTTA LA IMU DI FINE 2012, OLTRE 4 MILIARDI !!!), debiti che dovrebbero ammontare ad oltre 250 milioni di euro.... !!!
Per quel che se ne sa... 


INSOMMA:
Difficile la situazione per il Gruppo Mezzaroma ! Ha appena ottenuto un finanziamento "ponte" di 60 milioni di euro da Unicredit e Banca MPS, ma l'amministratore delegato Massimo Mezzaroma si è dovuto dimettere dalla Guida della Società operativa Impreme, sostituito dalla sorella Barbara. La società ha anche dovuto presentare un piano per il rientro dell'enorme debito (dovrebbero essere più di 250 milioni di uro !), che prevede la irrealistica ipotesi di riuscire a vendere ben 100 appartamenti di Rione Rinascimento....!!! Ci riusciranno ? Ne dubitiamo fortemente...qui NON compra più nessuno, e gli appartamenti nuovi ed invenduti fra Talenti e Porta di Roma sono decine di migliaia !!!