lunedì 30 giugno 2014

Giovedì 10 luglio ore 18 ASSEMBLEA PUBBLICA APARTITICA CONTRO LA PUZZA PROVENIENTE DALL'IMPIANTO AMA DI VIA SALARIA appuntamento a Largo Cortona (Villa Spada).

Giovedì 10 luglio ore 18
ASSEMBLEA PUBBLICA APARTITICA
CONTRO LA PUZZA PROVENIENTE DALL'IMPIANTO AMA DI VIA SALARIA
appuntamento a Largo Cortona (Villa Spada).

La sapete l'ultima su ROMA METROPOLITANE, la società partecipata del comune di Roma che dovrebbe controllare i costosissimi lavori di realizzazione sulle metropolitane, attività di cui abbiamo avuto significativi esempi per le Metro B1 e C ? Invia decreti ingiuntivi al comune di Roma che LA CONTROLLA !! Tanto che l'Avvocatura comunale li ha respinti.... NON ci si crede, l'avevano scritto da anni che andava chiusa !!

 ROMA METROPOLITANE sarebbe la società partecipata del comune di Roma che dovrebbe controllare i costosissimi lavori di realizzazione sulle metropolitane....
Della sua attività abbiamo avuto significativi esempi per le Metro B1, B2, e C, e ce ne siamo occupati più volte in passato....










 



ALLA FINE, ALEMANNO, DAVANTI A TANTO,  LI AVEVA SOSTITUITI TUTTI CON GENTE SUA FIDELISSIMA.....

MA NON E' CHE I PRECEDENTI E QUESTI ABBIANO FATTO MOLTO MEGLIO.....










ORA, la sapere l'ultima su ROMA METROPOLITANE,
Ancora diretta da gente li messa da parte dell'ex sindaco Alemanno nvia decreti ingiuntivi al comune di Roma che LA CONTROLLA !! 
Tanto che l'Avvocatura comunale li ha respinti.... 
Qualcuno vorrebbe ancora salvarla....
Ma NON ci si crede, l'avevano scritto da anni che andava chiusa !!
La buona idea questa voltaa arriva dal capogruppo PD in assemblea capitolina, D'Ausilio....
 

il Sindaco Marino avvia la doverosa revisione del CONTRATTO-CAPESTRO fra Comune di Roma ed ACEA, di cui il comune di Roma ha finalmente ripreso il controllo. Sapete quanto ci costava illuminare la città con laa gestione ACEA controllata da F.G. Caltagirone ? Un 30/40% in più !! E per la sostituzione della lampada di un lampione fulminata ? BEN 233 euro contro una media italiana di 130 !! Avete capito i motivi della battaglia condotta da Marino per riprendere il controllo di ACEA ?


domenica 29 giugno 2014

Maximo Green, struttura allo sbando: “Gestione venga data a dipendenti” . Si tratta dell'ennesimo esempio della gestione sciagurata ed opaca del cosiddetti "Punti Verdi Qualità" da parte della Giunta Alemanno.

Maximo Green, blitz di Gioventù Nazionale: "Non può morire per manifesta incapacità"

 LINK: http://montesacro.romatoday.it/talenti/maximo-green-blitz-gioventu-nazionale.html
Il Maximo Green, centro sportivo all’interno del Punto Verde Qualità di via Casal Boccone, sembra essere allo sbando: nonostante l’ordine di Roma Capitale di sospendere ogni attività, gli istruttori - nel rispetto dei propri contratti e degli utenti - hanno deciso di portare avanti i corsi ma ad oggi la struttura risulta in balìa di se stessa.
Tornelli rotti e accesso facile per tutti, desk senza personale, piscina e terme – un vero e proprio fiore all’occhiello del territorio – inaccessibili e verso il progressivo logoramento.
A denunciare lo stato del Maximo il capogruppo di Fratelli d'Italia in Municipio III, Francesco Filini, ed Emiliano Bono altro esponente del partito, che ieri pomeriggio hanno effettuato un blitz nel centro con i ragazzi di Gioventù Nazionale di Montesacro per verificare la situazione.
PECCATO...CHE LA RESPONSABILITA' DI QUESTA SITUAZIONE RISALGA INTERA ALLA GIUNTA ALEMANNO......

I "Punti verdi" hanno prodotto fino ad oggi quattro arresti nel marzo 2012: gli imprenditori e soci Massimo Dolce e Marco Bernardini, il funzionario comunale Stefano Volpe e la sua compagna, anche lei al Dipartimento Ambiente, Anna Maria Parisi. Quattordici gli indagati per corruzione, truffa aggravata, falso ideologico e falsa fatturazione: dieci sono stati rinviati a giudizio di recente: cinque imprenditori della mala-destra e cinque tra funzionari comunali e architetti pubblici,
 LEGGI QUI !



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domenica 22 giugno 2014

CLAMOROSO: l'italiano anzi romano Antonio Tajani di Forza Italia, il vicepresidente di quella Commissione Europea presieduta da Barroso che ci ha letteralmente ammazzato di AUSTERITA', come ultimo regalo per il suo paese, ci lascia un procedimento di infrazione per quel mancato pagamento delle imprese avviato alla grande dal Governo Berlusconi, che faceva finta che tutto andasse bene, nei confronti del quale Tajani si è BEN GUARDATO dall'attivare alcun che ! IL duro commento di Sergio Rizzo !


CLAMOROSO !!! Dopo tutto quello che si è speso per la metro B1, le infiltrazioni verificatesi SIN DALL'APERTURA proseguono (!!!), come segnala una cittadina nella sua lettera a La Repubblica-edizione Roma. Cosa fanno il comune di Roma, ATAC. e Roma-Metropolitane per risolvere la cosa ??? Una ulteriore dimostrazione di COME abbia funzionato Roma-Metropolitane...un'azienda, DA CHIUDERE !

RICORDIAMOLI, I PROBLEMI VERIFICATISI SIN DALL'INIZIO....

Ripubblichiamo un nostro post del 25 giugno 2011, a proposito di ONERI CONCESSORI a carico del palazzinari. Una domanda a Municipio III e Comune di Roma: MA da quell'epoca, sono stati finalmente AGGIORNATI ??

La decrescita felice degli oneri concessori Valori rimasti fermi ai parametri fissati nel 1994. Rivalutazione irrisoria nel 2006 rispetto alla crescita dei valori immobiliari dell’ultimo quindicennio. Ma vogliamo farla finita con questi regali per i "palazzinari" ? Fra l'altro, con l'enorme debito del comune di Roma per cui il comune ha appena chiesto una linea di credito alle banche da 8 MILIARDI DI EURO, NON POSSIAMO PIU' PERMETTERCELI !!!

link:  http://tg-talenti.blogspot.it/2011/06/la-decrescita-felice-degli-oneri.html

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO:
Aldo Pirone - 16/06/2011 Pup monery*. La decrescita felice degli oneri concessor

In questi ultimi lustri a Roma, ma non solo a Roma, ha regnato la cosiddetta urbanistica contrattata; infatuazione di origine neoliberista da cui è difficile uscirne. Difficile soprattutto per chi l’ha sensualmente incontrata per la prima volta dopo una vita di monastica privazione all’insegna della demonizzazione dell’economia di mercato.

La passionale infatuazione consiste nel concepire le politiche urbanistiche e anche di mobilità fondato sulla contrattazione con i privati. Il che non è una bestemmia. Ogni politica pubblica, anche la più rigorosa dal punto di vista della salvaguardia dell’interesse generale e del bene comune, deve in qualche modo contrattare con gli interessi privati e trovare con loro una composizione o anche, auspicabilmente, un concorso al fine di pubblica utilità.

Lo dice pure la Costituzione della Repubblica. Ma quella che ha dominato in questi anni non è stata una contrattazione oculata dentro specchiate e trasparenti programmazioni pubbliche, bensì l’assunzione dell’interesse privato, spesso volgarmente speculativo, spacciato come interesse generale da cui ricavare risorse, i cosiddetti oneri concessori, da destinare ad opere di pubblico interesse. L’onere concessorio è stato, tra gli altri immaginifici vantaggi, l’idolatrico vitello d’oro che ha accompagnato questa politica contrattualistica, sbandierato ad ogni piè sospinto dalle sue vestali a fronte di ogni dubbio e contestazione che sorgeva dai cittadini stravolti dal cemento generatore delle benefiche beneficienze concessorie.

D’altra parte, c’è da dire, che anche le politiche governative, che hanno tagliato selvaggiamente le risorse ai comuni riducendoli alla canna del gas, hanno spinto anche i non adoratori di vitelli a considerarli come risorse indispensabili per fare il minimo necessario per i propri territori. I risultati per la città sono sotto gli occhi di tutti: espansione a macchia d’olio, espulsione dei ceti popolari in periferie sempre più lontane senza funzioni e senza servizi, traffico sempre più avvolgente e stravolgente, inquinamenti ambientali crescenti, consumo di suolo agricolo e distruzione del paesaggio.

Uno dei templi più famosi dove il vitello concessorio è stato adorato è il Pup.

Vediamo di ricostruire, per sommi capi, genesi e quantità del cosiddetto “corrispettivo della costituzione del diritto di superficie”.

Nel 1994 il Consiglio comunale, Sindaco Rutelli, con la deliberazione n. 230 definì i parametri di questi oneri. Suddivise la città in otto fasce urbanistiche più o meno pregiate assegnando ad esse un coefficiente parametrale e ricavando da esso una cifra per mc. di box pertinenziale.

In X Municipio nella zona Appio Claudio, per esempio, la cifra concessoria era pari a lire (non c’era ancora l’euro) 54.000 per mc. per una media calcolata di 90 mc. per ogni box. Il valore medio di un appartamento in questa zona (fascia 2) veniva definito fra i 3.000.000 e i 3.500.000 al mq. A Don Bosco invece (fascia 1 fino a 3.000.000) l’onere era di 41.000 lire.

Tradotto il tutto all’oggi, e applicandolo ai 218 box pertinenziali del Pup in costruzione di Giulio Agricola, l’onere concessorio sarebbe risultato all’epoca di circa 547.175 euri e 572.275 per i 228 box di viale Tito Labieno. Oppure 514.545 per i 270 di quello di via M.F. Nobiliore.

Dopo 12 anni il Sindaco Veltroni, in procinto di divenire commissario straordinario, sembrò destarsi da un lungo letargo accorgendosi finalmente del tempo trascorso e pensò bene di far votare al Consiglio comunale, nel gennaio 2006, l’adeguamento della cifra fino al 31 dicembre aumentandola del 29,3 %, corrispondente alla rivalutazione dell’indice Istat sul costo delle costruzioni intervenuta nel dodicennio e stabilendone una rivalutazione biennale a partire dal 2007 sempre in base all’indice suddetto.

Nel frattempo nessuno si era accorto, si fa per dire, che l’Italia era entrata nell’euro e che i valori immobiliari, così come i prezzi al consumo, erano con la nuova moneta quanto meno duplicati ignorando, bellamente ricambiati, ogni indice Istat. In assenza di seri controlli da parte del governo Berlusconi allora in carica, la congregazione dei furbi aveva applicato il cambio personale equiparando mille lire ad un euro. Un appartamento che prima si vendeva a 300 milioni, ora, nel 2002-3, lo si offriva a 300.000 euro. Per poi crescere ulteriormente nel quasi decennio successivo. Insomma con quell’adeguamento non ci si era proprio svegliati, ma solo girati nel letto, per poi continuare a dormire nelle capienti braccia di Morfeo. Braccia che hanno prontamente avvolto, in questa continuità soporifera, anche il successore sindaco-commissario Alemanno.
Oggi il valore di riferimento delle abitazioni all’Appio Claudio, ma anche a Don Bosco, non è certo quello del 1994. Siamo a circa tre volte tanto.  
Da una parte, quindi, l’onere concessiorio è stato rivalutato del 30% (più gli scatti di indice Istat successivi) dall’altra, invece, i valori immobiliari di riferimento sono saliti del 300%. 
Per cui c’è stata una decrescita reale degli oneri dovuti dal concessionario.
Il vitello concessorio per ora si è dimostrato d’oro solo per i costruttori; per la collettività dei cittadini, invece, solo una bistecchina tutt'osso.

Conferenza urbanistica del Municipio III di Roma - 17 e 19 giugno 2014: un territorio che si mobilità, con i suoi comitati di quartiere e le sue associazioni, nel quale comune di Roma, Municipio III, ed altro soggetti vari (palazzinari, BANCHE, ad esempio MPS per via Casal Boccone, etc.) NON possono pensare di fare il comodo loro senza una seria consultazione della cittadinanza ! Altrimenti, come già avvenuto con Veltroni ed Alemanno, è certa una mobilitazione di massa !!