lunedì 31 ottobre 2011

CI SIAMO GIA' OCCUPATI IN PASSATO DELLE ATTUALI REALI CONDIZIONI FINANZIARIE DI MONTE DEI PASCHI DI SIENA, DI CUI ROMA-METROPOLITANE HA SOTTOSCRITTO NEL 2009 UNA BELLA OBBLIGAZIONE DA 169 MILIONI DI EURO, ALLORA ERANO DIFFICILI..... ORA CON LE ULTIME VICENDE DELL'AUMENTO DI CAPITALE DA 2,4 MILIARDI DI EURO DI GIUGNO 2011, E SOPRATTUTTO CON LA RECENTE IMPOSIZIONE DA PARTE DELL'UNIONE EUROPEA DELLA RIDUZIONE AL 50% DEL DEBITO GRECO, E DI UNA CONNESSA RICAPITALIZZAZIONE, SI FANNO MOLTO DIFFICILI !!! A MPS SERVIREBBERO INFATTI ANCORA FRA 2,4 E 3,1 MILIARDI DI EURO ! E DOVE LI TROVA, QUESTA VOLTA ? RICORDIAMO, CHE SI TRATTA DELLA BANCA CON LE CUI RISORSE E' STATO DRAMMATICAMENTE CEMENTIFICATO IL MUNICIPIO IV DI ROMA, DA ULTIMO CON L'INCREDIBILE PROGETTO DEI GRATTACIELI TARGATI STUDIO PROGETTAZIONE LIGRESTI A VIA DI CASAL BOCCONE !

1) SITUAZIONE ATTUALE DEL MONTE PASCHI DI SIENA
IL SUPPLEMENTO "AFFARI E FINANZA" DI LA REPUBBLICA DI LUNEDI' 24 OTTOBRE 2011 DEDICA IL SUO DOSSIER "LETTERA ALL'INVESTITORE- FINANZA" AL MONTE DEI PASCHI DI SIENA.
SI TRATTA DI UN DOSSIER PARTICOLARMENTE AMPIO, A FIRMA ALBERTO NOSARI, CON MOLTI DATI, E L'EVIDENTE INTENTO REDAZIONALE DI INTERESSARE EVENTUALI INVESTITORI, A PARTIRE DAL TITOLO "MONTE PASCHI, I RICAVI 2011 SALIRANNO OLTRE 5,6 MILIARDI":
Leggi il dossier anche su La Repubblica on line, con altre interessanti notizie.
 Che si tratti di un articolo costruito in larga parte su documentazione della stessa banca appare evidente da questa intera prima parte del dossier, in cui parla in prima persona, evidentemente da documentazione promozionale della banca, lo stesso direttore generale Antonio Vigni......
Edal suo eloquio sembrano tutte rose e fiori !
Qualche spina tuttavia c'è, e traspare nel  "riacquisto del fresh" (argomento su cui non si spendono altre parole, ma si tratta del riacquisto del ben noto Bond Fresh 2003 a suo tempo proposito ai SOLITI risparmiatori unitamente a JPMorgan, di cui parleremo a breve....), ed in una precisazione "fatto salvo un ulteriore peggioramento del quadro economico e assumendo una stabilizzazione del rischio sovrano", ossia -TRADOTTO- sempre che il "rischio sovrano", ossia quello dei nostri titoli di stato resti quello che è attualmente, IL CHE PURTROPPO, con lo spread che sale con i titoli di stato tedeschi, non è assolutamente detto......
Nella seconda parte del dossier infatti compare la raccomandazione "i consigli di acquisto tengono, ma la cautela resta obbligata" !!!
A tutto questo si aggiunge la precisazione che "il rischio paese condiziona pesantemente l'evoluzione dei principali agregati, poichè si riflette immediatamente sul costo della raccolta, riducendo ulteriormente uno spread già ai minimi storici, e intacca la solidità patrimoniale. Questo in quanto fa emergere tutte le minusvalenze implicite in titoli di stato il cui valore scende con la crescita dei tassi sul debito sovrano; è ciò è particolarmente evidente per il Monte in quanto è più esposto dei principali competitor anche in termini di duration".......
E CHE SARA' MAI QUESTA DURATION, INESPLICATA NELL'ARTICOLO, VI SARETE CHIESTI....
Quando si inizia a parlare complicato, c'è da preoccuparsi.....
Ricorriamo alla solita preziosa Wikipedia:
Compreso ? La "duration" è un valore espresso in anni entro cui il possessore di un titolo obbligazionario rientra in possesso del capitale inizialmente investito..." e su questo fronte -dichiara Affari e Finanza- Monte dei Paschi E' PIU' ESPOSTO DEI PRINCIPALI COMPETITORI !
Peccato che fra questi titolo obbligazionari ci sia anche quello acceso con risorse dello Stato trasferite al comune di Roma ai sensi dell'art. 7 comma 1 del decreto legge 179/2007 per realizzare la linea Metro C di Roma......
 MA TORNIAMO ALL'ULTIMA PARTE DEL DOSSIER SUL MONTE PASCHI DI SIENA DI "AFFARI E FINANZA" DI LA REPUBBLICA:
QUI ARRIVA QUELLA CHE APPARE UNA VERA E PROPRIA "MAZZATA":
AVETE LETTO BENE IL BOX IN ALTRO A SINISTRA ?
"Il mercato resta ancora totalmente indifferente ai fondamentali e ai successi conseguiti sul fronte dei costi, dell'efficienza e del rafforzamento portato avanti sulla struttura patrimoniale. Le quotazioni precipitano e la volatilità continu a restare decisamente elevata".
AVETE CAPITO BENE ? "IL MERCATO RESTA ANCORA TOTALMENTE INDIFFERENTE" AI DATI FONDAMENTALI CHE VENGONO PRESENTATI, E AI SUCCESSI CHE VENGONO VANTATI.....
E PERCHE' MAI QUESTO MERCATO "RESTA ANCORA TOTALMENTE INDIFFERENTE" ?
  • NON E' CHE CI SONO FONDATI MOTIVI, MAGARI LEGATI A COMPORTAMENTI DELLA BANCA DEL PASSATO, PERCHE' IL MERCATO "RESTA INDIFFERENTE" ALLE AFFERMAZIONI DELLA DIRIGENZA DEL MONTE ?
  • NON E' CHE QUALCUNO PENSA CHE SI TRATTI DI UNA BANCA CHE, PER COME SI E' COMPORTATA IN EPOCA RECENTI, SIA IN REALTA' IMBOTTITA DI PRESTITI IMMOBILIARI IN PIU' O MENO PALESE SOFFERENZA. E DI TITOLI DI STATO DALL'INCERTO FUTURO ?

2) MPS NELL'ULTIMO ANNO
CI SIAMO OCCUPATI INTENSAMENTE IN PASSATO DI MONTE DEI PASCHI DI SIENA, LA BANCA GRAZIE ALLE CUI RISORSE ECONOMICHE E' STATO LETTERALMENTE DEVASTATO DEL CEMENTO IL MUNICIPIO IV DI ROMA, PER INIZIATIVA DEI VARI F.G. CALTAGIRONE -A TUTTO OGGI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLO STESSO MPS- TOTI-LAMARO, MEZZAROMA, CEMENTIFICAZIONE CHE HE PROSEGUITA SINO AD OGGI, CON L'INCREDIBILE ACCORDO DI PROGRAMMA ZONA M2 CASAL BOCCONE, PER REALIZZARE GRATTACIELI LUNGO VIA DI CASAL BOCCONE, CHE LA SANSEDONI HA ADDIRITTURA  RIAVVIATO NEL 2010 -SOSTITUENDO IL GRUPPO MEZZAROMA  QUELLO TOTI-LAMARO !!!
 TORNIAMOCI !
QUESTO ANZITUTTO IL POST SU MONTE PASCHI SIENA DI LUNEDI 2 MAGGIO 2011 SCORSO- Lo ritrovate qui.

RICORDATE BENE ? 
LA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA HA RESISTITO PER MESI ALLE PRESSIONI CHE LE GIUNGEVANO DA BANCA D'ITALIA E DAL MINISTRO DELL'ECONOMIA GIULIO TREMONTI PER UNA RICAPITALIZZAZIONE ADEGUATA A FAR FRONTE ALL'ENORME CARICO DI TREMONTI BONDS RICEVUTI DALLA BANCA, IL PIU' ELEVATO, CIRCA 1,9 MILIARDI DI EURO !
Rivedetevi il sito Cittadino on line del novembre 2010, ed Corriere della Sera del 4 febbraio 2011:
AD APRILE 2011 COSA E' SUCCESSO ?
ARRIVA UN BELL'ENORME AUMENTO DI CAPITALE, FINO A 2,4 MILIARDI DI EURO, DI CUI CIRCA LA META' VIENE POI SOSTENUTO DALLA FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA, UNO SFORZO ECONOMICO INCREDIBILE PER UNA NOBILE CITTA' E SUO TERRITORIO !
Leggete in proposito Corriere della Sera del 12 aprile 2011, articolo di Federico De Rosa (leggetelo anche sul Corriere on line, con altre interessanti notizie), e La Repubblica-Imprese e Mercati sempre del 12 aprile 2011, articolo di Andrea Greco (leggetelo anche su La Repubblica on line, con altre interessanti notizie).
E QUANTO FOSSE AMPIO, QUASI AI LIMITI DEL INSOPPORTABILE, LO SFORZO CHE SI CHIEDEVA A QUESTA NOBILE CITTA' E AL SUO TERRITORIO, CON UN IMPONENTE AUMENTO DI CAPITALE DESTINATO A FAR FRONTE ALLA GESTIONE DELL'IMMEDIATO PASSATO, RISULTAVA EVIDENTE DA QUESTO SPECIALE DEL SOLE 24 ORE-SUPPLEMENTO SETTIMANALE CENTRO-NORD DEL 20 APRILE 2011:
APPENA DELIBERATO IL FATICOSISSIMO AUMENTO DI CAPITALE ECCO PARTIVA SUBITO SULLA STAMPA AMICA, IN PARTICOLARE SUL MESSAGGERO DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE FRANCESCO-GAETANO CALTAGIRONE, E SU QUELLA MENO AMICA, UNA BELLA CAMPAGNA PER RASSICURARE IL MERCATO, IN PARTICOLARE QUEL POPOLO BUE DEI RISPARMIATORI ITALIANI CHE DETENEVANO CIRCA 1,5 MILIARDI DEI BEN NOTI BONDS "CASAFORTE" DI CUI CI SIAMO GIA' PIU' VOLTE OCCUPATI IN PASSATO !
Ecco il Messaggero del 13 aprile 2011:
Un bello specchietto per le allodole era questo annuncio sul fatto che "nei prossimi 5anni la banca prevede di distribuire più di 2 miliardi in dividendo", e come tale veniva subito ripreso dalla stampa locale, ad esempio nella Rassegna Stampa della Provincia di Siena:  
 http://www.provincia.siena.it/rassegnastampa/20110413/SIJ3089.pdf
Ben più prudente era il Corriere della Sera sempre del 13 aprile 2011, nell' articolo di un esperto, Federico De Rosa:
E QUI VENIVA GIA' ALLORA IL BELLO, CON QUELLO CHE SEMBRA PROPRIO UNA COPIA DELL'ESIBIZIONE SU "AFFARI E FINANZA" DEL 24 OTTOBRE SOPRA RIPORTATA:
Nello colonna centrale il giornalista riferiva infatti che "il direttore generale Antonio Vigni ha spiegato che il business plan è si ambizioso (AMBIZIOSO ?), ma partiva dagli ottimi risultati ottenuti dal gruppo che nel triennio 2008-2010, che ha migliorato di 150 punti base la quota di mercato nei depositi, la produttività commerciale, e l'efficienza, con una riduzione dei costi di 530 milioni. Nei prossimi tre anni il Monte continuerà su questa strada" !
  • MA ERANO STATI VERAMENTE STATI OTTIMI I RISULTATI PER IL TRIENNIO 2008-2010 ???? 
  • NON E' CHE PROPRIO A DICHIARAZIONI DEL GENERE SI E' LEGATA LA PROGRESSIVA SFIDUCIA DIFFUSASI SUL MERCATO IN QUESTI VERTICI DELLA BANCA ? 
3) L'ORMAI BEN NOTO BOND MONTE PASCHI DI SIENA "CAAFORTE"DI QUESTO BOND SI E' A SUO TEMPO OCCUPATO DA PAR SUO, NEL SUO NOTO ARTICOLO SU LA REPUBBLICA DEL 15 GENNAIO 2011, IL PROF. ALESSANDRO PENATI DI LA REPUBBLICA, A CUI RINVIAMO PER APPROFONDITE QUALI SONO STATI NELLA REALTA' I RISULTATI DI  MPS IN QUESTO ULTIMO TRIENNIO:
PER CORRETTEZZA DI INFORMAZIONE RIPORTIAMO QUI ANCHE LA REPLICA DI MONTE PASCHI SIENA DEL GIORNO DOPO, 16 GENNAIO 2011, E LA  CONTROREPLICA DI PENATI, CHE CONFERMA PIENAMENTE TUTTI I PRINCIPALI PUNTI OGGETTO DEI RILIEVI:
REPLICA 16 GENNAIO 2011  DI MONTE DEI PASCHI AD ARTICOLO PENATI DEL 15 GENNAIO 2011

CARO direttore, l'articolo a firma di Alessandro Penati, pubblicato il 15 gennaio, richiede numerose precisazioni.

Nel periodo considerato, la banca ha ridotto di 500 milioni il proprio livello strutturale di costi annui, migliorando, anche in termini comparativi, la propria posizione: il rapporto costi-totale dell'attivo si è ridotto, nel triennio, di 46 bp e da 184 a 138, contro una media di sistema passata da 191 a 176, come evidenziato da numerosi recenti report di analisti.

Il rapporto tra profitti operativi su totale attivo è calato di 3 bp contro i 21 delle principali banche. Riguardo alle plusvalenze, va ricordato che sono frutto di una logica industriale che prevedeva la focalizzazione sul core business e la scelta di partner di livello. I benefici correlati hanno finanziato anche oneri di integrazione - che sottintendono investimenti e ritorni futuri per la banca - di 470 milioni di euro.

Da fine 2007, la quotazione del titolo è calata del 70,4%, posizionandosi, in un periodo non facile per il settore, sostanzialmente in linea con la media delle prime 6 banche italiane (-66%) e non peggio di diversi competitor europei.

Il titolo Casaforte Classe A, emesso da Casaforte S.r.l., una tipica società utilizzata per la cartolarizzazione dei crediti, è stato collocato con un rendimento a tasso fisso del 3,00% fino al 30 giugno 2012 e successivamente a tasso variabile (Euribor 6 mesi + 1,05%) con un piano di ammortamento che comporta una scadenza attesa al 31 dicembre 2030. Tali rendimenti erano, alla data di collocamento e dato il livello rischio e di liquidabilità del titolo, al di sopra dei valori di mercato.

La piattaforma di negoziazione (DDT) permette condizioni di smobilizzo favorevoli grazie al fatto che MPS Capital Services ne sostiene la liquidità attraverso prezzi di riacquisto predeterminati. In particolare, il prezzo del titolo sul mercato secondario sarà costantemente valorizzato allo stesso spread fissato al momento dell' emissione.

Quindi, anche in situazioni di stress di mercato, il prezzo non subirà variazioni legate a movimenti dello spread creditizio dell'emittente al rialzo o al ribasso, mentre sarà naturalmente influenzato dalle variazioni dei tassi di mercato.

Pertanto Casaforte Classe A presenta una volatilità significativamente inferiore rispetto allo stesso titolo valutato in assenza del servizio di riacquisto. I titoli hanno una pluralità di garanzie reali che includono, tra l' altro, un'ipoteca di primo grado su un patrimonio immobiliare (683 tra uffici e filiali, tutti in locazione al Gruppo) e la cessione in garanzia dei canoni di locazione.

Fitch ha attribuito al titolo un rating uguale a quello di Banca MPS (A- ) Casaforte Classe A è stato quindi collocato con successo unicamente nel rispetto dei principi di in consulenza, con verifica di adeguatezza in relazione alle caratteristiche del cliente e del portafoglio.

Per una corretta diversificazione degli investimenti al cliente, sono stati definiti anche specifici limiti di dimensione in relazione al patrimonio del cliente stesso.

L' operazione, anche se tecnicamente complessa, è una normale cartolarizzazione nel completamento del progetto di dismissione immobiliare avviata, senza alcuna urgenza di bilancio, addirittura a fine 2008 e illustrata alle autorità di vigilanza nei primi mesi dell' anno successivo.

Il collocamento è avvenuto correttamente su clientela con caratteristiche adeguate, offrendo, dato il livello di rischio, peraltro contenuto, rendimenti superiori a quelli di mercato con un orizzonte minimo di detenzione di breve medio termine.

Pur riconoscendo le difficoltà di sintetizzare oltre 300 pagine di prospetto, i contenuti oggettivi dell' operazione sono questi e non lasciano dubbi sulla piena trasparenza e attenzione nei confronti dei propri clienti da parte del Gruppo Montepaschi".

REPLICA DI  A. PENATI:

"CONFERMO l'esattezza di tutto quanto ho scritto, come qualunque lettore che volesse leggere il prospetto informativo e i bilanci di Mps potrà verificare.

In particolare, Mps non smentisce che:

(1) La "normale" cartolarizzazione aveva un rendimento atteso inferiore a un titolo privo di rischio per ammissione dell'emittente stesso ed era quindi fuori mercato.

(2) Questo spiega perché è stata collocata esclusivamente attraverso la rete di sportelli Mps.

(3) L'unico scopo dell' operazione era di contabilizzare una plusvalenza.

(4) La necessità di "fare" plusvalenze a fine anno è la prova che la redditività operativa di Mps è insufficiente.

(5) Mps è tra le banche peggio capitalizzate in Europa, come certificato dagli stress test ufficiali. Nonostante i Tremonti bond, che però dovranno essere restituiti: come? quando?

(6) Un aumento di capitale è osteggiato dalla Fondazione che non ha i soldi per sottoscriverlo e non vuole essere diluita.

Sarebbe ora che le banche italiane smettessero di risolvere i loro problemi di bilancio alle spalle dei risparmiatori".

In questo caso si conferma la "legge giornalistica" per cui una rettifica è una notizia (di solito anche bella) data due volte!

CERTO APPARIVA GIA' ALLORA RISCHIOSO CHE IL MONTE PROSEGUISSE, COME AVREBBE VOLUTO E COME DICHIARAVA IL DIREETTORE GENERALE VIGNI, SULLA STRADA, BEN DESCRITTA DA PENATI, GIA' PERCORSA PROPRIO NEGLI ANNI 2008-2010 !
D'ALTRA PARTE MPS PUNTAVA "SUL MATTONE" ANCORA AD APRILE 2010, NON ESSENDOGLI BASTATA LA "BAGNATA" DEI DUE ANNI PRECEDENTI, COME DIMOSTRA UN COMUNICATO STAMPA DI QUEL PERIODO, DAL SIGNIFICATIVO TITOLO "IL MATTONE RESPINGE LA CRISI":
ABBIAMO VISTO COME "IL MATTONE" HA RESPINTO LA VOSTRA CRISI, AMICI DI MPS....
LO VEDIAMO BENE IN QUESTI GIORNI....
VOI CHE ANCORA AD INIZI 2010 SPENDEVATE FORZE E RISORSE PER FAR RIPARTIRE UN PROGETTO DI VALORIZZAZIONE IMMOBILIARE CON GRATTACIELI A VIA DI CASAL BOCCONE - MUNICIPIO IV DI ROMA, DA CUI SANSEDONI AVEVA TIRATO FUORI L'ORMAI VIRTUALMENTE FALLITO TOTI-LAMARO, PER FARVI ENTRARE IL GRUPPO MEZZAROMA....
 E' LA STESSA STRADA CHE HA PORTATO MPS:
  • A DOVER RICHIEDERE IN PRESTITO ALLO STATO PER BEN 1,9 MILIARDI DI TREMONTI BONDS;
  • AD AFFITTARE AD UN CONSORZIO DA LEI STESSA COSTITUITO I PROPRI SPORTELLI PER UN PERIODO DI 24 ANNI, PER POI RICOMPUTARE COME PLUS VALENZA DA METTERE A BILANCIO, L'AFFITTO DA QUELLO STESSO CONSORZIO CORRISPOSTO;

Ed il celebre "Bond Casaforte", di cui parlava diffusamente Alessandro Penati nel suo articolo su La Repubblica del 15 gennaio 2011 sopra riprodotto, che fine farà in futuro ?
Non è che finirà per fare la stessa fine del Bond "FRESH 2003", che si sta rimborsando a poco meno della metà del valore del 2003 (Vedi più avanti)?
Riacquistato dalla Banca nel 2031, magari con perdite anche maggiori ? Come sottolineava A. Penati nel suo articolo del 15 gennaio 2011:
" Si tratta di obbligazioni a lungo termine (scadenza 2040; stimata effettiva 2030) prive di garanzia esplicita da parte di Mps, che pagano il 3% e, dal 2012, l' Euribor +1,05% (ma è 1,755% lo spread che l' emittente, in una nota del prospetto da 332 pagine, definisce congruo col proprio rischio), con possibilità di rimborso anticipato dal 2020, non quotate, illiquide e quindi cedibili prima della scadenza solo a Mps (che si impegna a riacquistarle, valutandole però sulla base di uno spread fisso aumentato a 1,46%) e gravate da quasi 6% di commissioni e costi vari. È lo stesso emittente a stimare che il bond, illiquido e rischioso, nell' 89% dei casi renderà, alla scadenza, quanto un titolo liquido e privo di rischio; e addirittura meno, nell' 8% dei casi. Chi mai vorrebbe comperarlo? I risparmiatori clienti di Mps, naturalmente. Chissà se hanno capito che l' emittente nonè la banca.O che la banca sta scaricando su di loro il rischio di una transazione immobiliare fatta solo per riportare una plusvalenza contabile a fine anno? Ma non è finita. Dal 2020 Mps ha il diritto di riscattare tutte le azioni degli altri soci del Consorzio; e nella stessa data Casaforte può rimborsare anticipatamente tutto il debito. Insomma, fra 10 anni Mps può smontare tutto, riprendersi gli immobili a prezzo di perizia, e lasciare gli investitori con un pugno di mosche. Ma la contabilizzazione dell' agognata plusvalenza è assicurata. Ai risparmiatori clienti di Mps, un sentito grazie".
AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA !


4) UNO SFORZO PROMOZIONALE "DIVERSIFICATO", SU ABBIGLIAMENTO E VINO, EVIDENTEMENTE SUGGERITO PER "SOSTENERE L'IMMAGINE DEL BRAND" 
 'Su evidente consiglio di qualche consigliere la dirigenza che ha amministrato Banca Monte dei Paschi negli ultimi anni ha tentato di buttarla su iniziative promozionali di vario genere, e "sul miglioramento del brand".
  • Se ne andavano infatti alla City di Londra a "far lezione ai banchieri della City", come riporta l'articolo sotto riproposto, ed al proposito già all'epoca ciCi chiediamo, cosa dovevano spiegare ? Come avessero fatto a trovarsi nella condizione di doversi far prestare dallo Stato ben 1,9 miliardi di Termonti Bonds (Corriere della Sera-Economia del 24 gennio 2011) e di doversi anche affittare gli sportelli ad un consorzio da lei stessa costituito e foraggiato, per realizzare la plusvalenza necessaria a chiudere il bilancio 2010 ?:
  •  Si mettevano a commerciare vino (Messaggero 24 aprile 2011):
  • Addirittura si buttavano nel settore dell'abbigliamento, con il lancio di apposite linee dedicate della Jaggy, "la nuova collezione fashion "L'Italia ha i numeri 1472", e speriamo che quegli stessi numeri ce l'abbia anche Monte dei Paschi avevamo scritto all'epoca:
A LORO FIANCO C'ERA UN FINE CONSIGLIERE, DAVID ROSSI, "UN COMUNICATORE RINASCIMENTALE CALATO NEL FUTURO", COME SEGNALAVA A MAGGIO 2011 IL SETTIMANALE DI CòLASSE STYLE DEL CORRIERE DELLA SERA....
CERTO CHE SE DA COMUNICARE C'ERANO LA BEN NOTA VICENDA DEI BOND CASAFORTE, ILLUSTRATA SOPRA NELL'ARTICOLO SU LA REPUBBLICA DI A. PENATI DEL 15 GENNAIO 2011, E QUELLA EMERSA IN QUEI GIORNI DELL'ALTRO BOND "FRESH 2003", POCO SOTTO ILLUSTRATA, GIA' ALL'EPOCA LA VEDEVAMO DURA, MOLTO DURA.....
Leggetevi in proposito un fine articolo da Style, il mensile di tendenza del Corriere della Sera del maggio 2011 (n. 5):
5) L'ANALISI DEL WALL STREET JOURNAL A MAGGIO 2011
DELLA COMUNICAZIONE DI MONTEPASCHI DI SIENA SI OCCUPAVA ALL'EPOCA  CON BEN ALTRA AUTOREVOLEZZA IL WALL STREET JOURNAL, CHE NON CAPITA ANALIZZI MOLTO SPESSO CON QUESTA ATTENZIONE I PIANI INDUSTRIALI, E CHE VENIVA ALL'EPOCA RIPRESO ANCHE IN UN INTERESSANTE BLOG.

QUESTI I LINK:
ECCO L'ANALISI  -  martedì 19 aprile 2011
Ambizione 2015 e realismo 2011?
Non capita molto spesso che il Wall Street Journal analizzi i piani industriali di società italiane: in questo articolo discute quello del Monte dei Paschi di Siena. Vista l'importanza dell'argomento per il paese e per la mia città (Siena) lo riproduco qui integralmente:
"Italy's Banca Monte dei Paschi di Siena SpA is very old, but it doesn't quite go back to the days of mythology and heroes. 
Hard to see, then, how MPS can justify the heroic assumptions made in the 2011-2015 business plan launched last week. 
Easy, however, to see why they called it "Ambizione 2015" when it foresees 26.5% compound growth in income based on just 6.2% revenue growth and a massive drop in costs. Ambitious is right.
MPS plans to slash its cost-to-income ratio to 44% from 62% last year and raise return on equity to over 15% from a pathetic 4% in 2010. The problem is that Italian economic growth looks meager, and the bank seems to be pinning its hopes on higher interest rates.
Operationally, there is much talk of repositioning and redefinition and, in order to cut costs, rationalization and reorganization leading to more than €400 million of cost reductions in 2015.
MPS also announced a capital raising of as much as €2.47 billion ($3.58 billion). This is designed to pay back the so-called Tremonti Bonds—a €1.9 billion capital fix received from the government in 2009 on which MPS has been paying €160 million a year in interest. Another €471 million from the rights issue will buy back a hybrid 2003 issue that had been counted as core capital by the Bank of Italy but which wouldn't have been so under Basel III.
The process, therefore, adds nothing to MPS's base core-capital numbers other than avoidance of the interest and a potential capital gain on the hybrids buy-back which, it says, may add between 0.16 percentage points and 0.18 percentage points to core Tier 1 capital, which stood at 8.1% at the end of 2010.
In its plan, MPS promises it will pay dividends of more than €2 billion over the five-year business plan, with a payout ratio—the dividend as a percentage of net income—of between 40% and 50%. 
This will be impossible without the capital hike if the bank is to maintain its capital ratios at a level sufficient to satisfy regulators. Remember that Bank of Italy Governor Mario Draghi in February urged Italian banks to retain earnings to build their capital base rather than pay dividends. So, clearly, MPS is looking to have the best of both worlds—capital adequacy and happy shareholders.
Assuming consensus net-income forecasts, a 45% dividend payout and 3% annual growth in risk-weighted assets, MPS can reach a 9.2% core Tier 1 ratio by 2015. Consensus forecasts translate into a 26.1% compound annual growth rate for net income, little different from MPS's target. MPS says the Basel III hit to these numbers after adjustments to capital and assets will be 0.20 percentage points, leaving a neat 9% ratio. That's the bull case.
Under a bear case of compound annual net income growth of 15% to 2015, and all other things being equal, the core Tier 1 ratio drops 0.50 percentage points to 8.7%, and to 8.5% after adjusting for Basel III.
Last week, the U.K.'s Independent Banking Commission said British banks' retail operations should carry a core Tier 1 ratio of at least 10%. If that is applied to MPS. It would take €1.25 billion of capital to get the ratio under the bull case to that level. But there are other levers, of course.
One reason MPS is so keen to raise its dividend payout is to please the foundation that owns 46% of its shares. Given the choice, it will favor a high payout.
The other lever in the capital equation is assets, and, in common with most banks, MPS thinks it can control asset growth. 
This and the whole MPS story is one of execution. It will take fine judgments not to end up with gobbledygook.
Se non sapete cosa vuol dire gobbledygook siete in buona compagnia. 
Tra le traduzioni italiane consigliate da Wikipedia c'è  parlare arabo, burocratese e politichese, ma anche un pittoresco "supercazzola". Come se fosse Antani ?


A QUESTO PUNTO SULLA STAMPA, IN PARTICOLARE SUL CORRIERE DELLA SERA, INIZIAVANO AD EMERGERE  FORTI E REITERATI MESSAGGI CHE LA FONDAZIONE MONTE PASCHI DI SIENA, ED IN PARTICOLARE IL SUO PRESIDENTE GABRIELLO MANCINI, MANDAVANO AL MANAGEMENT DELLA BANCA, DOPO ESSERSI IMPEGNATI A FARSI CARICO DI UNO SFORZO COSI' IMPONENTE (Corriere della Sera del 22 e 30 aprile 2011):
FRA GLI EVIDENTI MESSAGGI CONTENUTI IN ELOQUENTI COMUNICATI  DELLA FONDAZIONE EVIDENTEMENTE DIFFUSI ALLA STAMPA ALL'EPOCA SEGNALAVAMO:
  • La Fondazione sottoscriverà l'aumento di capitale, ma questo "comporterà dei sacrifici sul fronte erogazioni" (CdS: 22 aprile), e dunque si scordassero i promessi 2 miliardi di dividendi in 5 anni di cui parla Il Messaggero !
  • "Il nuovo piano industriale dovrà essere puntualmente attuato compiento tutte le conseguenti e coerenti scelte finanziarie...affinchè la banca torni a crescere e a riprendere a distribuire dividendi adeguati" (CdS 22 aprile).
  • Il presidente della Fondazione Gabrielli invitava la banca ad "individuare chiaramente i business sui quali puntare per il proprio futuro, i finanziamenti alle imprese, come pure la bancassicurazione o il credito al consumo", e basta per il resto con i trastulli !
MA NON ERA   FINITA LI ! 
ALTRI PROBLEMI COMPARIVANO SUBITO SULL'ORIZZONTE DELLO STESSO MPS !!
  • Anzitutto il Corriere della Sera del 14 aprile, che segnalava come fosse stato chiesto da parte della Procura della Repubblica di Firenze, nell'ambito sull'inchiesta sui c.d. Derivati, il rinvio a giudizio per 18 funzionari di varie banche, fra cui appunto Monte dei Paschi di Siena, che avrebbero mancato ai loro "doveri di diligenza, correttezza, e trasparenza, omettendo di comportarsi nell'interesse dei clienti, e di informarli adeguatamente" in merito ad investimenti nei famigerati Derivati, "in tal modo inducendoli in errore circa i rischi potenziali dei contratti ed i loro effettivi costi". CAPITO BENE ?
  • Poi il Messaggero dell'11 aprile 2011, che nel riferire della convocazione dell'assemblea del 6-7 giugno prossimo che avrebbe dovuto deliberare l'imponente aumento di capitale già deciso, riferiva  di una notizia sino ad allora oggetto di scarsa attenzione sulla stampa: oltre al previsto aumento di capitale "da almeno 2 miliardi", "verrà inoltre proposta anche un'ulteriore delega per 471 milioni di euro per RIACQUISTO di "TITOLI FRESH 2003" !
 6) IL RIACQUISTO DA PARTE DI MPS DEL BOND COSIDDETTO "FRESH 2003"
 DI QUESTA VICENDA DELICATA, IL RIACQUISTO A MENO DELLA META' DEL VALORE DI CIRCA MEZZO MILIARDO DI BOND ACQUISTATI PER IL 50% CIRCA DALLA FONDAZIONE MPS, E PER IL RESTO DA CLIENTI ISTITUZIONALI ED ANCHE RETAIL (PRIVATI), I GIORNALI, ANCHE QUELLI ECONOMICI, ALL'EPOCA HANNO PARLATO MOLTO MOLTO POCO.... MOLTO MENO DI QUANTO SAREBBE STATO NECESSARIO !
PER AVERE NOTIZIE PIU' PRECISE IN PROPOSITO ERAVAMO DOVUTI  ANDARE SU ALCUNI SITI INFORMATIVI:
 MEGLIO APPROFONDITO L'ARGOMENTO QUI: http://it.finance.yahoo.com/news/Mps-vara-aumento-2-mld-pi%C3%B9-reuters_ids-1346458602.html?x=0
"In aggiunta all'aumento di capitale, il cda ha deliberato un ulteriore aumento di capitale fino a 471 milioni. La relativa dotazione finanziaria sarà utilizzata ai fini del riacquisto dei titoli irredimibili Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid (Fresh), convertibili in azioni ordinarie Banca Mps, emessi nel dicembre 2003. Il riacquisto di tali strumenti avverrà ad un prezzo pari al 44% del relativo valore nominale. 
L'aumento di capitale che lo sostiene sarà conseguentemente deliberato fino ad un massimo di 471 milioni di Euro, in funzione del valore nominale dei titoli che la Banca (Valencia: 51.VA - notizie) riacquisterà.
Il riacquisto consentirà, in ottica Basilea III, un rafforzamento della qualità e della quantità del capitale della Banca, grazie alla sostituzione di tali strumenti con le azioni ordinarie di nuova emissione rivenienti dal contestuale aumento di capitale e alla potenziale plusvalenza, che genererà a sua volta un incremento del Core Tier I di circa 16 - 18 bps (in caso di integrale riacquisto dei Fresh 2003).
La Banca acquisterà i titoli da Mediobanca (Francoforte: 851715 - notizie) , la quale, in nome e per conto proprio, li reperirà sul mercato con modalità tali da assicurare la parità di trattamento degli investitori e, quindi, eventualmente anche mediante la promozione di un'offerta pubblica di acquisto e/o scambio indirizzata alla generalità dei portatori dei titoli, vendendo successivamente alla Banca i titoli conferiti in adesione a tale offerta secondo il prezzo predeterminato.
Mediobanca determinerà i tempi, i modi e le condizioni dell'offerta, che sarà comunque promossa prima dell'esecuzione dell'aumento di capitale, in modo tale da poter definire l'ammontare finale di quest'ultimo anche in funzione del valore nominale dei titoli Fresh 2003 che la Banca acquisterà da Mediobanca in esito all'offerta".
(Per i tecnici precisiamo che si tratta di:
 titoli irredimibili Floating Rate Equitylinked Subordinated Hybrid convertibili, emessi nel dicembre 2003 da Mps Capital Trust ed in circolazione per circa 471 milioni".


ALTRO APPROFONDIMENTO: Il Sole 24 Ore - Finanza e Mercati on line.
«In aggiunta - si leggeva nella nota del Consiglio di Amministrazione - il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un ulteriore aumento di capitale fino a 471 milioni di euro». Questi fondi saranno utilizzati per il «riacquisto dei titoli irredimibili Floating Rate Equity-linked Subordinated Hybrid, convertibili in azioni ordinarie Banca Mps, emessi nel dicembre 2003 dalla controllata Mps Capital Trust LLC, II, in circolazione per un valore nominale complessivo pari a circa 471 milioni di Euro (i titoli Fresh 2003)».
«Il riacquisto consentirà, in ottica Basilea III (l'accordo che ha ridefinito i criteri di patrimonializzazione delle banche, ndr), un rafforzamento della qualità e della quantità del capitale della Banca, grazie alla sostituzione di tali strumenti con le azioni ordinarie di nuova emissione rivenienti dal contestuale aumento di capitale e alla potenziale plusvalenza, che genererà a sua volta un incremento del Core Tier I di circa 16-18 punti base (in caso di integrale riacquisto dei Fresh 2003)».
La banca senese spiegava nel comunicato che «il riacquisto di tali strumenti avverrà ad un prezzo pari al 44% del relativo valore nominale. L'aumento di capitale che lo sostiene sarà conseguentemente deliberato fino ad un massimo di 471 milioni di Euro, in funzione del valore nominale dei titoli che la Banca riacquisterà».

CAPITO BENE ? SI TRATTAVA DI TITOLI MONTE PASCHI DEL 2003 CHE OGGI -2011- CHI S'ERA ALL'EPOCA FIDATO DELL'OFFERTA DELLA BANCA AVREBBE DOVUTO CEDERE A MEDIOBANCA PERCHE' LI RESTITUISSE A MPS, A SOLO IL 44% DEL VALORE NOMINALE !
INSOMMA 8 ANNI, UNA PERDITA SECCA DEL 56% !
 SE POI AVESSE ACCETTATO LA TRASFORMAZIONE IN AZIONI -PREVISTA A BOND- GLI SAREBBE ANDATA ANCORA PEGGIO, VISTO L'ULTERIORE FORTISSIMO CROLLO DEI VALORI SINO AL 90%......

E COME PENSATE L'ABBIA PRESA-CARI AMMINISTRATORI ATTUALI DI MPS- UN RISPARMIATORE CHE AVEVA INVESTITO NEL 2003 IN QUESTI  BOND, SENTENDOSI PROPORRE UN RIMBORSO SOLO DEL 44 % ?
LE PROTESTE DIVENTAVANO COSI' VIBRATE, CHE DI LI' A QUALCHE GIORNO LA QUOTA DI RIMBORSO VENIVA ALZATA AL 50%, QUOTA DA CUI CI PARE NON SIA ULTERIORMENTE SALITA ......
Leggetevi la notizia su Corriere della Serwa- Rubrica ecinomica Sussurri e Grida dell08 giugno 2011:
 LE PROTESTE, SOPRATTUTTO A SIENA E NEL SUO TERRITORIO, SUL RIDOTTOSSIMO RIMBORSO DEI BOND FRESH 2033, SI FACEVANO FORTI, ANZI VEEMENTI, TANTO CHE MPS SIVEDEVA COSTRETTA AD ASSICURARE CHE IL RIMBORSO DI TALI BOND SAREBBE AVVENUTO IN ESITO ALL'AUMENTO DI CAPITALE.
Leggetevi in proposito Corriere della Sera-Economia del 9 giugno 2011:
ALL'INSEGNA DI UN TITOLO DI SEGNO OPPOSTO "LA FONDAZIONE SI RAFFORZA IN MPS", UN EFFETTO REALE DI ULTERIORE AGGRAVIO DI ONERI SULLA FONDAZIONE STESSA.....

Ricordi e residui di una stagione di finanzia creativa, quelli di questo Bond Fresh 2033, risalente ad anni ruggenti (RUGGENTI ???) di un Monte Paschi di Siena operante in sinergia con l'americana JPMorgan, costata ai risparmatori che s'erano fidati oltre la metà del loro investimento nell'arco di 8 anni !
 7) MA QUALCOSA DOVEVA E FORSE DEVE ANCORA VENIR FUORI....COME SEMBREREBBE DESUMERSI DA ALCUNI MESSAGGI CONTENUTI IN COMUNICATI STAMPA DELLA FONDAZIONE MPS
 E qui non deve essere finita, probabilmente c'è altro che DOVEVA E FORSE DEVE ANCORA EMERGERE, come risulta evidente da un breve passo del comunicato stampa della Fondazione Monte Paschi ripreso nell'articolo del Corriere della Sera del 30 aprile 2011 sopra segnalato, con il quale: La Fondazione "ha invitato la banca a proseguire nel virtuoso percorso di riduzione dei nuovi flussi di incagli e sofferenze...senza cedere alla tentazione di nascondere un pò di polvere sotto il tappeto" !
 CAPITO BENE COSA DICE LA FONDAZIONE MPS? 
AVETE CAPITO PROPRIO BENE ??
PARLA DI "NUOVI FLUSSI DI INCAGLI E SOFFERENZE", DI TENTAZIONE DI "NASCONDERE"  ANCORA "POLVERE SOTTO IL TAPPETO...." !!!
QUANDO MAI CI CHIEDEVAMO ALL'EPOCA AVREMMO SAPUTO ESATTAMENTE -E CI CHIEDIAMO ANCORA - QUALE FOSSE VERAMENTE LA REALE CONDIZIONE FINANZIARIA DI BANCA MONTE PASCHI, E QUANDO SOPRATTUTTO SAREBBERO VENUTI  FINALMENTE A SAPERLA I TANTISSIMI RISPARMIATORI CHE SI SONO FIDATI DELLA TRADIZIONE SECOLARE DELLA BANCA, CHE NAVIGA OGGI COSI' IN ACQUE COSI' TEMPESTOSE SOPRATTUTTO A CAUSA DELLA SUA FORTISSIMA ESPOSIZIONE SUL VERSANTE DELLA BOLLA IMMOBILIARE E ORA SU QUELLO DEI TITOLI DI STATO ?

 
8) COME E' ANDATO IL MEGA-AUMENTO DI CAPITALE DI GIUGNO 2011
PER FAR FRONTE ALL'AUMENTO DI CAPITALE DI GIUGNO 2011 DA 2,4 MILIARDI DI EURO LA FONDAZIONE MONTE PASCHI SI VEDE COSTRETTA A FARSI CARICO DI UN IMPEGNO ENORME, COME SCRIVE UN ORGANO DI STAMPA BEN PIU' QUALIFICATO DI NOI, IL SOLE 24 ORE, SOLE 2 GIORNI DOPO, IL SUCCESSIVO MERCOLEDI' 4 MAGGIO 2011, RIPRENDENDO EVIDENTEMENTE UN COMUNICATO STAMPA DELLA STESSA FONDAZIONE MONTE PASCHI ?
 Leggete qui:
COSA DESUMEVANO ALL'EPOCA DALL'INTERESSANTE ARTICOLO DI CESARE PERUZZI ?
  • Che la Fondazione Monte dei Paschi di Siena era  essa stessa ben consapevole, come lo eravamo noi e l'avevamo già scritto in passato,  del fatto che la posizione di Banca Monte Paschi, quasi affogata nella bolla immobiliare tanto da aver dovuto prendere in prestito dallo stato circa 1,9 miliardi di euro in Tremonti Bonds, fosse già all'epoca molto molto delicata...tanto che la Fondazione stessa aveva sentito la necessità di sottolineare che erano  ben 11 le banche che le avevano dato la loro disponibilità ad assisterla nella imponente ricapitalizzazione della Banca....
  • che, per giungere ad un impegno così gravoso, la banca avrebbe dovuto fare "ricorso all'indebitamento, con una forchetta di valore che oscilla fra 450 e 600 milioni", un pò superiore a quello ipotizzato fino a qualche giorno fa" (!!!), e avrebbe dovuto inoltre rivendersi pregiata argenteria di famiglia, ossia "gli asset in portafoglio come l'1,9% di Mediobanca e lo 0,42 di Intesa S. Paolo", e si sa -quando si vende l'argenteria- vuol dire che non c'è quasi più cibo da portare in tavola....
  • che la Fondazione aveva ormai DI FATTO commissariato la Banca, come si desumeva  dal fatto che si precisava che "gli aspetti tecnici e anche il confronto interno", ossia se sia "meglio  cedere partecipazioni oppure aumentare il ricorso all'inebitamento" (ma nella sostanza la situazione non cambia !), erano " al centro del lavoro che la struttura della Fondazione sta facendo a supporto  delle scelte strategice annunciate dal gruppo bancario".
UN PARTICOLARE CHE ALL'EPOCA COLPIVA:
fra le risorse finanziarie da gettare nella voragine dell'imponente aumento di capitale la Banca aveva all'epoca deciso di destinare anche risorse "dalla" diciamo fanigerata" chiusura del prestito Fresh 2003", di cui ci siamo già occupati sopra, "che porterà nelle casse della Fondazione almeno 120 milioni di euro", mentre concedeva ai poveri risparmiatori che s'erano fidati della banca SOLO un rimborso del 44% rispetto al valore nominale di un bond acquistato nell'ormai lontano 2003 !
INSOMMA, LA SITUAZIONE DELLA BANCA MONTE PASCHI DI SIENA SI PRESENTAVA GIA' ALL'EPOCA COME MOLTO MOLTO DIFFICILE, UNA SITUAZIONE PER FAR FRONTE ALLA QUALE LA FONDAZIONE AVEVA DOVUTO IMPEGNARSI QUASI AL DI LA' DELLE STESSE SUE POSSIBILITA' !
ELOQUENTE IN PROPOSITO L' ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA-ECONOMIA,   DI LUNEDI 9 MAGGIO 2011, DAL TITOLO ALTRETTANTO ELOQUENTE:
"Monte Paschi. Troppi rischi in Fondazione".
L'operazione di aumento di capitale veniva infine sbloccata dopo il via libera del Tesoro a far indebitare la Fondazione fino a 1 miliardo per finanziare eventualmente l'aumento.
PARTIVA SUBITO UNA FORTE AUTODIFESA DELLA BANCA E DEL SUO PRESIDENTE GIUSEPPE MUSSARI, RIPRESA IN UN AMPIO ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA-SUPPLEMENTO ECONOMIA DEL 6 GIUGNO 2011, ARTICOLO IN CUI SI DAVA ANCHE CONTO DI UN GENERALIZZATO AUMENTO DI COSTI A CARICO DEI SOLITI  CLIENTI......

 INIZIANO QUINDI PER FAR CASSA LE DISMISSIONI DI PARTECIPAZIONI NON REPUTATE STRATEGICHE DA MPS, MA CHE IN REALTA' SOVENTE LO ERANO.....
NONOSTANTE CHE L'OFFERTA MPS AVESSE COMPRESO ANCHE UNO SCONTO DEL 27% RISPETTO AL VALORE I BORSA AL 15 GIUGNO 2011 L'AUMENTO DI CAPITALE E' POI RISULTATO PER MONTE PASCHI DI SIENA UN VERO BAGNO DI SANGUE, CON ULTERIORE FORTE INDEBITAMENTO DI BANCA E FONDAZIONE, E SOPRATTUTTO CON IL CROLLO DELLE QUOTAZIONI DELLE AZIONI DELLA BANCA.
Eloquente la rassegna di Corriere della Sera del 17 giugno 2011, e La Repubblica-Economia del  17 e 21 giugno 2011:


A QUESTO DOLOROSO PREZZO IL PODEROSO AUMENTO DI CAPITALE VENIVA FINALMENTE CHIUSO, COME ILLUSTRA IL CORRIERE DELLA SERA DEL 9 LUGLIO 2011:
IL TUTTO NON AVVENIVA SENZA ALCUNI SEGNALI ED ACCADIMENTI RIVELATORI, COME IL CAMBIO DELLA GUARDIA A SORPRESA ALLA DIREZIONE GENERALE DELLA FONDAZIONE MONTE PASCHI, OVE MARCO PARLANGELI VENIVA IMPROVVISAMENTE SOSTITUITO DA CLAUDIO PIERI, A CAUSA -COME RIVELA IL CORRIERE DELLA SERA DEL 5 LUGLIO DI "DIVERGENZE SULLA STRATEGIA E SUGLI INVESTIMENTI DELLA FONDAZIONE" CHE NON APPARE FUOR DI LUOGO COLLEGARE AL PESANTISSIMO AUMENTO DI CAPITALE, OLTRE AL FATTO CHE LA STESSA FONDAZIONE SIA COSI' FINITA PER LA PRIUMA VOLTA NELLA SUA STORIA IN ROSSO......

 9) IL DRAMMATICO TAGLIO DELLE EROGAZIONI DELLA FONDAZIONE MONTE PASCHI AL TERRITORIO DI SIENA

DRAMMATICHE LE CONSEGUENZE PER LA NOBILE CITTA' E TERRITORIO DI SIENA DI UN AUMENTO DI CAPITALE COSI' GRAVOSO SOSTENUTO DALLA FONDAZIONE MONTE PASCHI, OSSIA IL BLOCCO DEI BANDI E QUINDI DELLA MAGGIOR PARTE DELLE EROGAZIONI SUL TERRITORIO, ORMAI FONDAMENTALI PER INTERI SETTORI, QUALI ASSISTENZA, CULTURA, ED IN EPOCA RECENTE ANCHE SANITA'.
Ma questo nobile territorio, "che ci sarebbe stato qualche problema l'aveva CAPITO", MA quello che NON aveva ancora CAPITO era a quale punto di crisi lo avessero portato, con le loro iniziative sul fronte della grande finanzia internazionale e della "valorizzazione immobiliare" (ovunque in Italia, e particolarmente a Roma), gli amministratori a cui erano state affidate Banca e Fondazione in questi anni, una vicenda veramente tragica per un intero territorio, tanto da NON aver ancora compreso -come sottolinea il Corriere della Sera del 15 settembre 2011- che "alla Fondazione Montepaschi sarebbe scattata l'emergenza sul fronte delle erogazioni", e che quest'anno "l'ente guidato da Gabriello Mancini non avrebbe fatto bandi"!

D'ALTRA PARTE LA FONDAZIONE MONTE PASCHI DI SIENA POSSEDEVA CIRCA IL 50% DELLA BANCA, ED IL CROLLO DEI SUOI VALORI FRA 2007 E 2011, GIUNTO SINO ALLA TRAGICA SOGLIA DEL 90% DEL VALORE TOTALE, HA DRAMMATICAMENTE IMPOVERITO, OLTRE CHE UN INTERO TERRITORIO,  QUELLA CHE ERA UN TEMPO UNA DELLE FONDAZIONI PIU' RICCHE D'ITALIA, IN GRADO DI EROGARE AL SUO TERRITORIO BEN IL DOPPIO DI RISORSE RISPETTO ALL'INTERA EROGAZIONE DI TUTTE LE FONDAZIONI DEL MEZZOGIORNO D'ITALIA !!!

10) LE ULTIME VICENDE, DA LUGLIO AD OTTOBRE, E LA DRAMMATICA ESIGENZA EMERSA A FINE OTTOBRE DI UNA NUOVA IMPONENT RICAPITALIZZAZIONE
Nel frattempo, sin dagli inizi di Luglio, la  Banca aveva avviato contatti con numerosi fondi di investimento esteri, al fine di proporsi a livello di investimenti. RISULTATI ? Non ci sembra ne siano giunti di singificativi, altrimenti nel avremmo sicuramente sentito parlare dadue affabulatori come Mussari e Vigni.......
ANCORA A LUGLIO ERA INTANTO RIPRESO LO SFORZO SULLA STAMPA PER "MIGLIORARE IL BRAND", EVIDENTE IN UNA LUNGA INTERVISTA A GIUSEPPE MUSSARI, PRESIDENTE MPS E PRESIDENTE NAZIONALE DELL'ABI, SUL SETTIMANALE DI TENDENDA DEL CORRIERE DELLA SERA STYLE" (N. 7-8, LUGLIO AGOSO 2011), DALL'ELOQUENTE TITOLO "MUSSARI: DALLA MORALE ALLA TRUFFA", IN CUI COMPAIONO NOBILI PROCLAMI DI ETICITA' FINANZIARIA....
PAROLE NOBILI DI MUSSARI TIPO:
  • "Conciliare la morale e l'economia può apparire difficile. Si fa fatica maè possibile, anzi necessario";
  • "Vorrei citare...il cardinale Dionigi Tettamazi che ha spiegato, commentando l'ultima enciclica del papa, come l'etica sia qualcosa non di estrinseco, ma di intrinseco alla persona...";
  • "Metto in discussione il fatto che gli egoismi ultimamente sono poco comprensibili, e a volte anche ridicoli, come l'aspirare a barche sempre più lunghe o appartamenti smisurati..."
MA COME LA METTIAMO, FRA QUESTE NOBILI DICHIARAZIONI, ED I COMPORTAMENTI TENUTI DA BANCA MONTE PASCHI DI SIENA NELLE DUE VICENDE PRECEDENTEMENTE DESCRITTE DEI BOND CASAFORTE E FRESH 2003 ?
COME LA METTIAMO, CON LE DIFFICOLTA' E LE RISTRETTEZZE ECONOMICHE ATTUALI E FUTURE CHD VENGONO O VERRANNO IMPOSTE AI RISPARMIATORI CHE SI SONO FIDATI DI MPS ?
LA MEMORIA DI COMPORTANTI DEL GENERE E' BEN DURA A MORIRE...
RICORDIAMOLI BREVEMENTE:


POI E' ARRIVATA LA DRAMMATICA CRISI FINANZIARIA DI LUGLIO CHE S'ERA GIA' MANGIATA UNA PARTE CONSISTENTE DEL SUDATISSIMO E SOFFERTO AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI GIUGNO.......

MA NON ERA ANCORA FINITA.....
E POI E' ARRIVATA LA DRAMMATICA CRISI DI QUESTI GIORNI !
 
 
L'UNIONE EUROPEA SI VEDE COSTRETTA A TAGLIARE AL 50% IL VALORE DEL DEBITO DELLA GRECIA NEI PORTAFOGLI DELLE PRINCIPALI BANCHE EUROPEE, MISURA CONCORDATA CON I RAPPRESENTANTI DELLE BANCHE A LIVELLO EOROPEO:
DEVASTANTI LE NOTIZIE CHE GIUNGONO DA BRUXELLESE PER LE BANCHE ITALIANE !
L'EUROPA CHIEDE UNA NUOVA IMPONENTE RICAPITALIZZAZIONE, DOPO CHE NEGLI SCORSI MESI LE BANCHE ITALIANE HANNO GIA' CHIESTO BEN 12 MILIARDI DI EURO AL MERCATO !
 SOLO PER MPS SI TRATTA DI UN IMPORTO PER LE SUE FORZE ENORME, SPECIE DOPO L'APPENA COMPLETATO AUMENTO DI 2, 4 MILIARDI !
I SUOI AZIONISTI DOVREBBERO  INFATTI TIRAR FUORI  ALTRI 3,1 MILIARDI DI EURO !!!
Fra le conseguenze di provvedimenti dagli effetti potenzialmente devastanti v'è anche il non minore problema che MPS, che aveva fatto il primo aumento di capitale da 2,4 miliardi per restituire il prestito fattole dallo stato in Tremonti Bonds -ben 1, 9 miliardi- "non restituirà i Tremonti Bonds", come scrive La Repubblica nell'articolo sopra riportato di Andrea Greco.

LA REPUBBLICA FA ANCHE RIFERIMENTO AD UN AMPIO APPROFONDIMENTO PUBBLICATO SULLO STESSO MPS DA PARTE DEL WALL STREET JOURNAL, DAL TITOLO ELOQUENTE "European Drama Engulfs The World's Oldest Bank", ossia "Il Dramma europeo incastra la banca più antica del mondo", CHE TROVATE QUI:
http://online.wsj.com/article/SB10001424052970204777904576651063734049714.htmle

e che riproduciamo anche si seguito:

 IL CORRIERE DELLA SERA DELLO STESSO 28 OTTOBRE 2011 NE RICAVA I PUNTI QUALIFICANTI:

LO TROVATE ANCHE SUL CORRIERE ON LINE.
ECCO COSA TRAE DAL WALL STREET JOURNAL IL CORRIERE:
E proprio ieri il WSW ha dedicato un lungo articolo ai problemi del Monte dei Paschi di Siena, la «banca più antica del mondo», che sarebbe la più coinvolta nella revisione dei valori di rischio dei titoli di Stato italiani perché, dice sempre l' articolo del quotidiano statunitense, dovrebbe reperire dai 2 ai 2,8 miliardi di nuovo capitale, mettendo alle strette l' azionista Fondazione Montepaschi, che per far fronte all' investimento nel gruppo senese avrebbe già fatto forti tagli alle erogazioni no profit al territorio. Le banche italiane «sono in crisi per quello che una volta sembrava un investimento sicuro, i titoli di Stato» ha scritto il WSW .

IL CONTO CHE L'UNIONE EUROPEA PRESENTA ALLE BANCHE ITALIANE, E FRA ESSE A MPS, APPARE DRAMMATICO: 
 LAPIDARIO IL CORRIERE DELLA SERA - LO TROVATE ANCHE ON LINE -
"Significativa anche la cifra dell' aumento di capitale che potrebbe essere chiesta a Mps, 3 miliardi di euro, che anche qui si potrebbe azzerare considerando altri strumenti (Cd Fresh 2003) convertibili in azioni. «Decisioni di questo genere mettono a rischio la ripresa economica e la tenuta sociale dell' Europa e penalizzano le banche che hanno in questi tempi difficili continuato a fare credito a famiglie, imprese e pubblica amministrazione» protesta però l' azionista forte della banca senese la Fondazione Montepaschi". 
 E QUESTA E' INFINE LA SITUAZIONE DI OGGI LUNEDI 31 OTTOBRE 2011, DAL SOLE 24 ORE ON LINE:
OGGI MONTEPASCHI DI SIENA HA PERSO IN BORSA ANCORA QUASI IL 5% DEL SUO RESIDUO VALORE, INFERIORE ORMAIL A 10% DI QUANTO VALEVA NEL 2007.....
SU QUESTA STRADA LA NOBILE BANCA, ATTENTA IN PATRIA ALLA STORIA ED ALLA CULTURA,  E' STATA TRASCINATA DALL'ESAGERATO INVESTIMENTO NEL SETTORE IMMOBILIARE, E DA ULTIMO IN SOLI TITOLO DI STATO......
  Ci chiediamo infine in proposito: 
per restituire credibilità alla banca non sarebbe il caso che gli attuali responsabili passassero finalmente la mano e venissero sostituiti da amministratori nuovi e adeguati alla difficilissima sfida, e soprattutto non coinvolti nelle vicende di quesi ultimi anni, che potrebbere ancora avere migliori prospettive nel recuperare la fiducia dei risparmiatori e dei mercati ???
Una domanda che facciamo anche ai cittadini  della nobilissima città di Siena e suo territorio.
MA LA PAROLA DIMISSIONI NON SE LA RICORDA NESSUNO ?


    IN CONCLUSIONE:
    DAVANTI ALLE CONDIZIONI QUASI DRAMMATICHE DI MPS MA ROMA-METROPOLITANE RIUSCIRA' A RIPRENDERSELO (O SE LO E' GIA' RIPRESO),  IL SUO PRESTITO OBBLIGAZIONARIO DA 169 MILIONI DI EURO CON IL QUALE AVREBBE DOVUTO ESSERE FINANZIATA LA METRO C ?