lunedì 31 maggio 2010

IL CENTRO COMMERCIALE PORTA DI ROMA PASSA DI MANO, DALLA PORTA DI ROMA S.R.L., CON 4 PROPRIETARI, DI CUI DUE "MISTERIOSI", AL GRUPPO ASSICURATIVO ALLIANZ, AFFIANCATO DAL GRUPPO OLANDESE CORIO, SPECIALIZZATO IN SHOPPING CENTERS

P. S. DOPO L'ARTICOLO SU PORTA DI ROMA E FIMIT SGR: vogliamo abbandonarci ad un'ultima botta di trasparenza ?
In tutta questa situazione pare -come abbiamo già segnalato- che sia stato finalmente venduto, al Gruppo Assicurativo Allianz, affiancato dal gruppo olandese Corio specializzato in shopping centers, lo stesso Centro Commerciale di Porta di Roma (vedi:  http://www.finanzalive.com/flash-news/porta-roma-allianz-corio-acquisizione/ ), da parte -come scrive il sito FinanzaLive, di "almeno quattro investitori che hanno comunque preferito rimanere nell’anonimato......." (!!!)
Vedi anche: 
SOLE 24 ORE  
SITO ALLIANZ .
Due di questi investitori sono certamente la Lamaro dei fratelli Toti e Parnasi,  e gli altri due ?
Non è dato saperlo, perchè nell'informativa indirizzata  alla Autorità Garante della Concorrenza risultano omessi....per motivi di riservatezza... (Primapagina del documento qui a sinistra, link a: AUTORITA' GARANTE CONCORRENZA ).
Uno di essi, secondo un amico che nel 2002 l'aveva visto preoccuparsi parecchio proprio a Porta di Roma per i ritardi nei lavori di realizzazione del Centro, a seguito degli imponenti rinvenimenti archeologici all'epoca rinvenuti,  potrebbe essere un grande personaggio del mondo dello spettacolo, che cura da decenni storiche trasmissioni su Canale 5, o comunque una società  lui riconducibile....... 

METRO B1 SINO A BUFALOTTA: IL PROGETTO C'E', I SOLDI FORSE.....MA NON E' CHE ANCORA UNA VOLTA QUALCUNO VORREBBE RECUPERARE LE VECCHIE LOGICHE DELLA DELIBERA BUFALOTTA ? A GIUDICARE DA QUANTO DICHIARATO DAL SINDACO ALEMANNO, "ABBIAMO GIA' INDIVIDUATO DUE AREE CHE SARA' POSSIBILE VALORIZZARE (TERMINE ORMAI FAMIGERATO !!!), CIOE' QUELLE DI VIGNE NUOVE E PORTA DI ROMA", PARREBBE PROPRIO DI SI !!

FONTE: http://www.romatoday.it/municipio/4-montesacro/montesacro/lineab1-lineac-trasporti.html
Metro B1 probabile il prolungamento fino a Bufalotta. Il progetto c'è. I soldi dovrebbero arrivare dal project financing. Preoccupa invece il tratto centrale della metro C, San Giovanni - Colosseo: il Cipe ancora non da i fondi, di Redazione - 26/05/2010

La Linea B1 procede spedita, ma al Comune non basta.Il sindaco e la sua Giunta già pensano al prolungamento fino a Bufalotta.
Il progetto è già pronto, bisogna soltanto trovare i fondi. Alemanno però avrebbe trovato la soluzione: il PROJECT FINANCING.
LINEA B1 - L'entrata in esercizio della linea B1 per la tratta Bologna-Conca d'Oro è stato riconfermato per dicembre 2011, mentre ci vorrà un anno in più per la tratta Conca d'Oro-Jonio.
LA VARIANTE - Il prolungamento della metro B costerà circa 733 milioni di euro: 513 per la tratta Bologna-Conca d'Oro e 220 per quella Conca d'Oro-Jonio, l'esborso sarà suddiviso tra Comune di Roma e Stato. L'intera linea comprenderà quattro stazioni lungo i cinque Kilometri del percorso.
Il progetto prevede l'apertura della tratta Bologna-Conca d'oro tra poco più di un anno, ma per il tratto Conca d'oro- Jonio ci sarà d'aspettare dicembre 2012.

DICHIARAZIONI
- "Un regalo fatto alla città per tutti coloro che risparmieranno tempo prezioso, finora trascorso nel traffico" ha detto il Sindaco Alemanno, a cui s'è aggiunto l'assessore alla mobilità Marchi "le stazioni saranno servite da parcheggi di scambio, come quelli di Piazza Annibaliano e Piazzale Jonio".
L'amministratore delegato di Roma Metropolitane, Federico Bortoli, riguardo il prolungamento fino a Bufalotta conferma la fattibilità e afferma che il progetto è già pronto.

FINANZIAMENTO
-Riguardo i finanziamenti necessari il Sindaco della capitale ha parlato di PROJECT FINANCING, dato che non ci sono fondi disponibili " Abbiamo già individuato due aree che sarà possibile valorizzare, cioé quelle di Vigne Nuove e Porta di Roma. Si potrebbero realizzare immobili per 1,5 milioni di di metri cubi e ottenere così le risorse".
I conti sembrano già fatti.

RIVEDETEVI IN PROPOSITO QUESTO NOSTRO VIDEO: 

LINEA C -Di tutt' altra sorte gode il tratto in cantiere della metro C tra San Giovanni-Colosseo fermo al Cipe da 4 mesi per il blocco dei finanziamenti. Il conto sarebbe di 650 milioni di euro.
"Tutto andrà per il verso giusto - ha detto Federico Bortoli - nell'arco di tre mesi si potrà cantierizzare la tratta" a condizione che il Cipe si riunisca e rilasci i finanziamenti per il completamento dell'opera.

SE DOVESSERO PASSARE LE NUOVE NORME IN MATERIA DI INTERCETTAZIONI, RIPRESE VIDEO E RIPRESE AUDIO, ANCHE LA NOSTRA AZIONE AL VOSTRO SERVIZIO, PER DOCUMENTARE TUTTO QUELLO CHE NON VA, MA ANCHE QUELLO CHE FUNZIONA, NEL NOSTRO MUNICIPIO, SUBIREBBE GRAVISSIMI CONDIZIONAMENTI, SINO AL POSSIBILE BLOCCO DI OGNI ATTIVITA' !

DAL CORRIERE DELLA SERA DEL 24 MAGGIO 2010 -
"Politica e giustizia, le scelte. Intercettazioni, spuntano ritocco. APPELLO DELLA GABANELLI" A FAVORE DEI FIORNALISTI FREE LANCE.
SE DOVESSERO PASSARE LE NUOVE NORME IN MATERIA DI INTERCETTAZIONI, RIPRESE VIDEO E RIPRESE AUDIO, ANCHE LA NOSTRA  AZIONE AL VOSTRO SERVIZIO:
  • PER DOCUMENTARE TUTTO QUELLO CHE NON VA:
  • MA ANCHE QUELLO CHE FUNZIONA NEL NOSTRO MUNICIPIO, 
SUBIREBBE GRAVISSIMI CONDIZIONAMENTI, SINO AL POSSIBILE BLOCCO DI OGNI ATTIVITA' !

UNA RIFLESSIONE SULL'ATTUALE SOCIETA' "GLOBALIZZATA" E SULLE PROSPETTIVE PER IL FUTURO NOSTRO E DEI NOSTRI FIGLI: UNA LETTERA DI PIETRO ICHINO AL CORRIERE DALLA SERA, DAL TITOLO "UN LUSSO ANCHE I CONTRATTI DI SERIE B. NESSUNO PENSA AL WELFARE DEI FIGLI"

DAL CORRIERE DELLA SERA DI LUNEDI' 8 FEBBRAIO 2010 -
Lettera al Direttore sul lavoro di Pietro Ichino, dal titolo:
"Un lusso anche i contratti di serie B. Nessuno pensa al welfare dei figli"
DA LEGGERE CON ATTENZIONE, PER POI RIFLETTERE......
Leggete l'articolo di Pietro Ichino anche sul sito del Corriere della Sera, con altre interessanti notizie:
http://www.corriere.it/economia/10_febbraio_08/welfare_dei_figli_a548d8dc-1480-11df-95c9-00144f02aabe.shtml

PERCHE' IN ASSENZA DI UNA SERIA REGOLAMENTAZIONE DEL MONDO DELLA FINANZA DA PARTE DELLA COMUNITA' INTERNAZIONALE E DELL'INTRODUZIONE DEL COSIDDETTO "GLOBAL STANDARD", OSSIA REGOLAMENTAZIONE GLOBALE DELLE TRANSAZIONI FINANZIARIE, NON E' PIU' POSSIBILE AVERE FIDUCIA NEL MONDO DELLA FINANZA E DELLE BANCHE: LA SVENDITA DELLA BORSA ITALIANA AGLI INGLESI

DAL CORRIERE DELLA SERA DEL 3 APRILE 2010 -
Articolo dal titolo: "Parla Micossi dopo l'uscita italiana dalla City (di Londra). La Borsa Italiana svenduta agli Inglesi. La critica del direttore generale delle società quotate. Le colpe di banche e manager", di Massimo Mucchetti.
DAL MESSAGGERO - ECONOMIA DEL 4 APRILE 2010 _
Articolo dal titolo: "Le Borse e il ruolo dell'Italia", di Enrico Cisnetto


Leggetevi bene questi due articoli. 
Segnalano perchè,  in assenza di una seria regolamentazione del mondo della finanza, con l'introduzione del cosiddetto "global standard", ossia regolamentazione globale delle transazioni finanziari, non è più possibile avere fiducia nel mondo della finanza e delle banche !  
Leggete l'articolo di Massimo Mucchetti anche sul sito del Corriere della Sera, con altre interessanti notizie:
http://www.corriere.it/editoriali/10_aprile_03/mucchetti-banche-manager_4be01312-3ee4-11df-adcc-00144f02aabe.shtml

IL COORDINATORE CITTADINO DEL PD MICCOLI PARTE ALL'ASSALTO, CHIEDENDO, DOPO LE POLEMICHE SULLA CASA COMUNALE ALL'EURODEPUTATO PDL SALATTO, "LA PUBBLICAZIONE DI TUTTI GLI AFFITTI E GLI INTESTATARI DEGLI IMMOBILI DATI IN LOCAZIONE DAL COMUNE DI ROMA". CARO MICCOLI, SIAMO CON TE, MA ATTENTO....CHE IN QUELL'ELENCO PROBABILMENTE CI TROVERAI GENTE CHE FORSE CONOSCI, VICINA ALLE DUE PRECEDENTI GIUNTE RUTELLI E VELTRONI....

DALLA REPUBBLICA -EDIZIONE ROMA DEL 22 MAGGIO 2010: articolo dal titolo "Immobile con lo sconto al deputato PDL. Il PD: revocatelo. Il Comune: è OK"
Il nuovo coordinatore cittadino del PD Marco Miccoli è partito all'assalto, cuore in testa, dell'affitto di un immobile di 160 mq al secondo piano di via Sabotino all'eurodeputato PDl Potito Salatto.
Ferma la sua presa di posizione, in cui chiede "la revoca immediata dell'assegnazione", e soprattutto "la pubblicazione di tutti gli affittti e degli intestatari degli immobili dati in locazione dal Comune di Roma", convinto che "molto probabilmente ci troveremo di fronte a tanti altri casi Salatto".
ATTENTO CARO MICCOLI, I TUOI PREECESSORI DEL PD NON TI HANNO FORSE INFORMATO MOLTO BENE..........
SE SI VANNO A TIRARE FUORI QUEGLI ELENCHI, MI SA CHE DI GENTE VOSTRA, DEL TUO PD INTENDO, E DI GENTE VICINA AGLI EX SINDACI RUTELLI E VELTRONI, SE NE TROVERA' PROPRIO TANTA....
DICI DI NO ? CHIEDI UN PO' IN GIRO.....
Ma soprattutto rileggiti in proposito, così per schiarirti la memoria, questi articoli che ti segnaliamo:
  • Corriere della Sera-edizione Roma del 6 maggio 2008: "Casa: quando vince il n. 2.084 in graduatoria;
  • Corriere della Sera-edizione Roma del 6 febbraio 2010: "Case popolari, è scontro politico. Alemanno: danno grave.Marroni (PD): fare massima chiarezza", articolo che riferisce negli abusi condotti all'epoca della giunta Veltroni sull'assegnazione delle case popolari, con rinviati a giudizio tre dipendenti comunali, e casi eclatanti di assegnazioni a richiedenti collocati al quindicimillesimo posto nella graduatoria (!!!).
Comunque auguri, caro Miccoli, se vuoi andare avanti in questa tua battaglia moralizzatrice, nella quale i cittadini saranno senz'altro con te !

domenica 30 maggio 2010

METRO B1 SINO A BUFALOTTA: IL PROGETTO C'E', I SOLDI FORSE.....MA NON E' CHE ANCORA UNA VOLTA QUALCUNO VORREBBE RECUPERARE LE VECCHIE LOGICHE DELLA DELIBERA BUFALOTTA ? A GIUDICARE DA QUANTO DICHIARATO DAL SINDACO ALEMANNO, "ABBIAMO GIA' INDIVIDUATO DUE AREE CHE SARA' POSSIBILE VALORIZZARE (TERMINE ORMAI FAMIGERATO !!!), CIOE' QUELLE DI VIGNE NUOVE E PORTA DI ROMA", PARREBBE PROPRIO DI SI !!

METRO B1 SINO A BUFALOTTA: IL PROGETTO C'E', I SOLDI FORSE.....MA NON E'  CHE ANCORA UNA VOLTA QUALCUNO VORREBBE RECUPERARE LE VECCHIE LOGICHE DELLA DELIBERA BUFALOTTA ? A GIUDICARE DA QUANTO DICHIARATO DAL SINDACO ALEMANNO, "ABBIAMO GIA' INDIVIDUATO DUE AREE CHE SARA' POSSIBILE VALORIZZARE (TERMINE ORMAI FAMIGERATO !!!), CIOE' QUELLE DI VIGNE NUOVE E PORTA DI ROMA", PARREBBE PROPRIO DI SI !!FONTE: http://www.romatoday.it/municipio/4-montesacro/montesacro/lineab1-lineac-trasporti.html
Metro B1 probabile il prolungamento fino a Bufalotta. Il progetto c'è. I soldi dovrebbero arrivare dal project financing. Preoccupa invece il tratto centrale della metro C, San Giovanni - Colosseo: il Cipe ancora non da i fondi, di Redazione - 26/05/2010

La Linea B1 procede spedita, ma al Comune non basta.Il sindaco e la sua Giunta già pensano al prolungamento fino a Bufalotta.
Il progetto è già pronto, bisogna soltanto trovare i fondi. Alemanno però avrebbe trovato la soluzione: il PROJECT FINANCING.
LINEA B1 - L'entrata in esercizio della linea B1 per la tratta Bologna-Conca d'Oro è stato riconfermato per dicembre 2011, mentre ci vorrà un anno in più per la tratta Conca d'Oro-Jonio.
LA VARIANTE - Il prolungamento della metro B costerà circa 733 milioni di euro: 513 per la tratta Bologna-Conca d'Oro e 220 per quella Conca d'Oro-Jonio, l'esborso sarà suddiviso tra Comune di Roma e Stato. L'intera linea comprenderà quattro stazioni lungo i cinque Kilometri del percorso.
Il progetto prevede l'apertura della tratta Bologna-Conca d'oro tra poco più di un anno, ma per il tratto Conca d'oro- Jonio ci sarà d'aspettare dicembre 2012.

DICHIARAZIONI
- "Un regalo fatto alla città per tutti coloro che risparmieranno tempo prezioso, finora trascorso nel traffico" ha detto il Sindaco Alemanno, a cui s'è aggiunto l'assessore alla mobilità Marchi "le stazioni saranno servite da parcheggi di scambio, come quelli di Piazza Annibaliano e Piazzale Jonio".
L'amministratore delegato di Roma Metropolitane, Federico Bortoli, riguardo il prolungamento fino a Bufalotta conferma la fattibilità e afferma che il progetto è già pronto.

FINANZIAMENTO
-Riguardo i finanziamenti necessari il Sindaco della capitale ha parlato di PROJECT FINANCING, dato che non ci sono fondi disponibili " Abbiamo già individuato due aree che sarà possibile valorizzare, cioé quelle di Vigne Nuove e Porta di Roma. Si potrebbero realizzare immobili per 1,5 milioni di di metri cubi e ottenere così le risorse".
I conti sembrano già fatti.

RIVEDETEVI IN PROPOSITO QUESTO NOSTRO VIDEO: 

LINEA C -Di tutt' altra sorte gode il tratto in cantiere della metro C tra San Giovanni-Colosseo fermo al Cipe da 4 mesi per il blocco dei finanziamenti. Il conto sarebbe di 650 milioni di euro.
"Tutto andrà per il verso giusto - ha detto Federico Bortoli - nell'arco di tre mesi si potrà cantierizzare la tratta" a condizione che il Cipe si riunisca e rilasci i finanziamenti per il completamento dell'opera.

ANCORA A PROPOSITO DI PORTA DI ROMA E DEL SUO CONTROLLO DA PARTE DI FIMIT SGR: ALCUNE ULTERIORI CONSIDERAZIONI , PARTENDO DA UN ARTICOLO DEL QUOTIDIANO "CINQUE GIORNI" DEL 21 MAGGIO 2010

 ANCORA A PROPOSITO DI PORTA DI ROMA E DEL SUO CONTROLLO DA PARTE DI FIMIT SGR: ALCUNE ULTERIORI CONSIDERAZIONI , PARTENDO DA UN ARTICOLO DEL QUOTIDIANO "CINQUE  GIORNI" DEL 21 MAGGIO 2010

 1) Porta di Roma e il suo controllo da parte di FIMIT SGR - Introduzione
 SI OCCUPA NUOVAMENTE DI PORTA DI ROMA IN DATA 21 MAGGIO 2010 IL QUOTIDIANO "5 GIORNI", CON UN LUNGO ARTICOLO DAL TITOLO "Urbanistica: Porta di Roma fra passato e futuro. Il progetto verrà completato entro i prossimi 5 anni (!), comprese le necessarie infrastrutture", al cui proposito riteniamo opportuno tornare sulla vicenda e riepilogare alcuni dei caposaldi informativi della stessa.
Cruciale negli ultimi passi di questo popoloso quartiere a ridosso del G.R.A. appare azitutto l'avvenuto passaggio della stessa titolarità dalla società  "Porta di Roma", legata alla Lamaro dei Fratelli Toti, al fondo immobiliare chiuso FIMIT SGR, al cui proposito il problema che abbiamo più volte segnalato ' è stata la totale mancanza di trasparenza da parte della originaria proprietà,  nel momento in cui trasferiva la stesssa titolarità del quartiere Porta di Roma  al fondo FIMIT SGR, che pure aveva i suoi bei problemi,  come ben sanno gli affezionati lettori dei principali quotidiani economici, Il Sole 24 e soprattuto il Corriere della Sera, ma come non è detto che dovessero sapere -se non direttamente e formalmente informati- i semplici cittadini a Porta di Roma residenti:

  In quella sede avevamo  anzitutto segnalato che nel luglio 2009, con la motivazione di procedere  ad una "adeguata verifica della clientela",  FIMIT SGR - Fondi Immobiliari Italiani, aveva inviato ad una serie di futuri acquirenti di Porta di Roma, che avevano precedentemente sottoscritto contratti preliminari di vendita con la società Porta di Roma dei fratelli Toti,  un modulo di acquisizione informazioni, di cui veniva richiesta restituzione di copia sottoscritta, a cui venivano allegate una serie di varie informazioni sul FIMIT SGR, che sottolineiamo E' UN FONDO IMMOBILIARE CHIUSO !
In conclusione del modulo sottoscritto gli acquirenti, forse poco edotti di quanto stessero sottoscrivendo, dichiaravano infatti con la loro firma anche che "nell'operazione di compravendita dell'immobile sito in......, via......., n....", ossia quello di cui al preliminare di vendita con la società Porta di Roma, "facente parte del patrimonio del fondo Eta Immobiliare - Fondo Comune di Investimento Immobiliare di tipo chiuso, non si trova in posizione di conflitto di interessi come definita nel promemoria allegato" (quello qui sopra riprodotto).
Si tratta dell'unica formale e comunque irrituale comunicazione che a questi cittadini sia stata inviata sul fatto che il loro immobile sia stato inglobato in uno dei fondi immobiliari di FIMIT SGR, in particola il fondo Eta.
DA QUEL MOMENTO IN POI QUESTI FUTURI ACQUIRENTI SI SONO TROVATI AD ESSERE TRASFERITI "ARMI E BAGAGLI" DALLA PORTA DI ROMA A FIMIT SGR, SENZA CHE NE AVESSERO AVUTO REALMENTE CONTEZZA !

Nei mesi successivi, anche a seguito dell'attività di documentazione che abbiamo svolto, molti dei futuri acquirenti e tanti anche dei titolari di mutuo, sono venuti finalmente a sapere del trasferimento.......CHE IN REALTA' -PER ASSICURARE LA NECESSARIA TRASPARENZA- avebbe dovuto essere loro comunicato ai tempi -come si dice a Roma- ossia quando il trasferimento stesso è realmente avvenuto, se non addirittura prima !
RIEPILOGHIAMO DI SEGUITO L'INTERA VICENDA SULLA BASE DI NOTIZIE DI FONTE CERTA, OSSIA PUBBLICATE SU QUOTIDIANI DI RILEVANZA NAZIONALE.

2) CORRIERE DELLA SERA DEL 24 LUGLIO 2009 
(riprodotto anche qui a destra): articolo dal titolo "Il giallo della busta con 45 mila euro. Una cameriera l'ha trovata, dimenticata all'Hotel di via Cusani: così è partita l'inchiesta su un manager", che racconta delle -chiamiamole- disavventure dell'attuale amministratore delegato di FIMIT SGR Massimo Caputi, che dimentica nell'ATA Hotel di via Cusani a Roma una busta con ben 50 mila euro in contanti, e che -dopo la consegna della busta ai Carabinieri e l'apertura di una inchiesta da parte della Procura di Milano, viene sottoposto ad intercettazioni.
ARTICOLO ED INTERCETTAZIONI LE TROVATE ANCHE QUI:
riportiamone alcuni passi di seguito:
  • "Dagli ascolti «emerge che il fondo Alpha pre­senterebbe un forte default di cassa, cosa ripetu­tamente affermata dai responsabili dell’ufficio le­gale e del settore finanza di Fimit parlando con diversi interlocutori, criticità che lo stesso Capu­ti afferma di conoscere». 
  • In «situazione parimen­ti critica verserebbe il fondo Beta, se è vero ciò che Caputi riferisce all’immobiliarista Alfio Mar­chini » ( il fondo Beta va in closing nel 2009...si­gnori guardate qui se continuiamo così noi an­diamo in default ), o quanto risponde a chi gli chiede a che punto sia su Beta ( nes­sun punto...nel senso che stiamo tentando disperata­mente di vendere gli immobi­li... ). 
  • Pure il fondo Delta pa­re, «contravvenendo alle re­gole, aver investito troppo in un unico cespite».
  • Il fon­do Gamma «risulta partico­larmente indebitato, se è ve­ro » ciò che «il direttore stra­tegia e sviluppo di Fimit» di­ce all’ufficio legale ( Gamma non c’ha i soldi ). 

3) CORRIERE DELLA SERA DEL 27 NOVEMBRE 2009: 
articolo dal titolo "Real Estate Massimo Caputi e il boom della FIMIT (presto unita a Pirelli) (Ma unita a Pirelli-Real Estate non lo sarà mai più, in quanto a gennaio 2010 la Pirelli-RE rifiuterà l'unione !). Nel business del Re del Re. Un pool di investitori istituzionali liquidi (si noti la preoccupazione a sottolineare che sono LIQUIDI ! Ossia che hanno i soldi !). Relazioni con i grandi gruppi. E una holding personale diventata uno strateegico crocevia".
TROVATE L'ARTICOLO SIA QUI A SINISTRA RIPRODOTTO, CHE A QUESTO LINK:
L'articolo, alcune notizie in esso riportate, sin dal titolo, ed alcune sfumature, meritano un approfondito e logico commento, che non potrete trovare in alcun altra sede.
Emerge anzitutto con evidenza che le notizie che erano state pubblicate dal Corriere il 24 luglio 2009, e che trovate sopra,  estratte dalle intercettazioni della Procura di Milano, dovevano aver preoccupato e molto il management della FIMIT SGR.
Dunque Caputi e la società si preoccupano, esercitando forse anche qualche intervento a livello di Corriere della Sera, e riescono così ad ottenere, nella sezione Economia del giornale del     27 novembre 2009, proprio questo articolo, che appare così benevolo -forse troppo benevolo- nei loro confronti  da sembrare quasi una pubblicità redazionale, tanto  da consentire alcuni fondati rilievi.
ECCO DI SEGUITO IL TESTO DELL'ARTICOLO CORSERA DEL 27 NOVEMBRE 2009:
"Sempre da Caputi parte una rete di relazioni con ramificazioni internazionali che all' occorrenza è molto efficiente, come è successo con il gruppo di Singapore Gic che lo scorso settembre ha tempestivamente rilevato la maggioranza delle quote del fondo Omicron dov' era stata appena apportata la seconda tranche degli immobili di Unicredit. Ebbene, buona parte delle redini di questa rete è tenuta attraverso la Feidos ( grafico in alto ), la società di consulenza e advisoring che Caputi ha costituito tre anni fa e che si è sviluppata rapidamente fino a diventare una piccola e ramificata holding di partecipazioni (tra gli asset figura anche una quota in una società che detiene una flotta di aerei da noleggio) capace di macinare un utile netto di 2,5 milioni di euro nel 2008 con soli sette dipendenti.
" L' attività di Feidos, che vede come socio di minoranza e amministratore delegato Alessandra Patera, una delle persone di massima fiducia di Caputi, è talvolta indipendente dalla vita di Fimit, talaltra si intreccia con le operazioni e con gli asset della sgr da lui guidata  
(GIA' QUESTI INTRECCHI NON E' CHE DEPONGANO MOLTO BENE SULLA TRASPARENZA DELL'INTERO ASSETTO SOCIETARIO DI FIMIT !)
Per esempio" prosegue l'articolo" , la Feidos detiene un pacchetto di partecipazioni tra le quali spicca la Butterfly Am sarl, società di diritto lussemburghese costituita con un gruppo di operatori italiani ed esteri, la quale a sua volta detiene il 67% delle quote del fondo Beta Immobiliare gestito dalla Fimit sgr. 
Butterfly è anche il nome in codice di un nuovo progetto di Caputi, cioè una piattaforma internazionale d' investimenti nel settore del real estate, che vede coinvolto L(elhman) B(rother) R( eal) E(estate) p(artners) III, uno dei più grandi fondi immobiliari d' Europa un tempo gestito da Lehman Brothers (UN TEMPO QUANDO ?), e tutt' oggi socio di Fimit con il 18%. Feidos è il centro nevralgico dell' incessante attività di Caputi nel real estate".
ATTENZIONE: quella che in un successivo articolo del Sole 24 ore del 13 marzo 2010, che esamineremo più avanti, verrà con il suo vero nome chiamata "la quota di Lehman Brother, la banca finita in default", OSSIA DICIAMOLO CHIARO FALLITA (!), "nella quale la SGR", ossia la FIMIT SGR come scrive il Sole 24 Ore, "possedeva cirrca un 18%  dell'azionariato", viene qui presentata -RILEGGETELO- come:
"una piattaforma internazionale d' investimenti nel settore del real estate, che vede coinvolto L(elhman) B(rother) R( eal) E(estate) p(artners) III, uno dei più grandi fondi immobiliari d' Europa un tempo gestito da Lehman Brothers (UN TEMPO QUANDO ?), e tutt' oggi socio di Fimit con il 18%".
AL 27 NOVEMBRE 2009 LA FIMIT SGR CONTINUAVA DUNQUE A NON AMMETTERE DI ESSERE CONTROLLATA AL 18% DALLA FALLITA LEHMAN BROTHER !
Al termine della lettura di qesto  articolo del Corriere della Sera del 2 7 novembre 2009, che sembra essere stato notevolmente influenzato dalle partecipazioni azionarie presenti nel Corriere emergono con evidenza alcune domande:
  • MA VI SEMBRA NORMALE CHE "UNO DEI PIU' GRANDI FONDI IMMOBILIARI D'EUROPA" SIA UNA SEMPLICE S.A.R.L., OSSIA UNA SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA ?
  • E CHE SIA PARIMENTI SOCIETA'  A RESPONSABILITA' LIMITATA ANCHE LA BUTTERFLY AM, ALTRO CAPOSALDO DELLA GALASSIA FIMIT-SGR DI MASSIMO CAPUTI ?
  • E COME HA FATTO LO STESSO AMMINISTRATORE DELEGATO DI FIMIT SGR A RITROVARSI TITOLARE DI CIRCA 17,5% DELLA STESSA FIMIT ? 
4) IL GIORNALE DEL 30 GENNAIO 2010: articolo dal titolo: "Immobiliare: i tempi lunghi di FIMIT fanno saltare l'integrazione con Pirelli-RE".
A fine gennaio 2010 quell'unione con Pirelli-Real Estate (PIrelli RE) che Caputi si era giocato per rassiurare in qualche modoi mercati, tuttavia SALTA, per motivi che non sono stati in realtà chiariti agli informatori istituzionali ed al mercato, in quanto il relativo comunicato è criptico (!): 
Come riferisce il Giornale:  Dopo il fidanzamento, il matrimonio salta: Pirelli Re e Fimit non si fonderanno. «Il percorso di integrazione non è risultato compatibile nei tempi con il piano di sviluppo di Pirelli Re e con il processo di riorganizzazione di Fimit», si legge in una nota congiunta. L’anello d’argento era arrivato lo scorso 12 novembre, le due società annunciavano di avere allo studio la fusione che avrebbe dato alla luce il primo gestore italiano di fondi immobiliari con 10,3 miliardi di asset gestiti (5,7 miliardi di Pirelli Re e 4,6 di Fimit). 
Vedi:

5) TG ROMA-TALENTI: post del 31 gennaio 2010: 
un nostro articolo del 31 gennaio 2010, dal titolo: "Lo sanno i futuri acquirenti di appartamenti in corso di realizzazione da parte del Gruppo Lamaro a Porta di Roma di essere entrati in un fondo immobiliare chiuso ?", rivela infine  ai tanti cittadini residenti a Porta di Roma interessati cosa stava effettivamente succedendo a Porta di Roma, sulla base della documentazione a noi esibita da parte di uno di essi, preoccupato per carte di cui non riusciva a comprendere sin in fondo gli effetti. 
Nel giro di due settimane la nostra puntuale e documentata azione informativa riusciva a fare breccia in rete, nonostante il quasi generalizzato silenzio della stampa, e si imponeva all'attenzione degli interessati, come potete voi stessi verificare lanciando da Google ricerche su:
-FIMIT SGR;
-PORTA DI ROMA + FIMIT SGR.
di cui proponiamo qui a destra e sinistra i risultati. Finalmente era così disponibile per la gente di Porta di Roma una documentazione più ampia sul reale stato finanziario di quella FIMIT SGR che -senza che lo sapessero- aveva inserito i loro appartamenti in un fondo immobiliare chiuso quello ETA, tanto che a tutt'oggi questi cittadini NON sanno bene di essere titolari di quote di questo fondo !

6) FINANZA-MERCATI DEL 22 FEBBRAIO 2010 E SOLE 24 ORE DEL 13 MARZO 2010:
 articolo di Finanza-Mercati dal titolo "FIMIT per via Nazionale Govenrance da rivedere. L'ispezione di via Nazionale porta ad una lunga lista di  constatazioni (CAPITO BENE ? CONSTATAZIONI !), in particolare evidenzia il rilevante rischio strategico per la centralità dell'AD", ossia l'amministratore delegato Massimo Caputi. 
Analoghe ma più approfondite le considerazioni del  SOLE 24 ORE DEL 13 MARZO 2010: articolo dal titolo "Riassetto in vista per FIMIT - Fondi sovrani in azione".
 TROVATE L'ARTICOLO SIA QUI A DESTRA RIPRODOTTO, CHE A QUESTO LINK:
 Dai due articoli scopriamo  anzitutto che le domande che ci eravano fatti il 31 gennaio 2010, e che riepiloghiamo di seguito, ossia:
  • MA VI SEMBRA NORMALE CHE QUELLO CHE DALLA FIMIT SGR NELL'ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA DEL 27 NOVEMBRE 2009 COME "UNO DEI PIU' GRANDI FONDI IMMOBILIARI D'EUROPA", OSSIA LA  L(ehman) B(rother) R( eal) E(estate) p(artners) III, SIA UNA SEMPLICE S.A.R.L., OSSIA UNA SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA ?
  • E CHE SIA PARIMENTI SOCIETA'  A RESPONSABILITA' LIMITATA ANCHE LA BUTTERFLY AM, ALTRO CAPOSALDO DELLA GALASSIA FIMIT-SGR DI MASSIMO CAPUTI ?
  • E COME HA FATTO LO STESSO AMMINISTRATORE DELEGATO DI FIMIT SGR A RITROVARSI TITOLARE DI CIRCA 17,5% DELLA STESSA FIMIT ? 
 se le era fatte qualcuno ben più autorevole e competente di noi !
Da questi due articoli apprendiamo infatti un fatto fondamentale, ossia che nei mesi precedenti, evidentemente dopo l'avvio delle indagini della Procura di Milano e la pubblicazione da parte del Corriere della Sera del 24 luglio 209 delle preoccupanti intercettazioni sopra riportate, la Banca d'Italia aveva condotto una minuziosa ispezione sullo stato della FIMIT, sui cui risultati -che hanno avuto "STRANAMENTE" poco risalto sui principali mezzi di informazione economica, si vorrebbe sapere di più, MOLTO DI PIU' !
ED ECCO CHE IL 13 MARZO 2010, DOPO CHE IN RETE SI ERANO GIA' AMPIAMENTE DIFFUSE LE NOTIZIE CHE AVEVAMO RILANCIATO, COSI' SCRIVE IL SOLE 24 ORE: "sulla Fimit Sgr pesano le constatazioni di Bankitalia dopo l'ispezione effettuata nei mesi scorsi: la Sgr immobiliare sarebbe infatti esposta a «un rilevante rischio strategico» per la centralità dell'amministratore delegato Massimo Caputi".

Insomma proprio quella "centralità dell' Amministratore delegato Massimo Caputi",  in questo articolo del Sole 24 ore, che era stata portata all'attenzione del Corriere della Sera nell'articolo del 27 novembre 2009 come un vero punto di forza, ossia il fatto che "una holding personale", quella di Massimo Caputi, fosse divenuta  "diventata uno strategico crocevia", viene al contrario considerata dalla Banca d'Italia come conseguenza di "un rilevante rischio strategico" !
MA DI QUESTO "RISCHIO STRATEGICO" SEGNALATO DALLA BANCA D'ITALIA,  OSSIA DEL REALE STATO DEI CONTI DELLA FIMIT SGR,  LANCIATASI A SALVARE I FRATELLI TOTI -PROBABILMENTE PER ANTICHI LEGAMI DI COMUNANZA-  NON RISULTA SIANO INFORMATI I TITOLARI DI MUTUO ED I FUTURI ACQUIRENTI DI PORTA DI ROMA CHE, IN MODO MOLTO POCO TRASPARENTE, SI SONO TROVATI AD ESSERE TRASFERITI COME PACCHI DALLA LAMARO DEI FRATELLI TOTI A QUESTA FIMIT SGR , in un momento in cui la FIMIT stessa doveva avere già i suoi consistenti problemi, ed a cui la possibilità di "cambio di titolarità" dei loro contratti è stata comunicata in modo che definire IRRITUALE appare poco (art. 16.4 del preliminare di vendita, sopra riprodotto) ! 
 Lo stesso articolo del Sole 24 ore del 13 marzo 2010 sopra riprodotto segnala che Caputi, per salvare la FIMIT SGR, sta ormai navigando a vista, tanto che l'articolo riferisce che: " si sarebbe recato alcuni giorni tra Asia e Medio oriente, a trovare il management di alcuni grandi fondi sovrani. Obiettivo ? La disponibilità ad un ingresso nell'azionariato di FIMIT", mentre -sempre a giudicare dall'articolo- resta sempre legato alla fallita Lehman Brother quel 18% dell'azionariato FIMIT SGR facente riferimento alla più volte citata L(ehman) B(rother) R( eal) E(estate) p(artners) III, società  a responsabilità limitata di diritto lussemburghese.  


7) FIMIT CONFERENCE 2010, 15/18 aprile 2010: 
Fra 15 e 8 aprile 2010 la FIMIT organizza infine, nella prestigiosa e costosissima sede di Casale Monastero a Castelnuovo Berdenga (Siena), un grande seminario internazionale dal titolo "Italian Real Estate : from local to International Arena", a cui intervengono il rettore dell'Università Bocconi di Milano Prof. Guido Tabellini, ed il vice amministratore delegato del gruppo bancario Unicredit Fabrizio Palenzona, evidente occasione promozionale per tentare di convincere il grande capitale internazionale, ed in  particolare i fondi sovrani dei paesi dell'estremo Oriente ad investire in FIMIT SGR.

8)  QUOTIDIANO "5 GIORNI DEL 22 aprile 2010: articolo dal titolo: "Porta di Roma. Paura per le proprie case e per il futuro incerto.I residenti vorrebbero maggiore sicurezza. Mutui alle stelle e banche con il fiato sul collo. Oggi la società Porta di Roma è in un fondo d'investimenti immobiliari "chiuso" chiamato FIMIT SGR, nel cui azionariato c'è FIMIT III S.A.R.L. , legato alla fallita Banca d'Affari americana Lehman Brothers".
Finalmente l'ampia opera di corretta documentazione, condotta sulla base di un rigoroso tessuto di documenti e precisi riferimenti normativi, arriva anche al grande pubblico in un articolo di uno dei quotidiani di free press più diffusi in questa parte della città "Cinque Giorni", in un articolo del valoroso Maurizio Ceccaioni, giornalista sempre presente sul territorio ed attenti ai suoi reali problemi ed alle problematiche -delicatissime in questo momento di grave crisi- della famiglia e della società.


9)  QUOTIDIANO "5 GIORNI DEL 21 maggio 2010
articolo dal titolo "Urbanistica: Porta di Roma fra passato e futuro. Il progetto verrà completato entro i prossimi cinque anni, comprese le necessarie infrastrutture". 
Abbiamo saputo che questo articolo, a firma del direttore Giuliano Luongo, è stato in qualche modo "sollecitato" dalla "Porta di Roma", oggi controllata da FIMIT SGR, dopo l'ampio articolo del 22 aprile 2010, come appare evidente anche dallo stesso inizio: "Il cliche del costruttore romano avido e spregiudicato funziona sempre meno in una città, qual'è Roma, che sul mattone ci campa. Ancor più consunto diviene il cliche quando si tratta di progetti giganteschi quale Porta di Roma, che coinvolge gruppi del calibro di Caltagirone e Toti , i cosiddetti poteri forti".
SU QUESTE VALUTAZIONI NON ESPRIMIAMO COMMENTI ! SIANO I CITTADINI, SPECIE QUELLI STANZIATISI DA POCO IN QUESTI NUOVI QUARTIERI, A CONSIDERARE  -NEI VARI PROBLEMI E DAVANTI AI COMPORTAMENTI CHE SI SONO TROVATI DAVANTI- A RIFLETTERE SU QUANTO CONSIDERAZIONI DEL GENERE POSSANO VALERE OGGI.......
...E IN PROPOSITO RIPROPONIAMO UN ALTRO SIGNIFICATIVO ARTICOLO DELLO STESSO "CINQUE GIORNI" DEL 24 APRILE 2010, DAL TITOLO: "Porta di Roma, fra cemento e poco verde", CON TESTIMONIANZE DI VITA VISSUTA DI GENTE DEL QUARTIERE !
QUALCUNO PENSEREBBE OGGI DI CHIUDERE LA STALLA....MA I BUOI SONO GIA' SCAPPATI !
Analizziamo dunque alcune considerazioni dell'articolo di "Cinque Giorni" del 21 maggio 2010, che vanno però lette alla luce di quanto sin qui ricostruito sulla base -come avete visto- di precise notizie da autorevoli sedi di stampa.
 "Tutti ormai conoscono l'omonimo centro commerciale che sul modello dei più grandi mall americani  ha visto sinora l'afflusso di oltre 1.600.000 visitatori", E CHE OGGI E' STATO CEDUTO -AGGIUNGIAMO NOI- AD UNA PRIMARIA COMPAGNIA DI ASSICURAZIONI, SENZA CHE LA NOTIZIA SIA STATA DIFFUSA ! Prosegue l'articolo: "Di fronte alla dimensione di queste cifre valeva la pena Di saltare  il fosso, e  una volta tanto di sentire la voce dei costruttori , nel caso specifico dei rappresentanti della FIMIT SGR (società gestione risparmi), che oggi gestisce la vendita degli appartamenti e cura le opere in cantiere. 
Nulla di misterioso, ci dicono, se a un certo punto la società Porta di Roma conferisce le quote al fondo Eta e incarica la FIMIT di gestire il processo". 
  • TUTTO QUI ? 
  • "NULLA DI MISTERIOSO" ? 
  • NULLA SULLA PROBLEMATICHE DELL'AVVENUTA TRASFORMAZIONE DELL' APPARTAMENTO IN QUESTIONE, INTESTATO DAL TITOLARE ORIGINARIO SOCIETA' "PORTA DI ROMA S.R.L." AD UNA PERSONA FISICA, IN QUOTA DI UN FONDO IMMOBILIARE DI CUI SI RITROVA TITOLARE -A SUA INSAPUTA- QUELLO CHE PENSAVA DI ESSERE UN FUTURO ACQUIRENTE ?  
  • NULLA SULLA REALE SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA FIMIT SGR, NELLE CUI MANI SONO STATI TRASFERITI GLI APPARTAMENTI, E CHE ABBIAMO SIN QUI RICOSTRUITA ? 
10) Vediamo invece se qualcosa di un pò  "misterioso" ci sta, nel passaggio di titolarità da Porta di Roma s.r.l. a FIMIT SGR 


RIPORTIAMO ANZITUTTO QUI A SINISTRA LA PAGINA FINALE DEL CONTRATTO DI FUTURA VENDITA STIPULATO DA PORTA DI ROMA CON I VARI FUTURI ACQUIRENTI: "Art. 16.4:Il presente contratto è stipulato dalle parti e si intende vincolante per i loro successori ed aventi causa il che, pur descrivendo un effetto di legge, informa reciprocamente le parti che vi potrà essere un cambio di titolarità. FIRMATO Porta di Roma s.r.l.".
  • IL CAMBIO DI TITOLARIETA'  E' STATO EFFETTIVAMENTE PREVISTO DALL'ART. 16.4 DEL CONTRATTO FIRMATO DAI CITTADINI, ANCHE SE CON UN TESTO CHE "LITIGA CON L' ITALIANO" !
  • MA, UNA DOMANDA: ERA AMMISSIBILE LA TRASFORMAZIONE DELL'APPARTAMENTO IN QUOTA DI UN FONDO IMMOBILIARE SULLA BASE DI QUESTA SEMPLICE CLAUSOLA ? 
  • POTEVANO AVERE I FUTURI ACQUIRENTI IL DIRITTO DI RECESSO ?...COME PARREBBE POSSIBILE.... 
Ancora, il trasferimento del loro immobile a futura vendita dalla Porta di Roma s.r.l. dei Fratelli Toti al fondo FIMIT SGR viene "comunicato" ai titolari dei contratti con la lettera  riportata qui a destra.
Si tratta di una comunicazione del tutto IRRITUALE, in quanto NON si comunica al cittadino che è stata traferita al fondo FIMIT SGR la titolarità del contratto da lui stipulato con Porta di Roma s.r.l, ma bensì SI DICHIARA PRELIMINARMENTE che "l'operazione di compravendita  dell'immobile sito in ...., via ........, n.  ....." E' "FACENTE PARTE  del fondo "Eta Immobiliare - fondo comune di investimento di tipo mobiliare chiuso", E GLI SI CHIEDE DI DICHIARARE CHE "non si trova in posizione di conflitto di interessi come definito nel promemoria allegato". 
Riportiamo qui a sinistra il promemoria citato,  recante in testa il titolo "Operazioni in conflitto di interesse", ed in cui vengono elencati gli amministratori di FIMIT SGR al fine di ribadire, ai sensi dell'art. 12 comma 3 del D.M. 24 maggio 1999 n. 228 e successive modifiche "l'assoluto divieto ai fondi immobiliari chiusi di porre in essere operazioni cosiddette in conflitto di interessi, per tali intendendosi le operazioni di conferimento, acquisto e alienazioni di cui siano controparti direttamente o indirettamente gli amministratori, il direttore generale, e i sindaci della società di gestione", OSSIA LA STESSA FIMIT SGR !
La dichiarazione proposta ai cittadini -quando da essi sottoscritta e sono stati praticamente tutti- non può essere presa -a nostro e non solo nostro avviso- come ratificazione da parte loro dell'avvenuto trasferimento, ma produce effetti solo in relazione a quanto previsto dal suddetto art. 12 comma 3 del D.M. 24 maggio 1999 n. 228 e successive modifiche (lo riproduciamo qui a destra, e lo trovate anche qui:
 http://www.dt.tesoro.it/export/sites/sitodt/modules/documenti_it/regolamentazione_bancaria_finanziaria/compendio_tuif/11_-_2007.pdf  ) .
MA SU QUESTO I CITTADINI MEGLIO FARANNO,  AL FINE DI TUTELARE I PROPRI INVESTIMENTI ED I PROPRI INTERESSI E VISTO CHE  LA BANCA D'ITALIA CONSIDERA LA SITUAZIONE DI FIMIT SGR COME "ESPOSTA A RILEVANTE RISCHIO STRATEGICO",   A SENTIRE IL PARERE DI UN LEGALE ESPERTO IN DIRITTO SOCIETARIO E PRIVATO ! 
Anche perchè il fondo Eta, in cui sono finiti, era riservato "ad investitori istituzionali", e non ci sembra certo che le migliaia di semplici cittadini di Porta di Roma lo siano !
Anche perchè, in caso di "sottoscrizione di quote di un fondo immobiliare....in fase successiva alla costituzione del fondo", come pare configurabile la vicenda di  Porta di Roma s.r.l. le quote dei cui appartamenti sono state conferite al  fondo ETA di FIMIT SGR dopo la costituzione dello stesso  (ma Porta di Roma s.r.l. NON HA MAI diffuso notizie precise su questo vero e proprio salvataggio della Lamaro da parte di FIMIT !),   l'art. 12 bis comma 3 dello stesso D.M. ,CHE RIPORTIAMO QUI A SINISTRA, stabilisce precisi adempimenti per garantire la trasparenza dell'intera operazione.


 Liquidata da parte del quotidiano "5 Giorni" in modo sostanzialmente  superficiale e rapido quella che appare INVECE la qustione centrale dell'intera vicenda,  "Nulla di misterioso, ci dicono, se a un certo punto la società Porta di Roma conferisce le quote al fondo Eta e incarica la FIMIT di gestire il processo", l'articolo stesso di "5 Giorni" così prosegue: " Quanto alle preoccupazioni dei proprietari degli appartamenti venduti per questi passaggi di mano, i timori che qualche proprietario ha recentemente manifestato, anche sul nostro giornale, risultano infondati,visto che il proprietario oggi regola il rapporto soltanto con la banca che gli ha consesso il mutuo".
  • E PERCHE' SAREBBERO INFONDATI ?
  • NON SAREBBE IL CASO DI SPIEGARLO A CITTADINI DI PORTA DI ROMA ?
  • PERCHE' NON VUOLE ESSERE PIU' PRECISO IN PROPOSITO IL GIORNALE E LO STESSO FONDO FIMIT SGR ?
Non vogliamo esprimere nostre valutazioni in merito, abbiamo riportato quelle  ben più autoevoli della Banca d'Italia, riferite dal Sole 24 Ore.
Vogliamo solo sottolineare che lo stesso articolo di questo quotidiano sopra riprodotto del 13 marzo 2010 documenta come una quota di FIMIT SGR di ben il 18% sia ancora afferente alla L(ehman)B(rother)R(eal)E(estate)P(artners) III, società a responsabilità limitata dipendente dalla fallita Lehman Brothers, come dichiarato dalla stessa FIMIT nell'articolo del Corriere della Sera del 27 novembre 2009 che abbiamo anch'esso riportato.  
Dunque questa quota del 18% di FIMIT SGR fa ancora parte con ogni evidenza del fallimento Lehman Brothers !
Che la FIMIT si stia dando da fare facendo di tutto per liberarsi di  questa scomoda eredità appare evidente, come testimoniato da iniziative precedentemente approfondite, come:
  •  il fallito accordo con Pirelli-RE;
  • le tentate intese con i fondi sovrani dell'Estremo Oriente;
  • e da ultimo la conferenza internazionale di Castelnuovo Berardenga del 15/18 aprile 2010 ! 
  • Ma non deve esserci riuscita, altrimenti l'avremmo letto su tutti i principali quotidiani economici !
DUNQUE ANCORA IL FALLIMENTO LEHMAN BROTHERS, L'INIZIO DELLA MADRE DI TUTTE LE CRISI, L'ATTUALE CRISI PLANETARIA, RIVEDIAMOLO IN UN NOSTRO PRECEDENTE VIDEO: 

ALTRE DOMANDE A QUESTO PUNTO CI GIUNGONO EVIDENTI, E SIA QUESTE, CHE TANTE ALTRE SOPRA INDICATE, BEN AVREBBE POTUTO FARLE AI "RAPPRESENTANTI DELLA FIMIT SGR"  IL DIRETTORE DI 5 GIORNI G. LUONGO:
  • Ma perchè ad un fondo immobiliare lussemburghese legato alla Lehman Brother, la sopra ampiamente ricordata società a responsabilità limitata LBREP III - FIMIT sa.r., viene ancora concesso di svolgere attività ?
  • Perche a tutt'oggi la FIMIT SGR non chiarisce al mondo degli investitori istituzionali, della comunicazione in materia ecomomica, ed anche ai cittadini, in particolare quelli di Porta di Roma, che si sono trovati a loro totale insaputa immersi nella grande crisi economica internazionale legata al fallimento Lehman Brothers, la reale situazione di questo 18% del suo capitale che è da essa ancora detenuta ?  
 Ora, essendo questo 18% di FIMIT SGR, come riconosciuto dalla stessa FIMIT (Sole 24 ore 13 marzo 2010) ancora detenuto dalla società di diritto lusserburghese dipendente da Lehman Brother, la LBREP III - FIMITI s.a.r.l., questo 18% deve in qualche modo rientrare nello stesso fallimento Lehman Brothers presso il Tribunale di New York. O NO ?
E perche nulla viene chiarito in proposito da parte di FIMIT SGR ?

11) Lehman Brothers, normativa americana sui fallimenti (Chapter 11), e quota del 18% di FIMIT SGR dipendente dalla L(EHMAN)B(ROTHERS)R(EALE)E(ESTATE)P(ARTNERS III FIMIT S.A.R.L.

Sul fallimento della Lehman Brother appare a questo punto fondamentale notare il fatto che il fallimento stesso è stato dichiarato dalla grande banca d'affari chiedendo l'ammissione, non al Chapter 7 della legge fallimentare americana, ma al  Chapter 11, che consente all'impresa fallita di continuare ad effettuare alcune operazioni mentre il tribunale ne esamina la riorganizzazione. 

COSA DISPONE QUESTO "CHAPTER 11" (Vedi:   http://www.ugcbanca.biz/articolo.cfm?idarticolo=77&attuale=10   )  ? :

La procedura prevista dal Chapter 11 consente generalmente al debitore di continuare la gestione dell’impresa e di riorganizzarla attraverso la predisposizione di un piano di rimborso dei debiti, integrale o solo parziale. Resta fermo che il Tribunale fallimentare ammette l’impresa alla Reorganization e acconsente alla continuazione dell’attività, solo se la ritiene in grado di superare la fase di illiquidità senza pregiudizio dei creditori. In caso contrario opta per la cessazione delle attività e l’immediata liquidazione dell’impresa, ai sensi di quanto disposto dal Chapter 7.
Il Chapter 11 prevede la compilazione di un piano di riorganizzazione che su ordine del Tribunale viene divulgato e sottoposto alla votazione dei creditori e degli altri soggetti interessati. La procedura si conclude con l’omologazione.
 Il piano di riorganizzazione quando viene approvato assume la valenza di un vero e proprio nuovo contratto tra creditore e debitore. Può anche prevedere la cessione dell’intera impresa o un ramo di essa qualora questa soluzione consenta di ricevere più di quanto si otterrebbe perseguendo la procedura liquidatoria. 
Ma non è raro il caso di una fusione o di un consolidamento con altra società.
 Il debitore ha 120 giorni per proporre il piano e predisporre una dichiarazione nella quale spiega ai creditori le cause che hanno portato alla decozione finanziaria ed illustra le iniziative, non solo economiche, che propone di porre in essere al fine di farvi fronte.
 Il piano deve contenere la ripartizione dei creditori e degli azionisti in classi. I crediti e le partecipazioni vengono classificati e raggruppati in base a pretese ed interessi sostanzialmente simili. Il proponente deve altresì esporre il trattamento che verrà riservato a ciascuna classe.
 La dichiarazione di divulgazione, acclusa al piano, viene inviata a mezzo posta o per via elettronica. Si tratta di un documento nel quale il debitore precisa le modalità, i tempi e le probabilità di successo della riorganizzazione. Non è prevista un’udienza apposita per la votazione di quanto proposto. I creditori esprimono il loro parere, entro il termine fissato, utilizzando il modulo di voto che il Tribunale ha inoltrato loro, insieme al programma di riorganizzazione e alla dichiarazione di divulgazione, e lo trasmettono attraverso le stesse modalità di ricezione.
 Il voto avviene per classi ed il piano si considera approvato da una classe se ottiene il voto favorevole di almeno la metà dei membri che rappresentano i due terzi del controvalore del debito.
 Il giudice è tenuto a considerare eventuali obiezioni. Il piano viene convalidato se raggiunge il quorum favorevole, rispetta quanto previsto dal Chapter 11 e il giudice ritenga ragionevolmente probabile la riuscita della riorganizzazione.
 Una ipotesi particolare si configura nel caso in cui una intera classe di creditori voti in senso contrario all’approvazione. In questa circostanza, definita dalle parti claim down, il piano può essere comunque convalidato a condizione che: passi il giudizio di fattibilità espresso dal giudice, sia conforme a quanto statuito dal Titolo 11 e venga considerato giusto ed equo.
 A questo punto il piano viene omologato dal Tribunale. Il programma di riorganizzazione diviene vincolante per tutte le parti, sia che lo abbiano o meno accettato. Il debitore viene liberato da tutti i suoi debiti. E’ questa discharge l’effetto più rilevante di tutta la procedura.
Dall’omologazione discende naturalmente l’obbligo del debitore di eseguire il piano".
ORA, VISTO CHE APPARE PROBABILE, o almeno avrebbe dovuto esserlo:
  • CHE LA LBREP III - FIMIT s.a.r.l. SIA ENTRATA A FAR PARTE DI QUESTA PROCEDURA, 
  • E CON ESSA DOVREBBE ENTRARVI, SE NON VI E' GIA' ENTRATO, ANCHE QUEL 18% DI FIMIT SGR CHE DA ESSA RISULTA DETENUTA,
  • E CHE (vedi:  http://www.ugcbanca.biz/articolo.cfm?idarticolo=77&attuale=10 ) "Un’altra peculiarità del sistema americano, in opposizione speculare a quanto previsto nella legislazione italiana, è data dalla mancanza di alcuna previsione in ordine alla preventiva verifica ed approvazione dello stato passivo", tanto che "Le norme del diritto fallimentare americano si concentrano più nel disciplinare la fase della massimizzazione dell’attivo piuttosto che nella determinazione delle pretese creditorie.", e che "Non si determina l’importo dei debiti fino a quando non sia stato venduto l’attivo", dovendosi intendere che proprio il 18% della FIMIT SGR, facente parte del fallimento Lehman Vrothers tramite la suddetta LBREP III FIMII s.a.r.l., deve rientrare in questa vendita;
VI PARE STRANO CHE  MOLTI DEI  CITTADINI DI PORTA DI ROMA, CHE SI SONO TROVATI A DOVER FARE I CONTI PROPRIO CON FIMIT SGR, AL CUI FONDO ETA LE LORO CASE APPARTENGONO, SI PREOCCUPINO, SE LA STESSA FIMIT SGR, CHE AL 27 NOVEMBRE 2009 ANCORA DICHIARAVA CHE LA LBREP III - FIMIT s.a.r.l. "ERA UN FONDO IMMOBILIARE "un tempo dipendente da Lehman Brothers", NON CHIARISCE FINALMENTE IN MODO AMPIO E TRASPARENTE, QUALI SONO ESATTAMENTI I TERMINI DEI RAPPORTI DI QUESTA LBREP III - FIMIT s.a.r.l. CON IL FALLIMENTO LEHMAN BROTHERS ?

12) VIDEO PROMOZIONALE DELLA FIMIT SGR DELL'11 APRILE 2010: INTERVISTA ALL'AMMINISTRATORE DELEGATO MASSIMO CAPUTI

Presumibilmente per chiarire ai grandi protagonisti del mondo dell'investimento internazionale confluiti a Castelnuovo Berardenda fra 15 e 18 aprile 2010 la situazione e le prospettive di FIMIT SGR, era stata realizzata da parte di C. Finocchi-Mahne di Class NBC una lunga intervista con lo stesso Massimo Caputi, in un video che la stessa FIMIT SGR ha pubblicato sul suo sito (vedi: (vedi: http://www.fimit.it/_sef/Video_interv... ),
 come risposta alle richieste di chiarimento da parte del mercato, e di cui abbiamo utilizzato alcune parti in un nostro video.
EBBENE, QUESTO VIDEO, CHE AVREBBE DOVUTO FORNIRE AL MERCATO I CHIARIMENTI NECESSARI  IN UN MOMENTO DELICATISSIMO PER FIMIT SGR, LASCIA INVECE IN LARGA PARTE PERPLESSI.
RIVEDETELO, E POI QUALCHE CONCLUSIONE:



Il video appare indubbiamente di notevole interesse, nel ricostruire anche dal punto di vista storico  la progressiva formazione della grande bolla del mercato immobiliare, sino alla gravissima crisi dei Subprime, a cui gli stessi equilibri finanziari della FIMIT SGR appaiono ancora in qualche modo legati.
Proprio nell'affrontare alcuni fra i temi più delicati il video rivela tuttavia aspetti problematici, che si segnalano ai cittadini di Porta di Roma, e  che lo stesso Caputi non riesce ad illuminare efficacemente, pur in un momento così delicato per la sua struttura, che di seguito vogliamo  brevemente riepilogare, pur essendo probabilmente risultati ben evidenti agli spettatori che hanno già visto il video:
  • un esordio poco felice anzituto quello di Caputi, rivolto alla sorridentegironalista Cristina Finocchi-Mahne: "lei ha un ottimismo e quindi cerchiamo di essere ottimisti", come se in realtà lui ottimista lo fosse ben poco, ed infatti poi aggiunge "nessuno ha una palla di vetro e non si sa se la crisi sia davvero passata";
  • ancora: "nei 10 anni passati, con il cosiddetto effetto leva, cioè montando debito su debito, si sono fatti investimenti nel settore immobiliare assolutamente spropositati", e si sarebbe a questo punto tentati di dire: ma lui dov'era ?
  • poi una perla: quando dichiara che "sul mercato è arrivato un afflusso enorme di immobili, che ha creato anche una domanda dall'altra parte". Ma come fa l'offerta a creare domanda ? Caso mai dovrebbe essere l'eccessiva offerta a ridurre il valore a cui la domanda può acquisisce gli immobili  !!!
  • Ancora Caputi trascura del tutto di soffermarsi su aspetti qualificanti e centrali nel voler rassicurare il mondo dell'investimento immobiliare, ossia quale sia effettivamente il reale stato di salute finanziaria dei fondi dipendenti da FIMIT (che non sembrava particolarmente fiorente, a giudicare dalle intercettazioni telefoniche a suo tempo pubblicate dal Corriere della Sera (24 luglio 2009), a che punto sia l'inchiesta in corso della Procura di Milano, ed infine con quali modalità  il management di FIMIT, e dunque lui stesso siano giunti a controllare ben il 17,5% delle azioni della stessa FIMIT SGR.
  • Ancora quella che appare una singolare assenza, specie dopo le richieste di trasparenza giuntegli dal mondo internazionale dell'investimento immobiliare: Caputi omette del tutto di rilasciare alcun chiarimento o informazione sui pesanti rilievi a suo tempo fatti dalla Banca d'Italia sul suo assetto, pur avendo iniziato -almeno formalmente- a dare adempimento alle direttive della stessa Banca sin dal mese di marzo, quando su richiesta approvata dal Consiglio di Amministrazione il 1 febbraio scorso, l'assemblea avrebbe dovuto votare ' l'aumento da 2 a 5 dei consiglieri indipendenti (VEDI: http://archivio-radiocor.ilsole24ore.com/articolo-785500/fimit-bankitalia-cda-rivedere/ ). 
  • Sono queste vicende ed aspetti che hanno suscitato perplessità e dovrebbero essere adeguatamente chiarite agli investitori sia italiani, che esteri, oltre che agli stessi Cittadini della Repubblica Italiana, in particolare quelli residenti a Porta di Roma, considerato che nell'azionariato della stessa FIMIT SGR risultano presenti i principali enti previdenziali "privatizzati",  INPDAP, EMPAM, ENPALS, IMARCASSA, ENASARCO, e che nel suo patrimonio sono confluiti immobili acquisiti da questi enti con decenni di versamenti dei cittadini italiani stessi !
  • Infine la vicenda di Porta di Roma, ove migliaia di cittadini, titolari di gravosi mutui a 30 anni, e futuri acquirenti della Lamaro-fratelli Toti, si sono trovati ad essere trasferiti a FIMIT SGR, senza esserne stati adeguatamente informati, e devono ora assistere con palpabile preoccupazione, ad una situazione in cui -come ha segnalato Banca d'Italia dopo un'ispezione dei mesi scorsi-  la FIMIT sarebbe esposta a«un rilevante rischio strategico per la centralità dell'amministratore delegato", ossia lo stesso Massimo Caputi. 
 13) Conclusioni
GENTILE DIRETTORE DI "5 GIORNI" DR. GIULIANO LUONGO, IL CUI QUOTIDIANO NEI MESI SCORSI SI E' OCCUPATO CON IMPEGNO E GRANDE ATTENZIONE DELLE VERE PROBLEMATICHE DI PORTA DI ROMA, MA DI COSA STANNO PARLANDO QUELLI CHE HA INTERVISTATO NEL SUO ULTIMO ARTICOLO DEL 21 MAGGIO 2010, OSSIA I "RAPPRESENTANTI DI FIMIT SGR" ?
Ma possibile che un fondo di investimento immobiliare debba addirittura mettersi a fare il costruttore, come emerge dal cartello di cantiere relativo alle nuove palazzine di cui è stata iniziata la costruzione in fondo a via Carmelo Bene ? (Vedilo riprodotto qui a destra)
Ma davvero, di fronte ad un panorama finanziario ed economico per certi versi addirittura sconcertante, i veri problemi di Porta di Roma sarebbero quelli che lei indica nel suo articolo ? OSSIA:
  • "il semaforo in via Carmelo Bene";
  • "i cassonetti dell'immondizia posti sulla pista ciclabile nei pressi di via Celi e via Dapporto";
  • " certo un problema di sicurezza, come quello sollevato da alcuni abitanti" -legittimo tema certo- ma che qui ci pare utilizzato per distogliere l'attenzione da altre ben più serie questioni.....
Lasciando da parte temi quali:
  • le modalità con cui -come lei scrive- sono stati spesi per la valorizzazione del patrimonio culturale e archeologico i ben 15 milioni di euro "che i costruttori hanno investito per il recupero e la valorizzazione proprio di questi beni", interventi su cui non è mai stata data alcuna notizia, che non si sa dove e come siano, insoma che nell'intero comprensorio risultano essere veramente "invisibili"; 
  • il volume di centinaia di pagine che su questi beni sarebbe stato scritto, in cui fanno bella mostra a sua detta "i numerosi e preziosi reperti archeologici rinvenuti", ma che nessuno in quartiere ha neanche visto, e che non risulta sia stato neanche messo a disposizione della gente nelle vaarie biblioteche del Municipio IV.
ECCOLE QUI IN QUESTO ARTICOLO -CARO DR. LUONGO- UNA SERIE DI EFFICACI DOMANDE CHE -SE VUOLE- PUO' INDIRIZZARE AI "RAPPRESENTANTI DI FIMIT SGR" QUALI QUELLI CHE CITA NELL'ARTICOLO !
E VOGLIAMO CONCLUDERE CON UNA ULTIMA DOMANDA:
  • CONSIDERATO CHE, COME RICORDATO DA CRISTINA FINOCCHI-MAHNE, PROPRIO GRANDI INVESTITORI DEL SETTORE IMMOBILIARE  INTERVENUTI AL SEMINARIO 15-18 APRILE 2010 A CASTELNUOVO BERARDENGA, HANNO SEGNALATO "MANCANZA DI TRASPARENZA NEL SETTORE IMMOBILIARE";
  • CONSIDERATO ANCORA CHE LO STESSO CAPUTI NELLO STESSO VIDEO  RICORDA CHE " 8 ANNI FA, 9 ANNI FA ANNI FA VENIVAMO CONSIDERATI UN PAESE NON TRASPARENTE NELLE TRANSAZIONI IMMOBILIARI", MENTRE INVECE OGGI "IN ITALIA C'E' MOLTA SENSIBILITA' SULLA COMUNICAZIONE E SULLA TRASPARENZA...;
  • CONSIDERATO INFINE CHE LO STESSO CAPUTI SEGNALA CHE BISOGNA "RAGGIUNGERE UN LIVELLO TRASPARENZA E DI CORRETTA INFORMAZIONE E  SULLE TRANSAZIONI IMMOBILIARI, ELEMENTO INDISPENSABILE PER ATTRARRE CAPITALI ESTERI;
  • CHE IN QUESTO MOMENTO A CAPUTI STESSO, E PROBABILMENTE NON SOLO A LUI,  IL RIUSCIRE AD "ATTRARRE CAPITALI ESTERI"  APPARE  FONDAMENTALE PER LA STESSA SOPRAVVIVENZA DELLA FIMIT SGR;
perchè finalmente -gentile Dr. Luongo- non vengono chiariti, magari in un suo ulteriore articolo su "5 Giorni", i tanti punti opachi che abbiamo segnalato in questa sede ?
La gente di Porta di Roma attende con interesse e fondata preoccupazione....

In conclusione facciamo i nostri migliori auguri proprio ai "rappresentanti di FIMIT SGR" che sono stati intervistati da Giuliano Luongo nel suo articolo su "5 Giorni", e lo facciamo  utilizzando proprio dle parole con cui il loro Amministratore Delegato , Massimo Caputi, inizia la lunga intervista rilasciata nel video sopra pubblicato: 
 "voi avete un ottimismo e quindi cerchiamo di essere ottimisti"....
ma alla gente di Porta di Roma serve qualcosa di più.....

PORTA DI ROMA: PARLA L'AMMINISTRATORE DELEGATO DI FIMIT SGR MASSIMO CAPUTI


Dal 15 al 18 aprile 2010 la FIMIT SGR organizza nella prestigiosa sede di Casal Monastero, a Castelnuovo Berardenga (Siena), un convegno ( http://www.seminariofimit.it/ ), per illustrare ai grandi investitori esteri dell'ambito immobiliare, che come dice la giornalista Finocchi-Mahne- hanno segnalato una mancanza di trasparenza nel settore immobiliare, quelle che dovrebbero essere le prospettive nel settore dei fondi immobiliari.
Un percorso accidentato quello della FIMIT SGR, che:
-dopo la sua dipartita nel giugno 2008 dall'originaria sede all'interno di UNICREDIT, ove probabilmente era già incorporarata la dipendenza dalla fallita Lehman Brothers, che ne detiene ancor oggi il 18% delle azioni;
-sino alla dipendenza dagli enti previdenziali privatizzati, che l' ha portata ad avere rapporti stretti con grandi palazzinari romani (vedi: http://www.corriere.it/economia/09_lu... );
- vorrebbe oggi approdare, dopo il rifiuto di Pirelli-Real Estate (vedi: http://tg-talenti.blogspot.com/2010/0... ), ad un rifugio sicuro, magari in grandi investitori esteri, ad esempio i fondi sovrani dell'Estremo Oriente.
Quello della trasparenza e della corretta comunicazione appare un'esigenza fondamentale, tanto che l'Amministratore delegato di FIMIT SGR Massimo Caputi si concede ad una lunga intervista (vedi: http://www.fimit.it/_sef/Video_interv... ).
Il video appare di notevole interesse, nel ricostruire la progressiva formazione della grande bolla del mercato immobiliare, sino alla gravissima crisi dei Subprime, a cui gli stessi equilibri finanziari della stessa FIMIT SGR appaiono ancora vicinissimi. La società aveva infatti tenuto a lungo in secondo piano la presenza nel suo azionariato di un 18% detenuto dalla fallita Lehman Brother, imperniato in una Società a responsabilità limitata di diritto lussemburghese, LBREP IIII, a suo tempo definita in una intervista di Caputi al Corriere della Sera del 27 novembre 2009: "uno dei più grandi fondi immobiliari d' Europa un tempo gestito da Lehman Brothers", società che è a tutt' oggi socio FIMIT con il 18% (vedi:
http://archiviostorico.corriere.it/20... ), mentre in un articolo del Sole 24ore del 13 marzo 2010 veniva ammesso che nelle prossime settimane questa quota di FIMIT SGR (18%) ancora detenuta dalla fallita Lehman Brothers sarebbe potuta finalmente passare di mano(vedi:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOn... ).
Ma questo passaggio a tutt'oggi non è avvenuto, e per quanti noto FIMIT SGR resta ancora legata alla fallita Lehman Brothers !
Proprio nell'affrontare alcuni fra i temi più delicati il video rivela aspetti problematici che lo stesso Caputi non riesce ad illuminare efficacemente, pur in un momento così delicato per la sua struttura, di seguito brevemente riepilogati (ma vedetevi il video !):
- un esordio poco felice: "lei ha un ottimismo e quindi cerchiamo di essere ottimisti", come se in realtà lui ottimista lo fosse ben poco, ed infatti poi aggiunge "nessuno ha una palla di vetro e non si sa se la crisi sia davvero passata";
-ancora: "nei 10 anni passati, con il cosiddetto effetto leva, cioè montando debito su debito, si sono fatti investimenti nel settore immobiliare assolutamente spropositati", senti chi parla !;
-poi: una perla, quando dichiara che sul mercato è arrivato un afflusso enorme di immobili, che ha creato anche una domanda, dall'altra parte": ma come fa l'offerta a creare domanda ? Caso mai è l'eccessiva offerta a ridurre il valore a cui la domanda acquisisce i beni !!!
-Infine Caputi trascura di ricordare la vicenda delle intercettazioni telefoniche a suo tempo pubblicate dal Corriere della Sera (24 luglio 2009), l'inchiesta in corso della Procura di Milano, vicende che hanno suscitato perplessità negli investitori sia italiani, che esteri.
-Infine la vicenda di Porta di Roma, ove migliaia di cittadini, titolari di gravosi mutui a 30 anni, e futuri acquirenti della Lamaro-fratelli Toti, si sono trovati ad essere trasferiti a FIMIT SGR, senza esserne stati adeguatamente informati, e devono ora assistere con preoccupazione ad una situazione in cui, come ha segnalato Banca d'Italia dopo un'ispezione dei mesi scorsi, la FIMIT, sarebbe esposta a«un rilevante rischio strategico per la centralità dell'amministratore delegato Massimo Caputi,
vedi: "Dal 15 al 18 aprile 2010 la FIMIT SGR organizza nella prestigiosa sede di Casal Monastero, a Castelnuovo Berardenga (Siena), un convegno ( http://www.seminariofimit.it/ ), per illustrare ai grandi investitori esteri dell'ambito immobiliare, che come dice la giornalista Finocchi-Mahne- hanno segnalato una mancanza di trasparenza nel settore immobiliare, quelle che dovrebbero essere le prospettive nel settore dei fondi immobiliari.
Un percorso accidentato quello della FIMIT SGR, che:
-dopo la sua dipartita nel giugno 2008 dall'originaria sede all'interno di UNICREDIT, ove probabilmente era già incorporarata la dipendenza dalla fallita Lehman Brothers, che ne detiene ancor oggi il 18% delle azioni;
-sino alla dipendenza dagli enti previdenziali privatizzati, che l' ha portata ad avere rapporti stretti con grandi palazzinari romani (vedi: http://www.corriere.it/economia/09_lu... );
- vorrebbe oggi approdare, dopo il rifiuto di Pirelli-Real Estate (vedi: http://tg-talenti.blogspot.com/2010/0... ), ad un rifugio sicuro, magari in grandi investitori esteri, ad esempio i fondi sovrani dell'Estremo Oriente.
Quello della trasparenza e della corretta comunicazione appare un'esigenza fondamentale, tanto che l'Amministratore delegato di FIMIT SGR Massimo Caputi si concede ad una lunga intervista (vedi: http://www.fimit.it/_sef/Video_interv... ).
Il video appare di notevole interesse, nel ricostruire la progressiva formazione della grande bolla del mercato immobiliare, sino alla gravissima crisi dei Subprime, a cui gli stessi equilibri finanziari della stessa FIMIT SGR appaiono ancora vicinissimi. La società aveva infatti tenuto a lungo in secondo piano la presenza nel suo azionariato di un 18% detenuto dalla fallita Lehman Brother, imperniato in una Società a responsabilità limitata di diritto lussemburghese, LBREP IIII, a suo tempo definita in una intervista di Caputi al Corriere della Sera del 27 novembre 2009: "uno dei più grandi fondi immobiliari d' Europa un tempo gestito da Lehman Brothers", società che è a tutt' oggi socio FIMIT con il 18% (vedi:
http://archiviostorico.corriere.it/20... ), mentre in un articolo del Sole 24ore del 13 marzo 2010 veniva ammesso che nelle prossime settimane questa quota di FIMIT SGR (18%) ancora detenuta dalla fallita Lehman Brothers sarebbe potuta finalmente passare di mano(vedi:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOn... ).
Ma questo passaggio a tutt'oggi non è avvenuto, e per quanti noto FIMIT SGR resta ancora legata alla fallita Lehman Brothers !
Proprio nell'affrontare alcuni fra i temi più delicati il video rivela aspetti problematici che lo stesso Caputi non riesce ad illuminare efficacemente, pur in un momento così delicato per la sua struttura, di seguito brevemente riepilogati (ma vedetevi il video !):
- un esordio poco felice: "lei ha un ottimismo e quindi cerchiamo di essere ottimisti", come se in realtà lui ottimista lo fosse ben poco, ed infatti poi aggiunge "nessuno ha una palla di vetro e non si sa se la crisi sia davvero passata";
-ancora: "nei 10 anni passati, con il cosiddetto effetto leva, cioè montando debito su debito, si sono fatti investimenti nel settore immobiliare assolutamente spropositati", senti chi parla !;
-poi: una perla, quando dichiara che sul mercato è arrivato un afflusso enorme di immobili, che ha creato anche una domanda, dall'altra parte": ma come fa l'offerta a creare domanda ? Caso mai è l'eccessiva offerta a ridurre il valore a cui la domanda acquisisce i beni !!!
-Infine Caputi trascura di ricordare la vicenda delle intercettazioni telefoniche a suo tempo pubblicate dal Corriere della Sera (24 luglio 2009), l'inchiesta in corso della Procura di Milano, vicende che hanno suscitato perplessità negli investitori sia italiani, che esteri.
-Infine la vicenda di Porta di Roma, ove migliaia di cittadini, titolari di gravosi mutui a 30 anni, e futuri acquirenti della Lamaro-fratelli Toti, si sono trovati ad essere trasferiti a FIMIT SGR, senza esserne stati adeguatamente informati, e devono ora assistere con preoccupazione ad una situazione in cui, come ha segnalato Banca d'Italia dopo un'ispezione dei mesi scorsi, la FIMIT, sarebbe esposta a«un rilevante rischio strategico per la centralità dell'amministratore delegato Massimo Caputi,
vedi: "http://tg-talenti.blogspot.com/2010/05/proposito-dellispezione-effettuata-da.html