A dispetto delle
intenzioni manifestate dal ministro Clini di avviare una azione coerente
volta al ripristino della legalità in tema di gestione del ciclo dei
rifiuti a Roma e nel, prosegue negli ultimi giorni il dibattito per
individuare dove piazzare la nuova discarica in grado di accogliere le
migliaia di tonnellate di rifiuti tal quale prodotti dalal Capitale e
che la discarica di Malagrotta non potrà più accogliere a partire dalla
fine del mese di giugno.
Il
Ministro ed il Commissario Straordinario sembrano dimenticare che
l’indicazione di una nuova discarica potrà essere accettata e e la sua
presunta “temporaneità” e “futura residualità” essere credibile agli
occhi della popolazione della Provincia di Roma solamente a valle
dell’approvazione e l’implementazione di un Piano straordinario per la
raccolta differenziata porta a porta spinta in tutto il territorio della
Capitale.
A
Roma la sperimentazione del porta a porta domiciliare avviata da
quattro anni in quartieri ad alta o bassa densità abitativa come ad
esempio Colli Aniene e Massimina ha già dimostrato che i risultati si
possono raggiungere rapidamente, mentre i fatti stanno dimostrando che
le strane invenzioni di raccolte “duali” applicate dall’AMA negli ultimi
due anni hanno ottenuto l’effetto opposto a Marconi, a Don Bosco in
tanti altri quartieri della città .
In
realtà l’avvio della raccolta porta a porta spinta in tutta la città
appare oggi l’unica misura emergenziale credibile e possibile in quanto:
• è testata e funziona,
•
non ha bisogno di grandi impianti ma di piccole linee di separazione
meccanica per l’inorganico realizzabili entro un anno e di impianti di
compostaggio per l’umido che sono comunque indispensabili anche se
realizzabili in due anni,
•
a regime riduce i costi della tariffa a carico dei cittadini abbattendo
i costi di discarica ed incamerando i contributi da vendita dei
materiali riciclati al CO.NA.I.,
•
ed infine che la raccolta porta a porta e l’impiantistica di riciclo e
recupero e’ l’unica metodologia che non incontrera’ ostacoli dalla
cittadinanza diffusa sia di roma che dei comuni confinanti, su cui si
vorrebbero scaricare la tossicita’ di discariche ed inceneritori a
servizio dei rifiuti di roma.
Parleremo di tutto questo nella trasmissione con: Fabio Prasca – Comitato Promotore della Delibera d’niziativa popolare “Roma verso rifiuti zero”, Eugenio Stanziale – Segretario CGIL Roma Lazio con delega per la tematica dei rifiuti, Piergiorgio Rosso – esperto di sistemi industriali, Francesco Saltini – Comitato Rifiuti Zero Corcolle, Massimo Piras – Zero Waste Lazio – Lazio, Italo Carones vicesindaco Oriolo Romano, Roberto Federici – Comitato Parco della Caffarella.
Ma vorremmo sentire soprattutto la vostra voce, sapere che ne pensate, ascoltare le vostre domande:
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