venerdì 30 luglio 2010

A PROPOSITO DEI QUASI 7 MILIARDI DI DERIVATI A SUO TEMPO ACCESI DA W. VELTRONI E M.Ö CAUSI: Tagli ai servizi locali? Sacrifici per la crisi? e per i derivati chi paga?

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DALLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO:
ndebitamento da Derivati: un problema del Comune di Roma ma non solo, un male oscuro destinato a condizionare e cambiare la qualità della vita di centinaia di migliaia di cittadini ed il loro rapporto con i beni comuni offerti in garanzia alle banche ed alle multinazionali della finanza.
Riportiamo qui di seguito cosa scrive al riguardo Claudio Lombardi su www.civicolab.it. Vi invitamo a leggerlo ed a sostenere con noi l’iniziativa dell’Associazione Antigene per chiedere alle istituzioni che sia fatta finalmente chiarezza sulla reale origine e attuale situazione dell’indebitamento da Derivati del Comune di Roma e che coloro che hanno posto la città in questa situazione negli anni trascorsi siano chiamati a rispondere del loro operato.
Tagli ai servizi locali? Sacrifici per la crisi? e per i derivati chi paga?
Il male oscuro dei derivati si aggira negli scenari della vita e delle attività degli enti locali e delle regioni dei prossimi anni. O decenni, addirittura. Eh sì perché nel gran parlare che si fa di federalismo fiscale, di costi standard, di tagli alle finanze degli enti locali e delle regioni e di assoluta necessità di frenare la deriva del debito pubblico poco ci si ricorda di due linee di ragionamento: la prima è quella che non accetta di vivere alla giornata e, quindi, di stupirsi se i conti dello Stato vanno male perché non è cosa che si è verificata dall’oggi al domani e i responsabili delle scelte sbagliate del passato, recente e remoto, dovrebbero almeno dirlo che si sono sbagliati; la seconda è che, fra le scelte sbagliate, ci sono anche quelle di stipulare i contratti derivati con le banche. Simili a scommesse questi contratti consistono in uno scambio di ipotesi di tassi di interessi fra banca e acquirente che dovrebbe produrre, apparentemente, una situazione di equilibrio fra le due parti e di rischi condivisi. In realtà, come molti analisti si sono preoccupati di dimostrare, questo equilibrio non c’è mai e la banca o intermediario che stipula il contratto riesce a riservare per sé un rischio molto minore di quello che si accolla l’altra parte, di solito un privato che vuole coprirsi dal rischio dell’aumento dei tassi o un ente pubblico che ha bisogno subito di denaro e che non vuole pagare alti tassi di interesse.
Che la cosa sia una mina vagante lo attesta adesso la Banca d’Italia che in una valutazione sulla situazione dei contratti derivati stipulati da privati e da enti pubblici italiani ha evidenziato che il valore del debito potenziale è salito dai circa 48 miliardi di euro dell’ultimo trimestre 2009 agli oltre 57 miliardi del primo trimestre 2010. In pratica chi volesse o dovesse disfarsi di questo contratto oggi pagherebbe una cifra molto più elevata di quella che avrebbe dovuto pagare nel 2009. Senza aver ricevuto nulla in cambio, ovviamente, soltanto per aver perso quella specie di scommessa che sono i derivati.
Banca d’Italia stima che la perdita potenziale per le amministrazioni pubbliche ammonti a 2,5 miliardi di euro, ma resta il dubbio, richiamato dagli analisti, che la perdita effettiva sia ben maggiore con la copertura di gestioni fuori bilancio o di altri meccanismi che occulterebbero un aggravio per i bilanci pubblici nettamente superiore. Anche se fossero “solo” 2,5 miliardi, però, già sarebbero troppi per le finanze locali.
Il fatto è che sembra che i derivati stipulati con le banche non risentano della discesa dei tassi di interesse e che il recupero delle perdite sia sempre molto più lento delle perdite stesse. Gli analisti parlano dell’effetto delle commissioni occulte caricate su questi contratti e di altri meccanismi che gravano sempre sugli stipulanti e non sulle banche. Ma che strano!
Che dire? È banale chiedere che sia fatta piena luce sulle disastrose scelte di centinaia di amministrazioni locali che adesso e per gli anni a venire saranno pagate a caro prezzo dai cittadini in termini di tasse e di tagli ai servizi? I responsabili potrebbero almeno avere la decenza di ammettere di aver sbagliato o la cosa rientra fra i segreti inconfessabili che troppi politici non vogliono rivelare?
A Roma, per esempio, c’è una richiesta di accesso agli atti ad opera di un’associazione di cittadini che vorrebbe conoscere il contenuto esatto dei contratti derivati nei quali è impegnato il comune. Purtroppo la richiesta non ha avuto esito positivo e l’associazione “Antigene” ha presentato un’esposto alla Procura della Repubblica ipotizzando il reato di truffa. E per questo è bastata la lettura della Relazione della Sezione Regionale per il Lazio della  Corte dei Conti    sul “ Controllo sulla gestione finanziaria del Comune di Roma per gli esercizi 2004 – 2007, con proiezione all’esercizio 2008 “- Parte  IV Contratti Derivati.
Tutto si basa, infatti, sulle informazioni contenute nella relazione della Corte dei Conti nella quale emerge la valutazione di rischi di esposizione per il Comune sul pagamento di flussi finanziari crescenti e senza alcun limite su “vere e proprie scommesse  allestite  sui bilanci pubblici”. Alla  Corte Dei Conti, in sintesi, “non pare che la complessa gestione delle operazioni di finanza derivata poste in essere dal Comune abbia rispettato gli obiettivi fissati dalla legge di riduzione del costo finale del debito e di riduzione dell’esposizione ai rischi di mercato”.
In pratica poco si sa sui vincoli contrattuali che tengono legato il Comune fino al 2050 e che potrebbero esporlo al pagamento di interessi altissimi mentre sembra mancare una specifica iniziativa  delle forze politiche di maggioranza e di opposizione in consiglio comunale per far luce su una simile situazione.
Che si tratti di una situazione piena di rischi sulla vita dei romani è evidente perché sicuramente i debiti e le perdite ricadranno sui bilanci comunali e qualcuno dovrà pagare il conto. E chi sarà? Ovviamente i contribuenti ignari della spericolatezza dei propri amministratori che tra, l’altro, possono cambiare ad ogni elezione. Ma i debiti restano. Per ora sembra che solo l’associazione Antigene e la Rete Romana del Mutuo Soccorso abbiano preso a cuore la cosa e si stiano adoperando per far luce, ma è auspicabile che altri si uniscano a questo sforzo.
Sarebbe bello se i bilanci pubblici fossero trasparenti e se le scelte dei politici che dirigono gli enti locali fossero assunte alla luce del sole e spiegate ai cittadini. Perché se non possono essere spiegate e sono tenute nascoste è già un indizio di pericolosità che deve allarmare.
Ecco la lezione da trarre da questa vicenda: i politici non siano ipocriti e dicano la verità sui loro errori e sui motivi per i quali si fanno certe scelte e non altre. E non ci vengano a fare la predica per farci digerire scelte che non sono mai oggettive, ma, appunto, scelte fra opzioni differenti.
E poi, qualche volta, siano chiamati a rispondere per le responsabilità che si sono assunti.

Magari c’entra il mattone nella crisi dell’industria italiana?

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA MARCELLO PAOLOZZA:
Dal sito http://www.eddyburg.it/article/articleview/15570/0/14/ alcune rapide osservazioni di Edoardo  Salzano  - Data di pubblicazione: 25.07.2010   
 
                                                                             Magari c’entra il mattone nella crisi dell’industria italiana?
 
Alcune rapide osservazioni motivate dalla discussione recente sulla crisi della Fiat 
La politica della Fiat nell’era di Marchionne ha colpito molto l’opinione pubblica italiana. Si tratta certamente di una politica fortemente innovativa, che si colloca con autorevolezza nel trend di quella “globalizzazione” che porta alle estreme conseguenze l’inumanità catastrofica raggiunta dal sistema economico-sociale nella sua fase estrema. La questione è stata esaminata da molteplici punti di vista. Ma mi sembra che nessuno abbia messo in rilievo il ruolo che ha svolto, nella crisi dell’industria italiana, quel trasferimento di interessi dalla politica industriale a quella del mattone, dal profitto alla rendita. Un osservatore che guardi alle cose con un po’ di consapevolezza sul ruolo della rendita urbana nelle dinamiche dell’economia e nelle trasformazioni del territorio rimane veramente colpito da alcune stranezze, che vorrei qui rapidamente elencare.
É davvero strano che nessuno, neppure gli analisti più attenti e intelligenti delle politiche sociali e di quelle economiche, si sia chiesto quanto pesi, sulla crisi dell’industria italiana, il fatto che, a partire dagli anni 70, le grandi industrie “moderne” abbiano dirottato le loro risorse dagli strumenti di una politica industriale avveduta e lungimirante (ricerca e innovazione, esplorazione delle nuove esigenze compatibili con i limiti delle risorse e con i nuovi possibili stili di vita e così via) verso l’investimento immobiliare.
É davvero strano che i comuni e le regioni, che piangono oggi per l’abbandono delle attività industriali nelle loro aree, non si domandino quanto sia grande la loro responsabilità, per aver consentito alle industrie di lucrare altissime rendite con le allagre modifiche delle destinazioni d’uso delle loro proprietà, e di abbandonare così le attività produttive a vantaggio della speculazione sul mattone.
É davvero strano che evitino qualsiasi accenno autocritico quegli urbanisti, convertiti al ruolo di facilitatori delle operazioni immobiliari, che hanno promosso o favorito l’applicazione degli strumenti perversi (dai “programmi urbani complessi” agli “accordi di programma”) adoperati dalle amministrazioni, miopi o asservite, per facilitare l’incremento della rendita fondiaria nelle aree ex industriali.
Ed è infine davvero strano che i politici, soprattutto quelli di centrosinistra e di sinistra, non diano segno d’aver compreso la loro responsabilità per aver abbandonato ogni attenzione per le regole elementari di utilizzazione del territorio, e aver lasciato così campo libero alle scorrerie dei “capitani coraggiosi” e degli affari immobiliari (o averle addirittura promosso e favorito), attribuendo agli incrementi della rendita e alla sua appropriazione privata un ruolo salvifico nella crescita del PIL.
É ingenuo sperare che chi ci governa oggi, in Italia e nelle sue città, o pretende di farlo domani, comprenda le proprie responsabilità per quanto è avvenuto, e assuma di conseguenza la difesa del territorio, e il ripristino delle regole di una pianificazione socialmente, culturalmente e ambientalmente orientata, come obiettivo politico primario per oggi e per domani?

FINALMENTE CONSEGNATE LE FIRME PER LA DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE CONTRO CARTELLONE S ELVAGGIO

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DALLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO:
Riceviamo dal Comitato Promotore della Delibera d'Iniziativa Popolare sul tema dei cartelloni pubblicitari (più conosciuta come "Delibera contro cartellone selvaggio") il seguente Comunicato stampa invitandovi cortesemente a diffonderlo il più possibile.
 
 
  COMUNICATO STAMPA 
 
 
Nella giornata odierna il Comitato Promotore della Delibera d'iniziativa popolare sul tema dei cartelloni pubblicitari ha depositato presso il Comune di Roma oltre 8500 firme valide, a fronte delle 5000 necessarie per ottenere la discussione della proposta in Consiglio Comunale. Tenendo conto anche delle firme che per motivi vari non sono state ritenute valide, si può considerare che più di 10.000 cittadini sono stati contattati sul problema dei cartelloni pubblicitari e in maniera tangibile hanno dimostrato di non tollerare più di abitare in una città ostaggio di interessi particolari che la offendono e deturpano, mettendone oltretutto a repentaglio la sicurezza.
Associazioni e comitati come la Rete Romana di Mutuo Soccorso,  Italia Nostra sez. di Roma, Ass. Verdi Ambiente e Società (VAS), Cartellopoli Blog, Cittadinanzattiva, Comitato per la Bellezza, Legambiente Lazio, Comunità Territoriale X Municipio; ma anche semplici cittadini oltre alla protesta hanno inteso presentare attraverso lo strumento della delibera d’iniziativa popolare proposte costruttive contro questo grave fenomeno.

Vogliamo ringraziare anche le decine di cittadini che si sono resi disponibili a raccogliere le firme insieme a noi e a contribuire a far crescere la coscienza di quanto di sbagliato e di incivile c'è dietro il problema degli impianti pubblicitari che ci hanno prepotentemente invaso la vita di ogni giorno.
Considerati i pochi mezzi a nostra disposizione, sia di comunicazione che logistici, ci riteniamo estremamente soddisfatti del successo dell'iniziativa, ma d'altro canto non possiamo non constatare che tale successo deriva anche dalla profonda insoddisfazione, per non dire indignazione, che la stragrande maggioranza dei cittadini avverte di fronte allo scempio causato dai cartelloni pubblicitari negli ultimi mesi.
Il problema esiste ed è grave, ormai nessuno può negarlo.

Terminata la fatica della raccolta delle firme, a questo punto il nostro impegno si sposta su due fronti: da una parte seguire l'iter della proposta di delibera affinché quanto prima venga discussa dall'aula consiliare del Comune di Roma; dall'altra continuare a sollecitare le istituzioni affinché vengano intraprese delle iniziative immediate che diano il segno di una chiara inversione di rotta. Su quest'ultimo punto è nostra intenzione approfittare dell'incontro previsto per giovedì 29 luglio con l'Assessore Bordoni per richiedere interventi che da subito facciano vedere che l'amministrazione comunale riconosce il problema ed è disponibile a lavorare per risolverlo. Capiamo bene che una rivisitazione della normativa ed il piano regolatore degli impianti pubblicitari richiedono tempi non brevi, ma è necessario che l'amministrazione dimostri con interventi urgenti l'intenzione di rientrare in un'accettabile legalità, a cominciare dalla rimozione degli impianti che, installati in contrasto ai tanti vincoli che tutelano la nostra città e alle norme del codice della strada, costituiscono un grave pericolo per pedoni e veicoli.

 Il Comitato Promotore
Fabio Depino, Violante Pallavicino, Maria Mosca, Roberto Tomassi, Salvatore Settimi, Stanislao Grazioli, Marcello Paolozza, Aldo Pirone, Elio Graziani, Roberto Crea, Luca Iozzino, Roberto Caffari, Rita Chierico, Giorgio Tonolini.

Se avete bisogno di ulteriori informazioni, potete contattare uno dei seguenti membri del Comitato Promotore:

- Marcello Paolozza (Rete Romana di Mutuo Soccorso) 349 0757804
- Roberto Tomassi (Coordinamento Residenti della Città Storica) 348 6028713
- Fabio Depino (Comitato X Municipio) 347 6540371
- Roberto Crea (Cittadinanzattiva "Roma Centro") 335 1315940

ABBANDONO DELL+IPOGEO ROMANO DELLA TORRICELLA: RIUNIONE IN MUNICIPIO IV DEL COMITATO DI QUARTIERE SERPENTARA CON LA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA COMITATO DI QUARTIERE SERPENTARA:

 A SEGUITO DELLA SEGNALAZIONE DI QUESTO COMITATO SULLO STATO DI
ABBANDONO E DEGRADO DELL'IPOGEO DI EPOCA ROMANA POSTO SOTTO IL CASALE
DELLA TORRICELLA, IL GIORNO 29 LUGLIO PRESSO LA COMMISSIONE I DEL IV
MUNICIPIO SONO STATI INVITATI IL SOTTOSCRITTO PRESIDENTE DEL COMITATO
-  GLI AMICI DI ROMA SOTTERRANEA E LA PROPRIETA , ALTIPIANI
DELL'ANIENE, PER DISCUTERE DELLA PROBLEMATICA INERENTE AL RECUPERO DEL
MANUFATTO.
SALUTI MIMMO D'ORAZIO

RELAZIONE SULL´ INCONTRO

Come gia annunciato oggi si è tenuto il previsto incontro al IV
municipio I commissione per discutere delle problematiche dell’ipogeo
della Torricella.

Erano presenti oltre al sottoscritto in qualità di rappresentante de l
Comitato, un rappresentante dell’associazione Roma sotterranea e un
rappresentante della proprietà dell’area -  Altipiani dell' Aniene (
Bonifaci)

Per il Municipio erano presenti i consiglieri della I commissione e il
presidente della commissione stessa  consigliere  Alfredo Arista.

Nell’incontro sono state riportate ai presenti le problematiche in cui
versa il manufatto idraulico e lo stato di abbandono e incuria
documentato anche fotograficamente.

Nell’illustrare dette problematiche i presenti , dopo ampia
discussione, hanno  trovato un punto di incontro che risolverebbe il
problema dell'ipogeo punto  che può  essere cosi riassunto:

•       la proprietà si è impegnata a mettere in sicurezza l’aera e a
chiudere l’accesso all’ipogeo con un cancello ,  secondo le
indicazioni della
               sovrintendenza ai beni culturali di Roma tramite il
dott. Di Gennaro;

•       l’associazione Roma sotterranea si è resa disponibile  svuotare e a
ripulire nuovamente tutto il manufatto dopo la sua messa in sicurezza
e
               chiusura dell’accesso;

•       il comitato di quartiere si è reso disponibile a fornire l’aiuto
necessario per la ripulitura esterna della zona e la sua sistemazione;

•       il municipio si è preso l impegno di contattare la società AMA per
fornire i mezzi al trasporto dei materiali presenti all’interno
dell’ipogeo.

La commissione ha ritenuto utile riprogrammare un incontro per il 2
settembre  per definire le date di detto intervento che una volta
ultimato permetterà  un utilizzo a scopo didattico con visite guidate
al manufatto idraulico a tutta la cittadinanza del IV municipio e alle
scuole presenti sul territorio.

Si è reso anche utile dare visibilità a detto evento tramite mezzo
stampa locale per avere la massima partecipazione dei cittadini a tale
iniziativa.

Certo di aver operato per il bene della collettività e per la
valorizzazione  del patrimonio del nostro territorio si coglie
l’occasione per augurare a tutti i membri del comitato e alle loro
famiglie delle serene vacanze.

Cordialmente

Mimmo D'Orazio

DUE DELIBERE DELL+AUTORITA PER LE COMUNICAZIONI PERICOLOSE PER L+ATTIVITA DELLE NOSTRE MICRO TV VIA WEB

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA SIMONA SALVI:
Cari video maker,
vogliamo segnalarvi due delibere Agcom che riguardano la regolamentazione delle web tv in rete che potrebbero drammaticamente impattare il nostro lavoro. Su queste due delibere la FEMI-Federazione delle micro web tv ha già chiesto audizione presso l'Autorità. Riteniamo però importante che l'Agcom riceva osservazioni anche da parte vostra.
Dando seguito al percorso del Decreto Romani (ormai legge), l'Agcom ha emanato due delibere nelle quali sono elencate le regole alle quali le web tv "precipuamente commerciali" dovrebbero sottostare per continuare la propria attività. Si tratta di regole che rischiano di far limitare o far chiudere la maggior parte di queste realtà. Potete leggerne i particolari nel comunicato stampa Femi che alleghiamo.
La FEMI ha richiesto un'audizione presso l'Agcom per porre all'attenzione dell'Autorità le esigenze delle realtà che rappresenta e il pericolo che tali normative costituirebbero per la loro stessa sopravvivenza. Le due delibere lasciano la possibilità ad ogni realtà di inviare osservazioni all'autorità entro il 30/07/2010. Sarebbe importante far sentire la voce di ogni singola web tv su tale argomento.
Come descritto nell'allegato A, le comunicazioni recanti la dicitura "Consultazione pubblica sullo schema di regolamento in materia di fornitura di servizi di media audiovisivi lineari o radiofonici su altri mezzi di comunicazione elettronica ai sensi dell'art. 21, comma 1-bis, del Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici", nonché l'indicazione della denominazione del soggetto rispondente, potranno essere inviate, entro e non oltre il termine tassativo di trenta giorni dalla pubblicazione della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale (quindi entro il 30/07/2010), tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, corriere o raccomandata a mano, al seguente indirizzo: Autorità per le garanzie nelle comunicazioni - Direzione contenuti audiovisivi e multimediali - Via Isonzo -- 21/b - 00198 Roma. Le comunicazioni dovranno essere inviate entro il medesimo termine, in formato elettronico, al seguente indirizzo: dic@agcom.it, riportando in oggetto la denominazione del soggetto rispondente seguita dalla dicitura sopra riportata.
Sperando di facilitarvi l'operazione, vi inviamo in allegato i pdf delle osservazioni elaborate dall'avv. Guido Scorza e inviate per conto FEMI ad Agcom. Se non avete la possibilità di consultare un vostro avvocato, potete inviare ad Agom i due documenti da noi predisposti indicando nella lettera di accompagnamento, che potete personalizzare come meglio ritenete, la dicitura tipo "Nel condividere il documento elaborato dalla Femi, si osserva quanto segue...". Per maggiori informazioni e dettagli sulle due delibere vi segnaliamo il link ad un articolo dell'avv. Scorza che da anni segue questi argomenti e che sta assistendo la Femi e i link ai testi delle due delibere:
http://www.agcom.it/default.aspx?message=viewdocument&DocID=4409

3 allegati — Scarica tutti gli allegati  
Comunicato stampa - A rischio le micro web tv.docComunicato stampa - A rischio le micro web tv.doc
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Risposta consultazione Delibera n 258.pdfRisposta consultazione Delibera n 258.pdf
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Risposta consultazione Delibera n 259.pdfRisposta consultazione Delibera n 259.pdf
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GRAVISSIMI RISCHI PER IL NOSTRO TERRITORIO DALLE NUOVE NORME IN MATERIA DI EDILIZIA. LA CEMENTIFICAZIONE CHE ABBIANO SINORA VISTO NEL MUNICIPIO IV, POTREBBE PRESTO ESPLODERE, SINO A TRAVOLGERE DEL TUTTO LA NOSTRA VIVIBILITA !

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DALLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO:

Dal sito http://eddyburg.it/article/articleview/15541/0/372/ vi segnaliamo questo intervento di Salvatore Settis s La Repubblica del 20/07/2010

La Costituzione del Cemento
Salvano le zone tutelate per legge (e la faccia) dalla cementificazione, ma consentono la distruzione del territorio, senza se e senza ma.
Profeticamente, Roberto Saviano ha scritto in Gomorra: «La Costituzione si dovrebbe mutare. Scrivere che si fonda sul cemento e sui costruttori. Sono loro i padri. Non Parri, non Einaudi, non Nenni, non il comandante Valerio». «Cementifici, appalti e palazzi quotidiani: lo spessore delle pareti – prosegue Saviano – è ciò su cui poggiano i trascinatori dell´economia italiana». Proprio questo sta accadendo. Il 4 giugno Tremonti annuncia l’intenzione di modificare l’articolo 41 della Costituzione, secondo cui «la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali»: secondo il ministro, invece, bisogna «uscire dal Medioevo per liberare le imprese». Il "nuovo" articolo 41 deve cancellare i controlli, imporre una totale deregulation.
E infatti l’8 luglio il senatore Azzollini presenta al Senato un emendamento alla "manovra" economica secondo il quale il costruttore può avviare cantieri senza alcun permesso, producendo contestualmente un’autocertificazione ("segnalazione certificata di inizio attività", o s.c.i.a.), valevole anche nelle aree vincolate, e lasciando alle amministrazioni l’opzione di un controllo ex post. Proprio come se la riforma costituzionale vagheggiata da Tremonti (che le Camere non hanno nemmen principiato a discutere) fosse già passata. L’Italia diventerebbe così, secondo la profezia di Saviano, una Repubblica fondata sul cemento. Peggio: anche in caso di falsa dichiarazione, con l’emendamento Azzollini i lavori già iniziati sarebbero "blindati", consolidandosi 30 giorni dopo la dichiarazione (anche se falsa), e senza sanzioni né per l’impresa né per il costruttore, a meno che le amministrazioni non dimostrino «un danno grave e irreparabile per il patrimonio artistico, l’ambiente, la salute». Insomma, piena licenza di abusivismo per i danni ambientali "di modica quantità" (a giudizio delle stesse imprese); un’escalation brutale anche rispetto ai condoni edilizi che abbiamo subito.
Lo abbiamo scritto in queste pagine (12 luglio): questa norma violerebbe principi fondamentali della Costituzione come la tutela del paesaggio (art. 9), il principio di utilità sociale dell’impresa e della proprietà (artt. 41 e 42), la centralità e dignità sociale della persona (artt. 2 e 3). L’appello di Repubblica non è rimasto inascoltato: oltre a Italia Nostra, che già aveva manifestato viva preoccupazione alla prima e meno aggressiva versione della "manovra", il Fai e Wwf invitarono Bondi a esprimere «un civile sdegno» contro questo «vero e proprio assoluto Far West». Altre voci si unirono subito, dall’opposizione ma anche dalla maggioranza, come l’onorevole Fabio Granata, che parlò di «minaccia gravissima e incivile per paesaggio e ambiente», mentre il ministro Bondi si dichiarava «sorpreso» dall’emendamento, prodotto «senza che il Ministero ne sia stato informato». Ma è stato l’intervento del Quirinale che ha convinto il governo a correggere gli aspetti più perversi della proposta, richiamando con fermezza i valori della Costituzione. Grazie all’efficace esercizio della moral suasion, nella nuova versione la s.c.i.a. non si applica nelle aree vincolate; i termini di reazione delle amministrazioni si estendono da 30 a 60 giorni; si introducono sanzioni, senza limiti di tempo, per le dichiarazioni mendaci; infine, si cancella l’assurdo limite all’intervento delle amministrazioni, non più limitato ai soli danni "gravi e irreparabili".

L’intervento del Colle ha depotenziato gli aspetti più pericolosi di una norma anticostituzionale. Ma la partita non è chiusa: la s.c.i.a. infatti resta, anche se escludendo le aree vincolate. Come ha scritto Giuseppe Galasso sul Corriere (17 luglio), la "legge Galasso" (1985), poi recepita nel Codice dei Beni Culturali (2004), considera il paesaggio come un insieme organico «nella sua storica e fisica configurazione», affidandone la tutela non al solo strumento del vincolo, ma alla pianificazione paesistica. «La trama dei vincoli è una groviera largamente perforabile e perforata, per cui la riserva è importante ma non rassicurante». Si aggiunga che la s.c.i.a. può essere impunemente applicata in tutte le aree sensibili non vincolate, per esempio nelle zone sismiche senza vincolo paesistico, che in Italia sono enormemente grandi, o nelle "zone insalubri" dove insediamenti industriali a rischio, depositi di carburante e così via potranno essere ampliati a dismisura senza il minimo controllo: con una "segnalazione" autocertificata, appunto. Solo l’abolizione di ogni forma di s.c.i.a., cioè il ritorno alla procedura corrente in tutto il territorio, sarebbe tranquillizzante.
Ma c’è da scommettere che non sarà così. Quali siano le intenzioni di chi ci governa lo si vede nel Lazio, dove l’assessore all’urbanistica della Regione Luciano Ciocchetti ha appena annunciato una "rivoluzione in dieci mosse": via libera agli interventi nei centri storici, nelle zone agricole e nei condomini; «abbandono del concetto di adeguamento sismico»; ampliamenti consentiti in sopraelevazione, anche oltre il limite di mille metri cubi, e questo per «coinvolgere maggiormente Roma, oggi tagliata fuori dalla legge» (Il Sole, 14 luglio). Tutto, pur di costruire. In un Paese dove un milione di case risultano vuote (così il rapporto Legambiente diffuso il 15 luglio), e che mantiene saldamente il primato europeo nell’abusivismo edilizio, il partito del cemento continua a imperare. Abbiamo il più basso incremento demografico d’Europa e insieme il più alto consumo di suolo: eppure chi ci governa sembra credere che "il mattone" sia l’unica forma nota di investimento produttivo.
Questa mentalità arcaica, che distoglie capitali da forme ben più dinamiche di investimento, non solo frena lo sviluppo del Paese, ma ne distrugge la risorsa più preziosa: il paesaggio e l’ambiente. Secondo la Corte Costituzionale (per esempio nella sentenza nr. 367 del 2007), il paesaggio incarna valori costituzionali «primari e assoluti», che sovrastano qualsiasi interesse economico, e perciò esige «un elevato livello di tutela, inderogabile da altre discipline di settore». È ribadendo questi valori che si deve rispondere a miserevoli espedienti come la s.c.i.a., alla sciatta deregulation di una Costituzione immaginaria scritta col cemento.

VIA LUIGI CAPUANA:CROLLA UN ALTO MURO DA LUNGHISSIMO TEMPO PERICOLANTE

FONTE - http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/07/21/news/crollo_talenti-5723769/

L'INCIDENTE

Talenti, paura all'alba in via Capuana
crolla muro e travolge le auto in sosta

La struttura era appena stata ristrutturata dopo essere stata a lungo puntellata. Alta quattro metri e lunga 30 ha ceduto intorno alle 5.30. Pericolanti altri 40 metri. Le macerie hanno invaso tutta la strada.Chiuusa al traffico anche via Frescobaldi

di GIOVANNI GAGLIARDI
Talenti, paura all'alba in via Capuana crolla muro e travolge le auto in sosta
Uno boato all'alba in via Capuana, nel quartiere Talenti. I residenti della zona hanno impiegato pochi minuti per realizzare che si è trattato di una tragedia sfiorata. L'enorme muro di contenimento all'altezza del civico 189, la videoteca Cinema e Talenti, è crollato invadendo tutta la strada, in entrambi i sensi di marcia, seppellendo un camion e diverse macchine in sosta. Ringhiera e macerie sono state ritrovate sulla carreggiata opposta. "Per fortuna a quell'ora non passava nessuno e il videonoleggio era chiuso - dicono i residenti - altrimenti poteva essere una strage".

La struttura costruita con blocchetti di tufo, è alta quattro metri e lunga circa ottanta. Sopra ci sono i giardini di un palazzo con accesso da via Frescobaldi, che ora è stata chiusa al traffico. Ci sono infatti timori che anche il muro su questa strada possa essere a rischio, così come altri 40 metri di parete considerati pericolanti su via Capuana. "Quel muro è stato puntellato per molto tempo - racconta uno dei condomini del palazzo sovrastante - e i lavori di consolidamento erano terminati da poco. Da tempo - aggiunge - ci eravamo accorti che anche su altre parti della struttura c'erano i segni di infiltrazioni d'acqua. Anche il marciapiede era bagnato".
VEDETEVI LE IMPRESSIONANTI IMMAGINI: 
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/07/21/foto/crollo_talenti-5738251/1/

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lunedì 19 luglio 2010

ROMA, IV MUNICIPIO: PROSEGUE IL SERVIZIO GRATUITO DI MOBILITA PER TUTTI

FONTE: http://zerosei.net/tag/cristiano-bonell/

Prosegue nel IV Municipio di Roma  l’iniziativa denominata “Mobilità Gratuitamente Garantita” ed il 15 luglio presso la Sala Agnini si è svolta la conferenza stampa per la consegna di un nuovo furgone da parte della Società MGG Italia spa.L’iniziativa “Mobilità Gratuitamente Garantita” è rivolta alle persone diversamente abili, agli anziani ed a tutte le persone con difficoltà motorie.E’ stato così siglato oggi il protocollo tra il IV Municipio e la Società MGG Italia spa, l’azienda che fornirà i mezzi per l’iniziativa e che insieme alle Associazioni Assport e Anagramma conta oggi 1500 dipendenti ed oltre 720 mezzi in tutta Italia.Grande soddisfazione è stata manifestata dal Presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli (PDL) che ha tenuto a precisare che sono stati i primi in tutta Roma ad organizzare questo servizio proprio per andare incontro a tutte quelle persone ch non possono prendere i mezzi pubblici e che hanno difficoltà a muoversi nell’ambito del Municipio stesso. L’utilizzo del mezzo è semplicismo ha spiegato Bonelli, è sufficiente infatti comporre un numero telefonico messo a disposizione e prenotare il percorso che interessa.Inoltre la stessa Associazione Anagramma si è resa disponibile per segnalare e denunciare le barriere architettoniche che ostano la vita di un diversamente abile e fare presente anche le carenze infrastrutturali. Andrea Pierleoni – Assessore alla Cultura del IV Municipio –  ha ribadito che l’Associazione Anagramma che si occupa delle problematiche inerenti le barriere architettoniche presenti sul territorio del Municipio, ha ottenuto di recente a titolo gratuito l’assegnazione di uno degli sportelli presso la sede municipale di Via Fracchia che è dedicato proprio alla raccolta di informazioni sugli ostacoli che incontrano i diversamente abili.

IL QUARTIERE TALENTI SCENDE IN PIAZZA PER SALVARE IL SUO PARCO CAPUANA


FONTE:
http://www.laquartaonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=318:talenti-scende-in-piazza-per-salvare-il-suo-parco&catid=50:ultimora&Itemid=62



Giovedì 15 Luglio 2010 16:38

di Luca Coniglio

Ieri sera si è tenuta, davanti all'entrata della scuola "Cecco Angiolieri", la prima manifestazione popolare per salvare il Parco Capuana da una imminente cementificazione da parte dell' IMPDAP che andrebbe a cancellare una delle ultime aree verdi di Talenti. All' evento hanno partecipato moltissimi residenti della zona e, ci piace sottolinearlo, anche numerosi giovani che in quel parchetto ci sono cresciuti e che, insieme agli altri cittadini, hanno contribuito fino ad ora a renderlo pulito e ben tenuto. Insieme al comitato "Quartiere Talenti" c'era anche una folta rappresentanza delle istituzioni. Sono intervenuti i consiglieri del IV Municipio Ripanucci e Clavenzani, nonchè l'assessore Pierleoni, i quali hanno illustrato ai  cittadini il mostruoso progetto che l' IMPDAP vorrebbe realizzare e le motivazioni che li hanno spinti a schierarsi contro questo "stupro urbano". Della stessa linea il presidende del IV Municipio Bonelli che, nel suo intervento, ha proseguito in quella posizione di discontinuità e di lotta contro la speculazione edilizia che ha da poco intrapreso con decisione e che aveva già espresso sulle pagine del nostro giornale. "Il nostro obiettivo è impedire che questa mostruosità lunga quasi un chilometro, fatta di enormi palazzion istile Laurentino 38, che deturperebbe per sempre l'intero quartiere, non venga realizzata".  La giunta municipale, insieme con l'assessorato all'urbanistica del Comune di Roma, conta di presentare un progetto di "Compensazione" cioè spostare questi 80.000 metri cubi che L' IMPDAP può costruire, in un' altra zona, possibilmente fuori dal territorio del IV Municipio il quale, come ha aggiunto lo stesso Bonelli, negli ultimi 6-7 anni ha visto piombare sul suo territorio più di 7 milioni di metri cubi di cemento. I cittadini devono continuare a lottare, ad essere presenti in maniera sempre maggiore a questo tipo di manifestazioni, a far capire che le ruspe non arriveranno senza che nessuno dica nulla. Serve e servirà l' appoggio di tutti, anche delle opposizioni le quali, purtroppo, sono assenti in una battaglia che dovrebbe  essere bipartisan per antonomasia. Comunque siamo solo all'inizio, tutti i cittadini continuino a seguirci per le novità! Insieme salveremo il Parco!

DOPO LA DENUNCIA SULLE IRREGOLARITA' DEL P.R.U. ART. 11 FIDENE - VAL MELAINA, GIA' PRESENTATA NEL NOVEMBRE 2008 DA ASSOCIAZIONE ERETE NUOVO MUNICIPIO IV E COMITATO DI QUARTIEREV VIA PASSO DEL TURCHINO, ANCHE BIL COMITATO DI QUARTIERE SERPENTARA CHIEDE IL RIESAME DELL'INTERO "FAMIGERATO" P.R.U. ART. 11 FIDENE VAL MELAINA

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:

Comitato di 
quartiere SERPENTARA 
                                                                      
                                                                                                                                         

COMUNICATO STAMPA

Oggetto: Consultazione popolare sulla destinazione d’uso di Piazza Minucciano

Straordinario successo dell’iniziativa indetta dal Comitato di quartiere Serpentara e dal giornale “La Quarta “  effettuata tramite una   consultazione popolare per stabilire la destinazione d’uso di Piazza Minucciano e delle zone verdi limitrofe. Al riguardo, in pochissimi giorni, ed in un periodo estivo, sono state raccolte ben 1278 firme di cittadini residenti nel IV Municipio di cui :

1236 a favore del verde pubblico;
18 a favore del residenziale e negozi di vicinato;
4 a favore di un area commerciale e direzionale;
20 bianche e/o nulle.
Alla luce di quanto precede
SI INVITANO
gli Organi Istituzionali del Municipio IV e del Comune di Roma a voler porre in essere, con urgenza, ogni atto utile a riconsiderare, in particolare,  il progetto n. 8 del P.R.U. Fidene –Val Melaina e, in generale, tutto il P.R.U. in argomento, nonché qualsiasi altro progetto  di cementificazione previsto all’interno del IV Municipio, che risulta già congestionato e cementificato oltre ogni limite di sopportazione, in funzione della qualità della vita,  ed a farsi promotori di una riqualificazione del verde esistente, che sia fruibile dalla cittadinanza del Municipio.

Cordialmente
Il direttore del giornale “La Quarta”                              Il presidente del comitato serpentara                                                                                                  
Riccardo De Cataldo                                                          Domenico D’Orazio


Si trasmettono i primi articoli riguradanti il referendum sulla
destinazione d'uso di piazza Minucciano

saluti Mimmo D'Orazio
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VORAGINI DEI CONTRATTI DERIVATI DEL COMUNE DI ROMA, APERTA DA WALTER VELTRONI E MARCO CAUSI: ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIGENE E RADICALI PRESENTANO UNA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI ROMA.SCARICATEVI E LEGGETEVI L'INTERESSANTE ANALISI INDIPENDENTE SULLA VORAGINE DERIVATI

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DALLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO IL COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIGENE:

La Rete Romana di Mutuo Soccorso riceve ed invia a tutti il Comunicato stampa dell'Associazione ANTIGENE(Associazione  Nazionale dei dipendenti ed utenti delle Autonomie Locali  e Regioni ) e RADICALI ROMA.
Vi chiediamo di leggere attentamente la “Analisi Sintetica dei derivati   stipulati dal Comune di Roma"  prodotta per l’Associazione Antigene dagli analisti finanziari indipendenti della LS  Advisor,  Lucio Sgarabotto e Giovanni Montani, allegata allo stesso comunicato stampa e che a nostra volta alleghiamo alla presente.
Ad eccezione del quotidiano E-Polis, ci risulta che nessuna altro organo di stampa abbia diffuso il Comunicato stampa in questione e dato notizia dell'analisi prodotta nel documento ad esso allegato. 
Per contribuire a rompere questo preoccupante e gravissimo "silenzio stampa" su una questione di vitale importanza per il presente ed il futuro della città e che condizionerà la vita di ogni singolo cittadino di Roma nei prossimi 40 anni, vi invitiamo pertanto a dare la massima diffusione ai documenti che vi abbiamo inviato non solo per posta elettronica presso i vostri associati ed amici, ma anche stampandoli e distribuendoli in formato cartaceo il più capillarmente possibile.
COMUNICATO STAMPA
ANTIGENE(Associazione  Nazionale dei dipendenti ed utenti delle Autonomie Locali  e Regioni ) e RADICALI ROMA:
DEPOSITATO ESPOSTO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE    DI ROMA  per accertare se i contratti in derivati stipulati dal Comune di Roma, sulla base di quanto contenuto   nella          Relazione della Sezione Regionale per il Lazio della  Corte dei Conti    sul “ Controllo sulla gestione finanziaria del Comune di Roma per gli esercizi 2004 – 2007, con proiezione all’esercizio 2008 “- Parte  IV Contratti Derivati -  possano  configurare il reato di truffa.

Dichiarazione di Lidia Mazzola, presidente di Antigene, e Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma

L'associazione Antigene e l'associazione Radicali Roma, assistiti dall'avv. Alessandro Gerardi, hanno depositato un esposto alla procura di Roma perchè si faccia luce sulla vicenda dei contratti derivati stipulati dal comune di Roma.
La richiesta di indagine si basa specificamente sulle gravi informazioni contenute nella relazione della Corte dei Conti.  Dalla  citata Relazione ,  a seguito dell’analisi dettagliata delle clausole  contrattuali negoziate con le banche  controparti, emerge infatti  la valutazione  di rischi di esposizione per il Comune sul “pagamento di flussi finanziari crescenti, senza alcun limite”; su “ vere e proprie scommesse”  allestite  sui bilanci pubblici ; su “sbilanciamenti a favore delle banche” alle quali sembrano corrispondere “commissioni implicite”. Alla  Corte Dei Conti, in sintesi ,  “non pare, pertanto, che la complessa gestione delle operazioni di finanza derivata poste in essere dal Comune abbia rispettato gli obiettivi fissati dalla legge di riduzione del costo finale del debito e di riduzione dell’esposizione ai rischi di mercato”.
Alla stessa conclusione giunge l’ “Analisi Sintetica dei derivati   stipulati dal Comune di Roma prodotta per l’Associazione Antigene dagli analisti finanziari indipendenti della LS  Advisor,  Lucio Sgarabotto e Giovanni Montani  che si allega in copia.
Le negazione di ogni diritto di informazione dei cittadini romani su una questione che vincola il Comune a contratti che fino al 2050 potrebbero esporlo al pagamento di interessi altissimi  fa da eco alla mancanza di qualsiasi iniziativa  delle forze politiche di maggioranza e di opposizione in consiglio comunale per far luce su una simile situazione.
La vicenda si inserisce  nel quadro più ampio della gestione del bilancio  dell'ente, caratterizzato dalla totale assenza di trasparenza e da una serie deroghe ai principi fondamentali di contabilità degli enti locali, di cui all’art 162 del Testo Unico degli enti locali, relativi all'obbligo di unità, annualità, veridicità,  attendibilità e pubblicità dei bilanci, nonché alle clausole poste dall’art. 119 della Costituzione in materia di vincoli sull’indebitamento e di clausole in materia di   garanzia  dello Stato sui prestiti contratti dagli Enti Locali.
Il Comune di Roma ha rigettato più volte la richiesta di accesso agli atti sui contratti derivati inoltrata  da Antigene, Federconsumatori e Adusbef  e senza la Relazione della Corte dei Conti non se ne saprebbe ancora nulla. Malgrado ciò , non un consigliere comunale, di maggioranza o di opposizione, ha risposto al nostro appello  per ripristinare  il ruolo di controllo  istituzionale che spetta al Consiglio su una situazione così pericolosamente oscura rispetto ai destini della città e dei suoi abitanti.
Basti dire che,  malgrado il lungo commissariamento affidato al  sindaco Alemanno,  non si conosce ancora l’ammontare  certo del debito, dei suoi interessi e dei suoi costi impliciti, e tutto, continua a navigare su minacce di rivelazioni  o intese  bipartisan, non meglio esplicitate,  a fronte di un  disavanzo finanziario ormai evidente anche se non formalmente dichiarato.
Roma, li 13 luglio 2010

Lidia Mazzola –
Presidente  Associazione Antigene – 3396904136 –  www.info.antigene@libero.it

Riccardo Magi
Segretario Radicali Roma
3338042937
www.radicaliroma.com

Derivati Comune Roma.pdfDerivati Comune Roma.pdf
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MERCOLEDI' 14 LUGLIO 2010: FOLTA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE A PARCO CAPUANA, PER DIRE UN FORTE NO ALLA CEMENTIFICAZIONE DEL PARCO. UN'INIZIATIVA DA PROSEGUIRE CON FORZA E RILANCIARE CON GRANDE IMPEGNO AI PRIMI DI SETTEMBRE

MERCOLEDI 14 ALLE ORE 20 MANIFESTAZIONE CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE DEL PARCO CAPUANA. LA PRESENZA MASSICCIA DEI RESIDENTI DEL QUARTIERE E' FONDAMENTALE PER DIMOSTRARE LA CONTRARIETA' DI TUTTI!!   PARTECIPANO TUTTI I CONSIGLIERI DEL MUNICIPIO DI MAGGIORANZA GLI ASSESSORI ED IL PRESIDENTE DEL MUNICIPIO ORGANIZZATORE DELL INCONTRO INSIEME AL CONSIGLIERE FABRIZIO CLAVENZANI.
Nonostante il periodo estivo sono stati numerosi i partecipanti alla  manifestazione organizzata dal Cons. Clavenzani e dal Presidente del Municipio Cristiano Bonelli, partecipanti che hanno potuto ricevere informazioni dettagliate ed hanno supportato l'iniziativa contro l'ennesimo intervento urbanistico all'interno di un quartiere e di un municipio "bombardato dal cemento". Un successo che conforta gli organizzatori che hanno pubblicamente chiesto a tutte le forze politiche di aderire alle future iniziative, senza distinzioni , solo uniti, istituzioni locali e cittadini si potrà fermare l'ennesimo scempio ai dannio del territorio!!

Passato il mese di agosto associazioni e comitati di quarrtiere si sono impegnati a proseguire con forza ne con forme di mobilitazione anche più eclatanti una iniziativa meritoria, a difesa di uno dei pocghi polmoni verdi residui del quartiere !!!


REFERENDUM PROMOSSO DAL COMITATO DI QUARTIERE SERPENTARA SULLA DESTINAZIONE URBANISTICA DELL'AREA DI PIAZZA MINUCCIANO: SCHIACCIANTE LA MAGGIORANZA A FAVORE DELLA DESTINAZIONE A VERDE PUBBLICO

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA COMITATO DI QUARTIERE SERPENTARA:
Si trasmettono in via ufficiosa  i dati relativi alla consultazione
popolare sulla destinazione d'uso di piazza Minucciano:

Moduli raccolti x 10 firme n. 140
Votanti n. 1278
Totale firme raccolta n. 1278
schede nulle o bianche n. 20

a favore della destinazione a verde pubblico di piazza Minucciano e zone limitrofe voti :1236
a favore della distinazione a commerciale e direzionale  voti: 4
a favore della distinazione a residenziale econ negozi di vicinato voti: 18


Seguira la trasmissione dei moduli delle firme in copia in via ufficiale.

saluti Mimmo D'Orazio

LEGGETE LA LETTERA DEL COMITATO ALLA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO IV CON CUI SI INVITA CON FORZA IL PRESIDENTE AD IMPEGNARSI PER IL BLOCCO DI OGNI ULTERIORE CEMENTIFICAZIONE DEL MUNICIPIO:
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domenica 11 luglio 2010

VIA NOMENTANA : DIFFICOLTA' DI TRANSITO PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE DI URBANIZZAZIONE " PARCO TALENTI ". FINALMENTE SI LAVORA PER APRIRE IL COLLEGAMENTO DIRETTO FRA VIA OJETTI E VIA NOMENTANA

FONTE: http://www.luceverde.it/luceverde_roma_news.jsp?oid=3326

08:11 I 10 luglio
Difficoltà di circolazione in via Nomentana, nel tratto compreso tra il civico 1085 e 1051 per la realizzazione dell'immissione del prolungamento di via Ugo Ojetti, nell'ambito delle opere di urbanizzazione " Parco Talenti" dal giorno 07/07/10 al giorno 31.12.2010. Prestare la massima attenzione.

ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI F. GHERA: PER LA MANUTENZIONE STRADALE MOBILITATE TUTTE LE RISORSE IMPRENDITORIALI...

FONTE:  http://www.libero-news.it/regioneespanso.jsp?id=448966
Roma, 7 lug. - (Adnkronos) - "Al fine di garantire la massima trasparenza e apertura al mercato imprenditoriale l'Amministrazione, come ampiamente annunciato a mezzo stampa e via internet, ha avviato un programma straordinario di manutenzione stradale sull'intero territorio comunale, articolato su 40 appalti di importo pari a circa 1 milione di euro l'uno. Si e' quindi proceduto a invitare tutte le imprese in possesso dei requisiti richiesti, riguardanti sia la categoria che la classifica, e che hanno manifestato interesse a partecipare alle gare indette dall'Amministrazione, oltre ad altre 200 imprese sorteggiate dal sito dell'Avcp (Autorita' Vigilanza Contratti Pubblici) per un totale di 600 operatori". Lo ha dichiarato in una nota l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Roma, Fabrizio Ghera.
"E' fuorviante, pertanto, quanto riportato da un quotidiano, in particolare quando si parla di 'inviti rivolti a poche e selezionatissime imprese' avendo, invece, mobilitato per appalti di medio importo pressoche' tutte le risorse imprenditoriali - ha continuato Ghera - concentrando la realizzazione delle opere manutentorie nel periodo feriale con un tempo massimo di esecuzione di 50 giorni in modo da limitare allo stretto indispensabile i disagi alla cittadinanza. Sono in fase di pubblicazione le altre gare annunciate come ad esempio Via del Corso, Via Ugo Ojetti, Via Petroselli. Inoltre, - ha concluso l'assessore - e' terminata l'analisi tecnica per la gara della Manutenzione ordinaria triennale, a dimostrazione che si stanno svolgendo gare pubbliche e che le trattative negoziate coinvolgono un considerevole numero di imprese".

sabato 10 luglio 2010

ANCORA SUI 9 AGENTI IMMOBILIARI RIMASTI USTIONATI ALLE PIANTE DEI PIEDI PER AVER CAMMINATO SUI CARBONI ARDENTI, UNA TESTIMONIANZA ELOQUENTISSIMA, CHE PIU' ELOQUENTE NON SI PUO', SULLA GRAVISSIMA CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE IN ITALIA E SOPRATUTTO A ROMA

FONTI
 http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2010/7/6/MOTIVATION-DAY-Nove-agenti-immobiliari-camminano-sui-carboni-ardenti-e-rimangono-ustionati/98012/

http://www.immobilio.it/f15/agenti-immobiliari-sui-carboni-ardenti-al-motivation-day-6022/
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_luglio_5/agenti-immobiliari-ospedale-1703333116244.shtml
MESSAGGERO - EDIZIONE NAZIONALE DEL 6 LUGLIO 2010: "articolo "Sui carboni ardenti per motivarsi, ustionati nove agenti immobiliari", qui riprodotto.

Sui carboni ardenti alla convention. Nove agenti immobiliari ustionati
«Motivation day» all'albergo Villa Icidia, in zona Vermicino. Per i ricoverati dieci giorni di prognosi


Alessandro Di Priamo, il «motivatore», durante una prova sui carboni ardenti ROMA - Deve essere diventato una vera giungla, il mercato immobiliare, un’arena infuocata: proprio come camminare sui carboni ardenti. 
 A rischio di bruciarsi i piedi. È quanto è successo domenica pomeriggio a nove agenti immobiliari di uno dei più importanti gruppi italiani, che hanno avuto la ventura di partecipare ad un «motivation day»: uno di quei corsi per manager e venditori in cui, per «sviluppare la propria energia» e «raggiungere nuovi e ambiziosi obiettivi», si viene invitati a partecipare a sfide varie, «prima di tutto con se stessi». Come una passeggiata a piedi nudi sui carboni ardenti. Risultato: ustioni, per fortuna leggere, per nove incauti venditori, fra cui alcune donne, che hanno finito la serata al pronto soccorso, fra l’ospedale di Frascati e il Sant’Eugenio di Roma. Le prognosi sono inferiori ai 10 giorni, con i carabinieri al lavoro per accertare eventuali responsabilità penali. «Ma se non ci saranno denunce la storia per noi si chiude qui», spiegano gli investigatori.
Teatro della disavventura è stata Villa Icidia, hotel ristorante immerso nel verde nella zona di Vermicino, non molto lontano da Frascati. «Mi avevano chiesto di preparare il percorso sulle braci, nel giardino, con la sabbia intorno— racconta Serafino Bisirri, direttore dell’antica e romantica villa trasformata in albergo —. Ho fatto accendere il forno dalle due, se mi è sembrato strano? Un po’, ma quattro o cinque anni fa lo avevano già fatto, non ricordo se era la stessa agenzia, era andato tutto bene». Fatto sta che dopo il passaggio del «motivatore» professionista, Alessandro Di Priamo, gli altri si sono fatti convincere a seguirlo. Mal gliene incolse: «Mi ha avvisato un mio dipendente, quei poveracci si lamentavano per il dolore — racconta ancora Bisirri —. Ho fatto portare delle patate affettate. Al paese mio, Poggio Moiano, in Sabina, per le scottature si usa così». Ma i rimedi della nonna non sempre sono sufficienti, tanto che le vittime hanno preferito farsi vedere dai medici, piuttosto che sopportare stoicamente.
Nonostante la prova di coraggio quindi i nove agenti immobiliari non sono riusciti a «cambiare i propri stati d’animo ed i comportamenti per essere in grado di compiere azioni concrete ed ottenere nuovi risultati»,
come spiega il sito di Di Priamo, ex atleta di buon livello e (lo spiega lui nelle sue note biografiche) ex venditore porta a porta. Il «firewalk» è solo una delle sfide che propone nei suoi corsi: «La pirobazia aiuta le persone a formarsi una nuova rappresentazione interna delle proprie possibilità. Se qualcosa che appariva "impossibile" era soltanto una limitazione della mente, quante altre "impossibilità" saranno in effetti altrettanto possibili?». «Io la gente non la capisco più — commenta però il direttore dell’albergo —. So soltanto che mi avevano prenotato anche la cena, per 44 persone, e invece sono andati via tutti. Davvero, ho buttato un sacco di roba, che peccato».
Ester Palma
«Corriere della sera», pagina 23

GRAVISSIMA CRISI DELL'EDILIZIA, L'ALLARME DEI SINDACATI: Edilizia, nel Lazio persi 5.832 posti Ogni giorno chiudono tre aziende Se il trend resterà negativo, entro l'anno altri 6mila resteranno disoccupati.

FONTE: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_luglio_6/crisi-occupazione-edilizia-1703336918625.shtml

ROMA - Il comparto dell'edilizia a Roma e nel Lazio è in uno stato di crisi preoccupante: persi 5.832 posti di lavoro, 3,5 milioni di ore lavorate in meno e il 6,2% in meno di imprese attive sul territorio del Lazio tra il 2009 e il 2010. A lanciare l'allarme sono le associazioni sindacali di categoria, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil. Secondo i sindacati, «ogni giorno nel Lazio tre imprese del settore edile chiudono le loro attività. Ciò significa che ogni giorno ci sono 22 operai che perdono il lavoro. Se l'attuale trend negativo del mercato rimarrà costante, si stima che entro fine anno potrebbero esserci altri sei mila lavoratori edili disoccupati».

I lavoratori rischiano di perdere il posto (Ansa)
I lavoratori rischiano di perdere il posto (Ansa)
RITORNO AL CAPORALATO -La chiusura di molte imprese, denunciano Fillea, Filca e Feneal, ha portato con se anche un ritorno «prepotente» del lavoro in nero e del caporalato, specialmente tra i lavoratori stranieri. I sindacati si dicono preoccupati perchè «in questo contesto aumentano anche i pseudo-lavoratori autonomi all'interno dei cantieri ed il part-time aumenta in modo vertiginoso, mentre per l'assenza di liquidità da parte delle imprese sane, aumenta pericolosamente il rischio di infiltrazioni malavitose». A monte della crisi del settore c'è una riduzione degli investimenti, nel 2009 del 10% rispetto all'anno precedente, e per quest'anno le previsioni non sono migliori visto che il primo trimestre del 2010 fa segnare un ulteriore calo del 16,8%. A pagare il prezzo della crisi sono anche le imprese straniere, una delle novità di segno positivo degli ultimi anni per il tessuto produttivo della capitale: a Roma sono 91 le imprese gestite da stranieri che hanno chiuso tra ottobre del 2009 e marzo del 2010, con oltre 2mila operai licenziati.
«SERVONO PIU' CONTROLLI E INVESTIMENTI» - Forti di questi numeri i sindacati confederali dell'edilizia laziale in un documento chiedono alle imprese «maggiori investimenti e risorse umane sulla bioedilizia», mentre alla pubblica amministrazione domandano di «superare il ritardo sistematico nei pagamenti alle imprese», di rilanciare «gli investimenti pubblici» e di avviare «l'attuazione del piano casa per l'housing sociale». Al presidente della Regione Lazio invece i sindacati degli edili chiedono un impegno per «la costituzione di un coordinamento degli organismi di controllo sulla sicurezza nei cantieri edili» e «l'assunzione di nuovi ispettori SPreSAL», con i numeri attuali infatti è possibile controllare ogni cantiere una sola volta in trent'anni. Le sigle sindacali inoltre richiedono un incontro con tutti i gruppi politici che siedono all'interno del nuovo Consiglio regionale del Lazio per illustrargli nel dettaglio i numeri della crisi del settore.
Redazione online
06 luglio 2010

martedì 6 luglio 2010

DURE ACCUSE DELLA CORTE DEI CONTI ALLA GESTIONE VELTRONI PER LA VICENDA DEL DEBITO IN CONTRATTI DERIVATI

DAL CORRIERE DELLA SERA - EDIZIONE ROMA DEL 19 GIUGNO 2010: articolo dal titolo
" Corte dei Conti, accuse alla gestione Veltroni, Pesanti accuse dei magistrati contabili all'amministrazione dal 2004 al 2007"

DALLA REPUBBLICA-CRONACA DI ROMA DEL 18 GIUGNO 2010: articolo dal titolo
"Sindaco e giunta in conclave: una manovra seria e dura. E la Corte dei Conti boccia la gestione 2004-2007" (quella del sindaco Walter Veltroni !)

SULLA VICENDA DELL'ENORME VORAGINE DI DEBITO APERTA DAL SINDACO WALTER VELTRONI E DALL'ASSESSORE MARCO CAUSI IN CONTRATTI DERIVATI VEDI LA DURA DENUNCIA DI FEDERCONSUMATORI E ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIGENE, NELLA CONFERENZA STAMPA DI GIUGNO 2010 RIASSUNTA NELLA NOSTRA PLAYLIST:


E adesso, dopo aver lasciato Roma e la sua amministrazione comunale in queste drammatiche condizioni finanziarie, il PD rivendica la presidenza del Comitato per la candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020, probabilmente per destinarlo proprio al Veltroni responsabile della voragine derivati.... quasi sette  miliardi accesi mentre si lanciava nei suoi progetti megagalattici ed un pò megalomani, tutti a carico della città e di noi cittadini, la Città della Musica, la Città dello Sport, la Città dei Bambini, l'Auditorium di Boccea, il nuovo Museo comunale di Arte contemporanea, l'inutile risistemazione a firma Mejer della storica sistemazione dell'Ara Pacis Augustae a piazza Augusto Imperatore, e chi più ne ha più ne metta !!!
VEDEDEVI L'ARTICOLO SUL CORRIERE DELLA SERA DEL 26 GIUGNO 2010 QUI ALLEGATO.
  • E ora, dopo quanto successo, cosa vogliamo fare, premiarlo pure Walter Veltroni, con questa nomina a presidente del Comitato promotore per le Olimpiadi di Roma 2020?
  • Ma ci siamo impazziti ?
  • Quali meriti puà vantare verso la nostra città dopo quanto successo ?

lunedì 5 luglio 2010

UNA TESTIMONIANZA DRAMMATICA MA ANCHE UN PO' RIDICOLA SULLA PROFONDA CRISI DEL MERCATO IMMOBILIARE: 9 AGENTI IMMOBILIARI FINISCONO IN OSPEDALE CON USTIONI AGLI ARTI INFERIORI, PERCHE' SOTTOPOSTI ALLA PROVA DEL PASSAGGIO SUI CARBONI ARDENTI IN UNA CONVENTION TENUTASI IN UN GRANDE ALBERGO DI VERMICINO, VICINO ROMA


Sui carboni ardenti alla convention: agenti immobiliari feriti. Prognosi inferiori ai 10 giorni per 9 liberi professionisti


ARTICOLI A TEMA

la prova di coraggio è andata male a 9 agenti immobiliari che nella serata di domenica sono dovuti andare in ospedale per le ustioni riportate ai piedi per una passeggiata sui carboni ardenti. 
Per fortuna, comunque, dalle prognosi rilasciate dai medici possono stare tranquilli. In meno di dieci giorni, con l'applicazione costante di una pomata, passerà tutto. 
Il meeting al quale hanno partecipato i liberi professionisti è stato organizzato in un grande albergo in zona Vermicino. 
I carabinieri, che hanno svolto alcuni accertamenti sul fatto, hanno preso visione dei certificati dell'ospedale di Frascati e del Sant'Eugenio, dove sono stati assistiti gli agenti, sette nel primo noscomio e due nell'altro. 
"Se non ci saranno denunce la storia finisce qui", spiegano gli investigatorI".

LA NOTIZIE HA AVUTO ENORME ECO, VEDI: 


  1. APCom - Sui carboni ardenti alla convention, agenti immobiliari feriti

    5 lug 2010 ... Sui carboni ardenti alla convention, agenti immobiliari feriti. Prognosi inferiori ai 10 giorni per 9 liberi professionisti. Roma, 5 lug. ...
    www.apcom.net/.../20100705_195000_38a5259_92264.html - 3 ore fa

  2. Sui carboni ardenti alla convention, agenti immobiliari feriti ...

    5 lug 2010 ... Roma, 5 lug. (Apcom) - La prova di coraggio è andata male a 9 agenti immobiliari che nella serata di domenica sono dovuti andare in ospedale ...
    ecodibergamo.it/.../142279_sui_carboni_ardenti_alla_convention_agenti_immobiliari_feriti/ - 3 ore fa

  3. Sui carboni ardenti alla convention: agenti immobiliari feriti ...

    1 post - 1 autore - Ultimo post: 23 minuti fa
    leggo che ad una convention che prevedeva la camminata sui carboni ardenti 9 agenti immobiliariferiti. ... sono rimasti
    forum.chatta.it/.../sui-carboni-ardenti-alla-convention-age.aspx - 23 minuti fa

  4. Sui carboni ardenti alla convention, agenti immobiliari feriti ...

    5 lug 2010 ... Sui carboni ardenti alla convention, agenti immobiliari feriti. di Apcom. Roma, 5 lug. (Apcom) - La prova di coraggio è andata male a 9 ...
    notizie.tiscali.it/feeds/10/07/05/t_02_20100705_000063.html?... - 2 ore fa

  5. Sui carboni ardenti alla convention, agenti immobiliari feriti ...

    5 lug 2010 ... Ultime notizie su Sui carboni ardenti alla convention, agenti immobiliari feriti - lunedì 5 luglio 2010.
    www.mister-x.it/.../ultime_oggi.asp?...Sui%20carboni%20ardenti%20alla%20convention,... - 2 ore fa

  6. Sui carboni ardenti alla convention, agenti immobiliari feriti ...

    5 lug 2010 ... La prova di coraggio è andata male a 9 agenti immobiliari che nella serata di domenica sono dovuti andare in ospedale per le ustioni ...
    news.segnalstreet90.com/.../sui-carboni-ardenti-alla-convention-agenti-immobiliari-feriti/ - 2 ore fa

  7. Il Tempo - Roma - Camminano sui carboni ardenti Ustionati 9 agenti ...

    5 lug 2010 ... Gli sfortunati venditori si sono feriti durante una convention a Roma. ... Camminano sui carboni ardenti Ustionati 9 agenti immobiliari ...
    www.iltempo.it/roma/.../1176922-camminano_carboni_ardenti.shtml - 3 ore fa

  8. Voce - Convention con carboni ardenti, 9 feriti

    5 lug 2010 ... Convention con carboni ardenti, 9 feriti. Meeting di agenti immobiliari a Roma con colpo di scena: per tutti prognosi di non piu' di dieci ...
    www.voceditalia.it/articolo.asp?id=54680 - 3 ore fa

  9. Cronaca: Convention con carboni ardenti, 9 feriti | Ultime Notizie ...

    4 lug 2010 ... Costata cara a nove persone, che sono finite in ospedale. ... Cronaca: Convention con carboni ardenti, 9 feriti ... meeting di un'agenzia, ai partecipanti e' stata offerta la possibilita' di camminare sui carboni ardenti. ... Le prognosi per i nove agenti immobiliari sono inferiori ai dieci giorni. ...
    www.gexplorer.net/.../cronaca-convention-con-carboni-ardenti-9-feriti/ - 3 ore fa

  10. Sui carboni ardenti alla convention (libn)

    3 lug 2010 ... Ricoverati per ustioni ai piedi nove agenti immobiliari. ... Sui carboni ardenti alla convention, agenti immobiliari feriti ...
    www.informazione.it/n/86BCE269.../Sui-carboni-ardenti-alla-convention