venerdì 30 settembre 2011

NON CI SONO PIU' SOLDI PER LE METROPOLITANE ! Allarme Sindacati. Ed intanto il consiglio del Municipio IV, con un voto che fa il bis con quello per la delibera Bufalotta, BOCCIA la realizzazione del prolungamento della metro B1 al devastante prezzo di ulteriori "valorizzazioni immobiliari"

FONTE: http://archiviostorico.corriere.it/2011/settembre/29/nei_cantieri_del_metro_via_co_10_110929011.shtml

Arrivano i licenziamenti nei cantieri del metrò. I sindacati avevano lanciato l' allarme già prima dell' estate. Inutilmente, a quanto pare. «Partirà domani (oggi per chi legge, ndr ) la prima ondata di licenziamenti collettivi del Consorzio Metro C che colpirà 90 lavoratori.
Nei primi giorni di ottobre partiranno i licenziamenti anche per la linea metropolitana B1, la cui prima ondata coinvolgerà ulteriori 40 lavoratori. 
Prende dunque corpo lo spettro di una vera e propria emorragia occupazionale nella città di Roma»: è il contenuto della drammatica nota diffusa ieri da Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil. I tre sindacati nello scorso luglio avevano firmato un accordo di «salvaguardia sociale» con l' assessore alla Mobilità, Antonello Aurigemma, per la ricollocazione di questi lavoratori colpiti dai licenziamenti collettivi. L' intesa prevede l' impegno di Roma Capitale alla ricollocazione degli esuberi, iscritti in un apposito elenco depositato presso gli Enti istituzionali, sia nei lavori già appaltati e contrattualizzati, sia nei futuri bandi di gara e successivi contratti della società Roma Metropolitane Srl.
Sulla vicenda polemico il Pd: «Nonostante gli spot del sindaco Alemanno, si capisce che con questa amministrazione è iniziato un ridimensionamento delle opere della metropolitana. I licenziamenti dimostrano che non si punta e non si scommette più sulle metropolitane. Con le giunte di centrosinistra a Roma si trovava lavoro anche nella realizzazione delle metropolitane, con Alemanno e la destra arrivano i licenziamenti», ha commentato il consigliere comunale Massimo Valeriani.
Intanto sul prolungamento della linea B1, da Conca d' Ora a Porta di Roma (Bufalotta) si è aperto un nuovo caso politico. Il consiglio del IV Municipio, retto da una giunta di centrodestra guidata dal presidente Cristiano Bonelli, ha bocciato il progetto del Campidoglio di reperire le risorse per il nuovo tratto della linea B con «valorizzazioni immobiliari». Cioè con la concessione di cubature edilizie agli imprenditori che intendono investire sul metrò. Al voto di ieri erano assenti 10 consiglieri della maggioranza e lo stesso presidente Bonelli. Il centrosinistra è riuscito così a esprimere il parere negativo a nome del Municipio. 
«Noi chiediamo utilizzare strumenti diversi per prolungare la metro B1 fino a Bufalotta - ha dichiarato Carlo Lucherini, consigliere regionale del Pd -, piuttosto che inseguire fantasiosi progetti, l' amministrazione si preoccupi di dotare di parcheggi la fermata di piazza Conca d' Oro di prossima apertura e di collegarla con navette e mezzi pubblici con i quartieri più periferici del Municipio come Settebagni, Castel Giubileo e Villa Spada». Pa. Fo.

ASSEMBLEA DEL 20 SETTEMBRE 2011 IN MERITO ALLA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE IN OCCASIONE DELL'APERTURA DELLA METRO B1. IL CONTRIBUTO DEL COMITATO DI QUARTIERE SALVIAMO TALENTI

  RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:

Resoconto Assemblea del 20 Settembre sul nuovo piano TPL nel IV Municipio

Il 20 Settembre scorso abbiamo partecipato, come rappresentanti del Comitato di quartiere Salviamo Talenti, all’assemblea tenutasi presso la scuola ITC Matteucci riguardante le modifiche alla rete TPL del IV Municipio.
Erano presenti l’assessore Aurigemma, il presidente del Municipio Bonelli, alcuni consiglieri e dei tecnici dell’Agenzia della Mobilità, che sono quelli che hanno materialmente preparato e presentato il progetto.
E’ stato mostrato un video che illustra le principali novità poi l’Ing. Brinchi, dell’Agenzia della Mobilità, ha illustrato più in particolare tutte le linee autobus che interesseranno il nostro Municipio. Rispetto alla versione presentata a Giugno sono state già apportate delle modifiche, in seguito alle osservazioni fatte da cittadini e comitati (anche alcune delle nostre proposte sono state accettate, come quella di un miglior collegamenti con stazione Nomentana); tuttavia al termine della presentazione è stata data voce ai cittadini presenti nell’aula per proporre ulteriori migliorie e/o modifiche che saranno poi analizzate dai tecnici dell’Agenzia.
Numerosi sono stati gli interventi molti dei quali interessanti e propositivi.
Come Comitato Salviamo Talenti abbiamo riproposto alcune delle osservazioni già fatte sul progetto ed abbiamo sottolineato l’importanza di rafforzare ed espandere ove possibile le corsie preferenziali al fine di consentire ai bus di offrire un servizio davvero competitivo rispetto all’uso dell’auto privata 
(a margine abbiamo anche posto l’accento sul problema della sosta ‘selvaggia’ dei veicoli che sempre più spesso bloccano la circolazione degli autobus creando ingorghi enormi e condizionando in negativo il servizio pubblico; alcuni esempi di sosta ‘selvaggia’ sistematica che crea danni enormi sono: Piazza Monte Gennaro, via Bufalotta difronte il Liceo Nomentano, l’angolo via D’Ovidio/via G.Stampa, l’angolo D’Ovidio/Lorenzini e tanti altri ancora...).
Abbiamo inoltre nuovamente richiesto che venga quanto prima realizzata una rete ciclabile di quartiere in modo da rendere possibile un utilizzo sicuro della bicicletta e quindi un modo alternativo e molto veloce per raggiungere le nuove stazioni metro.
Riguardo la criticità dai noi evidenziata del problema del collegamento tra Talenti e l’area Trieste/Nemorense dovuta alla riduzione del tragitto delle linee 63 e 86 (noi abbiamo proposto che almeno una delle due linee mantenga il perscorso originale), ci è stato detto che stanno valutando la unificazione delle linee 63 e 345, portando di fatto il 63 a Rossellini, garantendo lo scambio a Pugliese per poi passare per la metropolitana e proseguire fino a Savello. Questa soluzione ovviamente prevede l'eliminazione del 345, che avrebbe garantito collegamenti diretti e rapidi con la linea metropolitana.
A nostro avviso questa idea non è valida in quanto il previsto 345 sarebbe in effetti una linea strategica e veloce per collegare Talenti alla metro e quindi allugarne il tragitto vorrebbe significare sacrificarla e peggiorarna di molto le prestazioni.
Restiamo quindi dell’idea che l’unica soluzione è mantenere sia la 345 che una delle due linee (63 e 86) con il tragitto originario.

Maggiori dettagli del nuovo piano (ancora comunque non del tutto definitivo) a questo link: http://www.agenziamobilita.roma.it/primo-piano/iv-municipio-come-cambiera-il-trasporto-pubblico-con-lapertura-della-metro-b1.html

DOPO LE FORTI PROTESTE DEL COORDINAMENTO PER IL PARCO TALENTI, LEGAMBIENTE, NON SOLO CANI, ASSOCIAZIONE ALFA, ED ALTRI COMITATI, FRA CUI CDQ SALVIAMO TALENTI, INIZIANO -FORSE !- I LAVORI AL "GIARDINO DEI 5 SENSI"... SARA' VERO ? VEDREMO....

FONTE: http://www.organizzazionealfa.it/?p=631

Sono forse (finalmente) iniziati i lavori dell’area denominata “dei Cinque Sensi” all’interno del Parco Talenti?
Dalle foto qui riportate sembrerebbe che, dopo la nostra denuncia sull’assenza di opere per la realizzazione del parco, sia iniziata la cantierizzazione dell’area.  Lo scorso 18 settembre, infatti, in occasione  dell’iniziativa a Parco Talenti di “Puliamo il Mondo 2011” (http://www.organizzazionealfa.it/?p=620), il  Coordinamento aveva chiesto per l’ennesima volta il rispetto della Convenzione per la realizzazione del parco da parte del  gruppo Mezzaroma  .




Ce ne accerteremmo al più presto chiedendo all’amministrazione del IV Municipio i tempi di attuazione del secondo lotto (dopo l’area cani) e rimanendo vigili (visti itrascorsi) che questi vengano rispettati e chi si giunga in tempi certi (e celeri) alla realizzazione dell’intero parco e delle altre opere di urbanizzazione primaria.
Vi terremmo aggiornati.
Il Coordinamento per il Parco Talenti
Associazione ambientalista “Organizzazione Alfa”
Associazione cinofilo – ambientalista “Non Solo Cani”
Circolo di Legambiente Aniene

VIA DI CASAL BOCCONE - lavori urbanizzazione Parco Talenti



Riduzione della Carreggiata: Via di Casal Boccone nel tratto compreso tra Via Giuseppe Giacosa e Via Ugo Ojetti dal giorno 22/09/2011 al giorno 10/10/2011 causa lavori di completamento opere di urbanizzazione "Parco Talenti" . Attenzione alla segnaletica in loco.  

A PROPOSITO DELLA METRO C: UNA PRECISAZIONE IMPORTANTE DEL PROF. ANTONIO TAMBURRINO

RICEVIAMO E MOLTO VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
FONTE: http://www.eur.roma.it/news.php?news=3289

A seguito alla nota di Roma Metropolitane, relativa al progetto della Metro C e pubblicata con articolo del 20 settembre, riceviamo un'importante precisazione da parte del Prof. Antonio Tamburrino.
Con la sua nota Roma Metropolitane si dà un'autoassoluzione plenaria: "... Quanto alle soluzioni prescelte, le stesse sono il frutto della mediazione tra esigenze e problematiche diverse e solo chi ha potuto partecipare fin dall'inizio a tutte le attività propedeutiche e di progettazione riteniamo sia in grado di comprendere a pieno i risultati ottenuti. Potrebbero essere individuate, a posteriori, numerose altre soluzioni sia di percorso sia di ordine tecnico, anche da autorevoli personalità del settore, ma queste non possono tener conto di tutta una serie di considerazioni, informazioni e prescrizioni che di fatto ne inficerebbero la validità".
Peccato che a questa conclusione si arrivi attraverso omissioni capitali e affermazioni non veritiere" - dichiara il Prof. Antonio Tamburrino, docente di Economia dei Trasporti all'Università Pio V, nonché grande esperto di mobilità.
"L'Azienda Pubblica - prosegue il Prof. Tamburrino - asserisce di non aver trovato tracce di un interessamento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per un progetto alternativo della metro C. Quest'affermazione è falsa. Allego copia della delibera n. 345 del 25.10.1995 del Consiglio Superiore. Così non c'è più ombra di dubbio che un progetto alternativo non solo esisteva dal 1995 ed era stato presentato dalla Presidenza del Consiglio al più alto consesso tecnico ma che lo stesso consesso aveva dato via libera a procedere alla sua realizzazione attraverso una gara di "appalto-concorso", in vista della quale erano stati indicati anche i necessari approfondimenti. Ma questo progetto non nasceva dal nulla, e neppure da un'autonoma iniziativa della Presidenza del Consiglio. C'erano motivazioni serie e dettagliate. Nel 1995 si era in fase di preparazione del Grande Giubileo del 2000 e, tramite un accordo trilaterale fra il Governo, la Santa Sede e il Comune di Roma, si era concordato che l'opera fondamentale da realizzare doveva essere la metro C. Ma ci si rese subito conto che il progetto del Comune non era cantierabile (secondo Roma Metropolitane solo nel 1996, ormai a tempo scaduto, ci si accorge che erano emerse "criticità"!) Allora con un accordo esplicito, sempre fra Governo, Santa Sede e Comune, si decise l'elaborazione parallela di un progetto di una metro leggera ad automazione integrale, per verificarne la sua completa fattibilità, entro i tempi inderogabili dell'evento giubilare. E, tutti d'accordo, si affidò l'incarico alla Presidenza del Consiglio. Si trattò di un lavoro complesso e impegnativo che richiese, fra l'altro, l'elaborazione del primo modello matematico della mobilità romana, nonché il già citato parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il risultato fu positivo senza riserve, come ufficialmente attestato dalla lettera della Presidenza del Consiglio al Comune di Roma, in data 20 novembre 1995. Da essa si evince che, mentre del progetto del Comune di una metro pesante su ferro a guida manuale non si erano avute più tracce, per la metro leggera ad automazione integrale tutto era pronto per procedere alla realizzazione dell'opera. Anche di questa lettera allego copia. Se sarà il caso, produrrò documentazione relativa a tutti gli altri atti procedimentali".
"Cosa successe dopo quella lettera?" - domanda il Prof. Tamburrino? - Il silenzio assoluto. Il Comune non diede mai una risposta. Salvo che poi il Comune, l'anno successivo, adducendo timori di possibili ritardi nei finanziamenti, che peraltro la citata ed impegnativa lettera governativa rendeva insussistenti, e soprattutto prendendo finalmente atto delle "criticità" del suo progetto, cancellava definitivamente la costruzione della metro C. Con decisione totalmente autonoma. Resta così il mistero sul perché alla Capitale sia stata negata la possibilità di avere una metro modernissima sin dall'anno 2000. Roma Metropolitane, anziché portare luce sui fatti, preferisce cancellarli dalla storia. Ma non è facile cancellare proprio tutto. L'Azienda afferma che non c'è più nulla in sospeso e che i ricorsi nelle varie sedi giurisdizionali sono stati tutti vinti. Si tratta di un'affermazione quanto meno affrettata. Sta di fatto che la Corte dei Conti da circa due anni sta conducendo un'indagine approfondita su tutta la vicenda passata, presente e futura della metro C. La conclusione dovrebbe essere imminente".
"Veniamo al TAR, a cui Italia Nostra si è rivolta nel 2006. È vero che, con molta sollecitudine, non è stata concessa la sospensiva, ma è altrettanto vero che, dopo, nonostante tutti gli sforzi fatti, sono passati più di 5 anni e il Tribunale non ha ancora avuto il tempo di fissare una prima udienza per discutere nel merito!!! Conclusione: la metro C è un'opera importante per la città e le "criticità", da me evidenziate già oltre 15 anni fa, ora sono sotto gli occhi di tutti. Ritengo che i cittadini, che oggi sono i finanziatori e che domani, auspicabilmente, saranno gli utenti dell'opera, abbiano diritto ad un'informazione chiara e completa".
"Propongo a Roma Metropolitane - prosegue Tamburrino - di impegnarsi a:
- pubblicare l'indagine della Corte dei Conti appena ne avrà notizia;
- sollecitare il TAR a fissare l'udienza di merito, chiedendo la seduta pubblica e la pubblicazione dei documenti prodotti dalle parti in causa.
Si farebbe un passo importante che potrebbe contribuire anche a risolvere una grave criticità nazionale. La travagliata realizzazione delle grandi opere pubbliche è ormai riconosciuta come una delle cause fondamentali del mancato sviluppo del Paese. Il dramma sta nel fatto che noi non spendiamo meno dei Paesi più sviluppati, ma spendiamo male. I costi arrivano anche al triplo di quelli europei, i tempi sono biblici, le tecnologie sono spesso obsolete e financo ci permettiamo il lusso di lasciare ai posteri grandi opere incompiute. Questi mali sono pressoché spariti nel Nord Europa. Come mai? La svolta si è avuta con la convenzione di Aarhus del 1998. Essa è stata poi tradotta in norme operative dall'Unione Europea, norme che hanno rivoluzionato la pubblica amministrazione nel senso di collocare il cittadino al centro del processo decisionale. Ciò comporta che, sulla base di informazioni senza più alcun vincolo di riservatezza fornite dall'amministrazione, i cittadini verificano, integrano, avanzano proposte alternative. Si arriva così ad una soluzione ottimale e condivisa. Tutto questo si è dimostrato un salto di civiltà, con grandi benefici per tutti".
È evidente che a Roma Metropolitane - conclude il Prof. Tamburrino - non sanno ancora dove si trovi Aarhus. Loro sono convinti di coabitare con la verità e che chi non condivide le loro scelte è disinformato. Anzi, è un "quisque de populo", come viene inquadrato un tale "sig. Tamburrino". Intanto per la metro C abbiamo già speso un sacco di soldi e accumulato gravi ritardi. E Dio solo sa come finirà. La mia proposta di dare la parola alla Corte dei Conti, di riattivare il TAR e di cominciare a dare conto in pubblico delle possibili soluzioni alternative vuol essere un invito ad iniziare, finalmente, un cammino di ravvedimento operoso".

ATTENZIONE, ATTENZIONE: OGGI IL MINISTRO TREMONTI INCONTRA LE BANCHE PER LA DISMISSIONE DEGLI IMMOBILI DELLO STATO E LA PRIVATIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI !!!

OGGI Tremonti incontra le banche per la dismissione degli immobili dello stato e la privatizzazione dei servizi pubblici. Il piano contempla anche la dismissione di beni immateriali come ad esempio le concessioni. Quindi, dall'acqua al gas, dalle poste ai trasporti, da quello che resta dell'industria pubblica strategica alle spiagge....tutto nelle prossime settimane prenderà il volo. La RES PUBBLICA CHIUDE E DIVENTA PRIVATA. Nel silenzio generale dei partiti e del "popolo", pronuncio il mio isolato DE PROFUNDIS. L'ITALIA E' MORTA , LARGO AGLI SCIACALLI.

I LAVOTI DELLA METRO B1 STANNO PROVOCANDO DA QUALCHE TEMPO LA QUASI TOTALE PARALISI DEL QUARTIERE VALMELAINA. UNA SEGNALAZIONE DEL QUOTIDIANO CINQUE GIORNI

DAL QUOTIDIANO CINQUE GIORNI del 26 SETTEMBRE 2011-

ASSEMBLEA 27 SETTEMBRE 2011 IN MERITO AL PROGETTO DI PROLUNGAMENTO METRO B1 JONIO-.BUFALOTTA A PREZZO SI ALTRO CEMENTO: IL COMMENTO DI ASSESSORE AURIGEMMA, PRESIDENTE BONELLI, PRESIDENTI DEI VARI CDQ CHE SI STANNO OPPONENDO AL DEVASTANTE PROGETTO

SI RINGRAZIA ENRICO PAZZI ED IL SITO ROMA 2013.ORG PER LA PREZIOSA DOCUMENTAZIONE:
UN APPROFONDIMENTO PREZIOSO, DA NON PERDERE !
PRIMA PARTE:
-ASSESSORE AURIGEMMA;
-PRESIDENTE MUNICIPIO IV BONELLI;
-PRESIDENTI COMITATI DI QUARTIERE PORTA DI ROMA, SALVIAMO TALENTI, MONTESACRO-CIMONE, E RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO.


SECONDA PARTE:
-PRESIDENTE CDQ SERPENTARA;
-FRANCA LUZZI, PRESIDENTE MERCATO VALMELAINA;
-ANDREA SCHIAVONE-PRESIDENTE LAB.UR. ;
-CARLO CELLAMARE DOCENTE URBANISTICA UNIVERSITA' DI ROMA LA SAPIENZA.

UN PRIMO IMPORTANTE RISULTATO DELLA BATTAGLIA CONTRO IL DEVASTANTE PROGETTO DI PROLUNGAMENTO DELLA METRO B1 A PREZZO DI ALTRI MILIONI DI MC DI CEMENTO: IL GIORNO DOPO L'ASSEMBLEA DEL 27 IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO IV BOCCIA IL PROJECT FINANCING PER LA REALIZZAZIONE DI QUESTA METRO ! FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE...

Primo riultato della compatezza e determinazione dei citttadini , dei l comitati di quartiere e delle associazioni che ieri durante l'assemblea pubblica al Matteucci hanno ribadito con forza il NO al prolungamento della metro B1 con l'utilizzo delle " valorizzazioni immobiliari" e alla richiesta dell'applicazione della delibera 57/2006 sulla partecipazione dei cittadini alle trasformazioni urbanistiche.

FONTE: http://marchionne.wordpress.com/2011/09/28/il-consiglio-municipale-boccia-il-project-financing-per-la-metro-b1/

Nella seduta del Consiglio municipale di oggi è stato approvato l’ordine del giorno del Partito Democratico che respinge il progetto di Alemanno e Aurigemma per prolungare la linea metropolitana fino a Porta di Roma, dando sfogo a nuove speculazioni edilizie nel Municipio IV. 
Mentre ieri l’assessore Aurigemma incassava dai cittadini un secco no all’idea di realizzare il prolungamento della linea metro B1 attraverso nuove migliaia di metri cubi di cemento, oggi il Consiglio municipale ha chiesto che tale opera si realizzi con fondi pubblici, senza dare la stura a nuove speculazioni edilizie e richiedendo direttamente i fondi al CIPE e alla Regione Lazio. 
Quanto successo oggi segna il palese imbarazzo dello stesso centrodestra di fronte alle follie di Aurigemma e Alemanno.

UNA VALUTAZIONE DI LAB.UR, SUL PROGETTO DI PROLUNGAMENO METRO B1: senza fondi e senza valutazione urbanistica. Sono i temi dell'esposto già inviato il 18 aprile 2011all'Autorità di Vigilanza sulle Opere pubbliche da Rete Romana di Mutuo Soccorso, CDQ Salviamo Talenti, e CDQ Serpentara

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO:

Comunicato stampa LabUr - 28.09.2011           

Prolungamento metro B1: senza fondi e senza valutazione urbanistica 

Esposto all’Autorità di Vigilanza per i Contratti Pubblici sul prolungamento della B1, una metro pensata con il sistema delle ordinanze, senza fondi e senza alcuna valutazione urbanistica. 

Il prolungamento della B1 oltre Conca d'Oro, per la tratta Jonio-Bufalotta, è ancora senza alcun fondamento amministrativo e le assemblee partecipative, per decidere del suo tracciato, lasciano il tempo che trovano. I dati essenziali del progetto sono: 3.850 metri di percorso, 3 stazioni (Vigne Nuove, Mosca, Bufalotta), 5 anni di lavori, per un costo totale dell’opera (riportato nei documenti di partecipazione) pari a 527.328.700€ (importo con IVA: 580.657.800€). In realtà il progetto è stato approvato utilizzando l'Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri (OPCM) 3543 del 26.9.2006 ed inserendo in essa il progetto preliminare integrato con l'ordinanza 387 (11.7.2011, codice D1 1-14), dove però risulta una quota di finanziamento pari a 650 milioni euro. L'unico punto a comune tra i due dati è che questi fondi sono tutti da reperire ai sensi dell'art.53 comma 6, del decreto legislativo 163 del 12.4.2006, mediante valorizzazioni immobiliari di aree sparse nel Comune di Roma che si dicono 'suscettibili di valutazione economica da individuare con successiva ordinanza'. Queste aree, che non sono ancora indicate nel programma triennale dei lavori pubblici (come previsto per legge), dovranno essere scelte prive di qualsiasi 'interesse pubblico'. Come fa allora l'Assessore alla Mobilità, Aurigemma, a sostenere durante l'ultima assemblea partecipativa che le aree saranno scelte dentro i famigerati 'ambiti di riserva' del Piano Regolatore di Roma?


 Gli 'ambiti di riserva' sono aree di interesse pubblico, non sempre sono di proprietà del Comune di Roma e sono a 'trasformabilità vincolata' nel senso che, come definito dallo stesso Comune, "sono aree di scarso valore ambientale, localizzate in prossimità delle linee del trasporto pubblico su ferro, che l'Amministrazione può acquisire per garantire eventuali trasformazioni di interesse collettivo finalizzate a: realizzazione di edilizia residenziale pubblica, compensazione di diritti edificatori derivanti dal Piano delle Certezze e dalla incentivazione di opere come la demolizione e ricostruzione nelle aree urbane più dense, costruzione di parcheggi e attrezzature pubbliche, adesione ai Programmi integrati ecc. La trasformazione di queste aree è subordinata alla formazione di un atto di indirizzo da parte dell'amministrazione e alla successiva redazione di strumenti urbanistici esecutivi".


Manca dunque il finanziamento dell'opera.

 Inoltre l'ordinanza 387 dichiara la necessità di più varianti urbanistiche per realizzare il prolungamento della B1, comprese le aree dove sono previste le stazioni, fatto che si risolve mediante l'art.3 dell'OPCM n.3543/06, in cui è scritto che l'approvazione del progetto da parte del sindaco di Roma costituisce 'variante allo strumento urbanistico generale'. In realtà l'OPCM n.3543/06 non concede al sindaco alcuna deroga al Piano Territoriale Provinciale Generale (PTPG) di Roma, pienamente operante dopo la conclusione della Conferenza di copianificazione tecnica e della sottoscrizione dell’Accordo di Pianificazione da parte dei presidenti di Regione e Provincia, poi pubblicato sul BURL n. 45/9 del 6.3.2010.
Ricordiamo che con l’approvazione del PTPG la Provincia ha assunto la pienezza dei compiti in materia urbanistica già esercitati dalla Regione ed, in particolare, i compiti di indirizzo e valutazione degli strumenti urbanistici comunali in fase di generale rinnovamento, tra cui appunto le varianti urbanistiche. Non solo, ma il Comune di Roma non si è attenuto neppure al art. 89 delle Norme Tecniche di Attuazione del PTPG ('Modalità attuative degli interventi' riferite al 'Sistema della mobilità').


Manca dunque la valutazione urbanistica dell'opera.
Senza finanziamento e senza valutazione urbanistica, neppure si può dar seguito al processo di partecipazione cittadina, come previsto dal 'Regolamento per l'attivazione del processo di partecipazione dei cittadini alle scelte di trasformazione urbana' allegato alla Delibera del Consiglio Comunale n.57 del 2 marzo 2006. Ricordiamo inoltre che il prolungamento della B1 rientra nel processo partecipativo cittadino in quanto l'art.3 del sopra citato Regolamento (Atti sottoposti alla procedura partecipativa) al comma 3, recita: "Sono sottoposti, inoltre, ad adeguata e diffusa informazione e partecipazione, i progetti di opere pubbliche di importo dei lavori pari o superiore a quanto stabilito dall’art. 7 della Direttiva 31 marzo 2004 n. 2004/18/CE".
Nullo amministrativamente anche il procedimento degli espropri lungo il tracciato perché l'art.1 comma 3 dell'OPCM n.3543/06 recita "salva l'applicazione dell'art. 11 del decreto del Presidente della Repubblica n. 327 del 2001" che a sua volta riporta "restano in vigore le disposizioni vigenti che regolano le modalità di partecipazione del proprietario dell'area e di altri interessati nelle fasi di adozione e di approvazione degli strumenti urbanistici", modalità di partecipazione che includono il sopra citato Regolamento.
 Insomma, se l'OPCM n.3543/06, rinnovata ogni anno negli ultimi 5 anni, è un po' come la lampada di Aladino che ogni sindaco sfrega per ottenere un proprio desiderio (visti gli estesi poteri che essa conferisce), resta il fatto che il prolungamento della B1 è un tentativo maldestramente mascherato di speculazione edilizia che nulla ha a che vedere con gli "Interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare l'emergenza determinatasi nel settore del traffico e della mobilita' nel territorio della Capitale della Repubblica" oggetto della OPCM n.3543/06.
Per questi ed altri motivi, LabUr farà un esposto all'Autorità di Vigilanza per i Contratti Pubblici che ha già bloccato la linea D per analoghi motivi.
 UFFICIO STAMPA 


 

           


RICORDIAMO CHE IN MERITO AL PROGETTO UN PRIMO ESPOSTO ALL'AUTORITA' DI VIGILANA E' STATO GIA' PRESENTATO IL 18 APRILE 2011 DA:
RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO;
CDQ SALVIAMO TALENTI;
CDQ SERPENTARA.

ECCOLO:

ALL’AUTORITA’ DI VIGILANZA SUI CONTRATTI
PUBBLICI DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE

E P.C. AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI ROMA
                                                                         
AL SIGNOR PRESIDENTE DEL MUNICIPIO IV di ROMA
                                                                 
AL SIGNOR ASSESSORE ALLA MOBILITA'
DEL COMUNE DI ROMA
                                                                    
AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE
MOBILITA’   DEL COMUNE DI ROMA

ALLA CORTE DEI CONTI

Oggetto: ROMA – Progetto di Prolungamento in project financing della Linea Metro B1 da Jonio a Bufalotta (linea già oggetto, per il tratto piazza Conca d’Oro-piazzale Jonio, di deliberazione n. 31 del 9 marzo 2011 di codesta spettabile Autorità).

SI PREMETTE
  • che Il Consiglio di codesta spettabile Autorità, su richiesta del Sindaco di Roma (Commissario Delegato ai sensi dell’OPCM n. 3543 del 26.9.2006), con deliberazione n. 281 nell’adunanza del 4 ottobre 2007 si è espresso favorevolmente circa la possibilità di affidare all’esecutore dei lavori in corso della Linea B1, Tratta Bologna-Conca d’Oro, anche il prolungamento della medesima linea, dalla stazione Conca d’Oro fino alla stazione di Piazzale Ionio, nonché degli interventi preordinati alla piena funzionalità dell’intera linea (in particolare parcheggi), disponendo nel contempo con la medesima deliberazione un’attività di monitoraggio dell’intervento, ad opera della Direzione Vigilanza;
  • che codesta Spettabile Autorità si è da ultimo espressa sull’opera in oggetto con deliberazione n. 31 nell’Adunanza del 9 marzo 2011, dichiarando in proposito che “ritiene...le modalità di affidamento dei lavori di prolungamento della linea B1 (tratta Conca d’Oro-Ionio) non…..del tutto rispondenti al dettato normativo”, e trasmettendo “la presente deliberazione al Sindaco del Comune di Roma e alla stazione appaltante Roma Metropolitane s.r.l., nella persona dell’Amministratore delegato della stessa, affinché comunichino eventuali valutazioni di propria competenza, nel termine di 30 giorni dalla ricezione della presente deliberazione”.
NONOSTANTE CIO’ SI ESPONE:
  • che il Comune di Roma sta ora mandando avanti con grande celerità il proseguimento della suddetta linea B1 per quanto riguarda l’ulteriore tratta da piazzale Jonio a a Bufalotta, tanto con Ordinanza n. 341 del 27 luglio 2010 il Sindaco di Roma - Commissario Delegato ai sensi  O.P.C.M. n. 3543/2006, ha inserito l’intervento denominato “Prolungamento oltre Jonio della linea B1 della Metropolitana di Roma “, nella configurazione del tracciato denominato “ Vigne Nuove”, nel Piano di Riqualificazione delle strutture viarie e per la mobilità, approvato con Ordinanza Commissariale n. 2 del 12 ottobre 2006 e s.m.i.;
  • che la società Roma Metropolitane s.r.l., emanazione organica del  Comune  di Roma costituita con deliberazione del CC n.97 del 24.05.2004,  ha conseguentemente depositato in data  13 agosto  2010 presso l’area VIA della Regione Lazio, nonché presso la Provincia di Roma e lo stesso comune di Roma copia degli elaborati di progetto e dello studio di Impatto Ambientale a fini di Pronuncia di Valutazione d’Impatto Ambientale di cui all’art. 23 del D. lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., in particolare D. Lgs. 4/2008;
  • che, come si desume dalla nota  nota 07.02.2011 prot. 052606 della Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale (allegato 1), l’avviso ai sensi dell’ art. 24 comma 2 D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. è stato pubblicato in violazione di tale normativa solo su un giornale a diffusione nazionale, “Il Giornale”, e NON anche su un quotidiano a diffusione regionale o provinciale, come specificamente previsto dalla suddetta normativa quando come nel caso in esame si tratti di “progetti per i quali la competenza allo svolgimento della valutazione ambientale spetta alle regioni”;
  • che la suddetta violazione in sede di avviso della suddetta normativa non ha consentito una adeguata informazione della cittadinanza, tanto che –nonostante l’evidente impatto ed interesse del progetto per la cittadinanza stessa-  nel termine di 60 giorni previsti dalla norma né lo studio né il progetto sono stati oggetto di alcuna consultazione da parte del pubblico, come risulta ben evidenziato nelle premesse della citata nota 07.02.2011 prot. 052606 della Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale (vedi allegato 1);
  • che, come si desume sempre da come si desume da citata nota  Regione Lazio 07.02.2011 prot. 052606 (vedi allegato 1), il soggetto proponente Roma Metropolitane ha proseguito comunque nell’iter autorizzatorio, trasmettendo alla Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale, in allegato a  note prot. 0023377 del 17 novembre 2010 e 0000766 del 17 gennaio 2011, copia di tutti i pareri acquisiti in merito al progetto in oggetto in sede di Conferenza dei Servizi Permanente costituita presso il Commissario Delegato per l’Emergenza Traffico e Viabilità, pareri che risultano tutti favorevoli o favorevoli con prescrizioni, ad eccezione del qualificato parere 29 dicembre 2010 prot. 190617 della Regione Lazio-Area Urbanistica e Beni Paesaggistici del Comune di Roma e Progetti Speciali, che rilascia si “parere paesaggistico favorevole sul tracciato interrato” ma invia “a successiva espressione di parere il progetto definitivo relativo a stazioni, nodi di scambio e funzioni accessorie”,  e segnalando altresì che “si rileva la necessità di variante urbanistica”;
  • che si evidenziano comunque anche altre  criticità, oltre a questa ed alla irregolare consultazione ai sensi art. 24 citato D. Lgs. 152/2006 sopra evidenziata, in quanto la citata nota 07.02.2011 prot. 052606 della Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale (vedi allegato 1) segnala sia l’interferenza del pozzo di intertratta ubicato a via Fratelli Lumier con un “bene lineare” (culturale) per cui necessita acquisizione di autorizzazione paesistica ai sensi degli artt. 146-159 del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 43 e ss.mm.ii. e parere della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, che l’altro fatto che il prolungamento della linea B1 interessa in parte…”il sistema del paesaggio agrario”, ricadendo in particolare “il nodo di scambio e l’area di valorizzazione  di Vigne Nuove” ed il “nodo di scambio Mosca, il Deposito, e l’area di valorizzazione” rispettivamente all’interno del “Paesaggio Naturale di Continuità” e  del “Paesaggio Agrario di Valore”, attualmente tutelati dal Piano Paesistico della Regione Lazio, aree interessate –come segnala la citata nota- da “Proposte Comunali di modifica dei PTP vigenti”, che non   risultano tuttavia alla data attuale ancora accolte, restando pertanto vigente la precedente normativa, che osterebbe alla realizzazione dell’opera;
  • che con la citata nota  07.02.2011 prot. 052606 (vedi allegato 1) la Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale ha rilasciato Giudizio di compatibilità ambientale positivo, accompagnato tuttavia, in considerazione del comunque forte impatto dell’opera, da una serie lunghissima di prescrizioni e raccomandazioni, da cui si evincono una serie di attività di cantiere particolarmente impattanti sulle attività residenziali e socio-economiche esistenti lunto il previsto tracciato, e dunque la necessità di opportune inderogabili attività di mitigazione;
  • che, nonostante ciò, né Roma Metropolitane né il comune di Roma risultano aver attivato sull’imponente ed eccezionalmente incidente opera né l’iter di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) ai sensi della parte II-titolo I del citato D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., art. 4 e seguenti, neanche per escluderne l’applicabilità con opportuna Verifica di Assogettabilità a V.A.S. di cui al successivo art. 12, né l’iter del Processo Partecipativo specificamente previsto dal “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” del comune di Roma approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 2 marzo 2006;
  • che l’Ufficio Unico Espropriazioni del Comune di Roma-Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica, non appena acquisito il succitato Giudizio di compatibilità ambientale positivo della Regione Lazio, ha subito pubblicato sui principali organi di stampa in data 21 febbraio 2011 avviso di avvio del procedimento ai sensi degli artt.11, 16, 19, del DPR8 giugno 2001 n. 327 e ss.mm.ii., relativo agli espropri per la realizzazione del prolungamento dell’opera in oggetto da Jonio a Porta di Roma, fissando il termine di giorni 15 per la consultazione da effettuarsi presso lo stesso Ufficio e presso Roma-Metropolitane (allegato 2);
  • che in data 8 marzo 2011 lo stesso Ufficio ha provveduto a pubblicare apposito avviso di avvio del procedimento di approvazione del progetto preliminare integrato, fissando il termine di giorni 15 per la consultazione da effettuarsi presso lo stesso Ufficio e presso Roma-Metropolitane (allegato 3);
  •  che fra tale documentazione progettuale del suddetto Progetto Preliminare integrato è ricompresa la Relazione tecnica-illustrativa redatta in data 16 luglio 2010;
  • che in tale stessa Relazione tecnica-illustrativa, al paragrafo 1.3.3, recante “Modalità realizzativa degli interventi”, dopo aver precisato al 4° capoverso che “Il processo attuativo di tali interventi si presenta critico, se rapportato a vincoli di bilancio esistenti, ovvero all’oggettiva difficoltà di repertimento di risorse destinabili a finanziare detti programmi realizzativi”,  si precisa al 5° comma che “questa circostanza induce ad esplorare formule di finanziamento alternative, vale a dire formule che possono mettere in circolo anche risorse desunte da specifiche operazioni di valorizzazione del territorio, almeno per quanto riguarda il solo ambito specifico dei nodi di interscambio” (allegato 4);
  • che nella stessa Relazione, stesso paragrafo 1.3.3, capoverso 6° si precisa inoltre che “per lo sviluppo di tali meccanismi, pertanto, appaiono di fondamentale importanza le scelte urbanistiche adottabili su tali componenti di rete-territorio”, e che al successivo capoverso, intesi come centri erogatori di servizi di interesse pubblico, può rappresentare un utile ancorchè non esaustiva base di riferimento per impostare i meccanismi di finanziamento dei progetti” (vedi allegato 4);
  • che a tutti gli effetti tali formule configurano il finanziamento dell’opera in project financing mediante opportune valorizzazioni immobiliari da definire in sede apparentemente successiva, finanziamento del tutto analogo a quello con il quale era stato a suo tempo progettato il finanziamento da parte dello stesso comune di Roma dell’altra linea Metro D;
SI RICORDA  A TALE PROPOSITO:
  • che la Commissione Europea, a seguito di ricorso dell’Associazione CESIA, aveva a suo tempo aperto una procedura di infrazione nei confronti del governo italiano in merito aalla tratta Metro B1 Piazza Bologna-piazza Conca d’Oro, contestando in particolare la violazione delle direttive 93/37/CEE e 2004/18/CE in ragione delle modifiche introdotte dall’amministrazione comunale rispetto a quanto pattuito nel contratto di appalto originariamente stipulato nonché in ragione dell’affidamento del prolungamento della stessa tratta;
  • che la Commissione aveva a suo tempo disposto l’archiviazione della procedura di infrazione (comunicata a Roma Metropolitane con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Comunitarie del 26.3.2009), solo in ragione del fatto che il comune di Roma aveva addotto, a giustificazione  delle particolari procedure adottate per l’affidamento del tratto  Piazza Conca d’Oro- Piazzale Jonio,  la necessità di avviare i lavori del capolinea della Metro B1 prima che fossero aperti i cantieri della linea D nel 2009, presupposto che si è poi rivelato falso, in quanto l’inizio dei lavori della linea D, che sarebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre 2010, in realtà non è ancora avvenuto;
TUTTO CIO’ PREMESSO:
VISTA la deliberazione n. 19/2010 assunta da codesta spettabile Autorità nell’Adunanza del  31 marzo 2010, inerente il progetto della Linea D della Metropolitana di Roma, che prevede il collegamento del quartiere Talenti a nord della città con  l’EUR, a sud, con stazioni di scambio con le linee A, B, B1 e C nonché con  altre linee ferroviarie di trasporto a carattere regionale;    
VISTO in particolare il rilievo presente nella citata deliberazione n. 19/2010 sul fatto che, essendo  operato l’intervento  di realizzazione della Linea D con la tecnica della finanza di  progetto, la procedura posta in essere da Roma Metropolitane  SrL è stata esaminata da codesta spettabile Autorità anche alla luce dei precetti recati nella decisione  Eurostat dell’11.02.2004, precetti dai quali l’amministrazione è tenuta a ricavare  puntuali regole contabili per l’iscrizione (cfr. art. 44, comma 1 bis, della legge  28.02.2008, n.31), decisione che ha carattere cogente laddove l’art. 3, comma  15-ter, del DLgs n.163/2006, ha previsto l’obbligo di applicazione alle  operazioni di partenariato pubblico privato delle decisioni Eurostat;
VISTA infine quella serie di criteri precisi che nella succitata deliberazione n. 19/2010 di codesta spettabile Autorità precisamente vengono indicati, e a cui è fatto obbligo per l’Amministrazione Comunale di Roma di attenersi in sede di progetto sia per la linea Metro D, che evidentemente per la realizzazione di altre analoghe linee Metro, nel caso di specie il Prolungamento della Metro B1 da Jonio a Porta di Roma-Bufalotta;
CONSIDERATO che il procedimento in corso per il prolungamento della linea Metro B1 da piazzale Jonio a Bufalotta presenta al contrario aspetti,  appena sopra eloquentemente segnalati con riferimento a punti specifici della Relazione tecnica-illustrativa redatta in data 16 luglio 2010 ricompresa nella documentazione progettuale del relativo Progetto Preliminare integrato (vedi allegato 4), che presentano numerosi punti di contatto proprio con il progetto della linea D oggetto della suddetta deliberazione, ed a seguito della cui presenza codesta spettabile Autorità ha invitato con la citata deliberazione n. 19/2010 Roma Metropolitane e Comune di Roma a riesaminarne la procedura;

CONSIDERATO ancora che con ulteriore nota  indirizzata sempre da parte di codesta spettabile Autorità al Comune di Roma in data 29 luglio 2010 in merito alla stessa linea Metro D, si è ulteriormente sottolineato che “restano del tutto valide le  perplessità  sollevate dall’Autorità di Vigilanza con delibera  n. 19/2010 afferenti la mancanza di copertura finanziaria”, che “la valorizzazione immobiliare… appare una misura estemporanea con tutte le incertezze del caso”, e che “l’architettura della gara…è sconveniente per l’amministrazione”;
CONSIDERATO ancora che, proprio in merito al meccanismo di finanziamento indicato nella “Relazione tecnica-illustrativa” del suddetto “Progetto Preliminare integrato” del prolungamento Metro B1 da piazzale Jonio a Bufalotta, viene espressamente indicato al paragrafo 1.3.3 che “non risulta possibile operare previsioni sulla futura copertura finanziaria dell’opera, al di là delle modalità di contabilizzazione in bilancio” (vedi allegato 4), come rilevato proprio nella citata deliberazione n. 19/2010 di codesta spettabile Autorità in merito all’altra linea Metro D;
CONSIDERATO ancora che, proprio in considerazione della presenza di analoghi profili di estemporaneità e sconvenienza per il comune di Roma,  codesta spettabile Autorità nel caso della linea Metro D ha invitato Roma Metropolitane e Comune di Roma ad:
“ACCERTARE LA SUSSISTENZA DELL’INTERESSE PUBBLICO
 A MANTENERE IN ESSERE LA PROCEDURA”;
SI RICHIEDE
a codesta spettabile Autorità di porre in essere tutti gli opportuni accertamenti di sua competenza atti a verificare che l’iter con cui è stata avviata l’attuazione dell’opera pubblica in oggetto –Prolungamento Metro B1 da Piazzale Jonio a Bufalotta- non sia viziato da vizi analoghi a quelli che hanno costretto codesta medesima Autorità a sospendere l’iter dell’altra linea Metro D, con eventuali conseguenti passi formali, dandone se del caso notizia al comune di Roma, ai cui vari uffici la presente nota viene indirizzata per opportuna conoscenza.
            Ringraziando per l’attenzione inviano molti distinti saluti.

Roma, li  18  aprile 20101

IL PORTAVOCE DELLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO
(M. Paolozza)
 IL PRESIDENTE DEL COMITATO DI QUARTIERE SERPENTARA
(D. D’Orazio)
 IL PRESIDENTE DEL COMITATO DI QUARTIERE
SALVIAMO TALENTI
(A. Staffa)

NOVITA' IL VISTA PER IL MERCATO TALENTI. UN COMUNICATO DELLA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO IV

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA UFFICIO STAMPA PRESIDENZA MUNICIPIO IV:
Roma, 28 SET - Novità in vista per il mercato Talenti, nel IV
Municipio. Nel piazzale antistante il mercato verranno infatti eseguiti
interventi di rifacimento della pavimentazione stradale (saranno riasfaltati
complessivamente 10.000 mq), di rifacimento della rete fognaria (circa 400
mq) e del sistema di raccolta delle acque meteoriche. Oggi è stato
effettuato un sopralluogo dell' area, a cui hanno partecipato l' assessore ai
Lavori pubblici di Roma Capitale, Fabrizio Ghera, l' assessore alla Mobilità
di Roma Capitale, Antonello Aurigemma, ed il presidente del IV Municipio,
Cristiano Bonelli. Per Ghera l' intervento al mercato Talenti era "un
intervento che richiedevano da tempo i commercianti, gli operatori e i
cittadini. I lavori riguardano non solo l' asfalto, ma anche il sistema
fognario, visto che la zona era spesso soggetta ad allagamenti".
 Soddisfatto anche il presidente del IV Municipio, Cristiano
Bonelli. "Questo è il risultato del lavoro di squadra dell' amministrazione
locale e centrale, che dà risposte concrete a chi da moltissimi anni
chiedeva interventi definitivi e risolutivi legati alla viabilità, per
incentivare l' attività commerciale, ma soprattutto per dare decoro a
quest' area, che lo merita. Sono soddisfatto perché, dopo un lavoro locale
durato due anni (con in prima fila il presidente della Commissione Commercio
del IV Municipio, Jessica De Napoli, ndr), in cui ci sono stati anche accesi
confronti con gli operatori, siamo riusciti a dare le risposte che dovevano
arrivare". I lavori sono iniziati il 26 settembre scorso e dovrebbero
terminare il prossimo dicembre".

mercoledì 28 settembre 2011

IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL 27 SETTEMBRE 2011 SUL PROGETTO DI PROLUNGAMENTO METRO B1 JONIO-BUFALOTTA: SCONCERTANTI ATTEGGIAMENTO E DIHIARAZIONI DELL'A.D. DI ROMA METROPOLITANE BORTOLI. SI ARROGA DICHIARAZIONI E FUNZIONI CHE DEVONO SPETTARE AD UN SINDACO ELETTO DAI CITTADINI, ED ASSUME DELICATI IMPEGNI CHE PER IL COMUNE DI ROMA NON GLI COMPETE ASSUMERSI. MA COME NON STUPIRSI SE LA GENTE CONSIDERA ROMA-METROPOLITANE ASSERVITA AI POTERI FORTI ?

DA LA REPUBBLICA-ROMA DI IERI:


SCONCERTANTI ATTEGGIAMENTO E DICHIARAZIONI DELL'A.D. DI ROMA METROPOLITANE BORTOLI, IERI PERALTRO ASSENTE ALLA RIUNIONE AL MATTEUCCI.
SI ARROGA INFATTI DICHIARAZIONI E FUNZIONI CHE A NOSTRO AVVISO DEVONO SPETTARE AD UN SINDACO ELETTO DAI CITTADINI, E NON AD UN MANAGER IL CUI STIPENDO E' PAGATO DALLA GENTE DI ROMA, E CHE  ASSUME COSI' DELICATI IMPEGNI A NOME DEL COMUNE DI ROMA NON GLI COMPETE IN ALCUN MODO ASSUMERSI. 
MA COME NON STUPIRSI SE LA GENTE CONSIDERA ROMA-METROPOLITANE ASSERVITA AI POTERI FORTI ? 

 Una foto dell'assemblea del 27 settembre 2011 (cortesia La Quarta on line):

martedì 27 settembre 2011

UN PRIMO BREVE SOMMARIO SULLA RIUNIONE DI OGGI MARTEDI' 27 SETTEMBRE 2011 ALL' I.T.C. MATTEUCCI IN MERITO AL PROGETTO DI PROLUNGAMENTO METRO B1 JONIO-BUFALOTTA

UN TEMPESTIVO CONTRIBUTO DEL CDQ SALVIAMO TALENTI IN MERITO ALLA RIUNIONE TENUTASI OGGI PRESS L'ITC MATTEUCCI SUL DELICATISSIMO ED IMPATTANTE PROGETTO DI PROLUNGAMENTO DELLA METRO B1 DA JONIO A BUFALOTTA:
Cari amici, vista l'ora tarda proponiamo solo un breve riassunto su quanto accaduto oggi, riservandoci di tornare presto sull'argomento.

ASSESSORE AURIGEMMA: Introduce la riunione, ma non porta alcun nuovo elemento, limitandosi a riprendere quanto già comunicato il 1 agosto 2011 in occasione dell'incontro presso il Municipio; per quanto riguarda le aree con la cui valorizzazione dovrebbe essere finanziata l'opera precisa solo che si tratta di "aree di riserva del comune", in cui l'edificazione era già prevista, ma la mancanda di dati precisi è oggetto di forti ed insoddisfatte repliche e di qualche sia pur pacata contestazione;
ARCH. DOMENICO SANDRI - ROMA-METROPOLITANE: riillustra il progetto già illustrato in precedenza, senza ulteriori approfondimenti, nè presentazione di alcun quadro economico e/o piano economico di fattibilità, anche per ciò fatto oggetto di numerose ed a volte vibranti richieste, e di qualche contestazione; dalla sua illustrazione emergono comunque i seguenti elementi:
  • la lunghezza totale dell'opera è di m. 3182;
  • il costo di 580 milioni di euro, con ulteriore cambiamento rispetto ai 649 milioni della nota di risposta al consigliere Azzuni, ed ai 515 milioni della riunione del 1 agosto 2011, costo che si conferma un vero RECORD, con costo a km di circa 180 milioni, a fronte dei circa 110 delle linee M4-M5 di Milano (113 milioni) ed alla metro di Torino (79 milioni);
  • confermate le due aree di valorizzazione immobiliare nei pressi del Mercato Valmelaina e fra la stazione Mosca e la Collina del New Green Hill, destinata a totale cementificazione;
  • la stazione Bufalotta verrà riservata al sistema residenziale, ossia alle tante costruzioni circostanti di cui la costruzione è attualmente sospesa o addirittura non iniziata percheè non si vendono, guarda caso prevalentemente di proprietà del Gruppo Caltagirone....
SEGUONO INFINE NUMEROSI, ANIMATI E PRECISI INTERVENTI DEI RAPPRESENTANTI DEL COORDINAMENTO DEI COMITATI DEL MUNICIPIO IV, CHE DANNO LETTURA DELLA LETTERA DEL 26 SETTEMBRE SOTTO RIPORTATA, ED ESPONGONO NUOVAMENTE TUTTE LE FONDATEOBIEZIONI GIA' FATTE IN PASSATO:
  • D. D'Orazio, presidente CDQ Serpentara;
  • M. Paolozza, portavoce Rete Romana di  Mutuo Soccorso;
  • A. Staffa, presidente CDQ Salviamo Talenti;
  • C. Grancio, presidente CDQ Porta di Roma;
  • V. De Russis, Associazione Diritti del Pedone.
Seguono numerosi altri interventi di cittadini, tecnici, altre associazioni.
I tecnici di Roma Metropolitane ed il R.U.P. del processo partecipativo Ing. Donia si sono impegnati a formulare risposte scritte a tutte le osservazioni.
Presenti in sala numerosi giornalisti, Luca Coniglio e Riccardo De Cataldo, rispettivamente direttore ed editore di La Quarta, Nicola Sciannamè direttore Voce del Municipio, Enrico Pazzi di Roma 2013.org, e altri.
QUESTA LA LETTERA LETTA DA UN RAPPRESENTANTE DI TUTTI I CDQ DEL MUNICIPIO:


RAPIDISSIMO IL SITO DI "LA QUARTA" NEL METTERE IN RETE UN IMPORTANTE SINTESI DEL DIRETTORE LUCA CONIGLIO:
LINK: http://www.laquartaonline.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1170:prolungamento-b1-via-al-processo-partecipativoo-forse-no&catid=50:ultimora&Itemid=62



PROLUNGAMENTO B1, VIA AL PROCESSO PARTECIPATIVO...O FORSE NO?? Stampa
Ultim'ora - Ultim'ora
Martedì 27 Settembre 2011 20:38
di Luca Coniglio


Presso una mai così gremita sala riunioni del “Matteucci”, si è appena tenuto l’incontro inaugurale del processo partecipativo sul prolungamento della Metro B1 da Jonio a Bufalotta. 
Presenti importanti attori politici, tra cui il presidente del Municipio Bonelli e, padrone di casa, l’assessore capitolino alla mobilità Aurigemma, insieme ai consiglieri municipali di entrambe gli schieramenti. 
In prima fila ovviamente anche gli attivissimi comitati di quartiere del nostro territorio, da Talenti a Serpentara, passando per Vigne Nuove
Iniziamo col dire che, conferma di Aurigemma, ora è chiaro come dovrebbero essere finanziati i 580 milioni necessari per l’intera tratta: “ Il prolungamento verrà realizzato grazie ai soldi provenienti dai cosiddetti AMBITI DI RISERVA, aree su cui avverranno delle valorizzazioni immobiliari a prescindere dalla realizzazione della metro. Suddetti terreni si trovano all’interno e all’esterno del IV Municipio.” Smentita quindi da parte del Campidoglio, come del resto era già successo durante la famosa seduta consiliare straordinaria del 1 Agosto, l’ipotesi del famosissimo “project financing”. Chiariti (ma non per questo condivisi e condivisibili) i metodi del finanziamento, si è passati all’illustrazione del progetto da parte dei tecnici di Romametropolitane. Nessuna novità di rilievo, la solfa la conoscevano più o meno tutti: cancellazione dell’originale tracciato passante per il quadrante nord Nuovo Salario/Serpentara e nuovo percorso più a sud con tre stazioni, Vigne Nuove, Mosca e Porta di Roma, di cui le prime due verranno edificate attorno al loro perimetro con delle valorizzazioni immobiliari. Senza soffermarsi troppo sugli inutili dettagli tecnici così tanto amati dagli uomini di Romametropolitane, il dato della serata è stato che i numerosi partecipanti accorsi, sia tecnici privati, sia semplici cittadini, hanno manifestato grandissime perplessità sull’utilità dell’attuale percorso pensato dall’amministrazione, ritenendolo costosissimo e non idoneo alle esigenze trasportistiche del territorio. In particolare è emerso come l’idea di fare l’ultima stazione (terminal) nel cuore di Porta di Roma, rendendola fruibile solo ai residenti della zona, e non più fuori dal Gra, come inizialmente previsto, renderebbe quasi priva di significato l’intera opera. La metro B1 era infatti stata pensata originariamente per arrivare fuori dal raccordo e costruire un fondamentale nodo di scambio gomma/ferro (tipo stazione Anagnina) con i veicoli provenienti da tutti i comuni della cintura metropolitana, che ogni giorno intasano le arterie del nostro municipio per andare verso il centro di Roma. “Fermare la Metro a Porta di Roma e pensare di fare un nodo di scambio all’altezza di piazzale Ennio Flaiano, quasi 2 km dentro il GRA, sarebbe una soluzione che non snellirebbe minimamente il traffico della zona”, ci spiega l’ingegner Nuti, cittadino residente della zona e intervenuto nella discussione. Proprio a questo proposito è stato interessante vedere come, ordinatamente, chiunque si fosse prenotato per parlare, è riuscito a prendere la parola ed esporre dubbi e perplessità sul progetto, certamente un inizio di concertazione che però, come ha tenuto a sottolineare Mimmo D’Orazio, presidente del Comitato Serpentara: “Ancora non può essere chiamato processo partecipativo. Come avevamo previsto, oggi stiamo solo prendendo visione e approfondendo lo stato della progettazione. Ci stiamo informando meglio, ma il vero processo partecipativo che la legge prevede per tutte le opere pubbliche oltre i cinque milioni di euro non è questo.” Di conseguenza tutti i comitati hanno presentato all’ingegner Pasquale Donia, responsabile dell’ iter partecipativo, una mozione nella quale si invita appunto a prendere reale coscienza del processo previsto dalla legge e a darne l’inizio effettivo. Le preoccupazione dei lodevolissimi comitati di quartiere non sono certo infondate o eccessive. Il rischio in agguato è quello che interventi puntuali e competenti come quelli che molti cittadini hanno fatto oggi, si perdano nei tentacoli della burocrazia capitolina la quale spesso, vedi la stazione Conca D’Oro che aprirà senza parcheggi, ci ha abituato a una partecipazione illusoria dove i cittadini credono di dire la loro e di partecipare ai cambiamenti del territorio, mentre in realtà tutto è già deciso. Speriamo vivamente che in questo caso non sia così. Il modo in cui verrà realizzato questo prolungamento dirà molto sul quartiere che lasceremo ai nostri figli. Stavolta non possiamo permetterci di sbagliare.
Ultimo aggiornamento Martedì 27 Settembre 2011 20:45

SAPETE A QUALE "IMPEGNO A CUI TENER FEDE" SI RIFERISCE PROBABILMENTE L'A.D. DI ROMA METROPOLITANE BORTOLI ? DOVREBBE ESSERE LA LINEA METRO B2, IL CUI APPALTO E' STATO AGGIUDICATO ALLA CORDATA SALINI-VIANINI, OSSIA CALTAGIRONE, CON IL "PICCOLO PROBLEMA" PER QUESTA CORDATA VINCITRICE, ORA OGGETTO DI RICORSO AL TAR LA SETTIMANA SCORSA, CHE, NEL FARE UN 'OFFERTA MIGLIORE, SALINIE VIANINI SI ERANO DICIAMO "DIMENTICATA" UNA STAZIONE..... E QUESTI SAREBBERO GLI IMPEGNI DA DOVER RISPETTARE ?


RICORDIAMO CHE LA VIANINI APPARTIENE AL GRUPPO DI FRANCESCO-GAETANO CALTAGIRONE..

STAMATTINA, QUALCHE ORA PRIMA DELL'IMPORTANTE ASSEMBLEA ALL'I.T.C. MATTEUCCI SUL PROGETTO DI PROLUNGAMENTO METRO B1 JONIO-BUFALOTTA (H. 18), LA REPUBBLICA EDIZIONE ROMA SEGNALA CON INCISIVITA' L'ASSOLUTA INCONGRUITA' DEL PROJECT FINANCING CON CUI SI VORREBBE PROLUNGARE LA LINEA, PER I COSTI CHE SONO IL DOPPIO DELLE ANALOGHE LINEE DI MILANO E TORINO, E PER LE MODALITA' COSTRUTTIVE UN PROJECT FINANCING CHE AVEVAMO SEGNALATO GIA' MOLTO "SUI GENERIS", CHE FINISCE PER INCENTIVARE- COME SCRIVE IL GIORNALE- "L'ESPLOSIONE DEI COSTI" ! MA ORA CHE NON CI SONO PIU' SOLDI, CHE TAGLIANO PERSINO IL MINIMO RIMBORSO SPESE AGLI ANZIANI CHE VIGILANO SUI NOSTRI FIGLI DAVANTI ALLE SCUOLE, QUESTO -CARO SINDACO ALEMANNO- E' INACCETTABILE !!!!

DA LA REPUBBLICA EDIZIONE ROMA DI OGGI 27 SETTEMBRE 2011 -
ALCUNI PASSI DI QUESTO ARTICOLO APPAIONO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER UNA CORRETTA VALUTAZIONE DEL PROGETTO DI PROLUNGAMENTO DELLA METRO B1 OGGI ALL'ATTENZIONE PREOCCUPATA DELLA CITTADINANZA:
LEGGETELO TUTTO, MA ALCUNI PASSI MERITANO RIFLESSIONE:
  • "Un sistema perverso (quello di finanziare la metro con le Valorizzazioni Immobiliari), per il quale il vincitore dell'appalto non ha alcun interesse a conntenere le spese, anzi guadagna dalla loro esplosione";
  • "La realizzazione della linea Metro B1 costerà 180 milioni per chilometro...mentre 150 milioni sono previsti per la D ancora senza copertura finanziaria. Cifre astronomiche rispetto ai 112 milioni delle due nuove lineeappena realizzate a Milano, o ai 79 milioni per km della metro costruita a Torino per le olimpiadi 2006" .
MA VOGLIAMO SCHERZARE ???
E TUTTO QUESTO MENTRE IL COMUNE DI ROMA DOVRA' PAGARE DAL 2012 70 MILIONI DI EURO ALL'ANNO ALLA CASSA DEPOSITI E PRESTITI PER IL PRESTITO OTTENUTO PER LE LINEE METRO B1 E C, E  STA AUMENTANDO LE TASSE E TAGLIANDO DRAMMATICAMENTE SU TUTTO, FINANCHE' SUL PICCOLO RIMBORSO SPESE PER GLI ANZIANI CHE VIGILANO SUI NOSTRI BAMBINI DAVANTI ALLE SCUOLE ???
SINDACO ALEMANNO, TUTTO QUESTO E' INACACETTABILE !!!
ED INOLTRE E' INACCETTABILE CHE PARLI COME UN SINDACO C-OME FA SULLA REPUBBLICA NELLA STESSA PAGINA- L'A.D. D ROMA-METROPOLITANE BORTOLI !!!
 BORTOLI NON DEVE DIMENTICARE CHE E' SOLO UN DIPENDENTE DELLA CITTADINANZA DI ROMA, CHE, MENTRE PAGA IL SUO PINGUE STIPENDI E TIENE ANCORA IN PIEDI ROMA-METROPOLITANE, STA SUBENDO DRASTICI TAGLI DI SERVIZI ED AUMENTI DI TASSE, SE LO RICORDI !!!
CARI SINDACO ALEMANNO E A.D. BORTOLI, NON E' POI DETTO CHE IL COMUNE DI ROMA DEBBA CONTINUARE A PERMETTERSELA, ROMA-METROPOLITANE !!!

OGGI L'ASSEMBLEA INDETTA DAL COMUNE DI ROMA, ASSESSORATO ALLA MOBILITA' ED AGENZIA PER LA MOBILITA' PRESSO L' I.T.C. MATTEUCCI, VIA VIGNE NUOVE 261 ORE 18, IN MERITO AL PROGETTO DI PROLUNGAMENTO DELLA METRO B1 DA JONIO A BUFALOTTA: IL COMITATO DI QUARTIERE SALVIAMO TALENTI E GLI ALTRI CDQ DEL MUNICIPIO IV SCRIVONO PRELIMINARMENTE AL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ED AL COMUNE DI ROMA CHIEDENDO CHE, NELL'AMBITO DEL PROCEDIMENTO PARTECIPATIVO APPENA AVVIATO, VENGANO PUNTUALMENTE RISPETTATE LE NORME DEL REGOLAMENTO APPROVATO CON DELIBERA DI C.C. 57/2006

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DAL COMITATO DI QUARTIERE SALVIAMO TALENTI LA NOTA INVIATA IERI AL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ED AL DIPARTIMENTO MOBILITA' E TRASPORTI DEL COMUNE DI ROMA, A FIRMA DEL COMITATO E DEGLI ALTRI COMITATI DI QUARTIERE DEL MUNICIPIO IV:

GRANDE SPAZIO OGGI SUL CORRIERE DELLA SERA AD UNA DURA DICHIARAZIONE DEL CARDINALE BAGNASCO, PRESIDENTE DELLA CONFERENZA DEI VESCOVI ITALIANI: Bagnasco: «Comportamenti tristi e vacui non compatibili con il decoro istituzioni»

FONTE: http://www.corriere.it/politica/11_settembre_26/bagnasco-prolusione-richiamo-comportamenti-compatibili-decoro-istituzioni_01daa7fc-e855-11e0-9000-0da152a6f157.shtml

Bagnasco: «Comportamenti tristi e vacui non compatibili con il decoro istituzioni». Il presidente della Cei parla di moralità della politica. Ma senza mai citare espressamente Berlusconi (A cui però evidentemente si riferisce !)


Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, la Conferenza episcopale italiano (Ansa)
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, la Conferenza episcopale italiano (Ansa)
ROMA - Davanti a «racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica», il cardinale Angelo Bagnasco punta il dito contro «i comportamenti non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui» oggetto in queste settimane di inchieste giudiziarie e di molti articoli di giornali. Il presidente della Cei si è richiamato in maniera decisa all'attualità politica nella prolusione con cui ha aperto il Consiglio episcopale permanente. Ma non ha mai fatto nomi e non ha mai citato neppure indirettamente il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, le cui vicende sembrano tuttavia aleggiare nel documento letto davanti ai vescovi di tutta Italia. E ha esteso il suo ragionamento all'intera classe politica del Paese. «Mortifica» ha detto «dover prenderne atto», così come «rattrista il deterioramento del costume e del linguaggio pubblico, nonchè la reciproca, sistematica denigrazione, poichè - ha spiegato il porporato - è il senso civico a corrompersi, complicando ogni ipotesi di rinascimento anche politico». Leggi il testo integrale della prolusione del card. Bagnasco
«PURIFICARE L'ARIA» - «I comportamenti licenziosi e le relazioni improprie sono in se stessi negativi e producono un danno sociale a prescindere dalla loro notorietà - ha detto ancora il cardinale - . Ammorbano l'aria e appesantiscono il cammino comune». Per questo motivo, «c'è da purificare l'aria, perchè le nuove generazioni, crescendo, non restino avvelenate».
«NON E' LA PRIMA VOLTA» - «Non è la prima volta - ha sottolineato Bagnasco citando le prolusioni del settembre 2009 e dello scorso gennaio - che ci occorre di annotarlo: chiunque sceglie la militanza politica, deve essere consapevole della misura e della sobrietà, della disciplina e dell'onore che comporta, come anche la nostra Costituzione ricorda». «Da più parti, nelle ultime settimane, si sono elevate voci che invocavano nostri pronunciamenti», ha osservato Bagnasco, per il quale, tuttavia, davvero non è mancata «in questi anni la voce responsabile del Magistero ecclesiale che chiedeva e chiede orizzonti di vita buona, libera dal pansessualismo e dal relativismo amorale».

I TEMI ECONOMICI - Bagnasco ha parlato anche della situazione economica, richiamando tutti a comportamenti «responsabili e nobili» di cui poi «la storia darà atto». Ha richiamato la necessità di un «patto intergenerazionale che, considerando anche l'apporto dei nuovi italiani, sia in grado di raccordare fisco, previdenza e pensioni avendo come volano un'efficace politica per la famiglia». Ha criticato la globalizzazione «non governata» e ha concentrato l'attenzione sulla finanza e sulla speculazione che, citando il Papa, ha definito «senza limiti» e sulle agenzie di rating: «Le agenzie che classificano l'affidabilità dei grandi soggetti economici - ha sottolineato - hanno continuato a far valere la loro autarchica e misteriosa influenza, imponendo ulteriori carichi alle democrazie». IL DIRITTO AL LAVORO - Un pensiero particolare il presidente dei vescovi lo ha poi rivolto ai giovani alle prese con la ricerca di un'occupazione: «La situazione del lavoro, la disoccupazione, il precariato, l'inattività di molti giovani: sono un nostro assillo costante». Il lavoro, ha detto Bagnasco, non è «una degnazione del mercato: il lavoro è un diritto-dovere iscritto nell'ordine creaturale, e dunque la società ha l'obbligo di porre le condizioni perchè esso possa esplicarsi per tutti». E ancora: La «dignità della persona» «passa per il lavoro riconosciuto nella sua valenza sociale».
Redazione Online
26 settembre 2011(ultima modifica: 27 settembre 2011 10:26)

INCREDIBILI E FRANCAMENTE POCO DIGNITOSI I VERI E PROPRI SALTI MORTALI, CON ATTACCAMENTO PERICOLOSO A SPECCHI VARI, DI NUMEROSI COMPONENTI CATTOLICI DEL PDL PER TENTARE DI RIBADIRE L'IMPROBABILE, OSSIUA CHE BAGNASCO NON SI RIFERISSE A BERLUSCONI.....
 FRA ESSI GIUNGE A LIVELLI DI RARO VIRTUOSISMO NELLA SUA IMPROBABILITA' UN ALTRO SOSTENITORE DELLA "REALTA' ECCLESIALE", MAURIZIO LUPI 
 SI TRATTA DI QUEL MAURIZIO LUPI CHE TENTAVA SENZA SUCCESSO A MILANO -PUR PROVENENDO DA "COMUNIONE E LIBERAZIONE"- QUELLA "DENSIFICAZIONE" DEGLI SPAZI URBANI CHE NEL NUOVO P.G.T. (PRG) DELLA MORATTI AVREBBE DOVUTO TRADURSI NELLA CRESCITA DELLA POPOLAZIONE DELLA CITTA' DA 7 MILA A 12 MILA ABITANTI PER KM QUADRATO !!!
UNA CITTA' RESA INVIVIBILE PER LA GENTE COMUNE, NELL'INTERESSE DI POCHI GRUPPI ECONOMICAMENTE POTENTI  !
BEL MODO DI COMPORTARSI "ECCLESIALMENTE" !!!!

CONCLUDIAMO IN PROPOSITO ANCHE CON UN ESTRATTO DA LA REPUBBLICA, NEL QUALE SI DA ATTO CHE FATTO CHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, MENTRE I SUOI SI AFFANNANO A DICHIARARE CHE IL CARDINALE BAGNASCO A LUI NON SI RIFERIVA, SOLLECITAVA A LETTA UN INTERVENTO SULLA PRESIDENZA DELLA C.E.I. ..........: