lunedì 29 novembre 2010

PROLUNGAMENTO METRO B1 DA JONIO A BUFALOTTA: NON VENGA REALIZZATA COSI', CON LE VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI


Di fronte alle notizie che vanno diffondendosi sulla realizzazione del tratto finale della metro B1 da piazzale Jonio a Bufalotta con project financing finanziato con ulteriori interventi di “valorizzazione immobiliare”, si diffonde l’allarme nel Municipio IV, che ha già detto nel 2007 un forte NO di consiglio municipale e di gente alla famigerata Delibera di Giunta Comunale n.218/2007, detta Delibera Bufalotta, e che teme di vedersene scodellare ancora una volta oggi i contenuti, con un ulteriore devastante colata di cementi su un territorio già al collasso, per realizzare un prolungamento di una metro che potrebbe invece essere realizzato come metropolitana leggera a costi molto inferiori.

Dopo il suo duro appello contro il Cementificio in Municipio IV, in occasione della diretta del TGR-Lazio da piazza Minucciano del 2 novembre 2010, il presidente del Municipio Cristiano Bonelli ribadisce il suo convinto NO a queste valorizzazioni immobiliari, sia in conclusione della trasmissione “La Casa della Città” di Radio Popolare di lunedì 22 novembre 2010, dedicata alla Cementificazione del Municipio IV, che da ultimo in un’intervista in esclusiva con questo Blog TG-Roma Talenti, rilasciata proprio all’interno dei cantieri Metro B1 di via Scarpanto sabato 28 novembre, che presentiamo in questo video.

E’ significativo notare che questi recentissimi interventi confermano la risposta a suo tempo rilascataci proprio da Bonelli –ad una nostra precisa domanda- in una sua vecchia intervista del 9 marzo 2008, in parte anch’essa qui riproposta.

Il problema della cementificazione, di ulteriori “valorizzazioni immobiliari”, e delle necessarie ma compatibili opere pubbliche, viene infine subito proposto, nel corso di una seconda intervista subito seguita, anche all’assessore alle Opere Pubbliche Fabrizio Ghera, pur non competente sulle Metropolitane seguite dal collega Sergio Marchi assessore alla Mobilità, segnalandogli che su questo delicato tema la giunta Alemanno rischia moltissimo in termini di consenso nel Municipio IV, uno dei tre municipi letteralmente devastati dalle colate di cemento consentite dalla giunta Veltroni.

Un ultimo consiglio al sindaco Alemanno: faccia l’interesse della cittadinanza e non quello dei grandi gruppi economici, e lasci perdere chi l’ha consigliato nella vicenda Prolungamento Metro B1 a Bufalotta, e lo sta consigliando per l’intero settore delle metropolitane, ivi compresa la Metro C; si tratta degli stessi consiglieri di Veltroni che –a giudicare dai risultati conseguiti- hanno portato la maggioranza dell’ex sindaco alla durissima sconfitta dell’aprile 2008 !

domenica 28 novembre 2010

DAL CONVEGNO DEL 13 NOVEMBRE "UN'ALTRA LINEA METRO C E' ANCORA POSSIBILE", SCOMODE VERITA' SULLA LINEA METRO C, L'OPERA PUBBLICA PIU' COSTOSA PER ROMA, CHE RISCHIA PER DI PIU' DI NON RAGGIUNGERE NEANCHE I SUOI VERI OBIETTIVI. INFORMATEVI SULLA REALE SITUAZIONE DELLA METRO C IN QUESTO NOSTRO VIDEO

Pubblica post

MARCELLO PAOLOZZA-RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO RISPONDE ALLA PROPOSTA DELL'ING. LUIGI BRIENZA SUL PROBLEMA PARCHEGGI A PIAZZA CONCA D'ORO, IN CORRISPONDENZA DELLA NUOVA STAZIONE METRO B1

LA VOCE DEL MUNICIPIO DEL 26 NOVEMBRE 2010 HA RIPRESO L'ARTICOLO DI LUIGI BRIENZA GIA' PUBBLICATO DA LA QUARTA ON LINE.
Questo l'articolo pubblicato su La Quarta, che avevamo già pubblicato anche in un nostro precedente post:
Metro B/1 – Stazione Conca d’Oro: una infrastruttura senza infrastrutture Stampa
Venerdì 19 Novembre 2010 15:37
Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'architetto Luigi Brienza, esperto in infrastrutture per la mobilità e consulente del presidente del IV municipio, Bonelli, per i problemi connessi alla metro B1.
 
Sono recenti due notizie che riguardano il futuro del trasporto metropolitano affatto lusinghiere per chi ha l’onere di gestire, ai vari livelli, il progetto mobilità della nostra città, anche in previsione del sincero tentativo del Sindaco di convincere gli ispettori del CIO ad inserire Roma tra le possibili sedi da selezionare per le olimpiadi del 2020.
Le perplessità manifestate dall’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici per quanto concerne impianto e fattibilità della linea “D”, sommate alla soppressione delle due fermate tra piazza Venezia e San Pietro della linea “C” con motivazioni che, come al solito, rendono la “pezza” peggiore del danno, dovrebbero indurre l’autorità politica (ma anche tutta l’assemblea capitolina, in virtù di una comunione di responsabilità senza soluzione di continuità) ad una forte riflessione a 360° su tutta la materia.
Di più, in un periodo in cui (purtroppo) l’apparire prende il sopravvento sull’essere ed il più antico mestiere del mondo occupa la centralità della comunicazione, anche estera, assistiamo alla svendita di un patrimonio ambientale e territoriale irriproducibile, mascherato da una propaganda del fare che non dà informazioni corrette ai cittadini.
Le crude immagini della realtà attuale di Napoli sommersa dalla spazzatura e del centro storico, morto ma non abbandonato, della città dell’Aquila rappresentano quella informazione sui fatti che contrasta fortemente con la propaganda del fare che fino a poco tempo fa era riversata sugli stessi luoghi.
Per altro, il Veneto del Nord e la Campania del Sud, con tutte le loro contraddizioni di tipo storico, culturale e territoriale, sono oggi accomunate da un medesimo destino che suscita solo sgomento e rabbia.
Un Paese che, nei fatti, sta andando in malora e che la propaganda del fare continua a volere impegnato nella realizzazione di opere, al momento, anacronistiche come la TAV o il Ponte sullo stretto di Messina.
Ci sarà qualcuno che ricorda ancora le proposte di politica economica di Ugo La Malfa o Giorgio Ruffolo: erano gli anni 70’ ed 80’ ed un certo Prof. Pennisi mise a punto un manuale di valutazione per finanziare, attraverso un apposito “Fondo”, opere pubbliche che coniugassero investimenti ed occupazione (il così detto “FIO”).
Certo, nulla a che vedere con l’attuale CIPE e le tecniche dell’UVAL o dell’UVER, ma non sarebbe male poter riesumare qualche buona (e, credo, ancora utile) lettura di allora.
Tutto ciò non sembra estraneo a quello che sta succedendo nella nostra città, al pari di un treno che marcia a tutta velocità, incurante delle fermate e dei passeggeri.
Le linee B, B/1, C, e D hanno i loro problemi ed intanto si discute di un prolungamento  della metro B/1 da Val Melaina a Porta Di Roma: tutto molto bello sulla carta (a prescindere da valutazioni tecniche su percorsi e stazioni) se non si trattasse di un sogno la cui realtà è rappresentata da una contro partita di circa due milioni di mc. da realizzare nel IV Municipio, dopo gli oltre sei  già edificati (residenziali e commerciali) in questi ultimi 15 anni.
Stiamo parlando di oltre 20.000 nuovi abitanti che non potranno che rendere sempre più invivibile e congestionato il sistema urbano e l’armatura infrastrutturale del territorio coinvolto.
Assistiamo, a tal riguardo e da un certo tempo, all’uso, quasi sempre congiunto, di due termini che, nel processo di trasformazione urbana, dovrebbero avere identità ben precise in relazione allo scopo che prefigurano: compensazione e finanza di progetto.
Il primo, la compensazione, rappresenta la contropartita per un privato cui è richiesto di privarsi di un bene economico (ad esempio, un’area edificabile) a vantaggio di un uso pubblico per la collettività (ad esempio, un parco urbano) a fronte della proposta di trasferire il “potenziale capitale (edifici residenziali e/o commerciali) su un’altra area non appetibile.
Il secondo, la finanza di progetto, identifica la possibilità per un privato di realizzare una infrastruttura di interesse generale (ad esempio, un’autostrada) in cambio di poterne godere dei benefici (pedaggi) per un certo numero di anni ed a prezzi calmierati.
Le due cose, unite, spesso rappresentano una miscela a rischio di esplosione; è il caso in cui un’Amministrazione Pubblica chiede ad un impresa, tramite le forme previste dal mercato, la realizzazione a totale o parziale carico di un’infrastruttura (ad esempio, una tratta di linea metropolitana) in cambio di concessioni edilizie per adeguate cubature, a varia destinazione, da realizzare su aree scelte dal contraente.
I rischi dell’operazione sono rappresentati da pochi punti essenziali, il principale dei quali è costituito dal “valore di scambio” dell’intera operazione: in un campo direttamente connesso agli appalti pubblici, è evidente che un pericolo non ultimo è quello di procedere su percorsi che possano essere inficiati dal dubbio della poca trasparenza e/o della scarsa oggettività di giudizio e di scelta.
A tal fine, è necessario che siano più che incardinati tutti i procedimenti volti a determinare il costo certo ed invariabile dei lavori, i tempi di esecuzione, il corrispettivo in mc. per l’impresa (oggi parliamo di superfici utili residenziali e/o commerciali in termini di mq. edificabili per mq. di superficie territoriale disponibile), il valore di eventuali compensazioni  (del tipo aree commerciali o a servizi) previste nell’ambito dell’opera, le garanzie  fidejussorie, la certezza delle sanzioni, ed altro ancora.
A riguardo, potrebbe essere utile che Roma Metropolitane fornisse adeguate informazioni, tramite il proprio sito, in merito alle varie fasi dell’appalto per il prolungamento della tratta “Rebibbia – Casale Monastero” della linea B.
Le procedure, per altro, non camminano da sole, ma sono pensate e gestite da soggetti il cui ruolo e funzione necessita di mandati precisi e competenze ben delineate.
Il rischio di creare un corto circuito del tipo “controllore – controllato” è più che evidente ed a tal fine, dopo avere separato e distinto tra competenze dell’organo politico ed istituzionale e struttura tecnica ed amministrativa operativa, non sarebbe male fare ricorso a quella categoria oggi definita come “valutatori indipendenti”, cui affidare verifica e controllo di tutte le fasi.
Terminata questa non breve ma, ritengo, utile introduzione, poniamo l’attenzione su quella che è l’offerta certa di “parcheggi di scambio” per la stazione “Conca d’Oro” della Metro B/1: al momento, la situazione non pare godere di migliore sorte delle linee B, C e D.
Quando sarà, verrà inaugurata una stazione fondamentale per l’intero percorso, senza un parcheggio di scambio; dei circa 450 posti previsti, una parte sarà ultimata al rustico (inagibile) all’interno del perimetro di quello che una volta era il giardino di piazza Conca d’Oro (lato via Martana) con i suoi oltre 30 pini secolari (tutti rasi al suolo),  per poi essere “trasferita” a terzi che la concluderanno ad uso privatistico, l’altra dovrebbe vedere la luce (meglio il buio, trattandosi di opera interrata) nelle così dette “vasche” del “pratone delle Valli”, dopo aver reperito i fondi (15/20 ML di euro) per la sua realizzazione.
Tutte e due le opere prevedono il ricorso, parziale o totale, alla finanza di progetto tramite compensazioni edilizie, ovvero non poche migliaia di mc a varia destinazione, da ubicare, molto probabilmente, anche a ridosso del nodo di scambio medesimo.
Da molti mesi, il Presidente del IV Municipio sta cercando, con tutti i mezzi di cui legittimamente dispone, di poter avere un confronto costruttivo con tutti i soggetti coinvolti per verificare la percorribilità politica di altre soluzioni che, realmente, consentano di poter disporre almeno di 500 posti di parcheggio di scambio a ridosso del sistema trasporto pubblico “gomma – rotaia” sul nodo di piazza Conca d’Oro al momento dell’entrata in esercizio della stazione.
Confesso che è dal mese di novembre dell’anno 2005 che, con articoli sui quotidiani e lettere indirizzate a tutti i vertici, politici e tecnici del Comune di Roma, sto cercando di ottenere il medesimo risultato, partendo da una semplice considerazione: se per realizzare un fabbricato residenziale, una struttura puntuale pubblica o privata (ospedale o centro commerciale), di interesse pubblico (mercato rionale) è obbligatorio disporre di aree specificatamente destinate alla sosta, perchè pari vincolo non è preordinato alla realizzazione (o entrata in funzione) di una stazione di tipo ferroviario, quale è la metropolitana?
Riguardo l’intero appalto lavori per la Metro B/1, con parte dell’importo previsto per la costruzione del rustico interrato a ridosso di via Martana (ed un’economia riversabile su altre opere di corredo), potrebbero essere realizzati un numero ben superiore, per quantità e qualità, di posti auto di quelli ipotizzati, solo se si volesse valutare la possibilità di un’opera fuori terra (in acciaio e cemento) lungo il viadotto delle Valli, predisposta per accogliere auto in sosta ed attrezzature di servizio “mirate”, ovvero non conflittuali con l’attuale delicato equilibrio commerciale della zona.
Per favore, nessun veto ideologico di tipo ambientalista: molte città italiane, ed ancor più europee, sono piene di tali opere, per altro di notevole valore compositivo ed architettonico.
C’è, inoltre, da tenere presente che l’ipotesi “via Martana” prevede rampe di accesso ed uscita molto problematiche per la circolazione, presupponendo, per l’altro, il mantenimento dell’attuale assetto viario, cancellando percorsi storici, validati da decenni non solo di funzionalità, quali la direttrice “piazza Capri – piazza Sempione”.
Da ultimo, non potendo ignorare i danni già provocati ai fabbricati prospicienti il cantiere lato via valle di Cogne, qualora non fosse modificabile l’attuale impianto contrattuale, e ferme restando tutte le pesanti preoccupazioni dovute all’assoluta mancanza di parcheggi di scambio (pubblici), c’è da augurarsi maggiore cautela nell’esecuzione dei lavori, tenuto conto della scarsa attenzione della Amministrazione Comunale nei riguardi della proprietà privata e del doveroso risarcimento delle somme oggettivamente occorrenti ai vari ripristini, funzionali e strutturali degli edifici.
SI TRATTA DI UN TEMA PARTICOLARMENTE DELICATO, CHE ATTIENE DIRETTAMENTE ALLA CAPACITA' DEL COMUNE DI ROMA E DEL MUNICIPIO IV DI RIORGANIZZARE COMPLETAMENTE LA RETE DI TRASPORTO URBANO IN FUNZIONE DEI NUOVI TERMINALI DELLA LINEA METRO B1, PROBABILMENTE FUNZIONANTI DAL 2011, ANCHE AL FINE DI EVITARE CHE QUESTA PARTE DEL MUNICIPIO DIVENGA PARCHEGGIO SELVAGGIO DI AUTO PER TUTTI I FUTURI UTENTI DELLA NUOVA LINEA METRO ! 
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO IN PROPOSITO UN MEDITATO CONTRIBUTO DI MARCELLO PAOLOZZA, PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE RETE NUOVO MUNICIPIO IV, E COORDINATORE DELLA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO:

Caro direttore di Roma Tg-Roma Talenti ho letto con attenzione l’interessante  articolo dell'ing. Luigi Brienza, consulente del Presidente Municipio IV Cristiano Bonelli, a proposito della situazione dei parcheggi e dei collegamenti, nell'imminenza dell'apertura della stazione metro di piazza conca d'oro, prevista a quanto mi è dato sapere per il dicembre 2011.
In questi ultimi  40 anni la città si è estesa saturando con nuovi, popolatissimi quartieri residenziali quasi tutto il territorio del IV Municipio.  Per  l’incapacità e la miopia  delle Amministrazioni, susseguitesi alla guida della città in questi ultimi decenni, di progettare e realizzare strutture di trasporto pubblico prima del previsto espandersi della città, la stazione terminale di Piazza Conca d’Oro, pensata originariamentein una collocazione alla periferia della capitale, si trova oggi invece nel pieno della città consolidata con un bacino di utenza potenzialmente vastissimo.
Quali modalità potranno utilizzare decine di migliaia di utenti, alla ricerca di un trasporto efficace ed efficiente per raggiungere quotidianamente la stazione di Conca d’Oro dal giorno della sua entrata in esercizio ?
Una domanda questa, che Amministratori responsabili si sarebbero dovuti  porre ben prima dell’avvio dei cantieri   ed alla quale avrebbero dovuto rispondere con idee e progetti da implementare in tempo utile per arrivare preparati all’appuntamento del 2011. Una domanda che già nel 2003 il Comitato di Quartiere “Valli Conca d’Oro” , allora attivo, pose ufficialmente con apposita lettera al Sindaco, all’Assessore alla Mobilità, al Presidente del IV Municipio e dell’ATAC, senza ottenere ovviamente alcun tipo di risposta. Una domanda che sembra  sfortunatamente sia l’Ing. Brienza  sia lo stesso Presidente Cristiano Bonelli, sempre molto attento alle necessità dei cittadini, non siano riusciti a porre con miglior fortuna in questi ultimi 5 anni al comune di Roma. 
Ci troviamo così, come di consueto, di fronte ad una  VERA E PROPRIA EMERGENZA, rispetto alla quale mi si consenta tuttavia di esprimere una opinione differente da quella dell’Ing.  Brienza circa le soluzioni da ricercare e proporre.
Credo che sia completamente impensabile  e soprattutto irrealizzabile, accettare e proporre che  migliaia di cittadini possano raggiungere la stazione Conca d’Oro con la loro auto privata.
Il numero dei posti auto oggi a  disposizione nel quartiere Valli Conca d’Oro non è già sufficiente per le attuali esigenze dei residenti e dei commercianti ed è causa in molte ore del giorno  del fenomeno della sosta in seconda fila.
È  facile immaginare cosa potrà accadere se centinaia, forse migliaia, di nuovi automobilisti, senza un parcheggio di scambio a disposizione, cercheranno un impossibile posteggio nei pressi della stazione: un grave peggioramento della vivibilità del quartiere e conseguenze negative per la fluidità del traffico automobilistico e per i tempi di percorrenza dei mezzi di trasporto pubblici!
Se certo non si può sperare che il PUP (Piano Urbano Parcheggi) municipale, peraltro discutibile da molti punti  di vista, possa contribuire a risolvere questa situazione, altrettanto condivisibile mi sembra la risposta che l’ing. Brienza suggerisce probabilmente all’interno di una logica emergenziale: realizzare in tempi rapidi “..un’opera fuori terra (in acciaio e cemento) lungo il viadotto delle Valli, predisposta per accogliere auto in sosta ed attrezzature di servizio “mirate”, ovvero non conflittuali con l’attuale delicato equilibrio commerciale della zona. …”
Al riguardo, non si tratta di porre un “…. veto ideologico di tipo ambientalista..”, come l’ing. Brienza afferma con un argomentare purtroppo assai di moda in questi tempi, ma di sollevare obiezioni concrete a cui credo si debba rispondere nel merito in un confronto rispettoso anche dei differenti punti di vista di singoli cittadini e di associazioni in lotta per la qualità della vita nei nostri quartieri.
Se non ricordo male, le aree di cantiere ai  bordi del viadotto delle Valli sono destinate ad essere occupate fino al termine dei lavori della metro, quando  dovranno essere liberate e bonificate dalle attuali installazioni, riqualificate a verde per tornare a far parte del Parco delle Valli (parte a sua volta della Riserva Naturale Regionale della Valle dell’Aniene) e fruibili nuovamente dai cittadini romani. Questi ultimi hanno già pagato pesantemente questa conquista con decine migliaia di metri cubi di cemento che a  titolo di “compensazione” l’ex proprietario delle aree acquisite dal Comune sta edificando nella zona di Castellaccio nel XII municipio. Avrebbe certo il sapore di una beffa veder realizzare su quei terreni, non un piccolo parcheggio di scambio, peraltro già realizzato embrionalmente, ma un mega-parcheggio multipiano di cemento. attrattore di traffico ed inquinamento anche per il vicino Parco !!m
Inoltre un parcheggio di scambio multipiano di 500 posti è destinato, per quanto né sappia, a suscitare un movimento di auto private in misura almeno 3/4 volte superiore al numero dei posti auto previsti, vale a dire almeno 2000 auto al giorno.
Ora il sistema viario che mette in relazione piazza Conca D’oro con il resto del IV Municipio, strutturalmente immodificabile è già quotidianamente ai limiti del collasso poiché deve sopportare un “carico” di traffico ben al disopra delle sue potenzialità. È assolutamente auspicabile che l’apertura della metro comporti un netto miglioramento di questa situazione: invece un incremento del traffico automobilistico come quello previsto dal predetto  parcheggio potrebbe solo provocare solo più gravi congestioni.
Inoltre nel quartiere Valli Conca d’Oro da decenni i  livelli di inquinamento acustico ed atmosferico sono ben al di sopra dei limiti di salvaguardia, e con  l’apertura dei cantieri i residenti hanno dovuto subire una pesante riduzione degli spazi comuni, della fruibilità di quelli residui, un incremento del livelli pericolosità delle strade e dei percorsi pedonali. Anche in questo caso si auspica che l’apertura della nuova stazione porti benefici consistenti che sarebbero certo messi in discussione da una non riduzione e semmai da un incremento del traffico attuale.
Cosa fare allora?
Cosa avrebbe dovuto fare il comune di Roma, che negli ultimi mesi è stato più volte sollecitato con forza dal presidente Bonelli –bisogna riconoscerglielo- ad affrontare con maggiore organicità ed impegno i problemi posti all’intero municipio dal prolungamento della metro con la linea Metro B1 ?
In vista del 2011 un’Amministrazione Comunale veramente seria, attivando gli Assessorati competenti, di concerto con l’ATAC, avrebbe già progettato, finanziato, avviato l’implementazione per tempo di un nuovo sistema di mobilità sostenibile a livello municipale, in un ottica integrata a livello comunale e quantomeno provinciale, prevedendo la ristrutturazione, il potenziamento della rete di trasporto pubblico locale,  eventualmente con l’istituzione, per esempio,  di nuove linee di autobus/filobus ed anche tramviarie,  la creazione di apposite corsie preferenziali, di una rete di efficaci piste ciclabili (ricordo che fino a 3 km. a detta degli esperti la bicicletta è il mezzo più competitivo!),  la creazione del ponte pedonabile e ciclabile sull’Aniene da via Valsolda a Piazza Conca d’Oro.  
Ovviamente questa è una semplice opinione personale, ma è anche quello che l’amministrazione comunale ancora può fare, magari a seguito anche di un forte impulso da parte del Municipio IV !
Credo, comunque, che, in risposta all’intelligente ed utile “provocazione dell’Ing.  Brienza, tecnico qualificato che sappiamo consulente del presidente Bonelli,  dovremmo tutti unitariamente, Amministratori e rappresentanti politici del IV Municipio, associazioni ambientaliste e comitati di quartiere, organi di stampa municipali, semplici cittadini, chiedere a gran voce all’Amministrazione Comunale di fare il suo dovere:  aprire subito un percorso partecipato aperto a tutti gli attori competenti ed interessati per individuare interventi concreti,  e utili in vista dell’apertura della stazione di piazza Conca d’Oro, da proporre e discutere poi in un dibattito pubblico, da approvare ed attuare rapidamente.
Roma, lì 28/11/2010   Marcello Paolozza

RINGRAZIAMO L'AMICO MARCELLO PAOLOZZA PER IL QUALIFICATO CONTRIBUTO, CHE SI SEMBRA DI PARTICOLARE UTILITA' IN QUESTO DELICATO MOMENTO !

1 - Luminarie a Siena pagate dalla Impreme del Gruppo Mezzaroma: si accende a Siena lo spirito natalizio sotto il segno della condivisione, mentre a Roma-Rione Rinascimento vengono rimessi in opera lungo le recinzioni i vecchi striscioni di qualche anno fa con gli auguri di buone feste , sporchi e lisi.....A Rione Rinascimento 1° la gente, che va coagulandosi nel Comitato Parco Talenti, protesta contro le imponenti infiltrazioni in garage e cantine, mentre l'intera area lungo via Niccodemi è in condizioni di degrado ormai indescrivibili !

FONTE: http://www.ilcittadinoonline.it/ricerca.jsp?keyword=Impreme+spa
26/11/2010 13:30 SIENA. Stelle luminose, eleganti lampadari e alberi scintillanti di luce: sono questi gli allestimenti pensati per il Natale senese 2010 che prenderanno vita a partire dal prossimo 30 novembre grazie al Progetto Illuminazione portato avanti dal....
leggi tutto l'articolo [→]

NONO ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA DI VIA VENTOTENE: COMMEMORAZIONE UFFICIALE, IERI SABATO 27 NOVEMBRE, PRESENTI SINDACO ALEMANNO E PRESIDENTE BONELLI



Il sito ufficiale di Valmelaina www.valmelaina.it ha documentato la commemorazione tenuta in occasione del nono anniversario della tragedia di Via Ventotene. Presenti numerosi cittadini, rappresentanti delle forze dell'ordine, dei Vigili del Fuoco, il sindaco Alemanno ed il Presidente del Quarto Municipio Cristiano Bonelli.
RINGRAZIAMO GLI AMICI DI VALMELAINA.IT

CLAMOROSO, ATAC IN FALLIMENTO, ED I SUOI DEBITI VENGONO RIPIANATI DA ACEA !! SIAMO AD UN PASSO DAL DISSESTO FINANZIARIO DEL COMUNE DI ROMA, E, PER QUANTO RIGUARDA L'ACQUA, AD UN PASSO DALL'AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE A CALTAGIRONE !!! CITTADINI, SVEGLIATEVI !!!

DAL CORRIERE DELLA SERA-EDIZIONE ROMA DI SABATO 27 NOVEMBRE 2010:
"I debiti di ATAC ripianati da ACEA. Nasce la Holding Canmpidoglio, utili e perdire si compenseranno".
Leggi l'articolo anche sul Corriere on line, con altre interessanti notizie.
MA  COSI'- aggiungiamo noi- ACEA RESTERA' SOSTANZIALMENTE PRIVA DI SIGNIFICATI MARGINI FINANZIARI OPERATIVI !!!
Appare evidente che sindaco e Giunta Comunale, con alti dirigenti comunali che sarebbe necessario rimandare in massa a casa (!!!),  si trovano in una situazione finanziaria  in cui non sanno più letteralmente quali pesci prendere ! Per cui si va da un provvedimento estemporaneo all'altro !
  • PERCHE' IL SINDACO ALEMANNO, CHE NON E' RESPONSABILE DI QUESTA VORAGINE, NON PRENDE IL CORAGGIO A DUE MANI E SPIEGA SINCERAMENTE AI CITTADINI QUALE E' REALMENTE LA SITUAZIONE FINANZIARIA LASCIATAGLI DALLA GIUNTA VELTRONI ?
LA SITUAZIONE E' QUELLA CHE E' STATA DOCUMENTATA DALLA CONFERENZA STAMPA ORGANIZZATA DA FEDERCONSUMATORI ED ASSOCIAZIONE NAZIONALE ANTIGENE, vedi di seguito la nostra playlist:



E nel frattempo il principale protagonista di questa voragine, che fa ?
  • Va in Africa ?
  • Lascia la politica come richiesto con forza per  questi "anziani del PD"  dal giovane e valente sindaco di Firenze Renzi ?
  • Resta in silenzio, consapevole che la situazione che si è lasciato alle spalle a Roma. con le ennesime dimissioni e la gravissima crisi finanziaria dei Derivati,non costituisce certo un significativo documento di quella capacità politica ed amministrativa che la gente cerca oggi in un politico serio ?
  • NO !!! FONDA UNA NUOVA CORRENTE DEL PD !!! Dal nome suggestivo ma del tutto "vuoto", "MODEM"
Leggetevelo su La Repubblica di ieri sabato 27 novembre 2010:

NEL DRAMMATICO MOMENTO IN CUI VENGONO MESSI A CARICO DI ACEA GLI INCREDIBILI DEBITI DELL'ATAC, A RISCHIO FALLIMENTO,DIVENTA FORTISSIMA LA MINACCIA CHE SULL'ACQUA PUBBLICA DI ROMA POSSA METTERE LE MANI IL GRUPPO CALTAGIRONE !!! INFORMATEVI CON QUESTO NOSTRO VIDEO

Salviamol'acqua pubblica di Roma !!!


Un'ombra minacciosa si allunga sull'acqua dei Romani.......
L'acqua è un bene primario, non può diventare l'occasione per l'ennesimo spietato business del Gruppo Caltagirone....
DIFENDIAMOLA !!!

CONVEGNO 13 NOVEMBRE 2010 ORGANIZZATO SUI GRAVISSIMI PROBLEMI E L'INCREDIBILE VICENDA DELLA LINEA METRO C DALL'ASSOCIAZIONE "PROGETTO CELIO": "UN'ALTRA METRO C E' ANCORA POSSIBILE" . IL CONVEGNO IN VIDEO , A CURA DEL NOSTRO BLOG - PARTE 7

SU YOUTUBE:


ROMA, 13 Novembre 2010, teatro Colosseo a via Capo d’Africa: Convegno "Un'altra Metro C è ancora possibile", organizzato dall'associazione Progetto Celio in collaborazione con Rete Romana di Mutuo Soccorso, Italia Nostra, ed altre associazioni romane (vedi il dettaglio nel video).
Un’importante occasione per fare il punto su un’opera dai costi mostruosi, la seconda opera pubblica in Italia dopo l’ancora non realizzato Ponte sullo Stretto di Messina, sulla base di una dettagliata ricostruzione amministrativa e tecnica della vicenda, e del qualificato parere dei numerosi tecnici intervenuti.
PARTE SETTIMA
All’inizio di questa parte Giovanni Rocca annuncia anzitutto che il Professor Carlo Cellamare docente di Valutazione Urbanistica ed Ambientale nel Dipartimento di Architettura ed Urbanistica per l’ Ingegneria dell’Università La Sapienza, ha comunicato l’appoggio del suo Dipartimento al progetto presentato dall’associazione Progetto Celio.
Segue un breve approfondimento del Professor Antonio Tamburrino sul tema della partecipazione già sollevato con forza nell’intervento precedente da Marcello Paolozza:
Tamburrino segnala una situazione in corso SU CUI NON E' ANCORA DISPONIBILE ALCUNA INFORMAZIONE PER LA CITTADINANZA, facendo l’esempio del nuovo tratto di Metro B2, ove si  vuole realizzare a costi impressionanti un altro tratto di metropolitana pesante per una situazione che potrebbe essere risolta con una metropolitana leggera, finanziandola –ma solo in parte- con nuove imponenti, impressionanti ed urbanisticamente insopportabili valorizzazioni immobiliari nelle aree interessate (!!!)
Seguono altri interventi degli altri comitati ed associazioni di Roma partecipanti al convegno:
-Coordinamento Associazioni del Lazio per la Mobilità (C.A.L.M.A.): Dr. Santogo, che approfondisce quel possibile sistema di metropolitane leggere che potrebbe riuscire a contemperare le esigenze trasportistiche della città con l’attuale carenza di risorse, evitando di andare a fare veri e propri costosissimi “regali” alle grandi aziende costruttrici i cui costi relativi elevatissimi verrebbero addossati, ad esempio con il mutuo quarantennale per circa 800 milioni di euro segnalato subito prima da Antonio Tamburrino,  appena acceso dal comune di Roma proprio per la Metro C;
-Italia Nostra: Mirella Belvisi, con un illuminante intervento sul diritto dei cittadini di essere informati per tempo nel caso di opere dell’entità della linea C;
-Coordinamento Residenti Città Storica: Roberto Tomassi;
Riprese, montaggio e pubblicazione a cura del  blog TG-Roma Talenti, Roma-Municipio IV.

CONVEGNO 13 NOVEMBRE 2010 ORGANIZZATO SUI GRAVISSIMI PROBLEMI E L'INCREDIBILE VICENDA DELLA LINEA METRO C DALL'ASSOCIAZIONE "PROGETTO CELIO": "UN'ALTRA METRO C E' ANCORA POSSIBILE" . IL CONVEGNO IN VIDEO , A CURA DEL NOSTRO BLOG - PARTE 6

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ROMA: un’altra Metro C è possibile –p. 6 from TG.Roma Talenti on Vimeo.


ROMA, 13 Novembre 2010, teatro Colosseo a via Capo d’Africa: Convegno "Un'altra Metro C è ancora possibile", organizzato dall'associazione Progetto Celio in collaborazione con Rete Romana di Mutuo Soccorso, Italia Nostra, ed altre associazioni romane (vedi il dettaglio nel video).
Un’importante occasione per fare il punto su un’opera dai costi mostruosi, la seconda opera pubblica in Italia dopo l’ancora non realizzato Ponte sullo Stretto di Messina, sulla base di una dettagliata ricostruzione amministrativa e tecnica della vicenda, e del qualificato parere dei numerosi tecnici intervenuti.
PARTE SESTA
Intervento appassionato ed efficace di Marcello Paolozza, coordinatore della Rete Romana di Mutuo Soccorso, che approva a nome della Rete stessa il progetto presentato dall’associazione Progetto Celio, e indica con chiarezza, efficacia e documentati elementi la strada di un nuovo sviluppo economico della città, in forte alternativa a quello del mattone selvaggio, del consumo del territorio, e delle grandi opere centrate sul mezzo privato e non sul mezzo pubblico, interventi per cui mancano ormai risorse economiche e territoriali ormai quasi completamente esaurite e consumate.
Riprese, montaggio e pubblicazione a cura del  blog TG-Roma Talenti, Roma-Municipio IV.

CONVEGNO 13 NOVEMBRE 2010 ORGANIZZATO SUI GRAVISSIMI PROBLEMI E L'INCREDIBILE VICENDA DELLA LINEA METRO C DALL'ASSOCIAZIONE "PROGETTO CELIO": "UN'ALTRA METRO C E' ANCORA POSSIBILE" . IL CONVEGNO IN VIDEO , A CURA DEL NOSTRO BLOG - PARTE 5.2

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SU VIMEO:

ROMA: un’altra Metro C è possibile –p. 5.2 from TG.Roma Talenti on Vimeo.

ROMA, 13 Novembre 2010, teatro Colosseo a via Capo d’Africa: Convegno "Un'altra Metro C è ancora possibile", organizzato dall'associazione Progetto Celio in collaborazione con Rete Romana di Mutuo Soccorso, Italia Nostra, ed altre associazioni romane (vedi il dettaglio nel video).
Un’importante occasione per fare il punto su un’opera dai costi mostruosi, la seconda opera pubblica in Italia dopo l’ancora non realizzato Ponte sullo Stretto di Messina, sulla base di una dettagliata ricostruzione amministrativa e tecnica della vicenda, e del qualificato parere dei numerosi tecnici intervenuti.
PARTE QUINTA - 2
-Presentazione del percorso alternativo per la Metro C da Colosseo al Tevere: Arch. Paolo Gelsomini – parte seconda (5.2).
Nella seconda parte di quella che è la presentazione effettiva della proposta alternativa dell’Associazione Progetto Celio e delle altre associazioni e comitati di Roma per il tratto Metro C da Colosseo al Tevere, Paolo Gelsomini illustra un tracciato alternativo da via dell’Amba Aradam a piazzale Numa Pompilio sino al Circo Massimo, che ha il grande pregio di evitare completamente la tratta centrale che dalla zona di S. Stefano Rotondo al Colosseo e a piazza Venezia aveva già incontrato ostacoli quasi insormontabili.
Al Circo Massimo questa proposta di modifica alla linea C potrebbe andarsi a ricollegare alla linea Metro B, per consentite poi il proseguimento della gente, sia  tramite tram nel breve tratto sino alla Stazione Roma-Lido a piazzale Ostiene, sia verso il Tevere con la apossibile realizzazione di un ultimo tratto di metro leggera sulla riva sinistra.
 Riprese, montaggio e pubblicazione a cura del  blog TG-Roma Talenti, Roma-Municipio IV.

sabato 27 novembre 2010

NEL MOMENTO IN CUI IL GRUPPO CALTAGIRONE E' SALITO AL 15% IN ACEA SALVIAMO L'ACQUA PUBBLICA DI ROMA !!!



Interessatevi ora della difesa della vostra acqua, prima di dover toccare in bolletta gli effetti di una possibile futura gestione Caltagirone !!
INTANTO in Consiglio Comunale di Roma, la giunta Alemanno dice NO alla moratoria degli adempimenti per la privatizzazione dell'acqua in attesa del referendum indetto per l'anno prossimo:

LA MOBILITAZIONE DI TALENTI IN CUI CI SIAMO IMPEGNATI UNITAMENTE AL COMITATO DI Q. SALVIAMO TALENTI DIVIENE OGGETTO DI STUDIO DELL'UNIVERSITA' DI ROMA

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
"Gent.li Sigg.ri,
nella scorsa primavera, su incarico della Provincia di Roma il nostro Dipartimento ha condotto una ricerca su ‘Mobilitazioni locali e democrazia nella riforma del governo metropolitano a Roma’ nel corso della quale sono state censite 130 mobilitazioni sul territorio provinciale, tra le quali quella promossa dalla vostra associazione.
Il 6 dicembre p.v. alle ore 16:00 presso il Dipartimento di Scienze Sociali in via Salaria 113, si svolgera’ un seminario nel corso del quale saranno presentati e discussi i risultati della ricerca e al quale parteciperanno anche rappresentanti del Comune e della Provincia di Roma e della Regione Lazio.
Il seminario sarà un’occasione di approfondimento e confronto per i soggetti della società civile e della politica sul tema del forma di governo di Roma
In attesa di incontrarvi al seminario, inviamo i migliori saluti
Ernesto d’Albergo
Giulio Moini
--------------------------------------------------------------
Dipartimento di Scienze Sociali
Sapienza - Universita' di Roma
via Salaria 113
00198 Roma
mailto: ernesto.dalbergo@uniroma1.it

INTERVENTO DI ALEMANNO E BONELLI A MARGINE DELLA COMMEMORAZIONE DI VIA VENTOTENE, SABATO 27 NOVEMBRE 2010 ORE 9



Partecipazione del Sindaco di Roma Gianni Alemanno e del Presidente Municipio IV Cristiano Bonelli alla commemorazione di via Ventotene, sabato 27 novembre 2010, ore 9.

IERI IL CONSIGLIO COMUN. DI ROMA HA RIFIUTATO DI PROCLAMARE UNA MORATORI SULLA PROVATIZZAZIONE DELL'ACQUA ! ALEMANNO,L'ACQUA DI ROMA RESTI PUBBLICA !

MERCATO IMMOBILIARE 2010: A ROMA SI CONTINUA CON LE "VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI" NONOSTANTE LA CRISI PROFONDA DEL MERCATO

LUNEDI 29 NOVEMBRE - ORE 13,00 - RADIO POPOLARE ROMA - LA "CASA DELLA CITTA" - IN COLLABORAZIONE CON LA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO: ACEA, ACQUA PUBBLICA E MORATORIA DEI MECCANIISMI DEL DECRETO RONCHI - FREQUENZA FM 103,3 (ascoltabile in streaming su www.radiopopolareroma.it) - Intervenite in diretta telefonando al 06899291

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO:
Il  24 novembre u.s. , in occasione del consiglio comunale straordinario su Acea prima della seduta, una delegazione del coordinamento romano acqua pubblica ha potuto incontrare l'On. Gramazio, capogruppo Pdl, per chiedere alla maggioranza di votare a favore della mozione 5, presentata da tutta l'opposizione, contenente il sostegno alla richiesta di moratoria sul decreto Ronchi e sul provvedimento di abolizione degli Aato, e il rispetto della volontà di oltre 1.400.000 di cittadini che chiedono di dire la loro sulla gestione del servizio idrico, esprimendosi attraverso il voto referendario entro il 2011. Un atto in difesa della democrazia quindi, ancor prima che in difesa del diritto all'acqua.
La maggioranza ha votato contro questa semplice richiesta, sostenendo di fidarsi di più “dell'azione” che il Sindaco Alemanno sta intraprendendo nei confronti del governo in merito al Decreto Ronchi. Il coordinamento romano acqua pubblica ha quindi richiesto un incontro con il Sindaco, che possa svelare in cosa consista questa “azione” e in che modo si discosti dalla richiesta di rispetto della democrazia bocciata in Consiglio Comunale.
La pressione esercitata dal movimento per l'acqua pubblica in questi ultimi mesi deve comunque aver sortito un qualche effetto, se il Sindaco Alemanno ha operato una vera e propria retromarcia rispetto all'intenzione, più volte annunciata, di procedere alla vendita di parte delle quote pubbliche di Acea anticipando le scadenze del decreto Ronchi. Il Sindaco ha infatti dichiarato, in apertura del Consiglio, che il Comune di Roma non si affretterà a vendere per “fare cassa” e che non ci sarà nessuna fuga in avanti rispetto alle scadenze previste.
È evidente che queste dichiarazioni  non possono bastare a tutti coloro, cittadini e comitati che in questi mesi si sono battuti contro la privatizzazione dell’ACEA, come non bastano ai lavoratori ACEA le rassicurazioni sulla “salvaguardia integrale” dei posti di lavoro.
Già dai prossini giorni riparte dunque la mobilitazione cittadina, regionale  e nazionale con al centro due richieste ben precise: moratoria subito e diritto al voto nel 2011. Infatti il pericolo è che, se vengono sciolte le Camere, i referendum vengano rimandati di addirittura un anno, come prescrive la legge.
Interverranno su questi temi nel corso della trasmissione: Marco Bersani, Attac - Forum dei movimenti italiani per l'acqua, Umberto Leoni -Sindaco Lanuvio, Daniela -  Comitato acqua pubblica di Velletri, Fulvio Vescia - Usb Acea.

Bus pubblico travolge pedone a Roma, nel quartiere Talenti, è caccia all'autista pirata. Secondo vari testimoni la vettura, dopo l'investimento, non si e' fermata. Il ferito è un ucraino di 50 anni. Chi avesse altre notizie puo' segnalarle anche a noi

FONTE: ANSA

ROMA - Un uomo rotola a terra ferito sul ciglio della strada: a travolgerlo e' stato un autobus pubblico, che ha proseguito la sua corsa senza fermarsi. E' ancora giallo sull'incidente che oggi a Roma ha coinvolto un ucraino di 50 anni e un mezzo della linea Atac.
E ora si cerca di capire chi sia l'autista 'pirata', che comunque potrebbe aver investito il pedone senza accorgersene. L'episodio si e' verificato nel quartiere Talenti, in via Ugo Ojetti intorno alle  ore 14 di ieri venerdì 26 novembre 2010, ma la dinamica dell'incidente secondo la polizia municipale e' ancora da stabilire con precisione. Dalle prime testimonianze raccolte dalla polizia municipale sarebbe stato l'autobus a investire il pedone. Proprio un testimone ha allertato il 113 dopo aver visto l'uomo, probabilmente ubriaco, che rotolava in strada, subito dopo il passaggio di un autobus dell'Atac, che pero' non si e' fermato. L'ucraino e' stato trasportato in codice rosso all'ospedale Pertini con vari traumi e una ferita a una gamba, ma non e' in pericolo di vita. Al momento non risulta indagata alcuna persona, ma gli uomini del IV gruppo della polizia municipale si stanno concentrandosi su tre o quattro linee in transito in quel lasso di tempo, per individuare l'autista, che potrebbe anche essere inconsapevole di quanto e' successo.

UN COMUNICATO DELL'ASSOCIAZIONE RETE NUOVO MUNICIPIO IV: IL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO IV NON SI PRONUNCIA SULLA DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE PER REGOLAMENTARE I CARTELLONI PUBBLICITARI. PECCATO !!! PERSA UNA IMPORTANTE OCCASIONE PER RACCOGLIERE UN SIGNIFICATIVO INTERVENTO DI PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA !

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:



COMUNICATO STAMPA

L’Associazione Rete Nuovo Municipio IV considera estremamente grave che il Consiglio del IV Municipio, convocato il 22 novembre u.s., abbia deciso di non esprimere un proprio parere su la proposta di delibera C.C. n.122/2010, di iniziativa popolare; modifica della delibera C.C. n.37/2009, Regolamento Comunale per le affissioni e la pubblicità”.

Come tutti sanno questa delibera d’iniziativa popolare presentata al Comune di Roma  ha raccolto 8800 firme valide a fronte delle 5000 necessarie, mentre ne sono state raccolte oltre 10.000.
Con questo strumento in maniera concreta e propositiva migliaia di cittadini, sostenuti da intellettuali, giornalisti, politici e amministratori di diverse forze politiche, si sono mobilitati per esprimere la loro indignazione civile contro la grave situazione di illegalità e di degrado per la quale una morsa di cartelli e cartelloni pubblicitari,  ogni giorno più numerosi, offendono, deturpano, rendono insicura e inguardabile la nostra città. Tutto ciò accade  in spregio alle norme del Codice  della Strada e dei tanti vincoli presenti, paesaggistici, archeologici e storico ambientali, senza alcun riguardo per l’incolumità delle persone e delle cose, senza un efficace contrasto da parte dell’Amministrazione Comunale.
Anche nel IV Municipio, dove lo scempio di Cartellone Selvaggio è dilagante, la delibera ha trovato ampio sostegno tra i cittadini ed i comitati e le associazioni di quartiere.
I Municipi I, II, X, XI, XVII, XX alla richiesta di parere hanno già risposto con un parere favorevole.
Nel corso della seduta del Consiglio del nostro Municipio invece a quanto ci è dato di sapere,  la proposta di delibera ha incredibilmente raccolto solo otto voti favorevoli: Federica Rampini, Paolo Marchionne, Fabio Dionisi e Giorgio Limardi del PD, Michela Pace di SEL, Alfredo D’Antimi del Gruppo Misto e di Cristiano Riggio dell’UDC. Otto i voti contrari di Francesco Vaccaro, Lina Tancioni, Alfredo Arista, Fabrizio Clavenzani, Giuseppe Sorrenti, Roberto Borgheresi, Frano Fiocchi e Emiliano Bono del PDL. Assenti il presidente del Municipio Cristiano Bonelli, la presidente della Commissione Commercio, Jessica Palmira De Napoli, il vice-presidente del Consiglio Municipale, Riccardo Corbucci.
Il Comitato Promotore che aveva richiesto ufficialmente di essere convocato per illustrare i contenuti e le finalità della Delibera ai membri del Consiglio Municipale non è stato invitato a partecipare alla seduta".
NOSTRO RILIEVO:

A parte il presidente Bonelli e la Consigliera De Napoli, assenti pare per altri impegni istituzionali urgenti, vanno segnalati:
  • il voto contrario del PDL, che non si rende conto che la gente non ne può più del generalizzato degrado e dei rischi per la circolazione di auto e pedoni provocati da cartellone selvaggio;
  • l'assenza al momento del voto del consigliere Riccardo Corbucci (PD), che, prima ha firmato la presenza e poi se ne andato non partecipando al voto ! 
  • Se il consigliere Corbucci fosse rimasto in aula la proposta di mozione di approvazione sulla delibera di iniziativa popolare (n. 122/2010),  presentata al consiglio municipale dal l'altro consigliere del PD Federica Rampini, e gà approvata con specifica mozione dai municipi I, II, X, XI, XVII, X, sarebbe stata approvata anche dal Municipio IV !


venerdì 26 novembre 2010

Audizione congiunta della Commissione Mobilità della Regione Lazio e di quella del Comune di Roma. Sentito anche il presidente del Municipio IV Cristiano Bonelli

FONTE: http://www.provincialatina.tv/notizie/dettaglio.php?id=31920

Continua, con la seconda audizione "extra-palazzo", l'impegno assunto dal presidente della XVI Commissione Mobilità della Regione, Giovanni di Giorgi (Pdl), di vedere da vicino tutti gli aspetti e le problematiche legate al trasporto delle persone e dei mezzi.
E' stato presente alla visita anche il vice presidente della commissione, Antonio Paris (Gruppo Misto). Di Giorgi ha evidenziato di essere "aperti alla sinergia delle istituzioni in favore della qualità di vita dei cittadini e, in questo caso, degli spostamenti delle persone della Regione. La Metro B1 è un'opera strategica per Roma e per il Lazio, afferma Di Giorgi, con essa si prosegue nella direzione di decongestionare il traffico, velocizzare gli spostamenti e, perché no, contribuire all'abbellimento artistico e ambientale dei luoghi interessati dalle stazioni o attraversati dalla metropolitana".
Il presidente della Commissione Mobilità del Comune di Roma, Antonello Aurigemma, ha sollevato la problematica relativa alle procedure farraginose della burocrazia regionale che di fatto blocca e rallenta in maniera considerevole la realizzazione del ponte ciclo-pedonale, indispensabile al collegamento rapido degli utenti alla futura stazione di Conca d'Oro da via Valsorda scavalcando il fiume Aniene. Altrimenti, i passeggeri sarebbero costretti a percorrere tre chilometri, a fronte di poche decine di metri in presenza del ponte.
Di Giorgi e Paris hanno assicurato il loro interessamento in merito.
L'Audizione si è aperta con il saluto di benvenuto del presidente di "Roma Metropoitane", Giovanni Ascarelli; sono stati poi illustrate le tecniche e gli avanzamenti dei lavori dagli ingegneri Piero Lattanzi e Andrea Sciotti. Sono seguiti gli interventi del presidente del IV Municipio, Cristiano Bonelli; del presidente Commissione Mobilità di Roma, Antonello Aurigemma. Ha concluso il presidente della Commissione Mobilità della Regione, Giovanni Di Giorgi.
La visita dei cantieri della stazione Libia/Gondar e stazione Annibaliano, hanno dimostrato l'alta precisione e sicurezza utilizzata per l'esecuzione dei lavori, su un terreno reso troppo friabile e storicamente acquitrino e, per questo, meriterebbero essere segnalati al mondo intero per la tecnica e le attrezzature usate".

CONVEGNO 13 NOVEMBRE 2010 ORGANIZZATO SUI GRAVISSIMI PROBLEMI E L'INCREDIBILE VICENDA DELLA LINEA METRO C DALL'ASSOCIAZIONE "PROGETTO CELIO": "UN'ALTRA METRO C E' ANCORA POSSIBILE" . IL CONVEGNO IN VIDEO , A CURA DEL NOSTRO BLOG - PARTE 5.1



PARTE QUINTA-1:
ROMA, 13 Novembre 2010, teatro Colosseo a via Capo d’Africa: Convegno "Un'altra Metro C è ancora possibile", organizzato dall'associazione Progetto Celio in collaborazione con Rete Romana di Mutuo Soccorso, Italia Nostra, ed altre associazioni romane (vedi il dettaglio nel video).
Un’importante occasione per fare il punto su un’opera dai costi mostruosi, la seconda opera pubblica in Italia dopo l’ancora non realizzato Ponte sullo Stretto di Messina, sulla base di una dettagliata ricostruzione amministrativa e tecnica della vicenda, e del qualificato parere dei numerosi tecnici intervenuti.
PARTE QUINTA - 1
-Presentazione del percorso alternativo per la Metro C da Colosseo al Tevere: Arch. Paolo Gelsomini – parte prima (5.1).
Nella prima parte di quella che è la presentazione effettiva della proposta alternativa dell’Associazione Progetto Celio e delle altre associazioni e comitati di Roma per il tratto Metro C da Colosseo al Tevere, Paolo Gelsomini smonta in un efficace panoramica, da noi arricchita di contributi video, quello che è il tratto originariamente progettato e poi affidato alle imprese esecutrici, che appare in realtà del tutto irrealizzabile.
 Riprese, montaggio e pubblicazione a cura del  nostro blog TG-Roma Talenti, Roma-Municipio IV.

IMPORTANTE PRONUNCIAMENTO DELL'AUTORITA' PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI NELLA SEDUTA DI IERI: Inaspettatamente rispetto alle indiscrezioni delle settimane passate, l'AgCom si è pronunciata con una semplificazione burocratica e un azzeramento per alcune tipologie di web tv

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DALLA RETE DELLE MICRO-WEB TV DI CUI FACCIAMO PARTE:


Cari videomaker, è con grande soddisfazione che vi raccontiamo della seduta di ieri sera in Agcom. E' stata una giornata di attesa, in ballo c'erano le decisioni sui regolamenti attuativi del Decreto Romani.
Inaspettatamente rispetto alle indiscrezioni delle settimane passate, l'AgCom si è pronunciata con una semplificazione burocratica e un azzeramento per alcune tipologie di web tv.
Vi invitiamo a leggere e commentare il post che Giampaolo Colletti ha pubblicato sul suo blog: http://giampaolocolletti.nova100.ilsole24ore.com/2010/11/agcomsaltaautorizzazione.html
Vi segnaliamo anche la nota di Wired.it, che sin dall'inizio ha monitorato l'evolversi della vicenda: http://daily.wired.it/news/internet/web-tv-radio-salve.html
Ne riparleremo a Milano al nostro meeting nazionale la prossima settimana, giovedì 2 e venerdì 3 dicembre. Al primo giorno avremo dal mattino l'avv.Guido Scorza. Nel pomeriggio ci sarà l'assemblea della nostra federazione FEMI. In allegato trovate il programma completo e il comunicato stampa. Vi alleghiamo anche l'articolo di Giampaolo Colletti scritto ieri per Nòva24.
Invitiamo chi non l'avesse ancora fatto a segnalare la partecipazione a Maria Sara De Marco, che ci legge in cc. Le micro web tv che volessero, invece, irradiare la conferenza di Stefano Rodotà "Internet, diritti e regole", prevista lunedì 29 alle ore 20, possono mandare a me una mail in modo da avere il codice di trasmissione.
Un caro saluto e ci si vede a Milano tra pochi giorni. Simona Salvi
NOI LA IRRADIEREMO ! A QUESTO PUNTO E' DI ANCORA PIU' GRANDE INTERESSE !
TROVATE LA FINESTRA IN ALTO A DESTRA.


COMUNE DI ROMA: GRAVE ANCHE LA SITUAZIONE FINANZIARIA DI ACEA

DA LA REPUBBLICA EDIZIONE ROMA EL 25 NOVEMBRE 2010:

CLAMOROSO: Bancarotta fraudolenta: ecco dove finivano i soldi della Gemma spa Maxi operazione della Finanza: sigilli a 10 società tra cui quella che gestiva i condoni edilizi del Comune di Roma; dalle sue casse distratti fondi per 30 milioni di euro

FONTE: Corriere della Sera-edizione Roma del 23 novembre 2010.

ROMA - Trenta perquisizioni e sigilli alle sedi di 10 società per bancarotta fraudolenta. E' il risultato di complesse indagini giudiziarie che, su disposizione della Procura della Repubblica della capitale, hanno portato la Guardia di Finanza di Roma ad eseguire, martedì 23, il sequestro delle quote sociali di 10 aziende. Il sequestro ha riguardato anche la Gemma spa, società che fino allo scorso 3 giugno ha gestito, per anni, le pratiche dei condoni edilizi del Comune di Roma.
Secondo gli inquirenti, la Gemma è stata «oggetto di un sistematico drenaggio di risorse avendo trasferito ingenti somme di danaro ricavate dalla propria attività (circa 30 milioni di euro dal 2005 al 2008) ad altre società del gruppo Rubeo».
LUCE SUL GIALLO - Si comincia così a far luce sul mistero di una società che, con 245 mila pratiche di condono giacenti e 645 dipendenti che rischiavano il lavoro, aveva chiuso i battenti dopo 11 anni di rapporti con il Campidoglio «per mancanza di fondi». Fondi, evidentemente, dirottati altrove. Nel silenzio di molti. Eppure nel dicembre 2009, l' amministrazione comunale (tramite un suo coraggioso dirigente, Paolo Cafaggi, poi rimosso) aveva chiesto la risoluzione del contratto per l' inadempienza di Gemma.
Alla fine dell'avventura della Gamma spa, su cui ora indagano le Fiamme Gialle, il Campidoglio aveva riassorbito i lavoratori di Gemma e preventivato l'impiego proprio di uomini della Guardia di Finanza per un aiuto nelle indagini necessarie a smaltire 40 mila pratiche l'anno.
Utenti in coda negli ultimi giorni di attività della Gemma, a giugno (Eidon)
Utenti in coda negli ultimi giorni di attività della Gemma, a giugno (Eidon)
FALLIMENTO DI UNA HOLDING -
Le indagini coordinate dal sostituto procuratore Perla Lori e condotte dal Gruppo Reati contro l'Economià (nucleo di polizia tributaria della Finanza) sono partite dal fallimento della Dg Holding Srl, società che nel 2008 aveva rilevato gran parte delle società decotte del cosiddetto Gruppo Rubeo ( gruppo riconducibile a Renzo Rubeo ed alla sua famiglia operante nei settori della stampa, dell'editoria, della riscossione dei tributi e della gestione delle pratiche dei condoni edilizi del comune di Roma).
Al centro dell'attenzione degli inquirenti vi è una complessa operazione societaria articolata in più fasi : il progressivo svuotamento di una serie di società facenti capo a Rubeo e la loro incorporazione in una società - la Dg Holding - destinata al trasferimento all'estero (nello stato off shore del Delaware) e al fallimento (bad company); la concentrazione delle residue attività in un nuovo gruppo anch'esso riconducibile, direttamente o indirettamente, a Rubeo (good company).
Una manifestazione contro i condoni a Roma
Una manifestazione contro i condoni a Roma
PRESTANOME E OFF SHORE -
Gli accertamenti eseguiti dalla guardia di finanza stanno facendo luce sulle complesse operazioni societarie di cui il gruppo Rubeo è stato protagonista negli ultimi anni; operazioni che hanno consentito - anche attraverso l'utilizzo di prestanome nonchè di società e trust collocati in paesi off shore - di svuotare le aziende ad esso appartenenti, in danno dei creditori e del fisco e di dissimulare il ruolo di dominus svolto da Rubeo in una nuova compagine societaria.
Nel corso delle attività, i finanzieri hanno posto sotto sequestro preventivo anche gli immobili di proprietà della Tibim Srl, amministrata da Renzo Rubeo.
Redazione online

COMUNE DI ROMA AL DISSESTO CON LA VORAGINE DI DEBITI, DI CUI BEN 7 MILIARDI IN CONTRATTI DERIVATI LASCIATA DA VELTRONI: ATAC AL COLLASSO, SOFFOCATA DAI DEBITI QUASI AD UN PASSO DAL PORTARE I LIBRI IN TRIBUNALE !

DA LA REPUBBLICA - EDIZIONE ROMA DEL 25 NOVEMBRE 2010:
"Soffocata dai debiti, ATAC vicina al crac"
Leggi l'articolo anche sul sito di La Repubblica on line, con altre interessanti notizie. Appare probabile che il colpo definitivo al bilanco dell'ente sia stato arrecato dall'arbitrato da 115 milioni di euro perso a maggio (vedi sotto articolo da Corriere della Sera-Roma del 15 maggio 2010), in modo veramente rocambolesco, che la dice lunga su come il comune di Roma sia stato amministrato in questi ultimi anni, perchè la vicenda affonda le radici all'epoca della Giunta Veltroni !!!

Ma insomma perchè il sindaco Alemanno continua a NON SPIEGARE ai Romani dimensioni ed origine di un debito che viene dal passato, e che è stato acceso in larga parte dalle giunte Rutelli e Veltroni ?
Vedetevi la nostra playlist sulla voragine di debito in contratti-derivati, quasi 7 miliardi, che stanno travolgendo il comune di Roma !

giovedì 25 novembre 2010

La Giunta Alemanno dice no alla moratoria sulle scadenze del decreto Ronchi.

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DAL COMITATO ROMANO ACQUA PUBBLICA:

COMUNICATO STAMPA

La Giunta Alemanno dice no alla moratoria sulle scadenze del decreto Ronchi.
Ennesima prova di ottusità della maggioranza in Campidoglio

Ieri, 24 novembre, in occasione del consiglio comunale straordinario su Acea i cittadini presenti hanno ricevuto un'ennesima prova dell'ottusità dell'amministrazione capitolina.
In un consiglio comunale poco meno che blindato, al quale i cittadini sono stati ammessi con il contagocce dopo estenuanti trattative, solo dopo quattro ore di attesa è stato possibile incontrare uno dei capigruppo della maggioranza, come era stato richiesto ufficialmente da giorni. Dalla delegazione del coordinamento romano acqua pubblica presente è stata avanzata all'On. Gramazio, capogruppo Pdl, la richiesta di votare a favore della mozione 5, presentata da tutta l'opposizione, contenente il sostegno alla richiesta di moratoria sul decreto Ronchi e sul provvedimento di abolizione degli Aato, e il rispetto della volontà di oltre 1.400.000 di cittadini che chiedono di dire la loro sulla gestione del servizio idrico, esprimendosi attraverso il voto referendario entro il 2011. Un atto in difesa della democrazia quindi, ancor prima che in difesa del diritto all'acqua. La democrazia non è evidentemente una priorità per la maggioranza che sede in Aula Giulio Cesare, che ha votato contro questa semplice richiesta, sostenendo di fidarsi di più “dell'azione” che il Sindaco Alemanno sta intraprendendo nei confronti del governo in merito al Decreto Ronchi. Il coordinamento romano acqua pubblica ha quindi richiesto un incontro con il Sindaco, che possa svelare in cosa consista questa “azione” e in che modo si discosti dalla richiesta di rispetto della democrazia bocciata ieri in Consiglio Comunale.
La pressione esercitata dal movimento per l'acqua pubblica in questi ultimi mesi deve comunque aver sortito un qualche effetto, se il Sindaco Alemanno ha operato una vera e propria retromarcia rispetto all'intenzione, più volte annunciata, di procedere alla vendita di parte delle quote pubbliche di Acea anticipando le scadenze del decreto Ronchi. Il Sindaco ha infatti dichiarato, in apertura del Consiglio, che il Comune di Roma non si affretterà a vendere per “fare cassa” e che non ci sarà nessuna fuga in avanti rispetto alle scadenze previste.
Al movimento per l'acqua non bastano queste dichiarazioni, come non bastano ai lavoratori Acea le rassicurazioni sulla “salvaguardia integrale” dei posti di lavoro; il nostro percorso ha un'orizzonte diverso: l'uscita dei privati e della loro sete di profitto dalla gestione del servizio idrico. La partita è aperta: c'è un referendum in campo che aspetta di essere vinto.
Roma, 25 novembre 2010
--
CRAP - Coordinamento Romano Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06/97615507; Tel./Fax. 06/68136225 Lun.-Ven. 10:00-19:00
e-mail:
segreteria-centro@acquabenecomune.org
Sito web:
www.acquabenecomune.org

CARTELLONI E STRISCIONI PUBBLICITARI ABUSIVI: FORTE INTERVENTO REPRESSIVO DEL MUNICIPIO IV !

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
È terminata oggi la rimozione di 25 pali impiantati in numerose vie
del territorio del Municipio IV che esponevano striscioni
pubblicitari. “Esprimo grande soddisfazione per l’intervento portato a
termine oggi dal IV Gruppo della Polizia Municipale. È una concreta
risposta alle inutili polemiche che in queste settimane sono servite
esclusivamente a polemizzare. L’intervento è stato portato a termine
in tempi rapidi e in maniera efficiente, questo territorio merita
queste operazioni che restituiscono decoro e legalità a chi lo vive”
dichiara in una nota il Presidente del Municipio Cristiano Bonelli,
nonché Assessore al Commercio. “Indubbiamente questo è il primo
importante risultato del nuovo Comandante Marra della Polizia
Municipale, gli impianti sono stati rimossi dopo che l’Amministrazione
Comunale aveva revocato le concessioni per difformità rispetto alle
attuali disposizioni in materia di affissioni, bisogna continuare su
questa strada” conclude il Presidente della Commissione Commercio
Jessica De Napoli.

NONOSTANTE LE PROTESTE DELLA GENTE, DI COMITATI ED ASSOCIAZIONI, PROSEGUE IL MASSACRO DA PARTE DEL GRUPPO CALTAGIRONE DI UNO DEI LUOGHI PIU' BELLI DELLA CAMPAGNA ROMANA, TOR CHIESACCIA, PER REALIZZARE L'ENNESIMO QUARTIERE PERIFERICO. VERGOGNA !!!!!

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA PARTE DI SILVIO TALLARICO

lunedì 22 novembre 2010

PD A ROMA E NEL MUNICIPIO IV: CONSIDERATO CHE LA GENTE HA BEN PRESENTE IL FATTO CHE LA CEMENTIFICAZIONE DI PARCO CAPUANA E PARCO DELLA TORRICELLA E' STATA SCIAGURATAMENTE PREVISTA NEL NUOVO PRG DI VELTRONI E NEL P.R.U. ART. 11 FIDENE-VAL MELAINA, QUANDO ARRIVERA' UN PO' DI SERIA AUTOCRITICA ???

ANCORA A PROPOSITO DELLA GRAVISSIMA CEMENTIFICAZIONE SCAGLIATA SUL MUNICIPIO IV DAL RECENTISSIMO PRG DELL'EX SINDACO VELTRONI........

Ci fa sempre piacere quando qualcuno si converte sulla via..... da Damasco a piazza Minucciano !
Ma, che se deve essere conversione lo sia davvero, sul serio....salvando anche le amicizie su Facebook e lasciando finalmente spazio alle doverose critiche !
Dove ci sono ancora una volta forme di censura o di chiusura al dialogo, non c'è speranza....

A PROPOSITO DEL "GOVERNO DI ARMISTIZIO PROPOSTO IMPROVVISAMENTE ED IN MODO INATTESO DALL'UDC PIERFERDI CASINI: UNA VIGNETTA AZZECATISSIMA DI VINCINO, UN PO' RIELABORATA....

ROMA, TEATRO COLOSSEO, CONVEGNO 13 NOVEMBRE 2010 SU "UN'ALTRA METRO C E' ANCORA POSSIBILE", ORGANIZZAZIONE ASSOCIAZIONE PROGETTO CELIO - PARTE 4

LUNEDI 22 NOVEMBRE – ORE 13,00 – RADIO POPOLARE ROMA – LA “CASA DELLA CITTA” – IN COLLABORAZIONE CON LA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO: INTERESSANTE DIBATTITO FRA I RAPPRESENTANTI DEI COMITATI INTERVENUTI. FERMA PRESA DI POSIZIONE DEL PRESIDENTE BONELLI, CHE CONFERMA TUTTE LE SUE PERPLESSITA', ANZI LA SUA CONTRARIETA', ALLA REALIZZAZIONE DE L PROLUNGAMENTO METRO B1 DA JONIO A PORTA DI ROMA CON INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE IMMOBILIARE. ANCORA UNA VOLTA, GRAZIE, PRESIDENTE !

ROMA-Che cosa sta accadendo nel IV Municipio? Dopo la caduta della Giunta Veltroni, che aveva concesso e permesso l’edificazione di 6 milioni di metri cubi di cemento in questo municipio costruendo quartieri senza qualità, senza funzioni, senza sistemi di trasporto e senza servizi adeguati, i cittadini speravano che si volesse voltar pagina. Basta cemento, basta consumo di suolo , ma recupero, riqualificazione, valorizzazione del già costruito, e dell’ambiente.
Da alcuni mesi i residenti sono di nuovo in allarme e si mobilitano, ormai quasi in aperta anche se pacifica rivolta. 
Dopo piazza Minucciano dove, secondo quanto previsto dal PRU Fidene-VAL Melaina, un’area verde rischia di essere cancellata da migliaia di metri cubi di cemento, mentre a via Niccodemi i nuovi cantieri continuano a edificare il nuove Rione Rinascimento 3 strangolando Talenti in un mare di nuovo cemento e di traffico, ora anche Parco Capuana, preziosa oasi verde per migliaia di residenti sarà cancellata parzialmente da un progetto edificatorio!
Il Municipio, per bocca del suo Presidente, Bonelli, chiede una moratoria delle nuove edificazioni, ma la maggioranza che governa il Comune Roma, non risponde ai cittadini e sembra voler ascoltare solo le voci dei potenti costruttori romani.
Di tutto ciò ne hanno parlato approfonditamente in trasmissione i rappresentanti de:
  •  Comitato di quartiere Serpentara;
  • appena costituito  ma già molto combattivo Comitato di Quartiere Salviamo Talenti, che viene appoggiato ai fini informativi dall'ormai ben noto Blog TG-Roma Talenti;
  • Associazione Rete Nuovo Municipio IV;
  • Presidente del Municipio IV Cristiano Bonelli;
  • Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Roma Marco Di Cosimo.
Ampio il dibattito e l'approfondimento, con dettagliata presa in esame sia dei problemi che delle possibili prospettive.
Ci torneremo presto !
Da segnalare in conclusione un altro coraggioso intervento del presidente Bonelli che ha dichiarato di essere decisamente contrario alla realizzazione del prolungamento della linea metro C con "valorizzazioni immobiliari", che ricordano troppo da vicino la famigerata delibera Bufalotta (delibera di G.C. di Roma n. 218/2007), duramente rifiutata con voto bipartizan dal consiglio del Municipio IV il 19 dicembre 2007.
I due nuovi milioni di metri cubi di edilizia residenziale che si vorrebbero spargere lungo il prolungamento per finanziarlo, a parte il fatto che produrrebbero con molta probabilità risorse che non sarebbero sufficienti, condannerebbero a definitiva morte il Municipio IV !
RIVEDETEVI UN NOSTRO VIDEO:


OLtre mille i bambini presenti sabato 20 pomeriggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma per la presentazione dell’opuscolo informativo “Diritti al cuore”, ideato e promosso da Sara De Angelis e Cristiano Bonelli, presidenti del II e del IV Municipio

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DALL'UFFICIO STAMPA PRESIDENZA DEL MUNICIPIO IV DI ROMA:
Erano oltre mille i bambini presenti questo pomeriggio all’Auditorium
Parco della Musica di Roma per la presentazione dell’opuscolo
informativo “Diritti al cuore”, ideato e promosso da Sara De Angelis e
Cristiano Bonelli, presidenti del II e del IV Municipio, e redatto in
collaborazione con il Moige (Movimento Italiano Genitori).
All’incontro era presente il vicepresidente del Parlamento europeo
Roberta Angelilli.
«Il nostro opuscolo – spiegano Bonelli e De Angelis – vuole essere uno
strumento utile per famiglie e insegnanti su un argomento delicato
come la pedofilia. Inoltre con la maggiore alfabetizzazione
informatica, i bambini sono sempre più esposti a rischi di contenuti
illegali e comportamenti dannosi, come per esempio all' adescamento
online, per questo motivo i genitori devono essere informati
correttamente sull’utilizzo delle nuove tecnologie affinchè i minori
siano educati ad un uso più consapevole e sicuro dei mezzi di
comunicazione».
«La tutela dei nostri bambini e dei nostri ragazzi - afferma il
vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli - è una
priorità dell’Unione europea. Le Istituzioni devono fornire strumenti
normativi per proteggere i minori, ma sono fondamentali iniziative
come questa, perché le Istituzioni devono mettersi in rete e dare
delle risposte concrete ai cittadini».

LUNEDI 22 NOVEMBRE - ORE 13,00 - RADIO POPOLARE ROMA - LA "CASA DELLA CITTA" - IN COLLABORAZIONE CON LA RETE ROMANA DI MUTUO SOCCORSO FREQUENZA FM 103,3 (ascoltabile in streaming su www.radiopopolareroma.it) - Intervenite in diretta telefonando al 06899291

Che cosa sta accadendo nel IV Municipio? Dopo la caduta della Giunta Veltroni, che aveva concesso e permesso l'edificazione di 6 milioni di metri cubi di cemento in questo municipio costruendo quartieri senza qualità, senza funzioni, senza sistemi di trasporto e senza servizi adeguati, i cittadini speravano che si volesse voltar pagina. Basta cemento, basta consumo di suolo , ma recupero, riqualificazione, valorizzazione del già costruito, e dell'ambiente.
Da alcuni mesi i residenti sono di nuovo in allarme e si mobilitano. Dopo piazza Minucciano dove, secondo quanto previsto dal PRU Fidene-VAL Melaina, un'area verde rischia di essere cancellata da migliaia di metri cubi di cemento, mentre a via Niccodemi i nuovi cantieri continuano a edificare il nuove Rione Rinascimento 3 strangolando Talenti in un mare di nuovo cemento e di traffico, ora anche Parco Capuana, preziosa oasi verde per migliaia di residenti sarà cancellata parzialmente da un progetto edificatorio!
Il Municipio, per bocca del suo Presidente, Bonelli, chiede una moratoria delle nuove edificazioni, ma la maggioranza che governa il Comune Roma, non risponde ai cittadini e sembra voler ascoltare solo le voci dei potenti costruttori romani. 
Di tutto ciò ne parleremo in trasmissione con il Comitato di quartiere Serpentara, il Comitato di Quartiere Salviamo Talenti, l'Associazione Rete Nuovo Municipio IV, il Presidente del Municipio IV Cristiano Bonelli, il Presidente della Commissione Urbanistica del Comune di Roma Marco Di Cosimo.

UN INTERESSANTE CONTRIBUTO DELL'ING. BRIENZA, CONSIGLIERE DEL PRESIDENTE BONELLI, SULLA STAZIONE METRO CONCA D'ORO

SIAMO LIETI DI RIPRENDERE UN INTERESSANTE ARTICOLO DELL'ING. LUIGI BRIENZA, CONSULENTE DEL PRESIDENTE MUNICIPIO IV CRISTIANO BONELLI, A PROPOSITO DELLA SITUAZIONE DEI PARCHEGGI E DEI COLLEGAMENTI, NELL'IMMINENZA DELL'APERTURA DELLA STAZIONE METRO DI PIAZZA CONCA D'ORO.
La fonte è come sovente l'interessante sito de La Quarta on line.

Metro B/1 – Stazione Conca d’Oro: una infrastruttura senza infrastrutture Stampa
Venerdì 19 Novembre 2010 15:37

Riceviamo e pubblichiamo una nota dell'architetto Luigi Brienza, esperto in infrastrutture per la mobilità e consulente del presidente del IV municipio, Bonelli, per i problemi connessi alla metro B1.

Sono recenti due notizie che riguardano il futuro del trasporto metropolitano affatto lusinghiere per chi ha l’onere di gestire, ai vari livelli, il progetto mobilità della nostra città, anche in previsione del sincero tentativo del Sindaco di convincere gli ispettori del CIO ad inserire Roma tra le possibili sedi da selezionare per le olimpiadi del 2020.

Le perplessità manifestate dall’Autorità di Vigilanza sui Lavori Pubblici per quanto concerne impianto e fattibilità della linea “D”, sommate alla soppressione delle due fermate tra piazza Venezia e San Pietro della linea “C” con motivazioni che, come al solito, rendono la “pezza” peggiore del danno, dovrebbero indurre l’autorità politica (ma anche tutta l’assemblea capitolina, in virtù di una comunione di responsabilità senza soluzione di continuità) ad una forte riflessione a 360° su tutta la materia.

Di più, in un periodo in cui (purtroppo) l’apparire prende il sopravvento sull’essere ed il più antico mestiere del mondo occupa la centralità della comunicazione, anche estera, assistiamo alla svendita di un patrimonio ambientale e territoriale irriproducibile, mascherato da una propaganda del fare che non dà informazioni corrette ai cittadini.

Le crude immagini della realtà attuale di Napoli sommersa dalla spazzatura e del centro storico, morto ma non abbandonato, della città dell’Aquila rappresentano quella informazione sui fatti che contrasta fortemente con la propaganda del fare che fino a poco tempo fa era riversata sugli stessi luoghi.

Per altro, il Veneto del Nord e la Campania del Sud, con tutte le loro contraddizioni di tipo storico, culturale e territoriale, sono oggi accomunate da un medesimo destino che suscita solo sgomento e rabbia.

Un Paese che, nei fatti, sta andando in malora e che la propaganda del fare continua a volere impegnato nella realizzazione di opere, al momento, anacronistiche come la TAV o il Ponte sullo stretto di Messina.

Ci sarà qualcuno che ricorda ancora le proposte di politica economica di Ugo La Malfa o Giorgio Ruffolo: erano gli anni 70’ ed 80’ ed un certo Prof. Pennisi mise a punto un manuale di valutazione per finanziare, attraverso un apposito “Fondo”, opere pubbliche che coniugassero investimenti ed occupazione (il così detto “FIO”).

Certo, nulla a che vedere con l’attuale CIPE e le tecniche dell’UVAL o dell’UVER, ma non sarebbe male poter riesumare qualche buona (e, credo, ancora utile) lettura di allora.

Tutto ciò non sembra estraneo a quello che sta succedendo nella nostra città, al pari di un treno che marcia a tutta velocità, incurante delle fermate e dei passeggeri.

Le linee B, B/1, C, e D hanno i loro problemi ed intanto si discute di un prolungamento della metro B/1 da Val Melaina a Porta Di Roma: tutto molto bello sulla carta (a prescindere da valutazioni tecniche su percorsi e stazioni) se non si trattasse di un sogno la cui realtà è rappresentata da:

una contro partita di circa due milioni di mc. da realizzare nel IV Municipio, dopo gli oltre sei già edificati (residenziali e commerciali) in questi ultimi 15 anni (!!!!).

OSSIA, SAREBBE IL RECUPERO DELLE LOGICHE DELLA FAMIGERATA DELIBERA BUFALOTTA (del. G.C. n. 218/2007)

Stiamo parlando di oltre 20.000 nuovi abitanti che non potranno che rendere sempre più invivibile e congestionato il sistema urbano e l’armatura infrastrutturale del territorio coinvolto.

Assistiamo, a tal riguardo e da un certo tempo, all’uso, quasi sempre congiunto, di due termini che, nel processo di trasformazione urbana, dovrebbero avere identità ben precise in relazione allo scopo che prefigurano: compensazione e finanza di progetto.

Il primo, la compensazione, rappresenta la contropartita per un privato cui è richiesto di privarsi di un bene economico (ad esempio, un’area edificabile) a vantaggio di un uso pubblico per la collettività (ad esempio, un parco urbano) a fronte della proposta di trasferire il “potenziale capitale (edifici residenziali e/o commerciali) su un’altra area non appetibile.

Il secondo, la finanza di progetto, identifica la possibilità per un privato di realizzare una infrastruttura di interesse generale (ad esempio, un’autostrada) in cambio di poterne godere dei benefici (pedaggi) per un certo numero di anni ed a prezzi calmierati.

Le due cose, unite, spesso rappresentano una miscela a rischio di esplosione; è il caso in cui un’Amministrazione Pubblica chiede ad un impresa, tramite le forme previste dal mercato, la realizzazione a totale o parziale carico di un’infrastruttura (ad esempio, una tratta di linea metropolitana) in cambio di concessioni edilizie per adeguate cubature, a varia destinazione, da realizzare su aree scelte dal contraente.

I rischi dell’operazione sono rappresentati da pochi punti essenziali, il principale dei quali è costituito dal “valore di scambio” dell’intera operazione: in un campo direttamente connesso agli appalti pubblici, è evidente che un pericolo non ultimo è quello di procedere su percorsi che possano essere inficiati dal dubbio della poca trasparenza e/o della scarsa oggettività di giudizio e di scelta.

A tal fine, è necessario che siano più che incardinati tutti i procedimenti volti a determinare il costo certo ed invariabile dei lavori, i tempi di esecuzione, il corrispettivo in mc. per l’impresa (oggi parliamo di superfici utili residenziali e/o commerciali in termini di mq. edificabili per mq. di superficie territoriale disponibile), il valore di eventuali compensazioni (del tipo aree commerciali o a servizi) previste nell’ambito dell’opera, le garanzie fidejussorie, la certezza delle sanzioni, ed altro ancora.

A riguardo, potrebbe essere utile che Roma Metropolitane fornisse adeguate informazioni, tramite il proprio sito, in merito alle varie fasi dell’appalto per il prolungamento della tratta “Rebibbia – Casale Monastero” della linea B.

Le procedure, per altro, non camminano da sole, ma sono pensate e gestite da soggetti il cui ruolo e funzione necessita di mandati precisi e competenze ben delineate.

Il rischio di creare un corto circuito del tipo “controllore – controllato” è più che evidente ed a tal fine, dopo avere separato e distinto tra competenze dell’organo politico ed istituzionale e struttura tecnica ed amministrativa operativa, non sarebbe male fare ricorso a quella categoria oggi definita come “valutatori indipendenti”, cui affidare verifica e controllo di tutte le fasi.

Terminata questa non breve ma, ritengo, utile introduzione, poniamo l’attenzione su quella che è l’offerta certa di “parcheggi di scambio” per la stazione “Conca d’Oro” della Metro B/1: al momento, la situazione non pare godere di migliore sorte delle linee B, C e D.

Quando sarà, verrà inaugurata una stazione fondamentale per l’intero percorso, senza un parcheggio di scambio; dei circa 450 posti previsti, una parte sarà ultimata al rustico (inagibile) all’interno del perimetro di quello che una volta era il giardino di piazza Conca d’Oro (lato via Martana) con i suoi oltre 30 pini secolari (tutti rasi al suolo), per poi essere “trasferita” a terzi che la concluderanno ad uso privatistico, l’altra dovrebbe vedere la luce (meglio il buio, trattandosi di opera interrata) nelle così dette “vasche” del “pratone delle Valli”, dopo aver reperito i fondi (15/20 ML di euro) per la sua realizzazione.

Tutte e due le opere prevedono il ricorso, parziale o totale, alla finanza di progetto tramite compensazioni edilizie, ovvero non poche migliaia di mc a varia destinazione, da ubicare, molto probabilmente, anche a ridosso del nodo di scambio medesimo.

Da molti mesi, il Presidente del IV Municipio sta cercando, con tutti i mezzi di cui legittimamente dispone, di poter avere un confronto costruttivo con tutti i soggetti coinvolti per verificare la percorribilità politica di altre soluzioni che, realmente, consentano di poter disporre almeno di 500 posti di parcheggio di scambio a ridosso del sistema trasporto pubblico “gomma – rotaia” sul nodo di piazza Conca d’Oro al momento dell’entrata in esercizio della stazione.

Confesso che è dal mese di novembre dell’anno 2005 che, con articoli sui quotidiani e lettere indirizzate a tutti i vertici, politici e tecnici del Comune di Roma, sto cercando di ottenere il medesimo risultato, partendo da una semplice considerazione: se per realizzare un fabbricato residenziale, una struttura puntuale pubblica o privata (ospedale o centro commerciale), di interesse pubblico (mercato rionale) è obbligatorio disporre di aree specificatamente destinate alla sosta, perchè pari vincolo non è preordinato alla realizzazione (o entrata in funzione) di una stazione di tipo ferroviario, quale è la metropolitana?

Riguardo l’intero appalto lavori per la Metro B/1, con parte dell’importo previsto per la costruzione del rustico interrato a ridosso di via Martana (ed un’economia riversabile su altre opere di corredo), potrebbero essere realizzati un numero ben superiore, per quantità e qualità, di posti auto di quelli ipotizzati, solo se si volesse valutare la possibilità di un’opera fuori terra (in acciaio e cemento) lungo il viadotto delle Valli, predisposta per accogliere auto in sosta ed attrezzature di servizio “mirate”, ovvero non conflittuali con l’attuale delicato equilibrio commerciale della zona.

Per favore, nessun veto ideologico di tipo ambientalista: molte città italiane, ed ancor più europee, sono piene di tali opere, per altro di notevole valore compositivo ed architettonico.

C’è, inoltre, da tenere presente che l’ipotesi “via Martana” prevede rampe di accesso ed uscita molto problematiche per la circolazione, presupponendo, per l’altro, il mantenimento dell’attuale assetto viario, cancellando percorsi storici, validati da decenni non solo di funzionalità, quali la direttrice “piazza Capri – piazza Sempione”.

Da ultimo, non potendo ignorare i danni già provocati ai fabbricati prospicienti il cantiere lato via valle di Cogne, qualora non fosse modificabile l’attuale impianto contrattuale, e ferme restando tutte le pesanti preoccupazioni dovute all’assoluta mancanza di parcheggi di scambio (pubblici), c’è da augurarsi maggiore cautela nell’esecuzione dei lavori, tenuto conto della scarsa attenzione della Amministrazione Comunale nei riguardi della proprietà privata e del doveroso risarcimento delle somme oggettivamente occorrenti ai vari ripristini, funzionali e strutturali degli edifici.