sabato 23 ottobre 2021

I nostri migliori auguri di buon lavoro al nuovo presidente del Municipio III Paolo Marchionne, che inizia subito la sua attività da due capisaldi fondamentali: PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI, E PULIZIA DEI NOSTRI QUARTIERI ! E con una dichiarazione di buon senso umile e quindi molto apprezzabile: "Sappiamo che non dobbiamo fare gli stessi errori del 2013...dobbiamo coinvolgere le persone..". Buon lavoro ! C'è tanto da fare....

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“Una vittoria netta, che premia l’impegno di tante e tanti”. Così ha scritto a caldo Marchionne sui social. Un’affermazione totale: circa 44mila i voti ottenuti dall’esponente del Pd, quasi 18mila più di Petrella. 

“Un po’ me lo aspettavo perchè in questi mesi ho visto la mobilitazione di tante persone entusiaste. Credo che questa sia l’arma segreta del centrosinistra che quando riesce a coinvolgere e motivare i propri attivisti, i militanti e  i sostenitori riesce a vincere” - ha commentato a RomaToday. 

Un’ondata che Marchionne ha notato sin dalle primarie: quando ha scelto di scendere in campo e, a sorpresa, ricandidarsi presidente. “Lo scopo è sempre stato quello di tenere insieme le diversità ma coltivare e perseguire l’obiettivo comune che è quello di ripartire dai nostri quartieri. Ci ha aiutato anche venire da tre anni di governo del territorio largo, inclusivo e coraggioso”. Il riferimento è all’eperienza della Giunta Caudo. 

“Adesso - prosegue Marchionne - non dobbiamo disperdere quest’onda: va costruita una seria partecipazione”.  

Tra i primi impegni quelli di scrivere le linee programmatiche per i prossimi cinque anni “guardando alla partecipazione del territorio”. 

“Sappiamo che non dobbiamo fare gli stessi errori del 2013, la città va cambiata e dobbiamo coinvolgere le persone. In tanti quartieri ho colto in questi mesi l’entusiasmo ma anche tanto disinteresse per la tornata elettorale: va trovato da subito un segnale di coinvolgimento anche di chi si sente più lontano dalla politica e dalle opzioni delle candidature. C’è bisogno di tutti. 

Occorre parlare con chi ha più difficoltà, meno strumenti e meno tranquillità per fare bene”. Poi ha concluso: “Abbiamo vinto anche perché non abbiamo agitato le paure che ciascuno può vivere, ma abbiamo immaginato un futuro per star meglio tutte e tutti. Ora si tratta di realizzarlo passo dopo passo”.

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