L’Assessore ai Trasporti e Mobilità Guido
Improta ha presentato il 2 aprile all’Assemblea Capitolina il nuovo
Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU) che sarà al centro del
dibattito delle prossime sedute prima di andare al voto. Pubblichiamo le
slides della presentazione pubblicate sul sito del Comune (1), e mettiamo in calce la versione del PGTU del febbraio 2014 (2),
che potrebbe aver subìto delle modifiche dopo le osservazioni dei
Municipi e dopo alcune sentenze del Tribunale Amministrativo del
Lazio, in particolare sugli accessi nella zona ZTL e sulle tariffe
delle strisce blu (3). E con
l’intenzione di aprire come al solito uno spazio per il dibattito e le
osservazioni dei cittadini e dei comitati, proponiamo alcune
osservazioni sul discorso dell’Assessore rispetto al Piano Urbano
Parcheggi.
Come più volte ribadito, riteniamo la
parte del nuovo PGTU che riguarda il PUP decisamente in sintonia con
quanto andiamo sostenendo da anni (4). Ma prendiamo atto che, nel suo intervento in Aula (5),
l’Assessore ha invece riconosciutodi aver affidato alla Commissione
Speciale presieduta da Maurizio Policastro la ricognizione degli
interventi del PUP “fattibili”. Cioè i fatidici parcheggi individuati
dalla “Lista Policastro” che, come abbiamo ancora recentemente ribadito
con un dossier ricco di argomentate obiezioni (6),
per la maggior parte ben poco hanno a che fare con due dei tre
criteri annunciati dall’Assessore: la pubblica utilità e la sussistenza
delle condizioni giuridiche. Mentre molto rispecchiano il criterio
dell’intenzione dei “proponenti” privati di continuare a portarli
avanti. Anche quelli che non hanno raggiunto la stipula della
Convenzione con il Comune e che potrebbero rientrare nei casi che
l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici – oggi Autorità
Anticorruzione – ha dichiarato (7) che si basano su “semplici proposte presentate dai privati oltre venti anni fa” le cui procedure ormai non sono “più coerenti con l’attuale quadro normativo”. E
anche se non è molto rassicurante apprendere che tali interventi
restano nel’ambito di quelli “prioritari” e che un ridimensionamento
delle previsioni abnormi del Piano Parcheggi sarà avviato se “ci sarà meno traffico veicolare privato all’interno dell’anello ferroviario”,
ci auguriamo che faccia testo quanto scritto nel PGTU. Che speriamo
sia approvato dall’Assemblea capitolina senza emendamenti che
potrebbero snaturare quelle indicazioni recepite dal programma
elettorale del Sindaco Marino, che peraltro prometteva – non ci
stancheremo di ricordarlo – “Piano urbano parcheggi.
Avviare insieme ai cittadini e ai comitati un nuovo Piano urbano
parcheggi per ripensare i criteri di localizzazione, di gestione nonché
degli effetti di riqualificazione che devono rispondere alle esigenze
effettive della collettività e dell’accessibilità garantita al trasporto
pubblico”. (8)
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