lunedì 14 febbraio 2011

SEMPRE PIU' DIFFICILE LA SITUAZIONE DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA, LA BANCA PIU' INDEBITATA CON LO STATO IN TREMONTI BONDS, OSSIA TITOLI STATALI EMESSI PER FARLE UN PRESTITO AMMONTANTE DA ULTIME STIME A BEN 1,9 MILIARDI DI EURO: QUELLO CHE NOI AVEVAMO SCRITTO IN UN POST DEL 5 FEBBRAIO SCORSO, VIENE RILANCIATO OGGI IN UN LUNGO ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA-ECONOMIA DEL 14 FEBBRAIO 2011 ! PER NOI UNA BELLA SODDISFAZIONE !

CI ERAVAMO OCCUPATI NELLE SCORSE  SETTIMANE, IN:
DELLA SITUAZIONE MOLTO DIFFICILE DI UNA DELLE BANCHE PEGGIO MESSE IN ITALIA CON LA CRISI ECONOMICA INTERNAZIONALE, IL MONTE DEI PASCHI DI SIENA, "BANCA DI FIDUCIA" DEL GRUPPO MEZZAROMA, TANTO CHE MASSIMO MEZZAROMA E' OGGI PRESIDENTE DEL SIENA-CALCIO E LA BANCA  HA LARGAMENTE FINANZIATO LE INIZIATIVE IMMOBILIARI DEL GRUPPO -FRA CUI RIONE RINASCIMENTO- ED UN TEMPO "BANCA DI FIDUCIA DEL SINDACO VELTRONI, OGGI ANCORA GESTORE DELLA TESORERIA DEL COMUNE DI ROMA.
D'altra parte quanto segnalato da La Repubblica in un suo articolo di Alessandro Penati -che qui riproduciamo- ci appariva francamente TROPPO !
Già da qualche tempo si era  diffusa la fondata voce che la banca NON AVREBBE AVUTO LE RISORSE per rimborsare il prestitio ricevuto dallo Stato, i cosiddetti "Tremonti Bonds", di cui deteneva e detiene la quota più polposa -ben 1,8 miliardi di euro.
Nella settimana scorsa avevamo assistito -chiamiamolo così- ad una sorta di "colpo di mano informativo del Messaggero, che tutti sapete controllato da uno dei signori del mattone romano Francesco Gaetano Caltagirone, ancora vicepresidente del consiglio di Amministrazione dello stesso Monte dei Paschi, Messaggero che  il 1 febbraio 2011 avevo pubblicato un articolo dal titolo: "La Fondazione (Monte dei Paschi) - Mancini (il presidente della Fondazione): Mps rivede la cedola. Se vuol restituire i Tremonti Bonds noi saremo al suo fianco".
 Nell'articolo il  Messaggero aveva speso anche considerazioni che sarebbero dovute servire  a dare al popolo bue dei risparmiatori la sensazione che il Gruppo Monte Paschi -a cui il Gruppo Caltagirone è ormai legato a filo doppio nella buona ma anche nella cattiva sorte- fosse in condizioni finanziarie comunque floride, tanto che si lasciava  andare ad anticipare -con una delle cosiddette "fughe di notizie riservate" del Messaggero ormai diventate leggendarie (!)- che "si profila il ritorno al dividendo per Banca Mps che...avrebbe dato incarico a JpMorgan per valorizzare Consum.it, la società di credito al consumo del gruppo senese....."
COME SI POSSA TORNARE AL DIVIDENDO PER GLI AZIONISTI CON LA SITUAZIONE ELOQUENTEMENTE DESCRITTA DA ALESSANDRO PENATI SULLA REPUBBLICA NELL'ARTICOLO PROPOSTO IN APERTURA GIUDICHINO I LETTORI.....
Per quanto riguarda JpMorgan ricordiamo che l'immagine che lì si voleva proporre per rafforzare l'immaggine declinante del Monte dei Paschi era  anch'essa molto appannata, in quanto si tratta della stessa banca americana globalizzata che aveva a suo tempo portato per mano il Monte dei Paschi lungo quelli che avrebbero dovuto essere i floridi  sentieri dell'economia globalizzata (vedi le lodi di JPMorgan ai vertici di MPS nel 2007 qui riprodotte), e che l'hanno invece portata all'attuale condizione di grave difficoltà.......mentre la stessa JpMorgan sembra che stia per essere coinvolta nello scandalo finanziario Madoff, come riferito dal Corriere della Sera del 4 febbraio 2011.................
Analoga notizia sulla disponibilità della Fondazione Monte dei Paschi di Siena a farsi carico del rimborso allo Stato dei Tremonti Bonds compariva  anche sul Corriere della Sera della stessa data,  1 febbraio 2011, con il titolo "La Fondazione (Monte dei Paschi) - Mps: pronti a rimborsare i Tremonti Bonds":
 MA LA FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA NON DOVEVA ESSERE TANTO "PRONTA" A RIMBORSARE I TREMONTI BONDS, TANTO CHE DI LI' A 3 GIORNI COMPARIVA  SULLO STESSO MESSAGGERO E SUL CORRIERE DELLA SERA  IN DATA 4 FEBBRAIO 2011 QUELLA CHE PAREVA  UNA VERA E PROPRIA SMENTITA DELLE NOTIZIE SULLA DISPONIBILITA' DELLA FONDAZIONE AD ACCOLLARSI SUBITO -CON UN ENORME AUMENTO DI CAPITALE- IL PESO DEI TREMONTI BONDS, CHE ERANO STATE VEICOLATE PRINCIPALMENTE PROPRIO DAL MESSAGGERO DI CALTAGIRONE IL 1 FEBBRAIO !

Sia sul Corriere della Sera che sul Messaggero del 4 febbraio 2011 infatti compariva  la seguente dichiarazione LAPIDARIA del presidente della Fondazione  Gabriello Mancini: "L'altro giorno dissi una cosa molto chiara (mentre qualcuno gliene ha messa in bocca sostanzialmente un 'altra, rileggetevi il Messaggero del 1 febbraio 2011 sopra riprodotto). Prosegue Mancini: "Dissi che prendo atto, e lo confermo, che da parte dela banca il presidente Mussari e il direttore generale Vigni hanno escluso la necessità di aumenti di capitale in tempi immediati (CAPITO BENE ? "Immediati", ossia la situazione -che è già già critica- potrebbe anche evolvere....). Qui sono e ne prendo atto".
Questa drastica dichiarazione -mentre faceva  chiarezza sulla situazione per l'immediato- dall'altro lato evidenziava la amara consapevolezza per il presidente della Fondazione che -il dover farsi carico dell'enorme fardello del debito in Tremonti Bonds a cui la gestione "chiamiamola globalizzata" ha ormai portato la banca Monte dei Paschi- potrebbe voler dire assumersi un onere forse insopportabile, e dalle conseguenze imprevedibili per lo stesso sistema economico Siena-città-territorio !
MA LA COSA NON E' FINITA LI !
LA NOSTRA RICOSTRUZIONE TROVA OGGI LUNEDI' 14 FEBBRAIO 2011 UNA AUTOREVOLISSIMA CONFERMA, ED ANZI UN VERO E PROPRIO RILANCIO, IN UN LUNGO ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIA DI LUNEDI 14 FEBBRAIO 2011, CHE QUI DI SEGUITO RIPROPONIAMO:
E qui per Monte Paschi di Siena e per il Presidente della Fondazione Monte Paschi Gabriello Mancini si mette male, forse molto male,  in quanto -dopo la riunione dei giorni scorsi delle principali banche italiane con il Governatore di Banca d'Italia Mario Draghi, emerg eche è ormai il Ministro dell'Economia Tremonti ad aspettarsi questo imponente aumento di capitale della banca che tanto preoccupa la Fondazione, che della Banca Monte Paschi detiene BEN il 46, 317% delle azioni, e che dunque dovrebbe accolarsi un equivalente  importo dell'aumento !
MA NON E' FINITA QUI !
Nel lungo articolo c'è anche un evidente riferimento alla pilotata fuga di notizie in qualche modo diciamo "manipolate" verificatasi sul Messaggero, quando il giornalista Stefano Righi segnala che: "...la congiuntura non aiuta. Il titolo in borsa non riesce a raggiungere il valore di 1 euro (!!!!) del 29 ottobre 2010. Così basta una frase mal interpetata del presidente della Fondazione Montepaschi Gabriello Mancini (mal interpretata, oppure non corretamente interpretata !!!...come avvenuto nell'articolo del Messaggero del 1 febbraio 2011 che vi abbiamo anche qui riproposto) per far scivolare il corso dell'azione attulizzando scenari prematuri".
  • OSSIA CROLLO DEL VALORE IN BORSA, E CONSEGUENTI SCENARI DI  POSSIBILE TRACOLLO !
  • E QUINDI NON APPARE CASUALE CHE L'ARTICOLO TITOLI: "TREMONTI ORA ASPETTA L'AUMENTO" !!!
 QUALI LE POSSIBILI CONSEGUENZE PER I PALAZZINARI ROMANI PIU' STRETTAMENTE LEGATI A MONTE DEI PASCHI ED ALLE SUE LINEE DI FINANZIAMENTO OGGI QUASI DEL TUTTO INARIDITESI, ?
BUTTA MALE, BUTTA MOLTO MALE !
ANZITUTTO PER CALTAGIRONE, NEI CONFRONTI DEL QUALE E' DIFFUSA IN MONTEPASCHI NOTEVOLE  IRRITAZIONE PER QUANTO ACCADUTO CON LA COSIDDETTA "FUGA DI NOTIZIE" DELL'ARTICOLO DELV  1 FEBBRAIO 2011 GIA' PROPOSTO ED ANCHE QUI RIPRESO A DESTRA, DAL TITOLO: "MANCINI: MPS RIVEDE LA CEDOLA, SE VUOL RESTITUIRE I TREMONTI BONDS NOI SAREMO AL SUO FIANCO" !!!
 MA NON E' FINITA QUI ! Già in quella sede il Messaggero riferiva di quello che parrebbe un vero e proprio "progetto miracoloso" , ossia l'incarico dato a JPMorgan per valorizzare Consum.it, la società di credito al consumo dell'istituto senese, dalla quale valorizzazione si attenderebbero risultati quasi miracolosi per le sorti dell'istituto....
QUESTO ELEMENTO E' PURTROPPO RIPRESO ANCHE NELL'ARTICOLO DEL CORRIERE DELLA SERA A FIRMA STEFANO RIGHI DEL 14 FEBBRAIO 2011 !
Vi si scrive che "il Monte potrebbe dare un futuro diverso a Consum.it, la società che si occupa di credito al consumo. L'idea è quella di un'alleanza strategica, ed è stato già dato mandato a JPMorgan di individuare il partner".
Perchè purtroppo ? Perchè Montepaschi continua a rivolgersi a quella JPMorgan  -una delle grandi banche d'affari american (tipo, ricordate Lehmann Brothers ?..fallita da te,po !), che ne controlla il 5,614% delle azioni, ma che in questo momento STA MESSA MOLTO MOLTO MALE !
Leggete a questo link e anche di seguito cosa sta accadendo in America sul mercato dell'Argento, nel cui ambito proprio JPMorgan sta rischiando de brutto, come si dice a Roma: www.rischiocalcolato.it .
 Update Lunedì 2 Febbraio 2010: Rieccomi a scrivere sul post più popolare di sempre di Rischio Calcolato, è la volta buona? Assisteremo allo short squeeze finale sull’argento? Sabato scrivevo che il prezzo delll’argento era pronto a esplodere, e nel momento in cui scrivo sta velocemende tornando sui massimi di sempre (siamo a 30.70$ ora, il grafico si aggiorna in automatico). Riepilogo velocemente i motivi per cui penso che questa volta JP Morgan possa capitolare:
1) E’ esplosa negli USA la mania per l’oro fisico, boom di vendite di monete di argento e lingotti esauriti presso i principali rivenditori.
2) La quantità di argento fisico presenrte nei caveau del comex è in netto e cveloce declino.
3) C’è una situazione di Backwardation sui contratti futures dell’argento. Gli investitori lo vogliono in sconsegbna subito piuttosto che dovere aspettare.
4) Aggiungo un altra chicca che mi era sfuggita: dallla settimana scorsa JP Morgan accetta lingotti di argento come collaterale per fare trading.E questo è davvero un brutto segno, vuole dire che JP Morgan teme di non potere ottemperare alla consegna dell’argento fisico con cui è in posizione short. L’epica battaglia sull’argento è in corso. Buon Trading a tutti.
 
Update Martedì 14 Dicembre: il Financial Time conferma che JP Morgan stà capitolando, scrive (ieri sera) FT: JP Morgan Cuts Back on Silver:
JPMorgan has quietly reduced a large position in the US silver futures market which had been at the centre of a controversy about its impact on global prices for the precious metal……… But Bart Chilton, a CFTC commissioner, said in October that he believed there had been “fraudulent efforts” to “deviously control” the silver price. He did not name any party. Publicly available data on individual traders’ positions are sketchy. In a speech last Wednesday, Mr Chilton said that “earlier this year, one trader held more than 40 per cent of the silver market”. He declined to identify the trader…..”
e chi sarà mai questo trader con più del 40% delle posizioni short su tutto l’argento scambiato sul Nymex….? Jp Morgan of course! Attenzione al prezzo dell’argento oggi:

Update Venerdi’ 3 Dicembre: Ci siamo, il prezzo dell’argento sta tornando sui massimi di periodo, nonostante i due aumenti degli scarti di garanzia. A pesare è anche l’incremento della richiesta di Argento Fisico da parte degli americani, guardate come stanno andando le vendite di monete di argento coniate da US mint, l’organismo ufficiale federale che conia e vende monete preziose negli States . 
Per JP Morgan si avvicina il giorno del giudizio (scoprite il perchè leggendo il post qui sotto tutti gli Update)


(cliccate sull’immagine per ingrandire)
Non sembra che i prezzi record spaventino nessuno negli stati uniti e poi…. tutto è meglio che avere quei pezzi di carta chiamati dollari!
Per seguire le vicende del Futures sull’argento e cco il consueto grafico che si aggiorna in tempo reale (refresh del browser)
Update: Martedi’ 30 Novembre:Il prezzo dell’argento (complice l’Europa) ha ripreso a volare, dall’ultimo update è successo che i margini di garanzia per tenere in portafoglio contratti futures sull’argento sono stati alzati un altra volta .Dopo essere stati alzati del 25% da 5000$ per contratto a 6750$ per contratto il 9 novembre scorso, il 16 novembre il CME ha deciso un ulteriore innalzamento di 500$ per contratto da 6750$ a 7250$. Nonostante questo, il prezzo dell’argento è tornato a scambiare sopra i 28$ (il grafico qui sotto è dinamico, si aggiorna ad ogni refresh). Per chi non fosse a conoscenza di quello che può significare per JPMorgan ( e forse, senza esagerare, per l’intero sistema finanziario globale), consigliamo di leggere l’articolo qui sotto.  Ogni tanto crediamo sia bene rinfrescarsi la memoria guardando il grafico che esprime il controvalore dei contratti derivati in pancia alle principali banche americane. Non sono miliardi di dollari, sono TRILIARDI di dollari.
Update: Giovedì 18 Novembre:
Un update per uno dei post più popolari di Rischio Calcolato, dopo l’aumento dei margini sull’argento e il generale ribasso di tutte le commodities dei giorni scorsi. Il nostro amato metallo torna a salire con percentuali da New Economy, JpMorta (uff scusate) JPMorgan torna a sudare freddo, ecco un grafico giornaliero che si aggiorna automaticamente
per monitorare la situazione nel momento in cui scrivo siamo a +5.02%…..stay tumed


Morning Update ore 9.12:
Se i destini di JP Morta (oppps scusate) JP Morgan sono legati al prezzo dell’argento tanto vale mettere in primo piano un grafico (con candele orarie) che si aggiorna in tempo reale. La decisione del CME di alzare i margini è stata presa a 29$ dollari l’oncia….stay tuned:
(per aggiornare fare il refresh della pagina)
Night Update ore 23.25: neanche a farlo apposta il movimento verticale del prezzo dell’argento ha indotto il CME (Chicago Mercantile Exchange: la borsa dove vengono trattati i futures su argento e oro) a modificare in corsa le regole del gioco. I margini di garanzia per tenere in portafoglio contratti futures sull’argento (E SI BADI BENE, SOLO SULL’ARGENTO) sono stati alzati del 25% da 5000$ per contratto a 6750$ per contratto. In un mercato in cui la massa degli speculatori si è buttata a pesce per fare saltare il banco (ovvero JP Morgan)comprando futures, questo innalzamento ha significato giocoforza chiusure repentine di posizioni in acquisto ( a meno di versare 1750$ in più per ogni contratto aperto). Per farla breve l’arbitro del mercato, ovvero il CME è andato in soccorso di JP Morgan per non farla saltare sull’argento. E’ una mossa disperata se l’argento, come probabile, dovesse tornare a salire non resterebbe che chiudere il mercato. E se la se fosse una pallottola di argento ad uccidere il mercato? Vi auguro buonanotte con questo rassicurante grafico:
Trattasi di trillioni di dollari (che non sono grossi pesci):  
Jp Morgan ha un esposizione di 75.000.000.000.000$ in derivati (settantacinquemila miliardi did ollariiiiiiiiii). 
Non è possibile neppure immaginare cosa può succedere se dovesse saltare una Santa Barbara di queste dimensioni.
E MONTE DEI PASCHI DI SIENA ANCORA SI FIDA DI JPMORGAN ?

TORNANDO AI PALAZZINARI ROMANI LEGATI MANI E PIEDI A MONTE PASCHI DI SIENA, OSSIA:
  • GRUPPO CALTAGIRONE;
  • GRUPPO MEZZAROMA.
COME BUTTA ?  A QUESTO PUNTO IL LETTORE PUO' ANCHE IMMAGINARSELO DA SOLO.................
....anche riflettendo sulla conclusione dell'articolo sopra riportato  e ormai più volte citato del Messaggero del 1 febbraio 201, che si chiude con la notizia che "La Sansedoni, società immobiliare controllata dall'ente (Monte Paschi), cambia modello di business, e non cerca più un partner industriale, ma occasioni per sviluppare joint ventures..." ossia iniziative congiunte.
RIBADIAMO: Sembra la storia della volpe e dell'uva....visto che non trovo un partner industriale -chissà perchè ?- allora non lo cerco più......

3 commenti:

Giorgio Fristoni ha detto...

Ho letto questo interessantissimo articolo tutto di un fiato...complimenti a colui o coloro che hanno redatto quest'analisi, seria e puntuale, che illustra con chiarezza lo stato di "salute" del terzo(???) gruppo bancario italiano!!!!!!

Complimenti

Il Talentuoso di TG Talenti ha detto...

Caro amico grazie dei complimenti ! A fronte di una stampa specialistica che -a parte qualche lodevole eccezione- scrive per addetti ai lavori oppure non racconta mai fin in fondo con parole chiare le situazioni rali (quanti conflitti d'interesse in tanti giornali !) il nostro sforzo è quello di difendere la nostra classe media ormai gravemene mincacciata da tanti èoteri oscuri della globalizzazione economica tentando di garantire ai nostri concittadini -molti dei quali residenti a Talenti di Roma- una corretta informazione !! Nessuno ci difende, ed allora ci difendiamo da soli ! Seguici e facci circolare, se vuoi. Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

bravi continuate così