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Servizio TV svela i retroscena di una Delibera che Carteinregola ha contribuito a bloccare
Il 30 aprile è andato in onda nel
programma “Le Iene” il servizio di Giulio Golia “Imprenditore
confessa mazzette a Mafia Capitale” su presunte tangenti, versate
durante la precedente amministrazione, legate all’esito di una Delibera
che conosciamo molto bene, perchè fa parte del “pacchetto” di quelle
che Carteinregola ha combattuto per 4 mesi con il Presidio in
Campidoglio e che è poi stata cancellata dall’attuale Giunta (in calce i
comunicati del Sindaco e dell’Assessore Caudo)
Il servizio delle Iene si apre con una
serie di interviste a cittadini che hanno anticipato cifre consistenti
a una cooperativa che avrebbe dovuto costruire appartamenti per
“housing sociale”(1), salvo poi
scoprire che non aveva nè la proprietà dei terreni nè soprattutto alcun
titolo edilizio per realizzarli, e che oggi rischiano di perdere tutti i
soldi versati. Il Presidente della cooperativa, registrato “fuori
onda”, rivela di aver pagato tangenti a politici romani (a uno in
particolare, a quanto pare già raggiunto dalle indagini di “Mondo di
Mezzo”) per ottenere i permessi in seguito all’approvazione della
cosiddetta Delibera degli ambiti di riserva. Dice l’imprenditore: “…a giugno 2012 ci dicono: a dicembre passa la Delibera, a dicembre ci hanno detto: ragazzi guardate che questa cosa non si può più fare..” La Delibera è una delle 64 della Giunta Alemanno, che il neocostituito laboratorio Carteinregola insieme ad altri comitati (2) ha combattuto con un presidio di 4 mesi in Campidoglio, fino alla maratona durata 72 ore degli ultimi giorni di consiliatura, che ha avuto un esito più che vittorioso, dato che la stragrande maggioranza delle proposte non è poi stata votata (3). E uno dei primi atti della Giunta Marino è stato quello – in coerenza con il programma elettorale (4) – di cancellare proprio quella delibera, che prevedeva la costruzione di nuove cubature edilizie nell’Agro Romano (5).
Un atto importante per fermare il consumo di suolo, ma anche per porre
un freno allo sperpero di risorse pubbliche per portare servizi e
infrastrutture (fognature, luce, strade, mobilità etc) fuori dal
raccordo anulare, in controtendenza con le scelte urbanistiche dell’era
Alemanno e precedenti, che hanno contribuito al tracollo economico della
Capitale.
Oggi, ascoltando le parole
dell’impenditore rubate dai microfoni di Le Iene, si riaffacciano tutti
i nostri sospetti sui possibili retroscena di quelle delibere, cioè
che sotto la foglia di fico dell’edilizia agevolata per le fasce di
popolazione più deboli – che ormai è diventata un mantra che permette
di giustificare anche le scelte più discutibili – si potessero
nascondere speculazioni che nulla avevano a che fare con l’interesse
pubblico. Dice l’imprenditore: “Perché non è che arrivi a fare questo programma di housing sociale perché sei bravo e sei bello…”
Domanda Golia: “avevi degli appoggi?” Risponde: “Sì ma parliamo de altro…tu penso che hai capito…quando andavo al Comune dovevo bussare con i piedi …”. Golia: “Hai dato le bustarelle?” Risposta
“…Perché pensi che a me il Comune di Roma l’housing sociale me lo
facevano fare perché ero bello bravo e i progetti miei erano migliori di
altri?” Golia:“Quanti soldi siete riusciti a far uscire [in nero] per darli ai politici? ” La risposta è agghiacciante: “Un milione e mezzo di euro…“
Intanto il Sindaco e l’Assessore Caudo
hanno diffuso comunicati in cui assicurano che il Comune di Roma non
lascerà sole quelle famiglie che rischiano di perdere i propri risparmi.
Una risposta giusta, soprattutto se pensiamo che uno degli aspetti più
odiosi di Mafia Capitale e di Corruzione Capitale è che la speculazione
si è abbattuta sulle persone più deboli e sui bisogni più essenziali dei
cittadini.
E’ ora di rimettere le cose a posto.
ECCO COME SI OPERAVA AL TEMPO DELLA GIUNTA ALEMANNO....
Tanto per NON dimenticarsi...
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