RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
La Repubblica del 16 aprile u.s. ha ospitato a pag. V un articolo di Cecilia Gentile sulla futura Linea D della metropolitana che così recitava:
«LA LINEA D, che collegherà viale Jonio a piazzale Enrico Fermi, si farà - ribadisce il sindaco Gianni Alemanno - Ma con diverse modalità da quelle previste all' inizio, perché abbiamo spremuto il massimo dal governo e dalle risorse pubbliche. Bisogna dunque aumentare la quota dei privati». Una ricerca, quella dei finanziamenti, che farà slittare di un anno la gara d' appalto, che sarà bandita nel 2010, e l' apertura dei cantieri, che avverrà all' inizio del 2011. Per reperire fondi da parte di investitori privati la società Roma Metropolitane sta tentando la carta della valorizzazione dei terreni lungo l' asse della quarta metropolitana. «Attorno ad alcune delle aree che dovrebbero ospitare le stazioni della linea D - spiega l' amministratore delegato Federico Bortoli - ci sono terreni pubblici attualmente inutilizzati che potrebbero essere ceduti ai privati per la realizzazione di nuove cubature edilizie o strutture commerciali. Sarebbe un incentivo per coinvolgere nella realizzazione dell' infrastruttura anche i capitali del settore edile». Il project financing avviato dall' amministrazione Veltroni prevedeva una spesa complessiva di tre miliardi di euro, divisa tra il Comune per una percentuale del 38% e i privati, con una quota del 62%. Alemanno vuole ora ridurre al minimo il contributo del Comune affidandosi alle imprese. Solo in questo modo sarà possibile realizzare gli 11 chilometri e le 12 stazioni della linea D, da Prati Fiscali, a Montesacro, a piazzale Enrico Fermi, in zona Marconi. Promotore del project financing, un' associazione temporanea di imprese costituita da Pizzarotti e Condotte. «Per realizzare una metro dice Bortoli - servono innanzitutto un progetto approvato ed un deposito, e noi queste due certezze le abbiamo. Se riusciamo a mettere insieme tutti gli elementi, ovvero a reperire tutti i fondi necessari, potremmo mettere a gara l' opera per l' inizio del 2010 ed avviare i lavori per la fine di quell' anno o nei primi mesi del 2011».
La Repubblica del 16 aprile u.s. ha ospitato a pag. V un articolo di Cecilia Gentile sulla futura Linea D della metropolitana che così recitava:
«LA LINEA D, che collegherà viale Jonio a piazzale Enrico Fermi, si farà - ribadisce il sindaco Gianni Alemanno - Ma con diverse modalità da quelle previste all' inizio, perché abbiamo spremuto il massimo dal governo e dalle risorse pubbliche. Bisogna dunque aumentare la quota dei privati». Una ricerca, quella dei finanziamenti, che farà slittare di un anno la gara d' appalto, che sarà bandita nel 2010, e l' apertura dei cantieri, che avverrà all' inizio del 2011. Per reperire fondi da parte di investitori privati la società Roma Metropolitane sta tentando la carta della valorizzazione dei terreni lungo l' asse della quarta metropolitana. «Attorno ad alcune delle aree che dovrebbero ospitare le stazioni della linea D - spiega l' amministratore delegato Federico Bortoli - ci sono terreni pubblici attualmente inutilizzati che potrebbero essere ceduti ai privati per la realizzazione di nuove cubature edilizie o strutture commerciali. Sarebbe un incentivo per coinvolgere nella realizzazione dell' infrastruttura anche i capitali del settore edile». Il project financing avviato dall' amministrazione Veltroni prevedeva una spesa complessiva di tre miliardi di euro, divisa tra il Comune per una percentuale del 38% e i privati, con una quota del 62%. Alemanno vuole ora ridurre al minimo il contributo del Comune affidandosi alle imprese. Solo in questo modo sarà possibile realizzare gli 11 chilometri e le 12 stazioni della linea D, da Prati Fiscali, a Montesacro, a piazzale Enrico Fermi, in zona Marconi. Promotore del project financing, un' associazione temporanea di imprese costituita da Pizzarotti e Condotte. «Per realizzare una metro dice Bortoli - servono innanzitutto un progetto approvato ed un deposito, e noi queste due certezze le abbiamo. Se riusciamo a mettere insieme tutti gli elementi, ovvero a reperire tutti i fondi necessari, potremmo mettere a gara l' opera per l' inizio del 2010 ed avviare i lavori per la fine di quell' anno o nei primi mesi del 2011».
L'ASSOCIAZIONE RETE NUOVO MUNICIPIO IV E L'ASSOCIAZIONE CASA DEL QUARTIERE
INVITANO TUTTI I CITTADINI
MERCOLEDI' 22 APRILE ALLE ORE 18,00
IN PIAZZA ATENEO SALESIANO 77,
PER TENTARE DI RISPONDERE TUTTI ASSIEME ALLE SEGUENTI DOMANDE:
- E' possibile che ancora oggi con Alemanno come ieri con Veltroni si decida tutto questo senza informare e coinvolgere i cittadini?;
- Quali sono i ''terreni pubblici attualmente inutilizzati che potrebbero essere ceduti ai privati per la realizzazione di nuove cubature edilizie o strutture commerciali''?;
Il IV Municipio e la città hanno veramente bisogno di altro cemento per nuovi centri commerciali e case di lusso oppure è ora di finirla e valorizzare il commercio di prossimità e impegnare semmai terreni pubblici per costruire case popolari e servizi, centri culturali, ecc.ecc.?;
Visto che FINANZIAMENTI PUBBLICI PER TRE MILIARDI DI EURO NON CI SONO, non è il caso, di spendere una cifra venti volete minore per realizzare in tutta la città una moderna rete tranviaria, di rapidissima realizzazione e che, con l'utilizzo delle più moderne tecnologie, è in grado di offrire oggi una validissima alternativa al mezzo privato e di integrarsi perfettamente con le esistenti strutture su ferro (linee di metropolitane, ferrovie suburbane) ?