sabato 21 luglio 2012

METRO B1: PERSINO ALL'INTERNO DELLO STESSO PDL MONTANO CRITICHE E PROTESTA PER COME L'ASSESSORE AURIGEMMA E ROMA METROPOLITANE HANNO GESTITO LA FALLIMENTARE VICENDA DELL'ATTIVAZIONE, CON TUTTI I SUOI DEVASTANTI PROBLEMI, IVI COMPRESI QUELLI DEL T.P.L. !!!

LINK: http://www.iltempo.it/roma/2012/07/07/1350856-cassone_pazzia_aprire_stesso.shtml
 l'intervista. Cassone: «Una pazzia aprire lo stesso».   «Siamo al limite della pazzia.
È stato assurdo accelerare i tempi dell'apertura della metro B1. Servivano come minimo altri tre mesi». Il consigliere capitolino del Pdl Ugo Cassone, esperto di mobilità e trasporti, non ha dubbi. Se oggi assistiamo a guasti e malfunzionamenti la colpa è di chi non ha fatto in modo che questi problemi fossero superati. Cassone adesso ha deciso di intervenire di persona. Domani farà un sopralluogo nelle nuove fermate della B1, da Conca d'Oro a Piazza Bologna, assieme al presidente del IV Municipio Cristiano Bonelli, per capire come migliorare il servizio e far sì che non accadano più blocchi dei treni. A questo punto, di chi è la colpa per quanto sta accadendo sulla linea B1? «I vertici Atac e l'assessore alla Mobilità dovrebbero ammettere i propri errori e togliere d'imbarazzo il sindaco». Vuole dire che dovrebbero dimettersi? «Dovrebbero prenderlo in considerazione». Quali sarebbero le loro responsabilità? «Sapevano che c'erano dei problemi, che il sistema che gestisce il traffico era difettoso. E non li hanno risolti. Voglio sperare che non fossero a conoscenza della reale portata dei disagi che si sarebbero verificati, che abbiano sottovalutato la questione. Ma non è un'attenuante». Come si può migliorare il servizio? «La realtà è che la metro B1 avrebbe dovuto aprire a settembre. I difetti dell'opera, tra l'altro, erano stati denunciati da tempo. Quando il centrosinistra, che ha pesanti responsabilità, presentò il progetto in Comune, Piso e Aracri evidenziarono tutte le incongruità. La B1 è troppo corta, poche fermate che saltano l'intersezione con l'asse della Nomentana, che si innesta su piazza Bologna invece che sulla stazione Tiburtina. Senza un adeguato sistema di segnalamento, con pochi treni e una frequenza di passaggio non dignitosa. È costata 750 milioni con convogli che passano ogni 9/10 minuti. Ma gli errori non sono stati fatti solo sulla metro». A cosa si riferisce? «Penso alla rivoluzione del piano bus che ha riguardato i municipi IV e V. Un altro disastro che è stato fatto coincidere con l'apertura della B1. Se si voleva cambiare, come minimo si sarebbe dovuto aspettare qualche mese per capire come intervenire». Dar. Mar.


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