sabato 13 dicembre 2008

Alluvione a Roma 11-12 dicembre 2008

ALLUVIONE A ROMA 11-13 DICEMBRE 2008
LA COMMENTIAMO CON UN ESTRATTO DAL COMUNICATO STAMPA DI ITALIA NOSTRA DEL 12 DIC.2008, RELATIVO AL GRAVISSIMO RISCHIO IDROGEOLOGICO CAUSATO DALLA DISSENNATA POLITICA URBANISTICA DELLE GIUNTE RUTELLI E VELTRONI:

ROMA E’ ORMAI UNA CITTA’ A GRAVISSIMO RISCHIO IDROGEOLOGICO PER IL SUO DISSENNATO SVILUPPO URBANISTICO.
LE FOGLIE E LA MANCANZA DI MANUTENZIONE CONTRIBUISCONO, MA NON SONO CERTO LE VERE CAUSE DEI NUMEROSI ALLAGAMENTI.
ITALIA NOSTRA RINNOVA AL SINDACO ALEMANNO DI RIVEDERE SUBITO LE SCELTE DEL NUOVO PIANO REGOLATORE A COMINCIARE DA QUELLA FATTA SULLA RETE ECOLOGICA CHE NON TUTELA LE AREE GOLENALI E LE AREE DI ESONDAZIONE DEL TEVERE E DELL’ANIENE E DI TUTTI I FOSSI RIMASTI.
Quanto è accaduto e sta accadendo a Roma è un disastro annunciato da anni dalle associazioni ed in particolare da ITALIA NOSTRA.
Si sono condonate intere zone costruite abusivamente ad alto rischio di inondazione come quelle alla foce del Tevere o nelle aree di esondazione dell’Aniene.
Nelle stesse aree di esondazione, una volta tutelate da vincoli di inedificabilità le varie Autorità di Bacino hanno man mano permesso di edificare “legalmente” con la ridicola prescrizione di alzare, con terra di riporto, l’impostazione degli edifici ( un esempio denunciato senza alcun risultato è quello del Piano di zona 167 “Rebibbia” a via Beningni o quello delle strutture industriali al Tiburtino tra S. Basilio e il GRA ( oggi sommerse dall’acqua ) che hanno ottenuto di costruire lungo le aree golenali dell’Aniene e del Fosso di Pratolungo.
Si è permesso di costruire e di densificare anche nei quartieri consolidati senza tener conto che le fognature erano state realizzate per cubature minori e pertanto in molti quartieri le caditoie nei periodi grande piovosità non raccolgono più l’acqua piovana, ma anzi funzionano da emittrici d’acqua –

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