Anche Legambiente con un comunicato diffuso ieri ha preso
posizione contro la “Decisione scellerata” chiedendo al governo di
correggere “subito una norma che rischia di dare il via libera a abusi
edilizi e speculazioni a danno del paesaggio e del turismo di qualità”*
Lunedì scorso la Camera ha approvato il decreto Expo con
l’emendamento sulle case mobili, grazie al voto di fiducia. Ieri
mattina (20 maggio) sono stati votati gli ordini del giorno, tra cui
quello di un gruppo di deputati PD, primo firmatario Realacci,
presidente della Commissione Ambiente.
Ecco il testo: “nonostante alcune sentenze del TAR, del Consiglio
di Stato e della Cassazione abbiano stabilito che, se l’insediamento è
stabile e ha concreta incidenza sul territorio, non si possa prescindere
dal rilascio di autorizzazioni urbanistico-edilizie e paesaggistiche,
con il citato articolo 10-ter del provvedimento in esame, si allargano
ulteriormente le maglie del Testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia edilizia, con il rischio che sia favorita in
tal modo l’installazione di case mobili anche in aree vincolate senza
l’obbligo del permesso di costruire, impegna il Governo , a
valutare gli effetti concreti della norma così come modificata e di
conseguenza a valutare l’opportunità di apportare modifiche a tutela
dell’ambiente e del territorio” (Realacci, Arlotti,
Mariastella Bianchi, Borghi, Braga, Bratti, Carrescia, Cominelli,
Dallai, Decaro, Gadda, Ginoble, Tino Iannuzzi, Malesani, Manfredi,
Mariani, Marroni, Mazzoli, Morassut, Giovanna Sanna, Ventricelli,
Zardini. PD) Un intervento decisamente
possibilista, se si considera che un ODG non ha cogenza normativa. Non
molto più ficcante quello di SEL “(…) impegna il Governo, a
chiarire la portata della modifica introdotta con il suddetto articolo
10- ter, e ad intervenire legislativamente al fine di garantire che
detta modifica non si traduca in nuovi interventi urbanisticamente
rilevanti e comunque in contrasto con la necessità di una maggiore salvaguardia e tutela del nostro territorio; ad
evitare scelte normative fatte di continue piccole modifiche e singoli
interventi di semplificazione e « deregulation» in ambiti sensibili e
importanti quali quello urbanistico e ambientale, e che finiscono per
produrre normative di settore disorganiche, non coordinate, e dannose
per una politica sostenibile di governo del territorio” (Pilozzi, Zan, Nardi, Pellegrino, Zaratti, Piazzoni. SEL).
In ogni caso sembra che il Governo si sia impegnato a escludere dal
“piano casette” le coste e le zone a rischio idrogeologico e sismico,
come richiesto da alcuni ODG di M5S, anche se è stato bocciato quello
che voleva”impedire che l’installazione dei manufatti…possa essere
realizzata in area vincolata senza i necessari permessi ex decreto
legislativo 22 gennaio 2004“, (> scarica i testi di tutti gli ODG presentati sull’art. “case mobili” odg su case mobili).
Adesso sarà necessario vigilare perchè questa intenzione si traduca
in norme, soprattutto a livello regionale. Carteinregola ha già scritto a
tutti i Presidenti e agli assessori all’ambiente delle regioni
italiane.
[Oggi su Il Fatto Quotidiano l'articolo di Tomaso Montanari "Un emendamento PD al dl casa, recepito da palazzo Chigi, consente di installare case mobili dovunque senza permessi" cita l' (inutile) iniziativa di Carteinregola di scrivere a tutti i parlamentari] scarica l’articolo Montanari Il fatto case _Im-mobili
* il comunicato di Legambiente
Decreto casa. Via libera a case in legno e bungalow senza permessi in campeggi e stabilimenti balneari
Legambiente: “Decisione scellerata. Si corregga subito una norma che
rischia di dare il via libera a abusi edilizi e speculazioni a danno del
paesaggio e del turismo di qualità”
Con l’approvazione dell’emendamento presentato dai senatori del Pd
Collina, Marcucci, Granaiola, Morgoni potranno essere realizzate case in
legno, bungalow, depositi, magazzini senza alcun permesso in strutture
ricettive all’aperto, quali campeggi e stabilimenti. La norma,
introdotta nel Decreto Casa che oggi verrà definitivamente approvato con
la fiducia, modifica le attività sottoposte a permesso di costruire.
“Questa norma apre la strada a una deregulation completa con un
ampissima gamma di interventi turistici, abitativi, per servizi, che
potranno essere realizzati in aree di pregio ambientale e determinare
anche un grande impatto sull’offerta turistica, senza regole e
controlli”, ha commentato Legambiente.
L’associazione ambientalista sottolinea come la norma sia
profondamente sbagliata perché non affronta un problema di
semplificazione reale che riguarderebbe camper o caravan, ma apre le
porte a interventi di portata ben più ampia per ricettività permanente e
per strutture abitative, magazzini, depositi che possono diventare
abusi edilizi laddove non vi siano norme regionali che esplicitamente
negano questi interventi. “Chiediamo al Governo – si conclude la nota di
Legambiente – di intervenire subito per stralciare questa modifica alla
normativa e di presentare una proposta organica che riguardi i campeggi
e le strutture all’aperto”.
fonte:http://carteinregola.wordpress.com/2014/05/20/approvato-alla-camera-il-piano-casette-mobili/
Un blog che vuole essere fonte informativa e riferimento per segnalazioni,proposte,proteste nel quartiere Monte Sacro Alto,ossia Talenti di Roma, e per il Municipio III. Ha combattuto contro le degenerazioni del c.d."Modello Roma", e vuole operare, senza condizionamenti,nell'interesse della gente e della vivibilità dei nostri quartieri.
venerdì 23 maggio 2014
Carte in regola: Approvato alla Camera il “Piano casette” (mobili)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento