sabato 29 ottobre 2016

I romani bocciano i servizi pubblici capitolini:multare i gestori. La proposta del presidente vicario dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale Marco Penna, accolta dal presidente dell'Assemblea Capitolina Marcello De Vito

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Bus e metro al collasso, sporcizia insostenibile e una progressiva sfiducia verso i servizi pubblici di Roma. I romani bocciano senza appello la qualità della vita nella capitale, un giudizio contenuto nell’indagine annuale dell’ASPL presentata questa mattina in Campidoglio. Un quadro a tinte fosche raccontato dal presidente vicario dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale Marco Penna, alla presenza dell’assessore al Commercio Adriano Meloni e al presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito. Assente il vicesindaco Daniele Frongia. Dati che ricalcano sia i dati ISTAT che quelli elaborati dall’EC (Quality of life in european cities) che relega Roma come fanalino di coda tra le principali città del continente.

Sul fronte della qualità della vita il dato del 2016 è il peggiore dal 2007, anno d’inizio delle rilevazione dell’ASPL: 5,12 il voto medio contro il 6,27 del 2012. Tra i cittadini più insoddisfatti quelli che vivono entro l’anello ferroviario, le donne e coloro che hanno la licenza elementare o direttamente la laurea. I più soddisfatti risultano gli studenti – ancora non entrati nel mondo del lavoro – con un voto medio sulla qualità della vita pari al 6,53. Per i servizi pubblici locali alcuni voti medi sono impietosi: 3,3 per la pulizia stradale, 4,5 per gli autobus e i tram e 5,5 la metropolitana, primo anno d’insufficienza. Sull’andamento di questi servizi più del 60% dei romani ritiene che negli ultimi due anni la viabilità cittadina sia peggiorata. Miglioramento dei servizi culturali per il 32% dei romani. “Un’amministrazione votata da così tanti cittadini deve intervenire rapidamente e risolvere al più presto queste criticità – spiega Marco Penna – bisogna iniziare a multare sia i gestori dei servizi che i cittadini inadempienti. Un appello accolto da Marcello De Vito che ammette la necessità di rivedere alcuni contratti di servizio “per conferirgli maggiore efficacia e trasparenza”.

Ma quali sono – per gli utenti – i motivi che rendono un servizio inefficiente? Secondo la maggior parte dei romani la qualità e l’efficacia dei servizi, a seguire l’accessibilità, il costo e la sicurezza (il 20% dei residenti a Roma si sente insicuro in parchi e ville).
 Capitolo impatto sul degrado: i circa 2000 intervistati ritengono che i servizi che influenzano maggiormente la percezione di degrado siano in primis i rifiuti, per poi arrivare all’igiene urbana, all’illuminazione e allo stato del verde cittadino. (Giacomo Di Stefano)
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