Si è fatta molta sterile polemica in questi ultimi giorni sul cosiddetto People Mover, la tramvia leggera proposta dal Comune di Roma che dovrebbe sostituire su corsia dedicata la metro pesante nel tratto Jonio-Bufalotta ! Ricordiamo che questa intelligente soluzione sostituirebbe quella linea che Veltroni ed Alemanno volevano costruire finanziandola con qualche milioni di metri cubi di altro cemento residenziale, e che soprattutto - vista la stima dell'utenza- avrebbe costi di gestione MOLTO INFERIORI !!!
SUI COSTI INGENTISSIMI E SOVRADIMENSIONATI DELL'OPERA RINGRAZIAMO IL CDQ SALVIAMO TALENTI, CHE CI HA MESSO A DISPOSIZIONE COPIA DELL'ESPOSTO PRESENTATO DAI CDQ DEL MUNICIPIO III NEL 2011, CON I FONDATI MOTIVI SIA TECNICI CHE DI IMPATTO URBANISTICO CHE AVEVANO ALL'EPOCA PROVOCATO LO STOP A QUESTA COSTOSISSIMA SOLUZIONE:
ALL’AUTORITA’
DI VIGILANZA SUI CONTRATTI
PUBBLICI
DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE
Via di
Ripetta 246 00186 ROMA
(Raccomandata con consegna a mano)
E P.C. AL
SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI ROMA
Via del Campidoglio 1 ROMA
(Raccomandata con consegna a mano)
AL
SIGNOR PRESIDENTE DEL MUNICIPIO IV di ROMA
Piazza Sempione 15 ROMA
(Raccomandata
con consegna a mano)
AL SIGNOR ASSESSORE ALLA
MOBILITA’
DEL COMUNE DI ROMA
Via del Campidoglio 1 ROMA
(Raccomandata con consegna a mano)
AL SIGNOR PRESIDENTE DELLA
COMMISSIONE
MOBILITA’ DEL COMUNE DI ROMA
Via del Campidoglio 1 ROMA
(Raccomandata con consegna a mano)
ALLA CORTE DEI CONTI
Via Virgilio Talli 141 ROMA
(Raccomandata
con consegna a mano)
Oggetto:
ROMA – Progetto di Prolungamento in project financing della Linea Metro B1 da
Jonio a Bufalotta (linea già oggetto, per il tratto piazza Conca d’Oro-piazzale
Jonio, di deliberazione n. 31 del 9 marzo 2011 di codesta spettabile Autorità).
SI PREMETTE
- che Il Consiglio di codesta spettabile Autorità, su richiesta del Sindaco di Roma (Commissario Delegato ai sensi dell’OPCM n. 3543 del 26.9.2006), con deliberazione n. 281 nell’adunanza del 4 ottobre 2007 si è espresso favorevolmente circa la possibilità di affidare all’esecutore dei lavori in corso della Linea B1, Tratta Bologna-Conca d’Oro, anche il prolungamento della medesima linea, dalla stazione Conca d’Oro fino alla stazione di Piazzale Ionio, nonché degli interventi preordinati alla piena funzionalità dell’intera linea (in particolare parcheggi), disponendo nel contempo con la medesima deliberazione un’attività di monitoraggio dell’intervento, ad opera della Direzione Vigilanza;
- che codesta Spettabile Autorità si è da ultimo espressa sull’opera in oggetto con deliberazione n. 31 nell’Adunanza del 9 marzo 2011, dichiarando in proposito che “ritiene...le modalità di affidamento dei lavori di prolungamento della linea B1 (tratta Conca d’Oro-Ionio) non…..del tutto rispondenti al dettato normativo”, e trasmettendo “la presente deliberazione al Sindaco del Comune di Roma e alla stazione appaltante Roma Metropolitane s.r.l., nella persona dell’Amministratore delegato della stessa, affinché comunichino eventuali valutazioni di propria competenza, nel termine di 30 giorni dalla ricezione della presente deliberazione”.
NONOSTANTE CIO’ SI ESPONE:
- che il Comune di Roma sta ora mandando avanti con grande celerità il proseguimento della suddetta linea B1 per quanto riguarda l’ulteriore tratta da piazzale Jonio a a Bufalotta, tanto con Ordinanza n. 341 del 27 luglio 2010 il Sindaco di Roma - Commissario Delegato ai sensi O.P.C.M. n. 3543/2006, ha inserito l’intervento denominato “Prolungamento oltre Jonio della linea B1 della Metropolitana di Roma “, nella configurazione del tracciato denominato “ Vigne Nuove”, nel Piano di Riqualificazione delle strutture viarie e per la mobilità, approvato con Ordinanza Commissariale n. 2 del 12 ottobre 2006 e s.m.i.;
- che la società Roma Metropolitane s.r.l., emanazione organica del Comune di Roma costituita con deliberazione del CC n.97 del 24.05.2004, ha conseguentemente depositato in data 13 agosto 2010 presso l’area VIA della Regione Lazio, nonché presso la Provincia di Roma e lo stesso comune di Roma copia degli elaborati di progetto e dello studio di Impatto Ambientale a fini di Pronuncia di Valutazione d’Impatto Ambientale di cui all’art. 23 del D. lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., in particolare D. Lgs. 4/2008;
- che, come si desume dalla nota nota 07.02.2011 prot. 052606 della Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale (allegato 1), l’avviso ai sensi dell’ art. 24 comma 2 D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. è stato pubblicato in violazione di tale normativa solo su un giornale a diffusione nazionale, “Il Giornale”, e NON anche su un quotidiano a diffusione regionale o provinciale, come specificamente previsto dalla suddetta normativa quando come nel caso in esame si tratti di “progetti per i quali la competenza allo svolgimento della valutazione ambientale spetta alle regioni”;
- che la suddetta violazione in sede di avviso della suddetta normativa non ha consentito una adeguata informazione della cittadinanza, tanto che –nonostante l’evidente impatto ed interesse del progetto per la cittadinanza stessa- nel termine di 60 giorni previsti dalla norma né lo studio né il progetto sono stati oggetto di alcuna consultazione da parte del pubblico, come risulta ben evidenziato nelle premesse della citata nota 07.02.2011 prot. 052606 della Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale (vedi allegato 1);
- che, come si desume sempre da come si desume da citata nota Regione Lazio 07.02.2011 prot. 052606 (vedi allegato 1), il soggetto proponente Roma Metropolitane ha proseguito comunque nell’iter autorizzatorio, trasmettendo alla Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale, in allegato a note prot. 0023377 del 17 novembre 2010 e 0000766 del 17 gennaio 2011, copia di tutti i pareri acquisiti in merito al progetto in oggetto in sede di Conferenza dei Servizi Permanente costituita presso il Commissario Delegato per l’Emergenza Traffico e Viabilità, pareri che risultano tutti favorevoli o favorevoli con prescrizioni, ad eccezione del qualificato parere 29 dicembre 2010 prot. 190617 della Regione Lazio-Area Urbanistica e Beni Paesaggistici del Comune di Roma e Progetti Speciali, che rilascia si “parere paesaggistico favorevole sul tracciato interrato” ma invia “a successiva espressione di parere il progetto definitivo relativo a stazioni, nodi di scambio e funzioni accessorie”, e segnalando altresì che “si rileva la necessità di variante urbanistica”;
- che si evidenziano comunque anche altre criticità, oltre a questa ed alla irregolare consultazione ai sensi art. 24 citato D. Lgs. 152/2006 sopra evidenziata, in quanto la citata nota 07.02.2011 prot. 052606 della Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale (vedi allegato 1) segnala sia l’interferenza del pozzo di intertratta ubicato a via Fratelli Lumier con un “bene lineare” (culturale) per cui necessita acquisizione di autorizzazione paesistica ai sensi degli artt. 146-159 del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 43 e ss.mm.ii. e parere della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, che l’altro fatto che il prolungamento della linea B1 interessa in parte…”il sistema del paesaggio agrario”, ricadendo in particolare “il nodo di scambio e l’area di valorizzazione di Vigne Nuove” ed
il “nodo di scambio Mosca, il Deposito, e l’area
di valorizzazione” rispettivamente all’interno del “Paesaggio Naturale di Continuità” e
del “Paesaggio Agrario di Valore”,
attualmente tutelati dal Piano Paesistico della Regione Lazio, aree interessate
–come segnala la citata nota- da “Proposte
Comunali di modifica dei PTP vigenti”, che non risultano tuttavia alla data attuale ancora
accolte, restando pertanto vigente la precedente normativa, che osterebbe alla
realizzazione dell’opera;
- che con la citata nota 07.02.2011 prot. 052606 (vedi allegato 1) la Regione Lazio-Area Valutazione Impatto Ambientale ha rilasciato Giudizio di compatibilità ambientale positivo, accompagnato tuttavia, in considerazione del comunque forte impatto dell’opera, da una serie lunghissima di prescrizioni e raccomandazioni, da cui si evincono una serie di attività di cantiere particolarmente impattanti sulle attività residenziali e socio-economiche esistenti lunto il previsto tracciato, e dunque la necessità di opportune inderogabili attività di mitigazione;
- che, nonostante ciò, né Roma Metropolitane né il comune di Roma risultano aver attivato sull’imponente ed eccezionalmente incidente opera né l’iter di Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) ai sensi della parte II-titolo I del citato D. Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., art. 4 e seguenti, neanche per escluderne l’applicabilità con opportuna Verifica di Assogettabilità a V.A.S. di cui al successivo art. 12, né l’iter del Processo Partecipativo specificamente previsto dal “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” del comune di Roma approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 57 del 2 marzo 2006;
- che l’Ufficio Unico Espropriazioni del Comune di Roma-Dipartimento Programmazione ed Attuazione Urbanistica, non appena acquisito il succitato Giudizio di compatibilità ambientale positivo della Regione Lazio, ha subito pubblicato sui principali organi di stampa in data 21 febbraio 2011 avviso di avvio del procedimento ai sensi degli artt.11, 16, 19, del DPR8 giugno 2001 n. 327 e ss.mm.ii., relativo agli espropri per la realizzazione del prolungamento dell’opera in oggetto da Jonio a Porta di Roma, fissando il termine di giorni 15 per la consultazione da effettuarsi presso lo stesso Ufficio e presso Roma-Metropolitane (allegato 2);
- che in data 8 marzo 2011 lo stesso Ufficio ha provveduto a pubblicare apposito avviso di avvio del procedimento di approvazione del progetto preliminare integrato, fissando il termine di giorni 15 per la consultazione da effettuarsi presso lo stesso Ufficio e presso Roma-Metropolitane (allegato 3);
- che fra tale documentazione progettuale del suddetto Progetto Preliminare integrato è ricompresa la Relazione tecnica-illustrativa redatta in data 16 luglio 2010;
- che in tale stessa Relazione tecnica-illustrativa, al paragrafo 1.3.3, recante “Modalità realizzativa degli interventi”, dopo aver precisato al 4° capoverso che “Il processo attuativo di tali interventi si presenta critico, se rapportato a vincoli di bilancio esistenti, ovvero all’oggettiva difficoltà di repertimento di risorse destinabili a finanziare detti programmi realizzativi”, si precisa al 5° comma che “questa circostanza induce ad esplorare formule di finanziamento alternative, vale a dire formule che possono mettere in circolo anche risorse desunte da specifiche operazioni di valorizzazione del territorio, almeno per quanto riguarda il solo ambito specifico dei nodi di interscambio” (allegato 4);
- che nella stessa Relazione, stesso paragrafo 1.3.3, capoverso 6° si precisa inoltre che “per lo sviluppo di tali meccanismi, pertanto, appaiono di fondamentale importanza le scelte urbanistiche adottabili su tali componenti di rete-territorio”, e che al successivo capoverso
7°
si aggiunge che “una visione allargata delle prestazioni dei nodi di
interscambio, anche
intesi come
centri erogatori di servizi di interesse pubblico, può rappresentare un utile
ancorchè non esaustiva base di riferimento per impostare i meccanismi di
finanziamento dei progetti” (vedi
allegato 4);
- che a tutti gli effetti tali formule configurano il finanziamento dell’opera in project financing mediante opportune valorizzazioni immobiliari da definire in sede apparentemente successiva, finanziamento del tutto analogo a quello con il quale era stato a suo tempo progettato il finanziamento da parte dello stesso comune di Roma dell’altra linea Metro D;
SI RICORDA
A TALE PROPOSITO:
- che la Commissione Europea, a seguito di ricorso dell’Associazione CESIA, aveva a suo tempo aperto una procedura di infrazione nei confronti del governo italiano in merito aalla tratta Metro B1 Piazza Bologna-piazza Conca d’Oro, contestando in particolare la violazione delle direttive 93/37/CEE e 2004/18/CE in ragione delle modifiche introdotte dall’amministrazione comunale rispetto a quanto pattuito nel contratto di appalto originariamente stipulato nonché in ragione dell’affidamento del prolungamento della stessa tratta;
- che la Commissione aveva a suo tempo disposto l’archiviazione della procedura di infrazione (comunicata a Roma Metropolitane con nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Comunitarie del 26.3.2009), solo in ragione del fatto che il comune di Roma aveva addotto, a giustificazione delle particolari procedure adottate per l’affidamento del tratto Piazza Conca d’Oro- Piazzale Jonio, la necessità di avviare i lavori del capolinea della Metro B1 prima che fossero aperti i cantieri della linea D nel 2009, presupposto che si è poi rivelato falso, in quanto l’inizio dei lavori della linea D, che sarebbe dovuto avvenire entro il 31 dicembre 2010, in realtà non è ancora avvenuto;
TUTTO CIO’ PREMESSO:
VISTA
la deliberazione n. 19/2010 assunta da codesta spettabile Autorità
nell’Adunanza del 31 marzo 2010, inerente il progetto della Linea D della
Metropolitana di Roma, che prevede il collegamento del quartiere Talenti a nord
della città con l’EUR, a sud, con stazioni di scambio con le linee A, B,
B1 e C nonché con altre linee ferroviarie di trasporto a carattere
regionale;
VISTO
in particolare il rilievo presente nella citata deliberazione n. 19/2010 sul
fatto che, essendo operato l’intervento di realizzazione della
Linea D con la tecnica della finanza di progetto, la procedura posta in
essere da Roma Metropolitane SrL è stata esaminata da codesta spettabile
Autorità anche alla luce dei precetti recati nella decisione Eurostat
dell’11.02.2004, precetti dai quali l’amministrazione è tenuta a ricavare
puntuali regole contabili per l’iscrizione (cfr. art. 44, comma 1 bis,
della legge 28.02.2008, n.31), decisione che ha carattere cogente laddove
l’art. 3, comma 15-ter, del DLgs n.163/2006, ha previsto l’obbligo di
applicazione alle operazioni di partenariato pubblico privato delle
decisioni Eurostat;
VISTA
infine quella serie di criteri precisi che nella succitata deliberazione n.
19/2010 di codesta spettabile Autorità precisamente vengono indicati, e a cui è
fatto obbligo per l’Amministrazione Comunale di Roma di attenersi in sede di
progetto sia per la linea Metro D, che evidentemente per la realizzazione di
altre analoghe linee Metro, nel caso di specie il Prolungamento della Metro B1
da Jonio a Porta di Roma-Bufalotta;
CONSIDERATO
che il procedimento in corso per il prolungamento della linea Metro B1 da piazzale
Jonio a Bufalotta presenta al contrario aspetti, appena sopra eloquentemente segnalati con
riferimento a punti specifici della Relazione tecnica-illustrativa redatta in
data 16 luglio 2010 ricompresa nella documentazione progettuale del relativo Progetto
Preliminare integrato (vedi allegato 4),
che presentano numerosi punti di contatto proprio con il progetto della linea D
oggetto della suddetta deliberazione, ed a seguito della cui presenza codesta
spettabile Autorità ha invitato con la citata deliberazione n. 19/2010 Roma
Metropolitane e Comune di Roma a riesaminarne la procedura;
CONSIDERATO ancora che con ulteriore
nota indirizzata sempre da parte di codesta spettabile Autorità al Comune
di Roma in data 29 luglio 2010
in merito alla stessa linea Metro D, si è ulteriormente
sottolineato che “restano del tutto
valide le perplessità sollevate dall’Autorità di Vigilanza con
delibera n. 19/2010 afferenti la
mancanza di copertura finanziaria”, che “la valorizzazione immobiliare… appare una misura estemporanea con tutte
le incertezze del caso”, e che “l’architettura
della gara…è sconveniente per l’amministrazione”;
CONSIDERATO
ancora che, proprio in merito al meccanismo di finanziamento indicato nella “Relazione
tecnica-illustrativa” del suddetto “Progetto Preliminare integrato”
del prolungamento Metro B1 da piazzale Jonio a Bufalotta, viene espressamente
indicato al paragrafo 1.3.3 che “non risulta possibile operare previsioni
sulla futura copertura finanziaria dell’opera, al di là delle modalità di
contabilizzazione in bilancio” (vedi
allegato 4), come rilevato proprio nella citata deliberazione n. 19/2010 di
codesta spettabile Autorità in merito all’altra linea Metro D;
CONSIDERATO ancora che, proprio in
considerazione della presenza di analoghi profili di estemporaneità e
sconvenienza per il comune di Roma, codesta
spettabile Autorità nel caso della linea Metro D ha invitato Roma Metropolitane
e Comune di Roma ad:
“ACCERTARE LA SUSSISTENZA DELL’INTERESSE
PUBBLICO
A
MANTENERE IN ESSERE LA
PROCEDURA”;
SI RICHIEDE
a codesta spettabile Autorità di
porre in essere tutti gli opportuni accertamenti di sua competenza atti a
verificare che l’iter con cui è stata avviata l’attuazione dell’opera pubblica
in oggetto –Prolungamento Metro B1 da Piazzale Jonio a Bufalotta- non sia
viziato da vizi analoghi a quelli che hanno costretto codesta medesima Autorità
a sospendere l’iter dell’altra linea Metro D, con eventuali conseguenti passi
formali, dandone se del caso notizia al comune di Roma, ai cui vari uffici la
presente nota viene indirizzata per opportuna conoscenza.
Ringraziando per l’attenzione inviano molti distinti saluti.
Roma, li 18 aprile 20101
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