"E’ sempre più diffusa la consapevolezza di come l’amministrazione pubblica, in mano ai partiti politici e pressata dai grandi speculatori, non sia più in grado di tutelare e perseguire l’interesse collettivo; che non voglia, che non sappia, che non possa poco importa, non sembra più in grado di gestire la trasformazione del territorio e l’uso pubblico e sociale dei beni comuni svenduti alla speculazione, concessi ai potenti o abbandonati.
E’ sempre più forte il desiderio di autorappresentanza della cittadinanza, ormai priva o quasi di rappresentanza politica e sempre più distante dal mondo dei partiti. Una cittadinanza frammentata e dispersa ma sempre più consapevole e indisponibile ad essere strumentalizzata e deprivata dei propri diritti in nome della sicurezza, delle grandi opere e dei grandi eventi, tutte emergenze utili solo alla riduzione dei diritti e alla speculazione dei grandi potentati spesso mafiosi.
Da sempre più parti si sente l’urgenza di un coordinamento delle realtà di cittadinanza: associazioni, comitati, movimenti, comunità di migranti, di lavoratori etc.. Una rete di soggetti, impegnati sul territorio che tuteli i diritti del cittadino davanti all’abuso dei potenti. Sempre più persone sono consapevoli di star perdendo il diritto alla cittadinanza, alla casa, alla salute, al lavoro, alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico, alla mobilità, alla conoscenza, insomma il diritto ad uno stato di diritto, alla partecipazione attiva nei processi di trasformazione della società e del territorio, al rispetto per tutti e alla solidarietà per i più deboli.
La Rete Romana del Mutuo Soccorso è nata proprio come strumento di coordinamento, collaborazione al fine di salvaguardare tali diritti, di questo sono consapevoli le tante realtà che stanno aderendo e le tante altre che come la rete operano in questa direzione e con cui sempre più fitto sta diventando e deve diventare il dialogo.
Il momento è critico e richiede un agire sempre più coordinato ed efficace.
Da una parte c’è l’esigenza che la Rete Romana del Mutuo Soccorso affini gli strumenti e le pratiche di rete, intesi proprio come un nuovo paradigma di agire politico, non verticistico ma non per questo inefficace. D’altra parte c’è l’esigenza di condividere tale prospettiva, rinnovando ed estendendo l’incontro, lo scambio e la collaborazione, con le altre realtà che sentono l’urgenza di una rappresentanza indipendente e forte della cittadinanza, così come si è iniziato a fare con la conferenza urbanistica e la carovana dei beni comuni e cercando di superare i limiti di quell’importantissima esperienza.
C’è bisogno di:
· unire in un unico quadro di insieme le vertenze dei singoli soggetti, autonomi e indipendenti, che la compongono, disegnando così un progetto condiviso;
· accordare le competenze e le disponibilità così da far emergere una organizzazione, si aperta, ma ancora, efficace;
· condividere sempre più strumenti e pratiche, vuol dire anche sperimentare in luoghi e su questioni differenti una strategia comune.
Insomma c’è bisogno che ciascuna realtà partecipi alla costruzione di una organizzazione aperta e di una strategia condivisa per un progetto comune. Una prospettiva comune che sempre in più abbiamo preso a chiamare gli Stati Generali della Cittadinanza.
La Rete Romana di Mutuo Soccorso condivide e propone come base di partenza della riflessione comune la proposta elaborata da Primavera Romana (aderente alla Rete Romana di Mutuo Soccorso) riportata in allegato. Vi invitiamo a leggerla con attenzione tenendo ben presente che è vuole essere un base di discussione aperta a tutti i contributi e gli arricchimenti che possono giungere da ciascuno di voi e che saranno condivisi da noi tutti".
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