lunedì 8 aprile 2013

Fra gli ultimi devastanti lasciti che il comune di Roma retto da Alemanno sta tentando di lasciare alla nostra città è la devastazione con un intervento di edilizia residenziale NUOVA dello splendido contesto rinascimentale di via Giulia, un tesoro della città. Dopodomani mercoledì 10 aprile 2013 ore 11.30 presso la sede della Associazione Stampa Estera in Italia -via Umiltà 83C Conferenza stampa del Coordinamento per la Tutela di via Giulia. Cittadini, comitati di quartiere, associazioni, sono tutti invitati !



COMUNICATO STAMPA
Via Giulia è minacciata da un progetto di edificazione esorbitante, 4 edifici, un albergo, un ristorante, residence, urban center e parcheggi.
Il Coordinamento per la Tutela di via Giulia, comprendente, tra l’altro,  Carteinregola, SalvaRoma, il Coordinamento Residenti Città Storica, il Forum Salviamo il Paesaggio, Cittadinanzattiva Lazio, ha elevato formale diffida  a non approvare lo studio di fattibilità e/o il progetto preliminare via Giulia-Largo Perosi-via Bravaria proposto da privati ai sensi dell’art. 153, comma 19, D.lgs. 163/06, dichiarando l’intervento non ammissibile per i motivi illustrati in sede di conferenza stampa e qui sinteticamente allegati e per l’insussistenza dell’interesse pubblico.
La diffida è stata elevata nei confronti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Consiglio Superiore dei Beni Culturali, il Sindaco di Roma Capitale, il Dipartimento di programmazione e attuazione urbanistica, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesistici per il Comune di Roma, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.
La nuova destinazione d’uso del progetto presentato risponde solo ad una legittima esigenza finanziaria, ma non urbanistica né sociale, dovuta all’aumento dei costi seguiti al rinvenimento dei reperti archeologici ed alle conseguenti prescrizioni della Sovrintendenza.
Nessuno ha verificato l’utilità sociale in quel sito di un albergo e di 28 appartamenti di lusso che certamente non rispondono ad una domanda sociale ma neanche al principio giusto di difesa della residenzialità del centro storico perché costituirebbero un’offerta molto esclusiva rivolta ad una domanda certamente non stanziale.
Inoltre il progetto è stato redatto senza l’attivazione di forme di partecipazione strutturata e senza l’indizione di un concorso di idee e di progettazione a livello internazionale.
L’art. 24 c. 16 delle Norme Tecniche Attuative del PRG vigente afferma che “ per la formazione degli strumenti urbanistici esecutivi o dei progetti relativi agli interventi privati diretti  di ristrutturazione edilizia, demolizione e ricostruzione, ampliamento, o di nuova edificazione di fabbricati su aree libere comunque non rientrante nelle
precedenti categorie, il Comune ha la facoltà di disporre il ricorso a concorsi di idee.
Negli Ambiti di Programmazione Strategica all’art. 64 delle Norme Tecniche Attuative del PRG vigente (e via Giulia fa parte dell’Ambito di programmazione strategica “Tevere”) c’è scritto che occorre perseguire degli obiettivi, primo fra i quali è quello relativo alla riscoperta ed alla valorizzazione delle grandi tracce della morfologia urbana e dei diversi principi insediativi che strutturano la Città. Ebbene quale struttura pubblica (Comune, Sovrintendenza) ha verificato il raggiungimento di questo importante obiettivo secondo il progetto presentato?
Un progetto di recupero di iniziativa privata a nostro avviso privo dei necessari requisiti, una mancanza di coerenza con gli obiettivi degli Ambiti di programmazione strategica, una mancanza di verifica del carico urbanistico dei nuovi manufatti a cominciare dalla nuova domanda indotta di parcheggi, la rinuncia da parte del Comune ad esercitare la sua facoltà  di disporre il ricorso a concorsi di idee, la mancata attuazione di ogni forma di partecipazione: questi sono alcuni dei motivi che hanno indotto il Coordinamento per la Tutela di via Giulia a respingere la proposta progettuale, a chiedere un vincolo alla Soprintendenza archeologica dopo gli importanti reperti emersi dagli scavi, ad elevare una diffida a tutti i soggetti pubblici competenti, a chiedere subito un percorso nuovo di partecipazione dei cittadini e di coinvolgimento di tutte le risorse  culturali, con un metodo che sfoci nell’indizione di un concorso di idee e di progettazione a livello internazionale. Crediamo che via Giulia, di fronte al mondo, meriti questo.
Il Coordinamento per la Tutela di Via Giulia, Carteinregola e il Coordinamento Residenti Città Storica hanno lanciato una petizione pubblica   che si può sottoscrivere nella seguente pagina web





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1 commento:

Roberto F ha detto...

Fateci una passeggiata a via Giulia e vedete se è veramente davvero la strada più bella di Roma in queste condizioni. Sono d'accordo con la battaglia contro la cementificazione selvaggia quale quella che si è fatta a Talenti, ma qualsiasi intervento di riqualificazione e contrasto alla sosta selvaggia nel centro storico deve essere appoggiato e non osteggiato!