fonte: http://carteinregola.wordpress.com/2014/04/15/la-caccia-al-tesoro-di-roma-e-il-buco-nero-dei-punti-verde-qualita/
La caccia al tesoro di Roma e il buco nero dei Punti Verde Qualità
Rispondiamo alla lettera inviataci dal Direttore del Dip. Ambiente e Protezione civile, Gaetano
Altamura, in risposta alle note che Carteinregola aveva mandato ad
Assessorati, Dipartimenti e Commissioni che hanno a che fare con il
patrimonio pubblico della città (Scarica la lettera di Carteinregola e
Cittadinanzattiva Lazio Lettera 3 aprile 2014) chiedendo
di fermare e verificare tutte le concessioni e i comodati d’uso di beni
pubblici affidati dall’amministrazione a privati e di metterli on line per garantire la massima trasparenza.
E Carteinregola chiede la massima trasparenza anche sulla
vicenda dei “Punti Verde Qualità”, dopo l’istituzione, qualche giorno
fa, con l’Ordinanza n.43, dell’ennesimo “Ufficio di scopo” che dovrebbe
affrontare le sempre maggiori “criticità”. Trasparenza ancora molto lontana, come si rileva nel comunicato dei Comitati del II Municipio (1),
che hanno partecipato a un’assemblea con l’assessore Marino,
riproponendo per l’ennesima volta le problematiche legate alla gestione
di Punti Verde Infanzia e Punti Ristoro. Ma in quell’occasione
l’Assessore non ha fatto alcun cenno al nuovo Ufficio di scopo,
nonostante fosse stato istituito proprio il giorno prima…
E i cittadini si chiedono: perchè dopo un anno di
amministrazione della Giunta Marino non si è ancora dato seguito
concretamente alla pubblicazione delle convenzioni/concessioni sul sito
del Dipartimento Ambiente, nel rispetto della Legge 33/2013 e come
richiesto da mesi dai cittadini? E come è possibile che persino il
Presidente del II Municipio abbia dovuto attendere “ben 9 mesi per
ottenere risposte sulle convenzioni in essere per i PVI e i PR nel
Municipio 2”?. E intanto si apprende dalla stampa che il gestore del
punto ristoro a Parco Nemorense sarebbe moroso da ben 14 anni e
occuperebbe quindi abusivamente un bene pubblico affidatogli in
concessione dal Dipartimento Patrimonio nel 1998 per due soli anni.(2) Questa non è un’efficiente gestione del patrimonio di Roma Capitale…
LA RISPOSTA DI CARTEINREGOLA AL DIRETTORE del DIP. AMBIENTE
Gentile Avv. Altamura,
ringraziandola per la tempestiva risposta, Le inviamo alcune osservazioni.
In generale, confrontando la Sua risposta con quella della Dott.ssa Di Giovine del Dipartimento Patrimonio, non possiamo non notare alcune divergenze, laddove il Direttore del Dipartimento Patrimonio ci segnala che “è
necessario precisare come, ad oggi, parte del Patrimonio Comunale
risulti gestito anche dai Municipi ed altre Strutture di Linea, quali,
ad esempio: Dip.to Sport e Qualità della Vita, Dip.to Ambiente, Dip.to Cultura, Sovraintendenza Capitolina, Dip.to Commercio, Dip.to Servizi Educativi e Scolastici, Giovani e Pari Opportunità” , e Lei invece precisa che “
dal giugno 2013, nessun atto di assegnazione patrimoniale è stato
compiuto da questa Direzione di Dipartimento nei confronti di
chicchessia, a qualsiasi titolo e/o ragione, condividendo l’impostazione
per la quale detta competenza –
peraltro dietro indirizzo espresso della Giunta Capitolina – rientra
nella competenza istituzionale del Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale che ne è direttamente responsabile”.
Inoltre il fatto che il dipartimento Ambiente non abbia effettuato
nuove assegnazioni patrimoniali non garantisce dalla possibilità che
siano state prorogate o non revocate concessioni e comodati d’uso a chi
potrebbe non averne più diritto e/o a chi ha accumulato anni di
morosità.
Quanto ai “Punti Verde Qualità”, è quantomeno singolare che si ritenga “non
correttamente indirizzata a questo Dipartimento ogni proposta di
sviluppo inerente la medesima materia che si sottrae ormai alle
competenze dirette di questa struttura” in quanto “è stato
costituito, con Ordinanza del Sindaco di Roma n. 43 del 19.3.2014,
l’Ufficio di scopo “Indirizzo e Coordinamento del programma punti
verde”, non nell’ambito del Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione
Civile ma nell’ambito della Direzione Esecutiva di Roma Capitale”,
poiché, analizzando le vicissitudini della gestione dei PVQ, ricavata
proprio dalla lettura della citata ordinanza, appare evidente che,
nonostante un certo andirivieni tra vari uffici di scopo e non, i Punti
Verde hanno sempre fatto riferimento al Dipartimento Ambiente, tanto che
il nuovo responsabile neo nominato “dovrà relazionare mensilmente all’assessore competente” – cioè l’Assessore all’Ambiente Estella Marino – “tramite il Direttore Esecutivo, sulle attività svolte“.
Accettiamo comunque l’obiezione che “le proposte che evidenziano
carattere politico-generale andrebbero correttamente indirizzate
all’Organo Assessorile e giammai alla Direzione di Dipartimento che è
Organo tecnico-amministrativo che esegue le direttive fornite dalla
Giunta Capitolina e dal competente Assessore” e indirizziamo quindi
le nostre richieste, già inviate all’Assessore Marino, anche al
Direttore Esecutivo Massimo Bartoli, nella speranza che prima o poi
qualcuno si faccia carico, se non della risoluzione dei problemi, almeno
di garantire la necessaria trasparenza su tutta la vicenda ai
cittadini.
IL BUCO NERO DEI PUNTI VERDE QUALITA‘ A leggere i toni entusiasti della presentazione del progetto a metà degli anni ’90 (2),
si può vedere nella vicenda “Punti Verde Qualità” la parabola delle
tante buone intenzioni che in questa città trasformano un cartone di
Walt Disney in un film di Quentin Tarantino. Di questo lungo
esperimento pubblico-privato, a parte i sedici progetti (su 76 varati)
portati alla fine, nove cantieri restano aperti, venti progetti sono
rimasti un disegno urbanistico (spesso già finanziato), ventuno sono da
delocalizzare, dieci sono stati abbandonati. Negli ultimi cinque anni
sui singoli “Punti verdi” ci sono stati finanziamenti bancari garantiti
dal Comune di Roma per 265,6 milioni di euro. Altri 360 milioni erano
stati garantiti dalle giunte di centrosinistra (Rutelli e Veltroni).
L’indebitato Comune di Roma oggi scopre un buco nei conti largo (625,6
milioni) e difficile da sanare: la tesoreria del Campidoglio, fin qui, è
dovuta intervenire per 11,5 milioni di rate di mutuo bancario non
versate dai privati (il Comune è garante del 90% degli importi
finanziati sotto forma di prestito), ma un dossier interno segnala
scoperti da parte degli imprenditori-assegnatari per 80 milioni .> Vai alla Storia dei Punti Verde Qualità
_______________________________________________________________
(1) COMUNICATO COMITATI II MUNICIPIO
Con grande sorpresa, da una lettera del Direttore del Dipartimento
Tutela Ambientale indirizzata al Laboratorio Carteinregola , veniamo a
conoscenza che, in data 19 marzo 2014, è stata emanata un’Ordinanza del
Sindaco (n. 43 del 19/3/2014 – allegata) che prevede l’istituzione di
un ulteriore Ufficio di Scopo (dopo la Commissione tecnico
amministrativa per il monitoraggio del programma del 2010, l’ufficio
temporaneo di scopo del 2012, la Direzione Gestione e Sviluppo e Punti
Verde del 2013) “Indirizzo e Coordinamento del programma punti verde”,
nella direzione esecutiva di Roma Capitale, affidato al Dr. Giovanni
Serra.
Il Coordinamento dei Comitati del Municipio 2 ha incontrato
l’Assessore all’Ambiente Estella Marino, il Presidente del Municipio 2
Giuseppe Gerace e l’Assessore all’Ambiente, Parchi e Ville del Municipio
2 Emanuele Gisci in occasione di un’Assemblea Pubblica tenutasi il 20
marzo (cioè all’indomani dell’emanazione dell’Ordinanza n. 43) nella
Sala cittadina di Via Boemondo n. 7.
In quella sede (vedi le relazioni dei Comitati) i Comitati cittadini
hanno riproposto con forza, come in altre precedenti riunioni, il tema
delle criticità e delle problematiche legate alla gestione di Punti
Verde Infanzia e Punti Ristoro nel Municipio 2. I numerosi Comitati del
Municipio 2 hanno segnalato formalmente alle Istituzioni presenti il
mancato rispetto di alcune convenzioni da parte dei Concessionari e i
rischi connessi alla totale assenza di controlli da parte
dell’Amministrazione. In questa occasione, tuttavia, non è stato fatto
alcun cenno all’Ordinanza n. 43 e si è invece parlato a lungo delle
difficoltà organizzative e gestionali del Dipartimento Ambiente, U.O.
Punti Verde, della difficoltà incontrate per dirimere controversie
impegnative tra Concessionari e Roma Capitale, dell’assenza di risorse
umane da destinare alla Direzione dell’U.O. Punti Verde.
Villa Massimo, Piazza Winckelmann, Parco Nemorense, Villa Ada: in
ognuna di queste aree sono state riscontrate dai Comitati cittadini
irregolarità debitamente segnalate alle Istituzioni del Municipio 2 e
all’Assessore Estella Marino.
Ci chiediamo:
perchè non siamo stati tempestivamente informati dell’avvenuta
istituzione di quest’ Ufficio incaricato della verifica delle
convenzioni in essere, all’adozione dei provvedimenti attuativi
necessari alla soluzione delle criticità rilevate, alla definizione
delle Linee Guida per la gestione complessiva del programma Punti Verde?
Perchè dopo un anno di amministrazione della Giunta Marino non si è
ancora dato seguito concretamente alla pubblicazione delle
convenzioni/concessioni sul sito del Dipartimento Ambiente nel rispetto
della Legge 33/2013 come richiesto da mesi da questo Coordinamento e il
Presidente del Municipio 2 ci ricorda che ha dovuto attendere “ben 9
mesi per ottenere risposte sulle convenzioni in essere per i PVI e i PR
nel Municipio 2” mentre si apprende dalla stampa che il gestore del
punto ristoro a Parco Nemorense sarebbe moroso da ben 14 anni e
occuperebbe quindi abusivamente un bene pubblico affidatogli in
concessione dal Dipartimento Patrimonio nel 1998 per due soli anni?
Questa non è un’efficiente gestione del patrimonio di Roma Capitale.
Per recuperare la fiducia dei cittadini, ci vuole altro.
Per recuperare la fiducia dei cittadini, ci vuole altro.
(2) 23 marzo 2014 Il messaggero.it Parco Nemorense, il chiosco non paga Fisco beffato da 14 anni
Nessun commento:
Posta un commento