mercoledì 23 aprile 2014

La caccia al tesoro di Roma e il buco nero dei Punti Verde Qualità

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO:
Posted on 15/04/2014 di
Rispondiamo alla lettera inviataci dal Direttore del Dip. Ambiente e Protezione civile, Gaetano Altamura, in risposta alle note che Carteinregola aveva  mandato ad  Assessorati, Dipartimenti e Commissioni che hanno a che fare con il patrimonio pubblico della città (Scarica la lettera di Carteinregola e Cittadinanzattiva Lazio Lettera  3 aprile 2014) chiedendo di fermare e verificare tutte le concessioni e i comodati d’uso di beni pubblici affidati dall’amministrazione a privati e di metterli on line per garantire  la massima trasparenza.
E Carteinregola chiede  la massima trasparenza anche  sulla vicenda dei “Punti Verde Qualità”, dopo l’istituzione, qualche giorno fa, con l’Ordinanza n.43, dell’ennesimo “Ufficio di scopo” che dovrebbe affrontare le sempre maggiori “criticità”. Trasparenza ancora molto lontana, come si rileva nel comunicato dei Comitati del II Municipio (1), che hanno partecipato a un’assemblea con l’assessore Marino,  riproponendo  per l’ennesima volta le problematiche legate alla gestione di Punti Verde Infanzia e Punti Ristoro. Ma in quell’occasione l’Assessore  non ha fatto alcun cenno al nuovo Ufficio di scopo, nonostante fosse stato  istituito proprio il giorno prima…
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IL BUCO NERO DEI PUNTI VERDE QUALITA‘ A leggere  i toni entusiasti della presentazione del progetto a metà degli anni ’90 (2), si può vedere nella vicenda “Punti Verde Qualità” la parabola delle tante buone intenzioni che in questa città trasformano un cartone di Walt Disney in  un film di Quentin Tarantino. Di questo lungo esperimento pubblico-privato, a parte i sedici progetti (su 76 varati)  portati alla fine, nove cantieri restano aperti, venti progetti sono rimasti un disegno urbanistico (spesso già finanziato), ventuno sono da delocalizzare, dieci sono stati abbandonati. Negli ultimi cinque anni sui singoli “Punti verdi” ci sono stati finanziamenti bancari garantiti dal Comune di Roma per 265,6 milioni di euro. Altri 360 milioni erano stati  garantiti dalle giunte di centrosinistra (Rutelli e Veltroni). L’indebitato Comune di Roma oggi scopre un buco nei conti largo (625,6 milioni) e difficile da sanare: la tesoreria del Campidoglio, fin qui, è dovuta intervenire per 11,5 milioni di rate di mutuo bancario non versate dai privati (il Comune è garante del 90% degli importi finanziati sotto forma di prestito), ma un dossier interno segnala scoperti da parte degli imprenditori-assegnatari per 80 milioni  .> Vai alla Storia dei Punti Verde Qualità

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