sabato 28 gennaio 2017

Banche. Venga subito pubblicata la lista dei debitori insolventi. Perché? Se un cittadino non paga 18 rate del mutuo, gli viene tolta la casa! Perchè QUALCHE POTENTE deve essere trattato in modo diverso ??

LINK: http://www.agenpress.it/notizie/2017/01/21/banche-la-lista-dei-debitori-insolventi-perche-un-cittadino-non-paga-18-rate-del-mutuo-via-la-casa/

Agenpress –  Ci sono affermazioni di fronte alle quali non si può stare zitti. Per il consigliere delegato di Ubi Victor Massiah che non vuole che sia pubblicata la lista dei “primi 100 debitori” insolventi, perché  bisogna chiedere “che la magistratura verifichi e pubblichi quello che emerge. Vogliamo la ghigliottina o il lavoro della magistratura?”.
A cosa si riferisce questa affermazione? Ai debitori insolventi, termine ormai usato per indicare gli imprenditori che hanno usufruito di prestiti milionari da parte di alcune banche, e mai restituiti, causando il fallimento economico di migliaia di risparmiatori, che si sono visti depauperati dei propri risparmi.
L’esempio è quello della Banca Popolare di Vicenza, che ha un buco da 589 milioni di euro, per prestiti dati  ad amici degli amici, come Maurizio Zamparini, Alfio Marchini, Acqua Marcia Immobiliare Srl, di Francesco Bellavista Caltagirone. Oppure Monte  Paschi di Siena, con la famiglia De Benedetti e la sua Sorgenia,  è indebitata per 1,8 miliardi con il sistema bancario. La sola Mps, chissà come, si è caricata di ben un terzo di quel fardello. C’è Luigi Zunino, l’ex immobiliarista che ha accumulato debito per 3 miliardi.
Tra i casi più eclatanti ci sono i finanziamenti concessi alla Deiulemar, compagnia di navigazione di Torre del Greco (in provincia di Napoli) il cui crack ha coinvolto circa 13mila risparmiatori (di cui 10mila famiglie del luogo), che avevano investito nella società più di 720 milioni di euro.
Rizzo Bottiglieri De Carlini Armatori, devono ad MPS,  la bellezza di 227 milioni di euro
Massimo Mezzaroma, figlio di quel Pietro Mezzaroma fondatore della dinastia di costruttori romani, con un fallimento di 54 milioni di debiti. Qui Mps ha un ruolo chiave.
Insomma la lista è lunga. Tutta gente che ha avuto prestiti a piene mani, senza dare garanzie certe, perché, appunto,  erano amici degli amici.   Ed ora a pagare, come al solito, è la povera gente, mentre loro la faranno franca.
E qui torniamo alla famosa lista, a cui si oppone anche il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. “No,  secondo me non va pubblicata”. Perché no?  “Il principio – spiega il ministro – è che l’imprenditore va dalla banca a chiedere i soldi. È responsabilità della banca capire se è insolvente. È un po’ strano spostare l’onere su chi chiede i soldi”.
Noi siamo convinti, invece, che debba essere pubblicata. Perché si? Passiamo dall’altra parte, quella dei semplici cittadini, i quali se non dovessero pagare 18 rate del mutuo, le banche potranno vendere la casa, senza dover ricorrere all’ufficiale giudiziario e senza doverla mettere obbligatoriamente all’asta. Un perito indipendente, così dispone la legge, stabilirà il valore di mercato dell’abitazione. La banca venderà la casa attraverso agenzie immobiliari e integrerà la quota mancante del mutuo mentre un eventuale avanzo andrà direttamente all’ex proprietario espropriato (ad esempio: se una casa viene venduta a 150.000 euro e il debito era di 100.000 euro, i 50.000 euro in più andranno all’ex proprietario).
Da una parte gli imprenditori milionari che non restituiranno nulla, dall’altra i semplici cittadini, che se non pagheranno 18 rate del mutuo, si vedranno portare via la casa. E sappiamo, che la crisi economica, le aziende che chiudono e la disoccupazione sono fattori molto frequenti che hanno aumentato il numero di persone in difficoltà con i pagamenti dei propri mutui.
E vogliamo parlare di coloro che hanno concesso agli imprenditori amici di usufruire dei prestiti?  Saranno salvi lo stesso, perché il Governo ha stanziato un fondo di 20 mld per salvare le banche, esimendo di ogni responsabilità chi ne ha causato il fallimento. Chi pagherà tutto questo? La povera gente, naturalmente, quella che finisce sul CRIF (Centrale Rischi d’Intermediazione Finanziaria).
Cos’è il CRIF? E’ una black-list di cattivi pagatori, ai quali bastano due rate di ritardo nel pagamento di un prestito per essere condannati. Sempre più italiani si vedono negare un finanziamento proprio perché risultano cattivi pagatori. Una condizione che, in questi anni di crisi, può anche rappresenta “la morte civile” per un imprenditore che non otterrà più altri finanziamenti. Quelli che invece, hanno continuato ad ottenere gli imprenditori fino a quando non hanno causato il disastro economico delle banche.
Proprio per questo chiediamo ad alta voce, la pubblicazione non solo dei primi 100 debitori insolventi, ma di tutti quelli che dei prestiti ne hanno fatto una speculazione per interessi propri. E non solo i loro nomi, ma anche quelli di tutti i dirigenti bancari “complici” di questo fallimento.
Maria Conti

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