ROMA-emergenza sicurezza
La drammatica violenza consumata alla stazione ferroviaria di La Storta di Roma nella notte fra 17 e 18 aprile 2008 da parte di un rumeno ai danni di una studentessa africana, salvatasi solo per la miracolosa presenza di un testimone che avvertiva subito i carabinieri, ha rilanciato in modo emblematico il drammatico allarme sulla sicurezza a Roma, mai seriamente affrontato da parte delle autorità nazionali e comunali dal momento del martirio di Giovanna Reggiani il 30 ottobre 2007, che tanta emozione aveva provocato a Roma e in Italia.
VEDI IL NUOVO VIDEO DI TG ROMA-TALENTI
http://www.youtube.com/watch?v=FpXe7AQAkFE
La drammatica violenza consumata alla stazione ferroviaria di La Storta di Roma nella notte fra 17 e 18 aprile 2008 da parte di un rumeno ai danni di una studentessa africana, salvatasi solo per la miracolosa presenza di un testimone che avvertiva subito i carabinieri, ha rilanciato in modo emblematico il drammatico allarme sulla sicurezza a Roma, mai seriamente affrontato da parte delle autorità nazionali e comunali dal momento del martirio di Giovanna Reggiani il 30 ottobre 2007, che tanta emozione aveva provocato a Roma e in Italia.
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Particolarmente a Roma la gestione del problema della sicurezza da parte dell’uscente amministrazione comunale è apparsa del tutto inefficace, nonostante le imponenti risorse utilizzate nell’ultimo anno per la gestione del solo problema nomadi (circa 30 milioni di euro), impiegate spesso in modo poco trasparente con contratti a trattativa privata in assenza delle necessarie condizioni di trasparenza a società che figuravano finanche proprietarie delle aree in cui s’erano stanziati i campi “selvaggi”, come ben illustrato in un servizio di Report del 25 novembre 2007.
E’ singolare ed anzi doloroso notare come non sia stato possibile trovare risorse di analoga importanza per far fronte in modo organico al problema dei romani rimasti senza casa a seguito dei gravi problemi della crescita degli affitti e delle sofferenze dei mutui, cittadini appartenenti a quelle classi popolari che pagano e soffrono in prima persona il problema della sicurezza.
A tale problema anche il governo nazionale non ha saputo prestare la necessaria attenzione dopo il drammatico omicidio Reggiani: anzitutto il primo decreto sulla sicurezza, emanato ai primi di novembre, poi più volte modificato ed attenuato tanto da aver portato a fine novembre all’espulsione dal territorio nazionale di sole 13 persone, infine decaduto a fine dicembre 2007 per l’incapacità del governo Prodi di convertirlo in legge; poi il secondo decreto sicurezza, ancora meno efficace del primo ed anch’esso non convertito in legge e poi decaduto.
Mentre la classe politica al governo della nazione e del Comune di Roma dava questa sconcertante dimostrazione di inefficacia e scarsa attenzione alle fondate preoccupazioni della popolazione di Roma e dell’intera penisola, il problema è andato facendosi ancora più pesante, come hanno evidenziato numerosi drammatici casi di violenza avvenuti recentemente nell’intera penisola e da ultimo nuovamente a Roma.
Un problema quello della presenza selvaggia di immigrati a Roma che non può essere più colpevolmente sottovalutato, come avvenuto sinora, tenendo ben presente che negli ultimi anni il lassismo dell’amministrazione comunale e la disattenzione del governo nazionale al momento dell’allargamento dell’Unione Europea (Gennaio 2007: vedi su questo canale il video “In memoria di Giovanna Reggiani) ha consentito lo stanziamento di migliaia di persone in condizioni ormai da terzo mondo, immigrati che –se lavorano onestamente- non possono più essere lasciati in luride baracche sotto i ponti e lungo i fiumi, anche perché i loro figli andranno anzi già vanno a scuola con i nostri, ma che –se delinquono- devono essere IMMEDIATAMENTE ESPULTI DALLA NAZIONE !!
E’ singolare ed anzi doloroso notare come non sia stato possibile trovare risorse di analoga importanza per far fronte in modo organico al problema dei romani rimasti senza casa a seguito dei gravi problemi della crescita degli affitti e delle sofferenze dei mutui, cittadini appartenenti a quelle classi popolari che pagano e soffrono in prima persona il problema della sicurezza.
A tale problema anche il governo nazionale non ha saputo prestare la necessaria attenzione dopo il drammatico omicidio Reggiani: anzitutto il primo decreto sulla sicurezza, emanato ai primi di novembre, poi più volte modificato ed attenuato tanto da aver portato a fine novembre all’espulsione dal territorio nazionale di sole 13 persone, infine decaduto a fine dicembre 2007 per l’incapacità del governo Prodi di convertirlo in legge; poi il secondo decreto sicurezza, ancora meno efficace del primo ed anch’esso non convertito in legge e poi decaduto.
Mentre la classe politica al governo della nazione e del Comune di Roma dava questa sconcertante dimostrazione di inefficacia e scarsa attenzione alle fondate preoccupazioni della popolazione di Roma e dell’intera penisola, il problema è andato facendosi ancora più pesante, come hanno evidenziato numerosi drammatici casi di violenza avvenuti recentemente nell’intera penisola e da ultimo nuovamente a Roma.
Un problema quello della presenza selvaggia di immigrati a Roma che non può essere più colpevolmente sottovalutato, come avvenuto sinora, tenendo ben presente che negli ultimi anni il lassismo dell’amministrazione comunale e la disattenzione del governo nazionale al momento dell’allargamento dell’Unione Europea (Gennaio 2007: vedi su questo canale il video “In memoria di Giovanna Reggiani) ha consentito lo stanziamento di migliaia di persone in condizioni ormai da terzo mondo, immigrati che –se lavorano onestamente- non possono più essere lasciati in luride baracche sotto i ponti e lungo i fiumi, anche perché i loro figli andranno anzi già vanno a scuola con i nostri, ma che –se delinquono- devono essere IMMEDIATAMENTE ESPULTI DALLA NAZIONE !!