domenica 13 giugno 2010

PORTA DI ROMA: MA COME HA FATTO IL COMUNE DI ROMA DI WALTER VELTRONI A RILASCIARE A FABRICA IMMOBILIARE-GRUPPO CALTAGIRONE DUE PERMESSI A COSTRUIRE (NN. 1140-1139, 19-12-2007) CHE RISULTANO RICADERE NEL MUNICIPIO VII, MA SONO INVECE NEL MUNICIPIO IV ???

Succede veramente di tutto nel quartiere Porta di Roma, soprattutto dal punto di vista urbanistico.

Dopo la singolare vicenda già segnalata dei cassonetti AMA collocati lungo la pista ciclabile di via Adolfo Celi, in quanto nel corso delle opere obligatorie di urbanizzazione non è stato realizzato il necessario spazio, notiamo un’altra singolarità segnalataci da parte di alcuni cittadini in merito a due cantieri in corso di realizzazione da parte sempre del Gruppo Caltagirone.

Si tratta dei due cantieri a via Carlo Dapporto-angolo via A. Celi e a via Leonardo Di Mitri, relativi a “Realizzazione di edifici a destinazione residenziale comparti Z9B e Z10B”, autorizzati dal comune di Roma alla proprietà “Fabrica Immobiliare SGR s.p.a.”, con permessi di costruire nn. 1140 e 1139, ambedue del 19 dicembre 2007. Fabbrica Immobiliare SGR s.p.a. dipende dal Gruppo Caltagirone, che ne controlla il 40% attraverso la Fincal, mentre un restante 45% è della Mps Investments, società dipendente da Monte Paschi di Siena.

Quel che è singolare notare, e che ci hanno fatto notare alcuni cittadini residenti nella zona,  è che, pur trattandosi evidentemente di edifici in corso di costruzione nel Municipio IV di Roma, in testa ai due cartelli di cantiere -ambedue filmati e qui riprodotti- risulta invece indicato come municipio di ubicazione degli interventi stessi il Municipio VII, ossia quello ubicato fra via Tiburtina e via Prenestina, in altra ben lontana parte di Roma, come risulta evidente dalla piantina che qui riproduciamo (!).

In caso di trasferimento di cubature edificatorie da una parte all’altra di Roma, meccanismo chiamato “compensazione edificatoria” ampiamente sfruttato dalla giunta Veltroni per spostare spalmare milioni di metri cubi di nuova edilizia residenziale da una parte all’altra di Roma, che sembrerebbe intravedersi alle spalle di questa irrituale cartellonistica di cantiere, sono necessari ben precisi ed obbligatori adempimenti, ossia la definizione preliminare di uno schema di accordo di programma fra comune di Roma e “palazzinaro” di turno, successiva approvazione dell’accordo da parte del Consiglio Comunale di Roma, sua conseguente stipula, ed infine e SOLO INFINE concessione dei relativi permessi a costruire ed inizio lavori.

Viste le indicazioni improprie dei due cartelli di cantiere, come ha potuto il comune di Roma rilasciare in chiusura dell’ultima fase della giunta Veltroni i due citati permessi a costruire ed autorizzare l’inizio di lavori che non ricadono nel Municipio VII ma bensì nel IV ?

Se lo chiedono i cittadini, ce lo chiediamo noi, e giriamo con urgenza la domanda a Municipio IV e soprattutto a Comune di Roma, a cui spetta finalmente ripristinare nelle periferie, oltre alla tanto enfatizzata sicurezza, anche principi minimi di legalità nell’utilizzo del territorio da parte di “palazzinari” e poteri forti economici, in genere adusi a passare sopra con disinvoltura a diritti e doverose esigenze della comune cittadinanza.

 (Tg Roma Talenti, bollettino web-tv del Municipio IV di Roma, n. 54, 6 giugno 2010)


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