TESTO:
NON c' è solo la passione dell' Udc per i palazzinari. Nel giallo del
"copia e incolla" c' è anche lo zampino di Storace e del suo inveterato
astio per Alemanno. TUTTO comincia martedì notte alla Pisana, quando
il vicepresidente Luciano Ciocchetti, padre del contestatissimo Piano
casa, presenta il maxiemendamento destinato a smontare con un sol voto
le barricate dell' opposizione.
Diverse le modifiche e le novità
introdotte, su tutte l' articolo 9bis, che regala ai sindaci mano
libera sull' urbanistica e dunque il potere di modificare il piano
regolatore, cambiare le destinazioni d' uso di aree o immobili
dismessi, nonché prevedere premi di cubatura per i costruttori in
splendida solitudine, senza passare per il consiglio comunale.
Il
centrosinistra lo scopre e contro «la norma dettata da Alemanno»
scatena un putiferio.
Costringendo Ciocchettia fare retromarcia: «Il
9bis era stato inserito tra gli emendamenti da sopprimere ma, per un
problema legato al computer, è finito nel testo.
È stato, purtroppo, un
errore di copia e incolla», si giustificherà il centrista
annunciandone il ritiro.
Ma il mistero è: chi ha scritto quella norma e
com' è arrivata a un passo dal tramutarsi in legge regionale? Questo è
il punto.
Ed è qui che fa capolino la sagoma di Storace. Il quale, un
paio di settimane fa, uscendo dal suo ufficio di consigliere regionale,
ha avuto la ventura di imbattersi nel capo dipartimento dell'
Urbanistica capitolina, Errico Stravato, in missione alla Pisana.
«Che
ci fai qui?» lo ha salutato il leader della Destra. E così, fra una
chiacchiera e l' altra, Stravato ha rivelato al suo interlocutore il
contenuto dei desiderata di Alemanno sul Piano casa.
Una serie di
indicazioni messe tutte per iscritto, alcune suggerite direttamente dai
costruttori, grandi elettori dell' attuale inquilino del Campidoglio,
subito esaminate dalla maggioranza regionale. Ma sabotate
(specialmente) dalla Destra. Con sommo disappunto di Ciocchetti.
«Non è
che una cambiale pagata agli interessi privati, che spesso a Roma sono
anche politici», sibila un autorevole esponente del Pdl.
Il
tornaconto, sempre virato intorno all' Udc, sarebbe doppio: quello di
Alemanno, di ingraziarsii poteri forti della città, magari in vista di
una possibile alleanza elettorale con gli uomini di Casini (genero di
Francesco Gaetano Caltagirone); e quello della Polverini, determinata a
tenersi buoni i centristi soprattutto ora che il suo vero (e ormai
quasi unico) sponsor, il premier Berlusconi, rischia di andare in
pensione anticipata.
- GIOVANNA VITALE
METTENDOSI D'ACCORDO CON L'UDC -ALIAS PARTITO DELLA NAZIONE - ALIAS UNIONE DI CASA DI ROBERTO CARLINO-ALIAS PARTITO DEI PALAZZINARI.....
Quale lezione ricaviamo anche da questo episodio ?
Nel 2013 mandiamoli a casa tutti !!!
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