lunedì 29 giugno 2009

A PROPOSITO DI UN MANIFESTO DEL PD: QUALCHE CONSIDERAZIONE SUI RISULTATI DELLE ELEZIONI EUROPEE NEL MUNICIPIO IV DI ROMA

Nei giorni scorsi, dopo le recenti elezioni europee, il PD del Municipio IV di Roma, ha tappezzato i muri delle principali strade del municipio con il cartellone pubblicitario che riproduciamo anche in questa sede, in cui si sottolineano i due seguenti punti:
-"La giunta Bonelli bocciata dagli elettori. Dopo un ano la destra scende al 38% ed è già minoranza in IV Municipio";
-si può tornare
a vincere".
Ad a
mbedue le considerazioni è evidentemente sottointeso il messaggio che quello delle Europee sarebbe stato un buon risultato per il PD in Municipio IV.
MA E'
PROPRIO COSI? Raccogliendo l'invito proprio dell'attuale segretario del PD Dario Franceschini (VEDETEVI IL NOSTRO VIDEO:http://www.youtube.com/watch?v=Ire9dV-281c&feature=channel_page)
andiamo a vedere i risultati elettorali, e e
procediamo ad una analisi, sia pur sommaria, dei risultati delle elezioni europee 2009 a raffronto ccon quelle amministrative del 2008, che hanno visto l'elezione di Gianni Alemanno.
Proponiamo dunque qui a fianco i risultati delle elezioni europee, ove i risultati da raffronta
re sono i seguenti:
PDL
: 36.784 voti - ossia il 38,20%
PD: 30.711 voti - ossia il 31,82%.
UDC: 4.158 voti - ossia il 4,31%
IDV 9.532 voti - ossia il 9.88%.

SL 4.048 voti - ossia il 4,15%
RC 3.346voti - ossia il 3,57%.
SEGUONO ALTRI MINORI.

VENIAMO ORA ALLE ELEZIONI PER IL SINDACO DEL 2008, DI CUI RIPROPONIAMO A FIANCO LA TABELLA:

GIANNI ALEMANNO: 51.498 voti - ossia il 41,05%
FRANCESCO RUTELLI: 57.856 voti- ossia il 46,11%
SEGUONO ALTRI CANDIDATI MINORI.

Appare anzitutto evidente che, alle recenti Elezioni Europee, le astensioni dal voto hanno colpito in maniera accentuata tutti e due gli schieramenti.
A fronte dei 51.498 voti toccati ad Alemanno sindaco alle Comunali 2008, ossia il 41,05%, abbiamo
un calo a 36.784 voti delle Europee 2009, che corrisponde tuttavia in percentuale al 38,20%, ossia un calo del 2,3%.

Diversa la situazione del PD, ove, a fronte dei 57.856 voti toccati a Rutelli sindaco alle Comunali 2008, ossia il 46,11%, ed ai 39.387 voti andati solo al PD nel voto di lista, che corrispondono al 34,15%, abbiamo un calo nel voto di lista PD nelle Europee 2009 a 30.711 voti , dato che corrisponde al 31,82%.
A raffronto fra Elezioni Comunali 2008 ed Elezioni Europee risulta dunque che il PD ha comunque perso ulteriori circa 9.000 voti, ossia ancora circa il 2,5 % rispetto ad un dato 2008 che era
già stato pessimo.

Dunque quel che ci pare emergere dalle elezioni europee 2009 in Municipio IV di Roma, lungi dall'essere un successo del PD come il manifesto sopra riproposto vorrebbe segnalare, appare caratterizzato da due aspetti principali:
IL PDL PERDE IN PERCENTUALE POCO MENO DEL 2%, E PROBABILMENTE DI PIU' IN DATI NUMERICI CONFLUITI NELL'ASTENSIONE: la gente che ha eletto Alemanno e Bonelli non è dunque del tutto soddisfatta di quanto sinora fatto dalle due amministrazioni, e chiede maggiore discontinuità con il passato, particolarmente per quanto riguarda vivibilità, viabilità e servizi, specie nei quartieri periferici, ove sia l'Amministrazione Comunale che quella Municipale devono andare
ad affrontare con maggiore incisività il nodo ormai incancrenito dei grandi accordi di programma, dei fortissimi ritardi ed omissioni nelle opere d'obbligo, e più in generale dei connessi servizi, della viabilità, e della vibibilità.
NON MEGLIO VA AL PD, CHE PERDE UN ULTERIORE 2,5% RISPETTO AL 2008, ED ANCH'ESSO PROBABILMENTE ANCHE DI PIU' IN DATI NUMERICI CONFLUITI NELL'ASTENSIONE: anche il PD sconta una riflessione sinora sostanzialmente mancata sulle ragioni profonde della disfatta alle comunali del 2008, emblematicamente simboleggiata dalla permanenza nel ruolo di segretario regionale di un personaggio come Roberto Morassut, rappresentativo di comportamenti e di una gestione verticistica delle periferie, nei rapporti con la grande proprietà edilizia, che è stata decisamente rifiutata dalla gente ed è stata una delle ragioni profonde della sconfitta.
Che il manifesto che abbiamo sopra proposto si concluda con un generico "
si può tornare a vincere", senza che vi sia stata alcuna seria riflessione sul perchè si è perso, e senza che si sia segnalato ai cittadini per quali motivi seri bisognerebbe consentire al PD di tornare a vincere, ci appare emblematico della persistente crisi di un partito che continua pervicacemente a NON volersi rapportare seriamente ai gravi problemi della città, specie quelli delle periferie e della sua gente.