Questo video, ed anche il presente testo, sono ispirati al godibilissimo articolo “Al Pacino e il lapsus di Alemanno”, di Maria-Teresa Meli, pubblicato sul Corriere della Sera di domenica 4 marzo 2012.
Il giorno prima, sabato 3 marzo, Gianni Alemanno aveva radunato, nella prestigiosa sede di Villa Monte Mario, la sua giunta ed il PDL romano, per motivare i quali il sindaco aveva projettato un brano del film di Oliver Stone “Ogni maledetta domenica”, in cui si presenta come il coch Tony D' Amato, che risolleva le sorti di una squadra di football in crisi nera, utilizzando la figura interpretata da Al Pacino per arringare il centrodestra capitolino, invitandolo a fare gioco di squadra in vista delle amministrative del 2013: non bisogna assolutamente perdere il Campidoglio.
“Il primo cittadino della Capitale appare più che soddisfatto di sé e della trovata, tanto che ci tiene a spiegare ai giornalisti perché ha deciso di allietare i suoi ospiti con una manciata di minuti di Ogni maledetta domenica. Ma chissà se Alemanno ha visto tutto il film, chissà se lo ricorda bene”, si chiede la Meli.
“Già, perché con la sua scelta il sindaco compie una sorta di doppio lapsus freudiano:
- Primo) paragonare la sua maggioranza a una squadra di football in crisi è come ammettere che le cose vanno male, che il centrodestra a Roma è in affanno e fatica a trovare la quadra”, e a tale proposito segnaliamo i tanti aspetti per i quali Alemanno ha profondamente deluso la cittadinanza che, specie nelle periferie, aveva votato apertamente contro aspetti deteriori del c.d. “Modello Roma”, in particolare l’abbandono di intere parti della città all’arbitrio dei costruttori nell’ambito del grandi accordi urbanistici.
- “Secondo) Ogni maledetta domenica finisce con Al Pacino che annuncia in una conferenza stampa il suo addio agli Sharks e la decisione di andare ad allenare un' altra squadra. Uno psicoanalista direbbe che si tratta di un' espressione indiretta dell' inconscio, un modo per sfogare pensieri che normalmente si autocensurano. Un giornalista potrebbe dedurre che Gianni Alemanno non ha poi tanta voglia di tentare il bis come sindaco... “ (dal testo di M.T. Meli).
Utilizzando il brano del film scelto da Alemanno, ed alternandovi spezzoni di altri video e di vario materiale sui primi 4 anni della giunta Alemanno, il video vuole segnalare la profonda insoddisfazione di parti ampie della gente di Roma, specie nelle periferie:
- per come questa giunta ha operato;
- per come non ha voluto ascoltare la cittadinanza;
- per come ha continuato a consentire la selvaggia cementificazione del territorio già ampiamente consentita da Rutelli e Veltroni;
- e per come infine si è sistematicamente appoggiata proprio a quei poteri forti che il sindaco aveva dichiarato di voler combattere al momento dell'elezione.
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