mercoledì 26 febbraio 2014

Carteinregola e i Comitati del III Municipio scrivono al Sindaco e al Presidente Marchionne: queste regole limitano la partecipazione dei cittadini

(in allegato la lettera dei comitati)

Roma, 25 febbraio 2014. Mercoledì 19 Febbraio il Consiglio del III Municipio, con la motivazione   di voler regolamentare il rapporto con le  varie realtà presenti sul territorio, ha deliberato l’istituzione  di un "Registro della Partecipazione", cioè di un "albo" delle Associazioni e dei Comitati di Quartiere,  in cui saranno  comprese solo le forme associative  che si registreranno  presso il Ministero delle Finanze, ottenendo un Codice Fiscale, per un costo di 168 euro più le marche la bollo (che variano in funzione delle pagine dello Statuto e dell’Atto costitutivo, fino a raggiungere  anche la somma  di  300 euro).
Senza negare  la complessità della questione della rappresentanza e della partecipazione dei cittadini,  è  difficile credere che un Codice Fiscale possa rendere un comitato un interlocutore più o meno “qualificato”. Al contrario, l’obbligo di registrazione al Ministero  anche per i comitati che non svolgono attività economiche, rischia di  scoraggiare la partecipazione di molti cittadini, che possono avere difficoltà  a  pagare l’iscrizione e soprattutto a fronteggiare ulteriori e inutili incombenze burocratiche. Un  provvedimento che per Carteinregola e i Comitati di quartiere del III municipio non può  che generare disuguaglianze, senza peraltro offrire alcuna garanzia  di una migliore  selezione dei soggetti adatti a una “consultazione qualificata”:  infatti chi può permettersi l’iscrizione (e magari  il professionista che cura gli aspetti amministrativi) potrà  (come di fatto spesso accade) creare fantomatiche associazioni che non rappresentano cittadini ma interessi, mentre potrebbero restare  esclusi dal Registro molti comitati che hanno alle spalle una lunga storia di impegno sul territorio. E’ importante stabilire delle regole, ma con criteri che permettano di  accertare la reale esistenza, consistenza, finalità dei comitati e quali siano  i loro rappresentanti.
 I comitati chiedono quindi al Presidente Marchionne di ritirare la clausola "codice fiscale" e di creare il Registro  chiedendo alle realtà civiche del quartiere, come si è sempre fatto,  di depositare  in Municipio copia dello Statuto,  l’elenco degli aderenti, una scheda delle attività svolte e  i riferimenti dei rappresentanti eletti. Al Sindaco fanno presente che quando si parla di partecipazione, anche le regole devono scaturire da un processo partecipativo, sviluppato con i comitati, le  associazioni, i Municipi e tutti i soggetti interessati, chiedendo al Comune di avviare al più presto un confronto allargato per riscrivere insieme ai cittadini il Regolamento di Partecipazione dei Cittadini alla Trasformazione Urbana (Deliberazione n. 57 del 2 marzo 2006). E fare diventare realtà quello che nella maggior parte dei casi finora è sempre rimasto sulla carta dei volantini elettorali.

Per informazioni:
Anna Maria Bianchi 335/6930035


Si veda anche il nostro articolo:

III Municipio: Quando le regole sembrano fatte apposta per limitare la partecipazione dei cittadini

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