IL MARZIANO E I MARZIANI
Il mondo cambia con il tuo esempio, non con la tua opinione. Paulo Coelho
In questo “tutti contro tutti” che si è scatenato nel PD romano in seguito alla vittoria elettorale
(sembra incredibile: di solito succede dopo le sconfitte) con molti
pezzi di partito contro Marino e la sua giunta (ma questa non è una
novità), altri pezzi di partito contro il segretario della Federazione
romana Cosentino, candidati/eletti contro candidati/eletti (1), correnti
contro correnti, si distinguono gli interventi di quelli che
attaccano proprio la situazione correntizia e spartitoria che da anni
caratterizza la vita del partito romano.“Siamo invasi da tribù che si occupano solo di posti, tessere e preferenze”. “È
fastidioso leggere in questi giorni le schermaglie tra “leaderini” e
aspiranti protagonisti di questa o quella corrente, sottocorrente o
variante di corrente. Parole nelle quali non si legge mai uno straccio
di analisi libera e svincolata da queste diatribe sui problemi
drammatici di Roma. Chi parla di se stesso o di se stessa, chi di
alleanze interne contro altri ma sempre e puntualmente in un vuoto
cosmico di concretezza” (2). “Le elezioni ci hanno consegnato un risultato chiaro, di fiducia nella proposta di cambiamento del Pd e di Renzi, anche a Roma
dove è emersa con nettezza la necessità di superare definitivamente una
vecchia stagione politica ormai fatta solo di logiche di potere o
rancori e che appare lontana anni luce rispetto a quello che sta
avvenendo a palazzo Chigi”(3). “[Basta] con la sindrome da
cortile: apriamo porte, finestre, scoperchiamo tetti. Il Pd ha convinto
anche elettori delusi del centrodestra, si apre una stagione nuova,
bisogna coinvolgere le esperienze civiche» (4) “Nella mia
concezione della politica al primo posto viene la vita vera e concreta
delle persone, cui saremo capaci di fornire risposte adeguate solo se
tutti concorreremo a creare il giusto clima di equilibrio, di dialogo e
di costruttiva collaborazione nelle scelte fondamentali“(5) “Roma
non ha bisogno di fantomatiche alleanze, congreghe correntizie e
chiacchiericci, né tantomeno ne ha bisogno il Pd: alla città serve
invece un vero big bang, un’esplosione positiva di governo…“(6) “Renzi
ha detto che ora inizia la vera rottamazione. Aggiungo, anche e
soprattutto, di quel regime delle correnti, degli aggregati
politicamente spuri che trattano, barattano, manovrano senza alcuna
anima, contenuto, interesse generale. Il voto dà la forza per fare
questa operazione. Abbiamo bisogno di un campo democratico dove contino
le persone e non le intercapedini burocratiche”(7)Continua a leggere →
Nessun commento:
Posta un commento