venerdì 14 gennaio 2011

DOPO LA REVOCA DI TUTTI GLI INCARICHI DI GIUNTA DA PARTE DEL SINDACO ALEMANNO ECCO LA NUOVA SQUADRA. SPERIAMO CHE QUESTA VOLTA L'ATTENZIONE SIA CENTRATA SUI CITTADINI E SUI LORO PROBLEMI, SPECIE QUELLI DELLA VIVIBILITA' DELLE NOSTRE PERIFERIE ! EMBLEMATICA LA CONDIZIONE DEL NOSTRO QUARTIERE TALENTI !

FONTE:  CORRIERE DELLA SERA -EDIZIONE ROMA


Nella notte la giunta: fuori Marchi, De Lillo, Marsilio, Leo e Croppi. Entrano Aurigemma, il tecnico Lamanda e De Palo, presidente Acli romane. Gli auguri del Papa

ROMA - E alla fine Alemanno dal Papa non va da solo (o accompagnato solamente dalla sua fede, come aveva detto qualche giorno fa). Il sindaco di Roma a Benedetto XVI, nell'incontro con gli amministratori locali, presenta la sua nuova squadra. Appena in tempo. Nella notte dopo una riunione fiume in via De' Calboli con i dirigenti nazionali e locali del Pdl (tra gli altri, Fabrizio Cicchitto, Alfredo Pallone e Maurizio Gasparri) il primo cittadino della Capitale ha sciolto le riserve sulla nuova giunta capitolina.

«SQUADRA RAFFORZATA» - «Sono stati cinque giorni molto intensi, sono entrati due esterni molto qualificati, ne esce una squadra molto rafforzata rispetto al passato e abbiamo un nuovo slancio». Come nelle previsioni, a lasciare il Campidoglio sono Sergio Marchi, ex assessore alla Mobilità che lascia il posto ad Antonello Aurigemma, Fabio De Lillo all'Ambiente sostituito da Marco Visconti, Laura Marsilio che cede l'assessorato alla Scuola a Gianluigi De Palo, presidente delle Acli romane. Sacrificato, a sorpresa, anche Umberto Croppi, vicino a Futuro e Libertà: la cultura passa a Dino Gasperini, attuale delegato per il centro storico, delega che mantiene. 
Il sindaco ha firmato in mattinata le ordinanze di assegnazione delle deleghe ai nuovi componenti della giunta. Al momento della presentazione ufficiale della nuova squadra il sindaco, alle 15, ha detto: «Il primo compito da affrontare sarà quello di rafforzare il rapporto con le istituzioni. Il decreto legislativo su Roma Capitale deve approvato il più rapidamente possibile».
Carmine Lamanda (Ansa)
Carmine Lamanda (Ansa)
EX BANKITALIA - Per il resto, come annunciato giovedì in serata, Maurizio Leo passa il testimone del Bilancio a Carmine Lamanda (l'arrivo del tecnico, ex dirigente di Bankitalia, è l'unica vera novità) e l'assessorato alla scuola va a Gianluigi De Palo, presidente delle Acli romane. Restano in sella Marco Corsini all'Urbanistica, Fabrizio Ghera ai Lavori pubblici e alle periferie, Alfredo Antoniozzi alla Casa e patrimonio, Sveva Belviso ai Servizi sociali ed Enrico Cavallari al Personale. Salva anche la poltrona da vicesindaco di Mauro Cutrufo. Resta fuori la Destra di Francesco Storace, consigliere comunale da cui arriva una stoccata: «Alemanno ha lanciato la candidatura a ex sindaco varando una giunta debole come lui». 
RIMPASTO SENZA BIG - Come nelle previsioni, un rimpasto senza nomi forti, piuttosto una delicata sintesi fra le varie anime che compongono la maggioranza che sostiene il sindaco della Capitale. Sufficiente però per creare malcontenti all'interno del centrodestra. Giovedì la rottura tra Alemanno e i fratelli De Lillo (Fabio assessore uscente che paga anche il coinvolgimento mediatico nell'affare Parentopoli e Stefano, senatore Pdl vicino a Gasparri) è stata evidente: potrebbe portare i De Lillo a lasciare il Pdl, si rumoreggia. Il senatore De Lillo ha già fatto sapere di aver «convocato per lunedì una conferenza stampa in Senato per commentare». E malumore hanno espresso anche le donne del Pdl, a partire dal ministro Meloni deluse dalla riduzione della già sparutissima pattuglia femminile in Campidoglio: fuori la Marsilio, resta solo Sveva Belviso. «Sveva Belviso è, purtroppo, l'unica donna in giunta. Il fatto che nell'esecutivo ci sia una sola donna è una cosa che mi rammarica», è stato il commento di Alemanno.


 

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