venerdì 14 gennaio 2011

Una mossa corretta ma pericolosa «I romani attendono al varco questo Alemanno-bis sui temi che li riguardano tutti i giorni»

FONTE: CORRIERE DELLA SERA-EDIZIONE ROMA.

di:  PAOLO CONTI
Non era mai accaduto che a metà mandato un sindaco di Roma revocasse tutte le deleghe ai suoi assessori, azzerasse la propria giunta, e chiudesse così clamorosamente la prima fase del suo incarico. La scelta di Gianni Alemanno appare insieme corretta e pericolosa. Corretta perché Parentopoli ha spazzato via d’un colpo ciò che restava dell’immagine iniziale offerta da Gianni Alemanno con la sua vittoria: un centrodestra giovane, decisionista, pronto a interrompere certi riti del centrosinistra romano diventati insopportabili agli stessi elettori di area (lo dimostrò la punizione della sinistra nelle periferie ex roccaforti del Pci).

Corretta perché un rimpastino da Prima Repubblica, con l’allontanamento di qualche assessore diventato impopolare se non addirittura impresentabile, sarebbe stato il tipico rimedio peggiore del male. Corretta, infine, anche per sottrarsi ai discutibili «veti» su questo o quel nome «da non toccare» provenienti dal Pdl nazionale, quasi che il Campidoglio fosse un territorio a sovranità limitata. Ma pericolosa perché da domani tutti pretenderanno una svolta visibile e concreta. Se così non fosse, non ci sarebbe la delusione del solo elettorato di centrodestra con cui fare i conti ma nascerebbe un problema per l’operazione Roma Capitale, di vistoso respiro politico nazionale.
Alemanno ha fatto ciò che doveva fare. Nulla di eroico. Ma così, a differenza di ciò che sostiene il Pd con un superficiale e polveroso automatismo quando descrive una città «allo sbando e senza governo», il sindaco dimostra di avere ancora le redini in mano e qualche carta da giocare per contenere quel durissimo calo di consensi registrato proprio ieri su «Il sole 24 ore» . Alemanno sostiene voler dedicare i prossimi mesi «alla qualità della vita dei cittadini e dei quartieri».  
Un intento «straordinario», nel senso più strettamente etimologico della parola. 
Anche questa maggioranza è caduta nella tipica trappola dell’annuncio a sensazione (CARATTERISTICO DELL'ERA VELTRONIANA !!!! nostra nota !) (parchi a tema sulla Roma Antica, l’impopolarissima prospettiva di un Gran Premio all’Eur) tralasciando il problema dei problemi di Roma: 
  • la cura quotidiana, cioè il traffico;
  • il dramma dei trasporti pubblici;
  • l’uso improprio di beni culturali come villa Borghese o piazza del Popolo;
  • il verde storico troppo spesso abbandonato;
  • certe potature-capitozzature che fanno infuriare i cittadini;
  • la sporcizia;
  • (E VOGLIAMO AGGIUNGERE: LA PROSECUZIONE DELLA SELVAGGIA CEMENTIFICAZIONE DI TANTE PARTI DELLA CITTA' !!!!!)
I romani attendono al varco questo Alemanno-bis sui temi che li riguardano tutti i giorni. 
E una ridistribuzione delle deleghe non può non tenere conto di questa ovvia, assoluta e politicamente pesantissima verità.
11 gennaio 2011

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