lunedì 3 ottobre 2011

LETTERA APERTA DI PAOLO ERCOLANI AL SINDACO ALEMANNO SULLA METRO C. DOMANDA: RISPONDERA' IL SINDACO A QUESTIONI DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER LE VICENDE DELLA PRINCIPALE LINEA METRO ATTUALMENTE IN COSTRUZIONE A ROMA

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO QUESTA LETTERA APERTA DI PAOLO ERCOLANI AL SINDACO GIANNI ALEMANNO:

----- Messaggio inoltrato -----Da: paolo ercolani <percola@yahoo.it>A: "sindaco@comune.roma.it" <sindaco@comune.roma.it>Cc: "luca.panariello@comune.roma.it" <luca.panariello@comune.roma.it>Inviato: Lunedì 3 Ottobre 2011 12:37Oggetto: Con il flusso di denaro terminerà anche la realizzazione di metropolitane utili solo a chi le costruisce?
Onorevole Sindaco Alemanno,
dal “botta e risposta” tra il Prof. Antonio Tamburrino e Roma Metropolitane, può vedere come quest'ultima società risulti letteralmente “sbugiardata”.
 

Nota di Roma Metropolitane sulla Metro C

 

Metro C, le precisazioni del Prof. Tamburrino

 
Non sembra sorprendente anche a Lei che Roma Metropolitane si sia precipitata a redigere un “mega-comunicato giustificativo” per il Portale dell’Eur (che certamente non è un testata giornalistica nazionale!), solo perché aveva diffuso la notizia del libro di Schinaia e Torrisi che tratta di un gran numero di opere-scandalo (mica solo la Metro C!)?
Eppure Roma Metropolitane si è sentita “punta sul vivo” e ha ritenuto necessario doversi giustificare!
A quel punto veniva spontaneo chiedersi se, come al solito, quella “excusatio non petita” fosse anche una “accusatio manifesta”.
E a dissipare ogni dubbio ci ha pensato il Prof. Tamburrino, che (da perenne contestatore della “metropolitana dei costruttori” e fautore della “metropolitana dei cittadini”) non ha mancato di individuare le gravi omissioni di Roma Metropolitane. Omissioni che suonano come dei gravi atti di accusa non solo nei confronti di quella società del Comune di Roma, ma anche di un T.A.R. che da più di cinque anni "si tiene in corpo" l'importante procedimento sulla Metro C..
 Non posso certamente aspettarmi che Lei, Bortoli (A.D. di Roma Metropolitane) o il Suo Assessore Aurigemma mi diciate che i soldi sono finiti! A parte il Suo scagliarsi contro l'ultima manovra finanziaria, mi sembra infatti che l'Amministrazione Capitolina non voglia riconoscere che i soldi erano finiti da tempo. I funzionari dell'Amministrazione, nel non volere riconoscere la realtà dei fatti, mi ricordano i Generali di Saddam Hussein (che, fino all'ultimo, negavano l'evidenza dell'invasione americana dell'Iraq) o il fuggiasco Gheddafi (che si ostina a proclamare di poter battere i ribelli). 
Ne' dalla Regione Lazio sembra poter venire una vera e propria conferma, visto che l'Assessore Lollobrigida e la Presidente Polverini si limitano ad affermare di avere "problemi di liquidità", ma che in qualche modo risolveranno la situazione.
 Non credo proprio che tra tutti Voi possa aspettarmi di trovare qualcuno che mi dica: "Abbiamo voluto realizzare una metropolitana sbagliata e i soldi sono finiti!"I giornali sono però pieni di notizie che si rincorrono in tal senso e le rassicurazioni di Bortoli sul rispetto degli impegni, mentre i cantieri chiudono e i lavoratori vengono licenziati, suonano molto esplicite proprio nel senso opposto a quello che vorrebbero significare. E’ perciò ormai evidente a tutti che in circolazione non c’è più il becco di un quattrino.
 Mi chiedo se la “fine dei soldi” costituisca anche la “fine di un epoca”, l’epoca che in questi ultimi 15 anni ha visto Roma Metropolitane "padrona indisturbata del sistema di gestione dell'enorme flusso di denaro che sottende alla realizzazione delle metropolitane", vera  detentrice del potere nel Comune di Roma, in tema di Mobilità.
 Viene infine da chiedersi se, con il “dominio di Roma Metropolitane”, verrà meno anche la realizzazione di metropolitane utili solo a chi le costruisce.
 Mi farebbe molto piacere ricevere un Suo cortese riscontro.
 
Cordialmente,
Paolo Ercolani

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