sabato 29 ottobre 2011

A PROPOSITO DELL'ALLUVIONE DI ROMA DI QUALCHE GIORNO FA: UN COMUNICATO DI ITALIA NOSTRA

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO DA ITALIA NOSTRA-ROMA QUESTO COMUNICATO STAMPA:
ROMA SOTT’ACQUA INSIEME AI SUOI MONUMENTI
Un anno fa crollava parte della Domus Aurea. Il 20 ottobre mentre Roma
andava sott’acqua, il Colosseo e il Foro Romano annegavano. Alemanno
si è difeso attribuendo il disastro naturale all’eccezionalità delle
precipitazioni. Non è vero.
Nessuno parla del perché il sistema fognario romano non riesce più a
smaltire l’acqua piovana. La realtà è che Roma è cresciuta troppo:
troppo cemento, troppo abusivismo senza che si risolvesse il problema
delle infrastrutture urbanistiche  come lo smaltimento delle acque
anche rimodernando i vecchi collettori o adottando soluzioni
tecnologiche innovative.
Oggi, prima di continuare ad edificare
abbiamo il dovere di far mettere in sicurezza l’esistente.

L’archeologia romana, nonostante i grandi poteri d’intervento e
finanziamenti dati al Commissario arch. Roberto Cecchi (ordinanza
Prot. Civile n.3734/2009),  si sta sbriciolando sotto le
precipitazioni atmosferiche di questi ultimi anni. Dunque appare
evidente che non sono le nomine di Commissari Straordinari le  panacee
per risolvere il problema “emergenza tutela beni culturali italiani”.
Bisogna tornare nel Mibac alla tradizionale gestione ordinaria con
finanziamenti a sostegno di professionalità e competenze vere. Questa
tradizione di gestione -fino a quando non è stata destrutturata-  è
servita a conservare il nostro grande patrimonio archeologico e
monumentale capitolino. Per non vanificare questo sforzo è opportuno
che il Governo faccia un passo indietro rinunciando ai
Commissariamenti e recuperi il lavoro specialistico delle nostre
soprintendenze anche acquisendo nuovo personale capace di ottemperare
alla vera “emergenza crollo beni culturali”.
Contattare : Ebe Giacometti 3472600163

 

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