ALLEGHIAMO COMUNICATO STAMPA DELLA RETE "DIAMOCIDAFARE", A CUI HA ADERITO IL CDQ SALVIAMO TALENTI:
LE
ASSOCIAZIONI ED I COMITATI DI QUARTIERE, LE ASSOCIAZIONI
CULTURALI-LOCALI-SPORTIVE, TUTTI I SOGGETTI CIVICI DELLA CITTÀ CHE CONDIVIDONO
I CONTENUTI DELLA DELIBERA E DELLA DOCUMENTAZIONE ALLEGATA ED IL METODO
DI LAVORO APARTITICO - POPOLARE – TRASVERSALE ED INTENDONO SOSTENERLA E
CONTRIBUIRE A RACCOGLIERE LE FIRME NECESSARIE PER PORTARE LA DELIBERA IN
DISCUSSIONE AL CONSIGLIO COMUNALE DI ROMA SONO INVITATI A COMUNICARE LA PROPRIA ADESIONE
ALLA “CAMPAGNA DIAMOCIDAFARE” SCRIVENDO A diamocidafareroma@gmail.com
COMUNICATO STAMPA
DELIBERA D’INIZIATIVA POPOLARE “ROMA VERSO RIFIUTI
ZERO”
Cittadini romani “diamoci da fare” per una città
più civile, più pulita, più bella e più democratica.
La raccolta differenziata a Roma
è ferma al 24%, una distanza siderale dal 45% previsto dalla legge italiana già
entro la fine del 2008 e, soprattutto, dal 65% da raggiungere entro il 2012.
Questo dato è la dimostrazione
del fallimento della politica, che ha scelto di rimandare oltre ogni limite di
decenza la soluzione del problema rifiuti, ma anche della città nel suo
complesso, per essersi disinteressata troppo a lungo e sfacciatamente della
sorte toccata per decenni ai rifiuti che produce.
Il conto di questo fallimento è
stato finora pagato, anche in vite e in indicibili disagi, solo dagli abitanti
della Valle Galeria, dove la discarica di Malagrotta da decenni raccoglie la
“monnezza” prodotta dai romani e, benché esaurita da anni, viene oggi tenuta
artificialmente in vita da ordinanze commissariali di proroga.
La cronaca di questi giorni ci
consegna scenari poco rassicuranti per il futuro: la politica non sa indicare
vie diverse da quelle già percorse e propone solo nuove discariche (Corcolle,
Riano, Pizzo del Prete, Monti dell’Ortaccio) e mefitici inceneritori (Albano,
Pizzo del Prete).
E’ ora di cambiare strada. Altre
città nel mondo, anche italiane, hanno già intrapreso il percorso verso
“Rifiuti Zero” dimostrando che si tratta di un’utopia concreta che ribalta il
rapporto quotidiano con i rifiuti, fino a trasformarli in risorse.
E’ stato depositato in
Campidoglio lo scorso 6 marzo il testo della delibera di iniziativa popolare
“Roma verso Rifiuti Zero”, nata da una proposta della Rete Zero Waste, ma
frutto finale dei contributi di tanti soggetti civici (associazioni, comitati
di quartiere, coordinamenti di zona, organizzazioni di volontariato).
La delibera chiede che Roma
assuma l’impegno storico e civile di raggiungere l’obiettivo del 65% di
raccolta differenziata entro l’anno in corso e l’obiettivo di “Rifiuti Zero”
entro il 2020.
La delibera indica la strada da
percorrere per raggiungere l’obiettivo:
• Definire un Piano d'azione per
minimizzare i flussi di produzione di rifiuti
• Realizzare una catena di centri
comunali in tutti i Municipi per la riparazione e il riuso, dove beni durevoli
e imballaggi possano essere reimmessi nei cicli di riutilizzo
• Realizzare una rete
impiantistica (isole ecologiche di quartiere, impianti di compostaggio e di
digestione anaerobica con recupero energetico di bioga) per il recupero della
frazione organica
• Riconvertire verso il recupero
di materia gli impianti di T.M.B. di AMA dedicati ora alla selezione dei
rifiuti indifferenziati, eliminando la produzione di C.D.R., utile solo ad
alimentare gli inceneritori
• Rinnovare il contratto di
servizio con AMA, scaduto da sette anni, adeguandolo agli obiettivi del Codice
dell’Ambiente e prevedere che AMA si occupi esclusivamente della filiera del
riciclo/recupero finalizzata al recupero di materia e non di impianti di
smaltimento
• Istituire gli “Osservatori
Municipali verso Rifiuti Zero” e l’“Osservatorio Comunale verso Rifiuti Zero”
La delibera vuole essere anche
una proposta aperta a tutti i romani e a tutte le espressioni collettive del
civismo diffuso e del volontariato ad unirsi al comitato promotore nella
raccolta delle firme, nella discussione e nella promozione dei suoi contenuti
in tutte le sedi possibili, nell’iter che dovrà condurre, grazie alla pressione
popolare scaturita dall’impegno collettivo, alla discussione e approvazione
finale da parte dell’Assemblea Capitolina
Comitato promotore:
Ass.ne Casa dei Diritti Sociali –
FOCUS Roma, Comitato Zero Waste Roma, Comitato Rifiuti Zero Corcolle ‐ Mun 8,
Comitato Rifiuti Zero Riano, Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, Casa Inter.le
delle Donne Mun 1, Coordinamento Comitati NO PUP Roma, Rete IV Municipio‐Mun 4,
Accampata Romana, C.d.q. Salviamo Talenti ‐Mun 4, Comitato Serpentara ‐Mun 4,
Ass. Amici Parco delle Valli ‐Mun 4, Zappata Romana ‐Mun 11, Comunità
Territoriale X° Municipio – Mun10, C.d.q. Don Bosco–Mun10,Orti
Urbani–Mun11,Ass. LiberaCittadinanza Roma, CSOA La Strada– Mun 11, Città
dell’Utopia ‐ S.C.I. – Mun 11, Comitato Romano Acqua Pubblica Roma, Ass.
Viviamo Vitinia – Mun 12, Ass. Humus Sapiens – Mun 13, Comitato cittadino 4
Venti –Mun 16, Donne in Rete per la Rivoluzione Gentile
‐ Roma, C.d.q. NARNO – Mun 18 /19, C.d.q. Muratella ‐ Mun 15, C.d.q. Marconi ‐ Mun. 15,
Ass. Fare Verde Onlus Roma e Lazio, Rete Mobilitiamoci ‐ Roma, Rete Zero Waste
Lazio
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