L’assessore
Caudo in VII Municipio espone gli
indirizzi per una nuova politica urbanistica
Il
titolare capitolino alle trasformazioni
urbane: riorientare il PRG alla
rigenerazione della città.
di Aldo Pirone
Martedì
21
ottobre 2013 Giovanni Caudo è venuto al Circolo
dell’Associazione
“Enrico Berlinguer” di via Egerio Levio 39, al
Quadraro, diretta da Claudio
Siena, per illustrare le sue intenzioni e le sue
proposte per una nuova
politica urbanistica.
Giovanni
Caudo è, dal 2012,
professore associato di Urbanistica presso la
Facoltà di Architettura
dell’Università degli Studi “Roma Tre”. O meglio
era, perché ha lasciato
l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno
all’incarico di assessore alle
trasformazioni urbane nella nuova Giunta
Marino.
Caudo è stato nominato
assessore tra molti mal di pancia
dell’establishment politico del PD perché non
viene dal mondo della politica. Semmai, il
professore, in questi anni è stato
molto vicino ai comitati e movimenti che a Roma
hanno reclamato e combattuto
per una politica urbanistica sottratta al
dominio della speculazione edilizia
dei “palazzinari”.
Riorientare la politica
urbanistica del Comune di Roma
Ha
le idee chiare. Da
quando ha assunto l’incarico le ha più volte
esposte con interviste sui
giornali, nei convegni, in una lectio
magistralis all’Università
di
“Roma Tre”, nei numerosi incontri con cittadini
e comitati ai quali non si
sottrae. Usa parlare con un’unica lingua ai
politici, ai costruttori, ai
cittadini, insomma agli addetti ai lavori e alla
più vasta opinione pubblica.
Le sue idee si possono più o meno condividere,
ma le espone con nettezza.
Primo:
il PRG va attuato.
Lui non l’avrebbe fatto così ma ora è legge e
bisogna cercare, semmai, di
riorientarlo (“micio, micio dall’interno…”
direbbe il Cavaradossi-Proietti del
film “Tosca” di Luigi Magni) verso una strategia
di “rigenerazione urbana” non
consumatrice di suolo nell’agro romano.
A tale
scopo, chi scrive, pur
apprezzando l’assunto caudiano, ha espresso
dubbi che possa essere sufficiente
la sola reinterpretazione del PRG. Sta di fatto
che il primo atto compiuto
dall’amministrazione è stato quello di
cancellare i cosiddetti “ambiti di
riserva”, 2.400 ha di agro romano, previsti dal
PRG per edificazioni compensatorie
prevalentemente residenziali. Inoltre verranno
cancellate tutte le decisioni
prese dalla giunta Alemanno che travalicano i
limiti del PRG.
(ERA ORA !!!)
Sulla
strada di questa
strategia riorientatrice dello strumento
urbanistico c’è l’ostacolo delle
compensazioni previste dalle NTA (Norme tecniche
di attuazione) del PRG
derivanti dalla famigerata “variante delle
certezze” operata da Rutelli sindaco
nel 1997.
Trattasi, complessivamente, di circa 9
milioni di mc, se si
considerano le compensazioni già prodotte da
Tormarancia e Castel Giudeo
esplose come un moltiplicatore cubatorio in
diverse direzioni, soprattutto a
Tor Pagnotta.
Nelle schede delle NTA ci sono i
restanti 4 milioni di mc sospesi
per aria, le cosiddette compensazioni aeree, che
non si sa dove far “atterrare”.
Ed è qui che Caudo proverà a far valere la sua
“nobilitate” collocandole – ha
detto – il più possibile dentro la città
consolidata, aree o edifici, in
connessione con i servizi infrastrutturali già
esistenti in modo da diminuirne
la cubatura in proporzione al valore dei siti
più centrali. In tal modo si
contiene l’espansione oltre il GRA facendo
risparmiare al Comune i costi delle
urbanizzazioni primarie e dell’allungamento
delle reti infrastrutturali, in
primo luogo quelle del trasporto.
Poi,
sempre nell’ambito
della “rigenerazione urbana”, ha informato che
si sta procedendo al censimento
di aree ed edifici di proprietà comunale su cui
innestare l’altro grande asse
strategico: la ristrutturazione e il riuso
dell’edificato con l’obiettivo, per
ciò che riguarda il problema casa, di ricavare
alloggi anche nel centro storico
dove riportare ad abitare la gente, oppure per
opere di riqualificazione e
trasformazione sostenibile. In questo senso ha
fatto l’esempio del nuovo centro
della BNP in costruzione nell’area
Tiburtina-Pietralata. La grande Banca
concentrerà qui i suoi 4.000 dipendenti
liberando ben 15 edifici del centro
storico che potrebbero concorrere al progetto di
ripopolamento. Cosi come le
caserme e le centralità metropolitane già
pianificate possono concorrere alle
trasformazioni senza espansione. Vi sono a Roma
ben 110 siti militari tra
caserme, aree, magazzini. Ma malgrado le tante
chiacchiere corse sui giornali
negli anni scorsi il Comune non ha avuto ancora
nulla a sua disposizione.
A
proposito di Romanina ha
ribadito che rimane il progetto urbano previsto
dal PRG e che la densificazione
alemanniana-corsiniana non avrà luogo. Alla
domanda che è stata posta: come si
ferma la congiunzione cementificatoria verso
Frascati l’assessore ha risposto
che bisognerà rivedere e ripensare
complessivamente tutta la fascia Tor
Vergata-Romanina-Campo romano-Morena. In
quest’ambito il Print di Morena sarà
particolarmente importante. Mentre il bando per
quello di Ciampino è stato un
errore ed è stato subito ritirato dal sito del
dipartimento.
Le 700 licenze di costruzione
non ritirate a causa
della crisi del settore
Ma
la questione delle
questioni rimane quella del rapporto con i
costruttori. Ci sono 700 licenze di
costruzione giacenti negli uffici che non
vengono ritirate a causa della crisi
del settore.
Malgrado ciò i “palazzinari”
premono per avere nuove cubature con
cui ottenere il credito dalle Banche con cui far
sopravvivere le proprie
aziende edili.
(COME INSEGNANO ALTRE SITUAZIONI, E' UNA PIA SPERANZA !!! VUOL DIRE SOLO RINVIARE LA CRISI DI QUALCHE MESE, NON DI PIU' !!!)
. Quel credito che però le medesime
Banche non concedono a chi
vuole utilizzare le licenze già pronte.
E’ il
solito circolo vizioso della
finanziarizzazione dell’economia che mentre crea
la bolla speculativa
divoratrice di suolo e di risorse pubbliche
necessarie per urbanizzarlo, manda
all’aria l’economia reale e produttiva
disseminando la città di grandi edifici
incompiuti: dalle ex Torri delle Finanze
all’Eur, che dovevano lasciare il
posto a un complesso residenziale di lusso
promosso da Fintecna, all’edificio
tra viale Giustiniano Imperatore e viale
Cristoforo Colombo e al complesso per
uffici a piazza dei Navigatori tutti e due
edificati da Acqua Marcia.
(BASTA !!!! TUTTO QUESTO VA FERMATO !!!! E QUESTO CHIEDIAMO A CAUDO E MARINO DI FERMARE !!!)
Il fermo
edilizio, poi, ha fatto calare notevolmente gli
introiti già inadeguati degli
oneri concessori nelle casse comunali: 81
milioni nel 2009 contro i 48 del
2013.
Questo
meccanismo va
spezzato. Bisogna avere come orizzonte –
sottolinea Caudo – il 2025, anno del
Giubileo. Con l’ambizione di avviare un processo
di rigenerazione e
trasformazione urbana diretto dalla mano
pubblica a cui chiamare a contribuire
l’imprenditoria edile e i legittimi interessi
privati nonché il sistema
bancario, l’impresa commerciale e turistica, la
ricerca e l’Università facendo
squadra.
Per questo è necessario che
l’imprenditore edile dismetta la casacca
del “palazzinaro” e che il profitto produttivo
torni a signoreggiare sulla
rendita speculativa.
Anche per ciò che riguarda
le convenzioni si sta cambiando
con un nuovo schema di contratto con i privati
per fare in modo che nelle nuove
zone edificate la prima famiglia che va ad
abitarvi trovi già tutte le
urbanizzazioni primarie compiute dai
costruttori.
Per concludere
Il
nuovo assessore non è
apprezzato dai “palazzinari”. I loro house organ
(Il
Messaggero di
Caltagirone e ilTempo di
Bonifaci) hanno da diverse
settimane iniziato un cannoneggiamento
chiedendo, per cominciare, un
ridimensionamento delle sue deleghe e dei suoi
poteri. Il fronte speculativo si va saldando con quello politico capitolino, trasversale, presente in una parte del PD e nei partiti del centrodestra ambedue proni a quegli interessi.
Il rischio è che l’assessore Caudo venga ben presto circondato e costretto a tornare all’insegnamento.
Per cui bisogna evitare, rifacendoci al grande Trilussa, che alla domanda: “er popolo che fa?”, arrivi, gelida, la risposta del sovrano: “se gratta”.
TUTTO QUESTO NON DEVE ACCADERE !!!
SINDACO MARINO, L'ASSESSORE CAUDO VA DIFESO A TUTTI I COSTI !!!
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